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Pensioni a 63 anni, ecco una soluzione che pochi conoscono ma ammessa dall’INPS

Pensioni a 63 anni, ecco una soluzione che pochi conoscono ma ammessa dall’INPS

I chiarimenti riguardo alla convivenza tra richiedente e disabile per l’Ape sociale e la pensione a 63 anni e 5 mesi come caregivers.
ape sociale 2024 pensione
Foto © Pixabay
09 APRILE 2024AGGGIORNATO ALLE 09:23
a cura diGiacomo Mazzarella

Andare in pensione a 63 anni, o meglio, a 63 anni e mezzo, è facoltà di quanti rientrano nel perimetro dell’Ape sociale. Possono avere accesso a questa misura i disoccupati, i caregiver, gli invalidi e gli addetti al lavoro gravoso. A ogni categoria si applicano una serie di requisiti aggiuntivi e delle carriere contributive diverse. Ma alcune volte, i requisiti aggiuntivi previsti dalla normativa possono essere facilmente aggirati perché le regole lo consentono ed anche l’INPS lo conferma. Quindi tutto lecito e a regola d’arte.

“Buongiorno, sono un lavoratore che vorrebbe sfruttare l’occasione della pensione con l’APE sociale quando compirò 63 anni e 5 mesi di età il prossimo settembre. Volevo sfruttare la possibilità grazie al fatto che ho mia madre disabile grave e quindi vorrei sfruttare il fattore caregiver. Ma non vivo con mia madre, anche se siamo nello stesso stabile ed abitiamo uno di fronte all’altro al primo piano di un condominio. Cosa dovrei fare, chiedere al Comune se uno dei due si sposta come residenza nell’altra casa? O posso evitarlo?”

Pensioni a 63 anni, ecco una soluzione che pochi conoscono ma ammessa dall’INPS

Come dicevamo, sono diverse le categorie di soggetti che hanno diritto all’Ape sociale. Per esempio, ci sono gli addetti ai lavori gravosi, che svolgono un lavoro logorante da 7 degli ultimi 10 anni o da 6 degli ultimi 7 anni. Se arrivano a 63,5 anni di età e 36 anni di contributi, questi lavoratori possono andare in pensione con l’Ape sociale.

E poi ci sono i disoccupati che hanno terminato di prendere la Naspi e che quindi sono senza ammortizzatore sociale e senza lavoro. Per loro bastano 30 anni di contributi versati alla pari degli invalidi, che però per essere considerati come potenziali beneficiari dell’Ape sociale devono avere una invalidità civile confermata dalla commissione medica pari ad almeno il 74%.

Altra categoria a cui si applica l’Anticipo Pensionistico Sociale è quella dei caregiver, come è il nostro lettore, o almeno come pensa di diventare. Il caregiver assiste un parente stretto disabile grave sotto legge 104 con cui convive da almeno sei mesi prima di poter presentare la domanda di Ape sociale.

La convivenza, la dimora temporanea, il numero civico e l’interno, ecco cosa bisogna capire per essere un vero caregiver

Ed è proprio questo il fattore determinante per poter percepire l’anticipo pensionistico sociale come caregiver. Bisogna convivere con il coniuge o con un parente di primo grado disabile grave. Il fatto della convivenza però apre ad alcune particolarità che magari non vengono considerate.

Cosa significa convivenza, bisogna stare esattamente sotto lo stesso tetto, nella stessa casa e quindi con lo stesso numero civico? O basta una situazione come quella del nostro lettore, cioè vivere in uno stesso stabile anche se in due appartamenti diversi?

A fugare i dubbi ci ha pensato direttamente l’INPS, che ha parlato anche di dimora temporanea come di condizione non ostativa verso l’Ape sociale come caregiver.

La pensione a 63 anni, ecco come andarci come caregiver

In pratica, basterebbe la dimora temporanea presso il parente stretto invalido ed assistito. Quindi, stando a questa interpretazione larga delle regole, l’interessato all’Ape sociale non dovrà necessariamente avere la convivenza anagrafica, anche se viene sottolineato che serve avere lo stesso numero civico.

In parole povere, anche non figurando nello stesso nucleo familiare dal punto di vista anagrafico, il vivere nella stessa casa, con lo stesso numero civico, ammette la possibilità di essere considerati caregiver per l’Ape sociale. Numero civico identico, come presumibilmente è quello del nostro lettore, anche se con la madre ha un interno diverso.

C’è però anche la soluzione della dimora temporanea, con tanto di iscrizione nell’elenco delle popolazione temporanea come previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica n° 223 del 1989.

Parenti stretti, ma anche affini, ecco le persone che possono aprire le porte alla pensione di un caregiver

Infine, va detto che, anche se si tende a considerare valido il coniuge o il parente di primo grado come invalido bisognoso di assistenza da parte del caregiver, l’INPS ha chiarito che in determinate circostanze sono validi anche i parenti di secondo grado o gli affini, sempre entro il secondo grado.

Parliamo di nonni e nipoti come parenti in linea retta, oppure di fratelli e sorelle come parenti in linea collaterale. E poi, suoceri, generi, nuore, i figli dell’altro coniuge per gli affini di primo grado e i cognati per gli affini di secondo grado.

Per parenti di secondo grado e affini, però, servono alcune condizioni aggiuntive che devono avere gli invalidi, i quali non devono avere alternative all’assistenza del richiedente l’Ape sociale, nel senso che devono avere determinate età e determinate condizioni personali e familiari.

Ecco come dimostrare il lavoro gravoso per la pensione a 63 anni, documenti da presentare
Ecco come fare a presentare domanda di APE sociale per la pensione a 63,5 anni di età, si parte dalla certificazione del diritto, e poi una serie di documenti allegati.
pensioni

L’Anticipo Pensionistico Sociale, o Ape Sociale, disponibile nel 2023, è una misura pensata per specifici soggetti che raggiungono una determinata età e una definita carriera lavorativa, rientrando così in un preciso perimetro di applicazione. È necessario appartenere a categorie ben definite: si tratta dei caregiver, degli invalidi, dei disoccupati e di coloro che svolgono lavori gravosi.

La pensione anticipata a 63 anni, ottenibile attraverso l’APE Sociale, si distingue per la sua struttura unica e per gli specifici adempimenti richiesti. Considerata prevalentemente una misura di assistenza piuttosto che di previdenza, evidenzia chiaramente le categorie di riferimento.

La differenziazione rispetto alle classiche prestazioni previdenziali gestite dall’INPS si manifesta non solo nelle finalità ma anche nel processo e negli obblighi procedurali.

“Salve, mi chiamo Renato e sono un lavoratore che ha appena compiuto 63 anni di età. Dal momento che ho già maturato 36 anni di contributi, dovrei poter andare in pensione tra 5 mesi con l’APE sociale. Il mio Patronato mi ha detto che devo presentare una domanda di certificazione prima possibile. E che per farlo mi serve un documento del mio datore di lavoro. Mi spiegate cosa devo produrre e cos’è questa domanda di certificazione?”

[sommario]

Ecco come dimostrare il lavoro gravoso per l’Ape Sociale e la pensione a 63 anni, documenti da presentare

La pensione con l’Ape Sociale è ciò che interessa il nostro quesito odierno. Il nostro lettore presupponiamo sia un lavoratore che rientra in una delle 15 categorie di lavoro gravoso previste dalla misura nel 2024, cioè:

  • camionisti e conducenti di mezzi pesanti in genere;
  • macchinisti dei treni e personale ferroviario viaggiante;
  • gruisti e conduttori di macchinari edili per le perforazioni;
  • infermieri ed ostetriche delle sale operatorie e delle sale parto impegnati in turni;
  • conciatori di pelli e conciatori di pellicce;
  • addetti ai servizi di pulizia senza qualifica per il ruolo;
  • facchini e addetti al carico e scarico delle merci;
  • maestri ed educatori di asilo nido e della scuola per l’infanzia;
  • lavoratori edili;
  • operatori ecologici e addetti alla separazione o alla raccolta dei rifiuti;
  • badanti e addetti professionali alla cura di persone non autosufficienti;
  • lavoratori del settore dell’agricoltura;
  • lavoratori marittimi;
  • pescatori;
  • siderurgici.

Perché per queste categorie l’APE sociale si prende a 63 anni e 5 mesi di età con 36 anni di contributi versati.

Come lui stesso dice di avere. Per invalidi, caregiver e disoccupati invece, bastano 30 anni di contributi.

Perché l’APE sociale è particolare come struttura?

La misura, come è evidente, si rivolge a soggetti che fronteggiano specifiche difficoltà, siano esse legate a lavori eccessivamente usuranti (i cosiddetti lavori gravosi), problemi fisici o mentali (invalidità), l’assistenza a familiari stretti gravemente disabili, o la disoccupazione con perdita dell’ammortizzatore sociale INPS, noto come NASPI.

Questi fattori rendono l’APE sociale più simile a una prestazione assistenziale che non previdenziale, pur mantenendo un aspetto previdenziale dato il requisito di un certo numero di anni di contribuzione.

Tuttavia, le peculiarità dell’APE sociale non si esauriscono qui. La misura è unica anche per come viene erogata: l’importo non può eccedere i 1.500 euro mensili, indipendentemente dalla prestazione effettivamente dovuta al beneficiario. Inoltre, la pensione è temporanea, erogata solo fino al raggiungimento dei 67 anni di età, momento in cui cessa, trasformandosi in un ponte verso la pensione di vecchiaia.

L’APE sociale non include tredicesime, maggiorazioni, integrazioni, assegni familiari né è soggetta a indicizzazione per inflazione. Infine, non prevede la reversibilità in caso di morte del beneficiario durante il periodo di erogazione.

I documenti necessari e quali sono per l’Anticipo Pensionistico sociale

Per i disoccupati, il completamento del periodo di percezione della NASPI esonera dalla necessità di presentare ulteriore documentazione al momento della domanda certificativa per l’Anticipo Pensionistico Sociale.

Tale domanda, obbligatoria per tutti coloro che aspirano all’APE sociale, consiste in una richiesta di conferma del diritto alla pensione da inoltrare all’INPS. La finalità della domanda di certificazione è permettere all’INPS di verificare e confermare l’idoneità del richiedente all’uscita anticipata dal lavoro. Solo successivamente alla conferma da parte dell’istituto previdenziale, sarà possibile procedere con la domanda per la pensione propriamente detta.

Per gli invalidi, si consiglia di allegare la certificazione della commissione medica degli invalidi civili dell’ASL, al fine di facilitare l’INPS nella certificazione del diritto alla pensione, riservata a chi presenta una invalidità almeno del 74%. Per i caregiver, richiesta la convivenza con un familiare stretto gravemente disabile per almeno 6 mesi, è utile allegare uno stato di famiglia attestante il superamento di tale periodo.

Documenti utili ai lavori gravosi per la pensione a 63,5 anni di età

Per accedere alla pensione destinata a chi ha svolto lavori gravosi, è fondamentale coinvolgere anche il datore di lavoro. Ciò è necessario affinché l’INPS possa verificare la conformità dell’attività lavorativa svolta dal richiedente rispetto alle direttive.

Nell’ambito della domanda di certificazione del diritto, è richiesto presentare preliminarmente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti il possesso dei requisiti, da inoltrare all’atto della domanda o entro la fine dell’anno.

Successivamente, si deve allegare una certificazione rilasciata dal datore di lavoro che dettagli il CCNL applicato, le mansioni lavorative eseguite e l’inquadramento del dipendente.

È consigliabile allegare, inoltre, il contratto di lavoro e le buste paga per fornire una documentazione completa. Questo perché le norme relative alla pensione con l’APE sociale per i lavori gravosi sono precise: il lavoratore deve aver svolto tale attività per almeno 6 degli ultimi 7 anni di carriera oppure per 7 degli ultimi 10 anni

Estate INPSieme Italia ed Estero 2024: pubblicate le graduatorie

Estate INPSieme Italia ed Estero 2024: pubblicate le graduatorie

Le graduatorie dei bandi di concorso Estate INPSieme Italia ed Estero 2024 sono disponibili online.

Pubblicazione: 8 aprile 2024

Sono state pubblicate le graduatorie relative ai bandi di concorso Estate INPSieme Italia ed Estero 2024.

Le graduatorie sono disponibili nelle rispettive pagine:

  • Estate INPSieme Italia, soggiorni studio in Italia riservati a studenti della scuola elementare, della scuola media e, in caso di studenti disabili, della scuola superiore;
  • Estate INPSieme estero, soggiorni studio in Paesi europei ed extraeuropei per studenti della scuola superiore.

INPS e Università: convenzione per l’attivazione di tirocini curriculari

INPS e Università: convenzione per l’attivazione di tirocini curriculari

Attivata la nuova convenzione quadro per l’attivazione di tirocini curriculari presso le strutture dell’INPS.

Pubblicazione: 8 aprile 2024

L’INPS, per agevolare l’ingresso delle nuove generazioni nel mondo del lavoro, ha adottato nel corso degli anni schemi di convenzioni quadro con le Università per l’attivazione di tirocini curriculari, da svolgersi presso le proprie strutture. I tirocini sono finalizzati a integrare il percorso di studi tramite l’acquisizione nella pratica di conoscenze previdenziali.

A seguito di modifiche organizzative e dell’introduzione di nuove disposizioni in materia di privacy e di sicurezza sui luoghi di lavoro, con la determinazione commissariale 31 gennaio 2024, n. 9 è stata adottata la nuova convenzione quadro.

La convenzione è allegata al messaggio 5 aprile 2024, n. 1374 che illustra, inoltre, gli aspetti maggiormente rilevanti del nuovo schema convenzionale e detta le istruzioni per la gestione operativa dei rapporti con le Università e i tirocinanti.

Intelligenza artificiale in INPS: incrocio tra domanda e offerta di lavoro

Intelligenza artificiale in INPS: incrocio tra domanda e offerta di lavoro

Applicata in via sperimentale l’intelligenza artificiale per il percorso di attivazione lavorativa di SFL e ADI.

Pubblicazione: 8 aprile 2024

L’intelligenza artificiale si pone al servizio del lavoro. La piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), applica in via sperimentale, l’Intelligenza artificiale al fine di proporre ai beneficiari del Supporto Formazione e lavoro (SFL) e dell’Assegno di Inclusione (ADI) che accedono alla piattaforma nel percorso di attivazione lavorativa, le offerte di lavoro più consone rispetto al proprio profilo professionale. A comunicarlo è il messaggio 5 aprile 2024, n. 1358.

Con l’uso dell’intelligenza artificiale, il Sistema calcola, infatti, un indice di affinità delle offerte di lavoro presenti su SIISL rispetto a ciascun curriculum vitae.  
Si tratta, di un indicatore orientativo che rappresenta il livello di compatibilità tra il curriculum vitae e l’offerta di lavoro selezionati e ha come obiettivo la semplificazione dell’interazione utente con la banca dati.

L’indice di affinità si basa su algoritmi di apprendimento automatico, in grado di elaborare il linguaggio naturale e valutare la vicinanza semantica tra i campi testuali presenti nell’offerta di lavoro e quelli esposti nel curriculum vitae.

“Con l’applicazione dell’AI il sistema voluto dal Ministro del lavoro Marina Calderone mette a disposizione dei cittadini e delle Agenzie per il lavoro un potente strumento che facilita la ricerca concreta del lavoro – afferma il Direttore Generale dell’INPS Vincenzo Caridi -. I prossimi passi che faremo, in collaborazione con il Ministero del lavoro, Sviluppo Lavoro Italia e INAPP, saranno orientati al miglioramento del matching e della qualità dei corsi di formazione attraverso l’utilizzo delle mappe aggiornate delle competenze, applicate a livello nazionale ed europeo (es. Atlante, ESCO) e attraverso il confronto tra le competenze richieste dal mercato e quelle oggetto dell’offerta formativa.”

San Demetrio

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San Demetrio di Tessalonica
San Demetrio di TessalonicaInviaCondividiPinterestNome: San Demetrio di TessalonicaTitolo: MartireNascita: III secolo , SconosciutoMorte: 306, TessalonicaRicorrenza: 9 aprileMartirologio: edizione 2004Tipologia: CommemorazionePatrono di:
Piana degli Albanesi, San Demetrio Corone, San Demetrio ne’ Vestini, Morigerati, Oschiri

AGIOGRAFIA
PREGHIERA
SANTINO
Chiamato dai Greci “Megalomartire” è il più famoso dei soldati martirizzati d’Oriente dopo San Giorgio, la sua carriera militare sembra essere una leggenda. Si dice che avesse respinto i barbari che stavano assediando Tessalonica. Probabilmente era un diacono morto a Sirmio di Dalmazia, durante la persecuzione di Diocleziano e Massimiano, dopo aver predicato in città, l’imperatore Diocleziano ordinò di imprigionarlo, ma prima del combattimento di alcuni gladiatori, uno di loro, San Nestore, chiese a Demetrio la sua benedizione, che gliela diede e vinse il combattimento, quando Nestore fu interrogato sulla sua vittoria, affermò che la doveva al Dio di Demetrio, questo sconvolse notevolmente l’imperatore, che desiderava l’altro gladiatore vincitore e ordinò di giustiziare Demetrio in prigione.

Secondo una leggenda di Tessalonica, San Demetrio, originario di quella città, fu arrestato per aver predicato il Vangelo. Senza alcun processo, è stato assassinato nei bagni pubblici, dove era stato imprigionato.

Demetrio, che probabilmente era un diacono, subì il martirio a Sirmio (l’attuale Mitrovic, in Serbia) in una data sconosciuta. Dopo la sua morte, molti miracoli furono compiuti per intercessione di Demetrio. Leonzio, prefetto dell’Illiria, costruì due chiese in onore di San Demetrio nel V secolo: una a Sirmio e l’altra a Salonicco (l’attuale Salonicco, in Grecia). Intorno all’anno 418, le reliquie di San Demetrio furono depositate nella chiesa di Tessalonica, che da allora diventò il grande centro di culto del santo. I pellegrini accorrevano al santuario, perché dalle reliquie sgorgava un olio dalle proprietà meravigliose; per questo motivo al santo furono dati i nomi di taumaturgo, megalomartire ed è considerato un santo miroblita.

La festa di San Demetrio viene celebrata con grande solennità in tutto l’Oriente il 26 ottobre, e il suo nome figura nella preparazione della liturgia eucaristica bizantina.

MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Srijem in Pannonia, nell’odierna Croazia, san Demetrio, martire, che ovunque in Oriente, e in particolar modo a Salonicco, gode di pia venerazione.

ICONOGRAFIA

San Demetrio Martire
titolo San Demetrio Martire nelle prime raffigurazioni prima della caduta di Costantinopoli

L’iconografia di San Demetrio lo raffigura con un armatura da soldato romano, nonostante le sue prime rappresentazioni precedenti al 600 lo vedevano vestito di una semplice tunica. Dopo la caduta di Costantinopoli il martire di Tessalonica venne sempre più spesso associato a san Giorgio raffigurato a dorso di un cavallo, spesso di colore rosso per san Demeterio e bianco per san Giorgio. Un elemento che permette di distinguerli è il loro obbiettivo: san Giorgio uccide un drago, mentre Demetrio un moro.

San Demetrio Martire
titolo San Demetrio Martire
autore Ignoto

Un’ulteriore iconografia lo vede dipinto con lo sfondo della Torre bianca di Tessalonica che è raffigurata così come era nota durante il XVI secolo, poiché l’architettura e la conformazione della torre dell’epoca di san Demetrio è rimasta ignota. Una delle più antiche ed importati iconografie di questo santo è oggi custodita nel museo civico di Sassoferrato.

San Demetrio
titolo San Demetrio
autore ignoto

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Domande Frequenti
Quando si festeggia San Demetrio di Tessalonica?
Quando nacque San Demetrio di Tessalonica?
Dove nacque San Demetrio di Tessalonica?
Quando morì San Demetrio di Tessalonica?
Dove morì San Demetrio di Tessalonica?
Di quali comuni è patrono San Demetrio di Tessalonica?
<<Annunciazione del Signore
8 aprileSanta Maddalena di Canossa
10 aprile>>

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San Demetrio di TessalonicaSan Demetrio di Tessalonica
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VergineMaddalena nacque a Verona il l° marzo 1774 da nobile e ricca famiglia, terzogenita di sei fratelli. La sua vita fu subito segnata da tristi episodi, come la morte del padre, le seconde nozze della madre…>>> ContinuaAltri santi di domaninewsletterIscriviti alla newsletter per ricevere il santo del giorno sulla tua email:

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Clarissa FrancescanaCamilla nacque a Camerino, nella provincia di Macerata nella corte dei Varano il 9 aprile 1458. Suo padre, Giulio Cesare da Varano, fu signore della città. Tipico signore rinascimentale aveva combattuto…
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– San Giuseppe Moscati
O Signore, illumina la mia mente e fortifica la mia volontà, perché possa comprendere e mettere in pratica la tua parola. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Com’era nel principio e ora e…
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