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3-i SpA: avviso pubblico di selezione del Direttore Generale

La domanda di partecipazione alla selezione deve essere presentata entro il 20 agosto 2023.

Indetta la procedura selettiva volta a individuare, con incarico a tempo determinato di durata quadriennale, il Direttore Generale di 3-I SpA.

Gli interessati devono presentare apposita domanda di partecipazione, corredata della documentazione richiesta e nel rispetto delle modalità indicate, entro le 12 del 20 agosto 2023, mediante Pec all’indirizzo comunicazioni@postacert.3-i.gov.it, con il seguente oggetto: “Incarico di Direttore Generale di 3-I S.p.A.”.

Non sono ammesse altre modalità di trasmissione della domanda di partecipazione, a pena di irricevibilità della stessa. 

Consulta l’avviso pubblico di selezione (PDF 236KB)

San Giacomo il Maggiore

 

San Giacomo il Maggiore


Nome: San Giacomo il Maggiore
Titolo: Apostolo
Nascita: Betsaida
Morte: 43 circa, Gerusalemme
Ricorrenza: 25 luglio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione

S. Giacomo il Maggiore fu uno dei dodici Apostoli. Perchè i Samaritani non avevano voluto ricevere i discepoli mandati da Gesù, Giacomo, col fratello Giovanni, si accostò al Divino Maestro e gli disse: « Signore, vuoi che diciamo al fuoco di discendere dal cielo a consumarli? ».

Ma Gesù benignamente rispose: « Non sapete di che spirito siete. Il Figlio dell’uomo non è venuto a perder le anime, ma a salvarle ». E S. Giacomo mostrò poi d’aver fatto frutto dell’eloquente lezione.

Nacque in Galilea circa dodici anni prima di Gesù. Era fratello di S. Giovanni, figlio di Zebedeo pescatore in Betsaida, sul lago di Tiberiade e di Salome, discepola di Gesù. L’appellativo « maggiore » gli venne dal fatto che la sua chiamata fu antecedente a quella dell’altro S. Giacomo, figlio di Alfeo, che fu detto perciò « minore ».

Chiamato all’apostolato da Gesù stesso, lo segui generosamente, abbandonando le reti e la barca del padre. Questa generosità gli fruttò una speciale benevolenza da parte del Divin Maestro sì da aver parte alle più intime confidenze di Lui: assistette con S. Pietro e S. Giovanni alla risurrezione della figlia di Giàiro, alla tua Trasfigurazione, partecipando pure molto da vicino all’agonia di Gesù nell’orto del Getsemani.

Essendo anch’egli uomo soggetto alle miserie, con S. Giovanni, come narra il Vangelo, consigliò sua madre Salome di domandare a Gesù che essi potessero entrare nel suo regno, e sedere alla destra e alla sinistra di Lui. Ed il Divin Maestro volto a loro disse: « Potete voi bere il calice che sto per bere, ed essere battezzati col battesimo col quale io sarò battezzato? ».

« Si, lo possiamo », risposero in fretta i due Apostoli. Ma Gesù replicò che in effetto essi avrebbero bevuto il suo calice, ma quanto all’essere collocati nei primi posti nel regno dei cieli era cosa spettante al Padre suo.

Disceso lo Spirito Santo nella Pentecoste, S. Giacomo fu uno dei più zelanti predicatori del Vangelo. tanto da spingersi fino in Spagna. Quivi lasciò un’impronta tale che molti secoli dopo, quando i Mori invasero quella terra mettendola a ferro e a fuoco, S. Giacomo era universalmente invocato e più di una volta fu veduto un guerriero celeste su di un cavallo bianco che faceva terribile strage degli infedeli.

Dalla Spagna tornato in Gerusalemme verso il 43, per ordine del re Erode Agrippa che voleva rendersi grato ai Giudei, fu fatto incarcerare e poi decapitare.

L’eroica confessione della sua fede convertì il soldato che l’aveva condotto ai giudici, il quale perciò ebbe anch’egli la grazia di morire martire. Il suo corpo, mèta di continui pellegrinaggi, riposa nella basilica di Compostela in Spagna.

Il Cammino di Santiago di Compostela è legato alla presenza della tomba di Giacomo e al suo ritrovamento, che risale al IX secolo. Sebbene l’Apostolo venne decapitato in Palestina nell’anno 44 d.C. dal re Erode Agrippa I, la Legenda Aurea racconta che i suoi discepoli, con una barca guidata da un angelo, ne trasportarono il corpo in Galizia, regione dove Giacomo si spinse per evangelizzare le popolazioni di cultura celtica, per poi seppellirlo in un bosco vicino a Iria Flavia, il porto romano più importante della zona.

PRATICA. In ogni sventura vediamo noi pure la mano di Dio che ci porge il calice, e diciamo prontamente: «O Signore, sia fatta sempre la tua santa volontà».

PREGHIERA. O Signore, santifica e custodisci il tuo popolo, affinchè, muniti dell’assistenza del tuo apostolo Giacomo, possiamo piacerti con una degna vita, e servirTi con tranquillità di spirito.

MARTIROLOGIO ROMANO Festa di san Giacomo, Apostolo, che, figlio di Zebedeo e fratello di san Giovanni evangelista, fu insieme a Pietro e Giovanni testimone della trasfigurazione del Signore e della sua agonia. Decapitato da Erode Agrippa in prossimità della festa di Pasqua, ricevette, primo tra gli Apostoli, la corona del martirio.

ICONOGRAFIA

San Giacomo viene raffigurato come un uomo maturo e severo, spesso vestito come un pellegrino, con una semplice tunica, con il bordone che rappresenta la fede e la bisaccia per le provviste.

San Giacomo il Maggiore

titolo San Giacomo il Maggiore
autore Lorenzo Lotto anno 1512

Ma il suo attributo principale, come pellegrino, è la conchiglia, simbolo stesso del pellegrinaggio a Santiago di Compostela. Veniva usata per raccogliere le offerte e i pellegrini l’appuntavano sulla veste per attestare di essere stati a Santiago.

San Giacomo il Maggiore

titolo San Giacomo il Maggiore
autore Giuseppe Vermiglio anno ca. 1620

Altre volte è rappresentato con un libro, simbolo della predicazione del Vangelo e la spada, che fu lo strumento del suo martirio a Gerusalemme.

San Giacomo il Maggiore

titolo San Giacomo il Maggiore
autore Jusepe de Ribera anno 1634

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Domande Frequenti

  • Quando si festeggia San Giacomo il Maggiore?

     

  • Chi è il santo protettore dei pellegrini?

     

  • Dove nacque San Giacomo il Maggiore?

     

  • Quando morì San Giacomo il Maggiore?

     

  • Dove morì San Giacomo il Maggiore?

     

  • Di quali comuni è patrono San Giacomo il Maggiore?

     

  • Chi erano gli apostoli?

     

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Oggi 25 luglio si venera:

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Domani 26 luglio si venera:

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Assunzioni di giovani “NEET”: indicazioni per l’incentivo

 
 

Assunzioni di giovani “NEET”: indicazioni per l’incentivo

Dal 31 luglio 2023 i datori di lavoro potranno richiedere l’incentivo per le assunzioni a tempo indeterminato di “NEET”.

Pubblicazione: 24 luglio 2023

L’Istituto, con la circolare INPS 21 luglio 2023, n. 68, fornisce le istruzioni per l’incentivo economico riconosciuto ai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato soggetti “NEET – Not (engaged in) Education, Employment or Training” nel periodo 1° giugno – 31 dicembre 2023.

L’incentivo, introdotto dal decreto Lavoro (decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48), è riconosciuto a domanda, per 12 mesi, nella misura del 60 per cento della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per nuove assunzioni di giovani che:

  • alla data dell’assunzione non abbiano compiuto il trentesimo anno di età;
  • non lavorino e non siano inseriti in corsi di studi o di formazione («NEET»);
  • siano registrati al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani.

La misura spetta per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato, anche di somministrazione, e per il contratto di apprendistato professionalizzante.

Il datore di lavoro interessato dovrà inoltrare all’INPS il modulo di domanda online “NEET23”, mediante il quale potrà prenotare le risorse destinate a finanziare l’incentivo. Il modulo sarà disponibile dal 31 luglio 2023 all’interno del Portale delle Agevolazioni.

Fondo PSMSAD: avviso pubblico per la Commissione tecnica scrittori

 
 

Fondo PSMSAD: avviso pubblico per la Commissione tecnica scrittori

Le dichiarazioni di interesse dovranno essere inviate entro il 30 novembre 2023.

Pubblicazione: 24 luglio 2023

È stato pubblicato l’avviso pubblico per la manifestazione di interesse alla nomina di componente della Commissione tecnica scrittori del Fondo PSMSAD (Pittori, Scultori, Musicisti, Scrittori e Autori Drammatici).

Le dichiarazioni di interesse dovranno essere inviate entro il 30 novembre 2023 secondo le indicazioni dell’avviso.

Osservatorio sul precariato: i dati di aprile 2023

Osservatorio sul precariato: i dati di aprile 2023

I dati mensili su assunzioni, variazioni contrattuali, cessazioni e lavoro occasionale.

Pubblicazione: 21 luglio 2023

Sono stati pubblicati i dati di aprile 2023 dell’Osservatorio sul precariato. Complessivamente, le assunzioni nel settore privato nei primi quattro mesi del 2023 sono state 2.650.621, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2022 (+0,7%).

LA DINAMICA DEI FLUSSI

Le trasformazioni a tempo indeterminato sono state 280.866, in netto aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+11%). Per le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo si registra una flessione (-17%) rispetto all’anno precedente.

Le cessazioni nel primo quadrimestre sono state 2.036.309, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-3%).

IL LAVORO OCCASIONALE

Il numero dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) ad aprile 2023 si attesta sulle 16.282 unità, in aumento del 9% rispetto allo stesso mese del 2022; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 239 euro.

I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF) risultano 12.478, in diminuzione del 3% rispetto ad aprile 2022; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 176 euro.

Osservatorio sul precariato: i dati di aprile 2023

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Pubblicazione: 21 luglio 2023

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Le cessazioni nel primo quadrimestre sono state 2.036.309, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-3%).

IL LAVORO OCCASIONALE

Il numero dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) ad aprile 2023 si attesta sulle 16.282 unità, in aumento del 9% rispetto allo stesso mese del 2022; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 239 euro.

I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF) risultano 12.478, in diminuzione del 3% rispetto ad aprile 2022; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 176 euro.

Integrazione salariale per “eventi meteo” temperature elevate: indicazioni

Integrazione salariale per “eventi meteo” temperature elevate: indicazioni

È possibile ricorrere al trattamento di integrazione salariale con la causale “eventi meteo” quando le temperature superano i 35° centigradi.

Pubblicazione: 21 luglio 2023

L’Istituto, con il messaggio 20 luglio 2023, n. 2729, riassume le indicazioni per i casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa conseguenti alle temperature elevate e il ricorso al trattamento di integrazione salariale con la causale “eventi meteo”, quando le temperature risultino superiori a 35° centigradi.

Va, ricordato che anche temperature inferiori a 35° centigradi possono determinare l’accoglimento della domanda di accesso al trattamento ordinario, qualora entri in considerazione la valutazione anche della temperatura “percepita”, che è più elevata di quella reale.

Infatti, anche temperature inferiori ai 35 gradi possono essere idonee a dare titolo al trattamento di integrazione salariale, se le relative attività sono svolte in luoghi che non possono essere protetti dal sole o se comportano l’utilizzo di materiali o in presenza di lavorazioni che non sopportano il forte calore. La valutazione, dunque, non deve fare riferimento solo alla temperatura ma anche alla tipologia di attività svolta e alle condizioni nelle quali si trovano ad operare i lavoratori.

Il messaggio ricorda, inoltre, che il trattamento di integrazione salariale è riconoscibile in tutti i casi in cui il datore di lavoro, su indicazione del responsabile della sicurezza dell’azienda, disponga la sospensione/riduzione delle attività in quanto sussistono rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori, purché le cause che hanno determinato detta sospensione/riduzione non siano imputabili al medesimo datore di lavoro o ai lavoratori.

Santa Cristina di Bolsena

Santa Cristina di Bolsena


Nome: Santa Cristina di Bolsena
Titolo: Martire
Nascita: III Secolo, Bolsena
Morte: III Secolo, Bolsena
Ricorrenza: 24 luglio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione

Cristina nacque sulle rive del lago di Bolsena dove suo padre Urbano era governatore.

Quest’uomo era un mortale nemico dei cristiani, e si può dire che non passava giorno senza che ne avesse qualcuno al suo tribunale.

Dalle risposte dei Martiri, Cristina apprese le prime verità della fede. Istruita poi più profondamente da alcune píe donne, divenne un’ardente cristiana.

La buona giovane non parlò di ciò al padre, ma un giorno, presa da compassione alla vista di un gruppo di poveri che le chiedevano l’elemosina, spezzò tutti gli idoli d’oro e d’argento di suo padre e li distribuì ai poveretti. Urbano, che già notava da qualche tempo il mutamento della figliuola, alla notizia portatagli dai servi si confermò nel dubbio che essa fosse cristiana, e, pieno di collera, la fece chiamare a « È possibile » le disse « che la tua mano si sia azzardata a spezzare i nostri da immortali? Saranno da da burla « rispose Cristina « se una povera fanciulla li può fare in pezzi. Lascia, o padre mio, queste favole irragionevoli. »

Ho inteso « riprese Urbano » tu sei cristiana, come già dubitavo, ma ti farò pagar caro il sacrilegio.

« Si, sono cristiana » rispose Cristina e niente potrà strapparmi la fede, perché Gesù Cristo mi assiste.

Il padre crudele la fece battere con verghe e chiudere in prigione. Mandò i parenti più prossimi perché la piegassero ai suoi voleri, ma nulla ottenne. La condannò al fuoco e alla ruota contemporaneamente, ma Cristina non ne riportò alcun danno. Ordinò che fosse gettata nel lago con un sasso appeso al collo, ma essa tornò salva a riva. Nella notte seguente il padre morì.

Santa Cristina

Il nuovo governatore, pure idolatra, inventò nuovi tormenti per martirizzare Cristina, ma vedendosi sempre vinto, giudicò meglio liberarla.

Succedutogli il preside Giuliano, la martire fu di nuovo arrestata e condannata al fuoco, ma, rimasta illesa per miracolo, fu fatta penetrare nella gabbia dei serpenti, poi le fu strappata la lingua, e finalmente condannata ad essere trafitta con le frecce.

La martire pregò Iddio a volerle finalmente concedere la corona del martirio, e alle prime frecce scoccate dagli arcieri, l’anima di Cristina salì al cielo a ricevere il premio delle tante battaglie vinte.

Venne seppellita a Bolsena nella chiesa a lei dedicata, e nel 1880 Giovanni Battista De Rossi ne scoperse il sepolcro che conteneva ancora una parte delle sue reliquie. Altre reliquie della giovane Martire sono a Palermo e a Roma in S. Maria Maggiore.

PRATICA. Sappiamo rinunciare a qualche comodità per visitare Gesù nelle chiese, ove continuamente ci attende.

PREGHIERA. Deh, Signore, ci ottenga misericordia la beata vergine e martire Cristina, la quale ti fu sempre accetta e per il merito della castità e per il coraggio col quale ti ha confessato.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Bolsena nel Lazio, santa Cristina, vergine e martire.

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Domande Frequenti

  • Quando si festeggia Santa Cristina di Bolsena?

     

  • Chi è il santo protettore dai serpenti?

     

  • Quando nacque Santa Cristina di Bolsena?

     

  • Dove nacque Santa Cristina di Bolsena?

     

  • Quando morì Santa Cristina di Bolsena?

     

  • Dove morì Santa Cristina di Bolsena?

     

  • Di quali comuni è patrona Santa Cristina di Bolsena?

     

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