Archivi giornalieri: 5 maggio 2021

Domanda per l’emersione di lavoro irregolare: nuove istruzioni

Domanda per l’emersione di lavoro irregolare: nuove istruzioni

Facendo seguito a quanto illustrato con la circolare INPS 11 settembre 2020, n. 101, che ha dettato le prime istruzioni relative agli adempimenti dichiarativi e contributivi cui sono tenuti i datori di lavoro che hanno presentato domanda di emersione di rapporti di lavoro irregolare, l’Istituto fornisce ora, con la circolare INPS 4 maggio 2021, n. 73ulteriori indicazioni sull’apertura delle posizioni contributive.

datori di lavoro già in possesso di una posizione contributiva dovranno rivolgersi alla Struttura INPS territorialmente competente per richiedere l’apertura di un’apposita matricola aziendale, tramite la funzione “Comunicazione bidirezionale” del Cassetto previdenziale e utilizzando come oggetto “Matricola per Emersione art. 103 D.L n. 34/2020”. Per queste matricole non è possibile utilizzare la procedura automatizzata di inquadramento, disponibile sul sito.

datori di lavoro che non siano già in possesso di una matricola aziendale dovranno inviare la richiesta all’indirizzo PEC della Struttura INPS territorialmente competente, indicando nell’oggetto “Matricola per Emersione art. 103 D.L n. 34/2020”.

La circolare contiene chiarimenti per i datori di lavoro sulle caratteristiche delle matricole aperte per emersione, sulla richiesta di posizione contributiva per emersione da parte delle aziende assuntrici di manodopera agricola e sul rilascio dei CIDA.

Sono riportate, inoltre, tutte le indicazioni per le Strutture territoriali che hanno già approvato le Denunce Aziendali per emersione e che dovranno riesaminare i provvedimenti adottati tenendo conto delle nuove istruzioni.

Le dichiarazioni di manodopera agricola (flusso Uniemens/Posagri) afferenti ai CIDA per emersione, per i periodi retributivi il cui termine di invio è già scaduto, dovranno essere trasmesse entro il mese successivo alla data di pubblicazione della circolare. Per i flussi Uniemens/Posagri inviati entro questi termini, invece, l’Istituto provvederà a calcolare la contribuzione dovuta nella prima tariffazione utile senza aggravio di somme aggiuntive.

Esodo dei lavoratori: precisazioni sulla garanzia fideiussoria

Esodo dei lavoratori: precisazioni sulla garanzia fideiussoria

Nell’ambito di processi di ristrutturazione, di situazioni di crisi, di riorganizzazione aziendale, di riduzione o trasformazione di attività di lavoro, la legge prevede che possano essere erogate prestazioni di accompagnamento alla pensione a totale carico del datore di lavoro. Inoltre, per accedere alla prestazione di esodo, è previsto che lo stesso datore di lavoro presenti all’INPS una fideiussione bancaria a garanzia dell’adempimento degli obblighi assunti nei confronti dell’Istituto, avente ad oggetto il versamento anticipato della provvista per la prestazione e la contribuzione figurativa correlata.

Il messaggio 20 gennaio 2016, n. 216 ha reso noto il nuovo schema di contratto di fideiussione bancaria che il datore di lavoro deve presentare all’Istituto ai fini dell’accesso alla prestazione di esodo a favore dei lavoratori prossimi a pensione. Ulteriori indicazioni sullo schema di fideiussione sono state poi fornite con il messaggio 12 ottobre 2016 n. 4095.

Con il messaggio 4 maggio 2021, n. 1797 l’INPS fornisce ora alcune precisazioni operative sulla predisposizione della garanzia fideiussoria.

Sant’ Angelo da Gerusalemme

 

Sant’ Angelo da Gerusalemme


Nome: Sant’ Angelo da Gerusalemme
Titolo: Martire, carmelitano
Nascita: 2 marzo 1185, Gerusalemme
Morte: 5 maggio 1225, Licata
Ricorrenza: 5 maggio
Tipologia: Commemorazione
Protettore:lavoratori

Nato a Gerusalemme, da un parto gemellare, Angelo fu ebreo non soltanto di razza, ma anche di religione, finché la madre, convertendosi al Cristianesimo, non portò alla fede anche i due figli gemelli, che si battezzarono insieme. E ancora insieme, alla morte dei genitori, i due fratelli decisero di comune accordo di farsi monaci sul Monte Carmelo, in Palestina.

L’Ordine del Carmelo, che la tradizione diceva fondato dal Profeta Elia ‘ e nel quale, dai secoli remoti, fioriva la devozione per la Madonna, si poteva considerare come un felice punto d’incontro tra la tradizione ebraica e la rivelazione cristiana. 1 due gemelli di Gerusalemme, scegliendo il Carmelo come palestra di perfezione spirituale, si mostrarono fedeli alla loro razza, pur nella primavera della loro nuova fede cristiana.

Proprio in quegli anni, San Broccardo dava ai solitari del Carmelo una Regola di vita precisa e definitiva, permettendone la fortunata espansione in tutti i paesi. Angelo, ordinato sacerdote, percorse diverse regioni della Pale-stina lasciando traccia del suo passaggio nell’eco di molti miracoli. Ritornato sul Carmelo, non restò a lungo nella devota solitudine del promontorio palestinese.

I superiori lo inviarono a Roma, proprio per sottoporre al Papa Onorio III la Regola adottata da San Broccardo. Il Papa, che pochi anni dopo avrebbe approvato la Regola di San Francesco, confermò infatti la Regola carmelitana, e il monaco Angelo, compiuta la sua missione, venne inviato in Sicilia con il compito della predicazione.
L’isola del sole era infestata dagli eretici Patarini, contro la cui diffidenza e sufficienza spirituale ben poca presa ebbero le parole e l’esempio del predicatore carmelitano, che soffri. perciò vivissimi contrasti.
Contro i Patarini, San Domenico di Guzman aveva sguinzagliato i suoi « segugi del Signore », armati di sapienza e di povertà. E dai Patarini venne ucciso, presso Milano, San Pietro da Verona, primo Martire domenicano.
In Sicilia, invece, a Licata, cadde Martire il carmelitano Sant’Angelo, vittima di un signorotto prepotente e scandaloso che gli aveva giurato odio acerrimo perché il predicatore aveva osato farsi medico della sua superbia e della sua dissolutezza.

Colpito dai sicari mentre usciva dal dir Messa nella chiesa di San Giacomo, il 5 maggio del 1255, Angelo cadde trafitto da cinque colpi di spada. Le ferite cinque come quelle che piagarono il corpo di Gesù lo fecero apparire veramente un alter Christus, un secondo Cristo, vittima innocente per il ravvedimento dei peccatori.

MRTIROLOGIO ROMANO. A Licata in Sicilia, sant’Angelo, sacerdote dell’Ordine dei Carmelitani e martire.