Archivi giornalieri: 4 luglio 2023

L’emergenza in Emilia-Romagna e la nomina del commissario del governo Mappe del potere

L’emergenza in Emilia-Romagna e la nomina del commissario del governo Mappe del potere

Con l’alluvione in Emilia-Romagna e la dichiarazione dello stato di emergenza i più immaginavano che il governo avrebbe nominato commissario il presidente della regione Stefano Bonaccini. Dopo pochi giorni si è capito però che il governo aveva altri piani.

 | 

 

A due mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza in Emilia-Romagna seguita alle eccezionali condizioni meteorologiche che hanno colpito il territorio, è stato finalmente annunciato chi sarà il commissario che si occuperà della ricostruzione.

Nella riunione del consiglio dei ministri del 27 giugno infatti il governo ha stabilito di attribuire quel ruolo al generale Francesco Paolo Figliuolo. Per la nomina vera e propria tuttavia bisognerà attendere il decreto con cui, tra le altre cose, saranno assegnati i fondi per la ricostruzione.

Come è noto il generale Figliuolo è stato il secondo commissario straordinario del governo per l’emergenza Covid-19, in sostituzione di Domenico Arcuri. Una scelta compiuta dell’allora governo Draghi, un esecutivo di grande coalizione che non vedeva però tra i partiti di governo Fratelli d’Italia. Ovvero la forza politica che oggi esprime la presidente del consiglio e che in quella fase si era mostrata molto critica verso la campagna vaccinale gestita dal generale.

Questa decisione ha scatenato un acceso dibattito con critiche che sono arrivate, oltre che dai partiti di opposizione, anche da presidenti di regione di centro destraCi si attendeva infatti che in un’occasione come questa il ruolo di commissario fosse assegnato a Stefano Bonaccini (Partito democratico) in quanto presidente della regione più colpita.

La cosa più logica è che sia Bonaccini a occuparsene. Ci sono esempi, d’altra parte, che corroborano questa tesi.

I commissari del capo della protezione civile

In occasione di eventi calamitosi per cui il governo decide di dichiarare lo stato di emergenza la protezione civile assume un ruolo centrale, che esercita emanando specifiche ordinanze.

In questa situazione il capo della protezione civile può decidere di nominare uno o più commissari delegati all’emergenza (codice della protezione civile, art. 25 comma 7).

Nella maggior parte dei casi, fortunatamente, la dichiarazione dello stato di emergenza riguarda un territorio specifico. Per questo, di solito, il capo della protezione civile nomina commissario il presidente della regione o un dirigente della pubblica amministrazione locale.

La ratio di questa prassi è piuttosto semplice. Che si tratti di soggetti politici o di dirigenti amministrativi, sono queste le figure che conoscono meglio il territorio, le sue problematiche e le norme che lo regolano.

È bene precisare però che in alcune se pur rare occasioni non è stato nominato alcun commissario per la gestione dell’emergenza. E questo è proprio il caso della recente alluvione in Emilia-Romagna. Ciò non toglie però che un commissario del governo possa essere nominato in seguito.

I commissari del governo

Che il capo della protezione civile abbia nominato o meno un commissario per gestire le prime fasi dell’emergenza, successivamente il consiglio dei ministri può comunque nominarne un’altro, con funzioni e compiti diversi di solito precisati da norme stabilite ad hoc (L.400/1988, art.11).

Nel caso dell’emergenza Covid-19 ad esempio, l’allora capo della protezione civile Borrelli aveva inizialmente nominato commissario straordinario il segretario generale del ministero della salute (oltre che tutti i presidenti di regione). Tuttavia, con l’approvazione del decreto legge 18/2020, il ruolo di commissario straordinario è stato attribuito prima Domenico Arcuri e poi il generale Figliuolo.

Per questo tipo di commissariamenti non esistono dati sistematizzati. È difficile quindi dire in che misura e in quali casi il governo abbia deciso in precedenza di nominare un commissario nazionale anche quando la crisi aveva portata locale. Comunque è già accaduto in precedenza. Come ad esempio nel caso del sisma del 2016, quando il ruolo fu affidato a Vasco Errani, ex presidente dell’Emilia-Romagna, regione che in quel caso non era coinvolta negli eventi calamitosi.

Certo si potrebbe obiettare che in quel caso il terremoto aveva coinvolto più regioni (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo). Lo stato di emergenza per le recenti alluvioni invece ha riguardato quasi esclusivamente l’Emilia-Romagna. E in effetti, quando questo stesso territorio, nel 2012, si è confrontato con lo stato di emergenza seguito al sisma, l’allora governo Monti assegnò la gestione dell’emergenza proprio al presidente della regione (allora Vasco Errani) confermandogli poi il ruolo anche nelle fasi successive (prima a Errani e poi al nuovo presidente Bonaccini).

La struttura commissariale

Nondimeno il governo sembra aver scelto di motivare la sua decisione proprio in considerazione del fatto che gli interventi di ricostruzione riguarderanno più regioni. Certo è vero che dopo la dichiarazione dello stato di emergenza in Emilia-Romagna ne sono seguite altre 2 riguardanti alcuni territori fuori dalla regione. Si tratta però solo di pochi comuni della Toscana (4) e delle Marche (7), tutti confinanti con l’Emilia-Romagna.

Ad ogni modo, stando a quanto annunciato nel comunicato stampa del consiglio dei ministri (Cdm), i presidenti di regione saranno in qualche misura coinvolti. Il decreto approvato in Cdm infatti dovrebbe prevedere l’istituzione di una cabina di regia composta:

  • dal commissario straordinario, che la presiede (ovvero il generale Figliuolo);
  • dal capo del dipartimento casa Italia (presidenza del consiglio);
  • dal capo del dipartimento della protezione civile (presidenza del consiglio);
  • dai presidenti delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche;
  • dal sindaco metropolitano;
  • da un rappresentante delle province coinvolte;
  • da un rappresentante dei comuni coinvolti.

le funzioni di quest’organo saranno certamente meglio chiarite nel testo del decreto. Al momento tuttavia risulta che si tratti principalmente di un organo di monitoraggio e di raccordo tra le funzioni commissariali e quelle ordinarie, gestite quindi dagli organi politici e amministrativi dei territori coinvolti.

È invece al commissario che sono attribuiti i poteri chiave, tra cui la programmazione delle risorse finanziarie, la gestisce la contabilità speciale e il coordinamento degli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione.

Nel corso della conferenza stampa poi, il ministro della protezione civile Nello Musumeci ha affermato che i presidenti di regione riceveranno il ruolo di sub-commissari, ma nel comunicato stampa non si fa menzione di questo. Qui infatti è indicata la possibilità che il commissario nomini dei soggetti attuatori, ma solo per un aspetto molto specifico, ovvero la ricostruzione degli edifici pubblici danneggiati.

D’altronde lo stesso Bonaccini si è detto molto scontento della situazione, pur manifestando la propria stima per la figura di Fiugliuolo con cui ha avuto modo di lavorare negli scorsi anni in qualità di presidente dell’Emilia-Romagna nonché di presidente della conferenza delle regioni.

Debbo confessare che mai come in questi due mesi ho visto confondere il piano istituzionale con quello di partito. Glielo dice uno che da commissario alla ricostruzione post-sisma si è dovuto confrontare con sette governi differenti, di diverso coloro politico.

Nei prossimi mesi comunque sarà importante analizzare gli atti legislativi che verrano pubblicati in materia. Il governo infatti sembra voler fare di questo caso un precedente non solo da un punto di vista operativo ma anche normativo. L’esecutivo quindi non si limiterà a definire le regole per affrontare la situazione attuale stabilendo invece, con un apposito disegno di legge, una nuova disciplina chiamata “stato di ricostruzione”. Ovvero una particolare condizione giuridica che potrà essere dichiarata dal consiglio dei ministri successivamente alla conclusione dello “stato di emergenza”. Quello dell’Emilia-Romagna quindi potrebbe essere il primo caso di un nuovo modello che, se verrà effettivamente approvato in questi termini, potrà essere valutato a pieno nel corso dei prossimi anni.

Foto: presidenza del consiglio

PROSSIMO POST
Le anomalie dello stato di emergenza sull’immigrazione Mappe del potere
 
 

Lavoratori autonomi agricoli: nuova Comunicazione bidirezionale

Lavoratori autonomi agricoli: nuova Comunicazione bidirezionale

Esteso anche ai lavoratori autonomi agricoli il nuovo Cassetto Previdenziale del Contribuente.

Pubblicazione: 4 luglio 2023

Con il messaggio 30 giugno 2023, n. 2447 l’Istituto comunica l’estensione ai lavoratori autonomi agricoli delle seguenti modalità di comunicazione:

  • l’inserimento nel Cassetto Previdenziale del Contribuente della nuova Comunicazione Bidirezionale;
  • l’implementazione della funzione “Agenda Appuntamenti”;
  • l’accesso al Portale delle Agevolazioni attraverso la sezione “Telematizzazione”.

Le applicazioni, le informazioni e i servizi del Cassetto Previdenziale delle Aziende Agricole sono state inoltre inserite nel menu dinamico del Cassetto Previdenziale del Contribuente.

Le nuove modalità di comunicazione, già disponibili per le aziende agricole, rientrano nell’ambito del progetto del PNRR “Nuovo fascicolo elettronico agricoltura”, che prevede l’estensione del nuovo Cassetto Previdenziale del Contribuente ai lavoratori autonomi agricoli, titolari di una posizione contributiva in qualità di Coltivatore Diretto (CD) o Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), e ai loro intermediari.

Tutti i dettagli nel messaggio, che illustra le nuove funzionalità e le modalità di accesso.

Ammortizzatore sociale unico: proroga scadenza UNIEMENS

Ammortizzatore sociale unico: proroga scadenza UNIEMENS

La scadenza per l’invio dei flussi UNIEMENS è stata prorogata al 10 luglio 2023.

Pubblicazione: 4 luglio 2023

A seguito dell’introduzione dell’ammortizzatore sociale unico, previsto a sostegno di datori di lavoro e lavoratori dipendenti colpiti dall’alluvione, l’Istituto, con messaggio 30 giugno 2023, n. 2459, comunica che la scadenza per l’invio dei flussi UNIEMENS di competenza maggio 2023 è stata prorogata al 10 luglio.

La scadenza, inizialmente fissata al 30 giugno, è stata prorogata per consentire la corretta esposizione degli eventi come indicato nel messaggio 22 giugno 2023, n. 2325, che ha fornito le istruzioni per la compilazione delle denunce mensili.

Cessione del quinto delle pensioni: tassi terzo trimestre 2023

Cessione del quinto delle pensioni: tassi terzo trimestre 2023

I tassi in vigore dal 1° luglio al 30 settembre 2023.

Pubblicazione: 4 luglio 2023

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro ha indicato i Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, rilevati dalla Banca d’Italia e in vigore per il periodo 1° luglio 2023 – 30 settembre 2023.

L’INPS, con il messaggio 3 luglio 2023, n. 2488, pubblica i valori dei tassi da applicarsi nel periodo per i prestiti da estinguersi con cessione del quinto dello stipendio e della pensione e i tassi soglia TAEG per i prestiti estinguibili con cessione del quinto della pensione in regime di convenzionamento.

Le modifiche sono operative dal 1° luglio 2023 e, per la classe di età “Maggiore di 79 anni“, i tassi soglia coincidono con i tassi soglia di usura.

Sant’ Elisabetta del Portogallo

 

Sant’ Elisabetta del Portogallo


Nome: Sant’ Elisabetta del Portogallo
Titolo: Regina
Nome di battesimo: Isabella d’Aragona
Nascita: 1271, Aragona, Spagna
Morte: 1336, Estremoz, Portogallo
Ricorrenza: 4 luglio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
24 giugno 1625, Roma , papa Urbano VIII

Nacque l’anno 1271 da Pietro III re di Aragona e da Costanza figlia di Manfredi re di Sicilia. Le fu imposto il nome di Elisabetta in memoria di S. Elisabetta regina d’Ungheria, sua prozia.

All’età di otto anni cominciò a recitare l’Ufficio divino e così fece per tutta la vita. Come principessa ella aveva tutta la possibilità di seguire la moda, ma non volle farlo, privandosi anche dei giochi e piaceri leciti. Contratto matrimonio con Dionigi re del Portogallo, non tralasciò gli esercizi di pietà e le buone opere in cui si era fino allora esercitata.

Al mattino si alzava presto, recitava parte dell’Ufficio, assisteva alla S. Messa e poi trascorreva le ore della giornata nell’adempiere i doveri del suo stato, nella lettura della Sacra Scrittura e nel lavoro manuale. Non stava mai oziosa. Da questo sistema non si lasciò smuovere da coloro che le suggerivano una vita più conforme alla sua dignità. Osservava i digiuni imposti dalla Chiesa e se ne imponeva altri; visitava e sollevava i poveri e gli infermi. Verso il marito, di costumi depravati, la pia regina usò ogni preghiera ed esortazione per indurlo alla conversione, e sempre con tutta pazienza e dolcezza, nonostante che le sue premure fossero ricambiate con altri torti ed affronti. Essendo stata accusata di aver eccitato suo figlio alla ribellione contro il re, fu dall’empio sovrano privata dei suoi beni e “relegata nella piccola città di Alaquer. Molti suoi sudditi le offersero armi e truppe per ricuperare il trono dal quale sì ingiustamente era stata scacciata; ma ella nulla accettò ed esortò tutti a mantenersi fedeli al sovrano. Questi ebbe finalmente la grazia di entrare in se stesso; riconobbe l’innocenza di Elisabetta, la richiamò alla corte e perdonò a suo figlio. La santa regina approfittò della conversione del marito per confermarlo nella via della salvezza eterna.

Egli morì nel 1325. Salito al trono Alfonso, figlio di Elisabetta, ella pensò di farsi religiosa nel convento di S. Chiara in Coimbra; ma non essendole stato consentito, visse ritirata in un appartamento contiguo al monastero. Per due volte si recò umilmente e poveramente in pellegrinaggio a Compostella. Di ritorno dal secondo pellegrinaggio, avendo udito che il re suo glio era in discordia con Alfonso VII di Castiglia, si affrettò ad arrivare ad Estremoz per pacificare i due contendenti, ma colta da violenta febbre morì santamente in età di 65 anni. Fu sepolta nel monastero di S. Chiara da lei fondato.

Urbano VIII la canonizzò, fissando la sua festa l’8 luglio. Successivamente la data fu anticipata al 4 luglio.

PRATICA. Impariamo a praticare la preghiera assidua, l’umiltà e la pazienza.

PREGHIERA. — O Dio clementissimo, che tra le altre spiccate virtù decorasti la beata regina Elisabetta della prerogativa di sedare il furore della guerra, concedi a noi, per sua intercessione, che dalla pace di questa vita mortale possiamo passare ai gaudi eterni.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Estremoz, in Portogàllo, il natale di santa Elisabètta Vedova, Regina dei Portoghesi, la quale, illustre per virtù e per miracoli, dal Sommo Pontefice Urbàno ottavo fu annoverata nel numero dei Santi.

ICONOGRAFIA

Nell’iconografia di Santa Elisabetta gli artisti la raffigurano con gli abiti dell’Ordine francescano, il cordone ai fianchi e il crocifisso tra le mani. Spesso appare coronata, a ricordare il suo ruolo di sovrana del Portogallo o con scettro e corona appoggiati accanto a lei.

Santa Elisabetta del Portogallo

Santa Elisabetta del Portogallo

titolo Santa Elisabetta del Portogallo
autore Ambito lombardo anno XVII sec

L’attributo che caratterizza i suoi ritratti però è quello delle rose. Si narra che la caritatevole regina fu sorpresa un giorno dal marito Dionigi mentre portava del pane per i poveri nel suo grembiule e il cibo si trasformò in rose. Ciò avvenne a gennaio, e dunque il sovrano rimase esterrefatto del prodigio e lasciò che la moglie continuasse la sua vita dedicata ai bisognosi.

Santa Elisabetta del Portogallo

titolo Santa Elisabetta del Portogallo
autore Francisco de Zurbarán anno 1635

Non mancano quindi le opere dedicate alla santa intenta a fare l’elemosina ai poveri come nella tela di João António Correia pittore portoghese attivo nel XIX sec.

Santa Elisabetta del Portogallo da l'elemosina

titolo Santa Elisabetta del Portogallo da l’elemosina
autore João António Correia anno 1866

Lascia un pensiero a Sant’ Elisabetta del Portogallo

Domande Frequenti

  • Quando si festeggia Sant’ Elisabetta del Portogallo?

     

  • Quando nacque Sant’ Elisabetta del Portogallo?

     

  • Dove nacque Sant’ Elisabetta del Portogallo?

     

  • Quando morì Sant’ Elisabetta del Portogallo?

     

  • Dove morì Sant’ Elisabetta del Portogallo?

     

Ti può interessare anche:

Sant' Elisabetta d'Ungheria

– Sant’ Elisabetta d’Ungheria
ReligiosaS. Elisabetta, figlia di Andrea re d’Ungheria e di Gertrude, nacque in Presburgo, allora regno d’Ungheria, l’anno 1207. A quattro anni, secondo l’uso dei…

Sant' Elisabetta Anna Bayley Seton

– Sant’ Elisabetta Anna Bayley Seton
VedovaLa prima santa nativa degli Stati Uniti nacque nella famiglia Bayley il 28 agosto 1774, due anni prima della Guerra d’Indipendenza contro l’Inghilterra…

Segui il santo del giorno:

Seguici su FB Seguici su TW Seguici su Pinterest Seguici su Instagram
Mostra santi del giorno:
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
 
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
dicembre
Usa il calendario:

<PrecSucc>

luglio 2023
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do
26 27 28 29 30 1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31 1 2 3 4 5 6

Oggi 4 luglio si venera:

Sant' Elisabetta del Portogallo

Sant’ Elisabetta del Portogallo
ReginaNacque l’anno 1271 da Pietro III re di Aragona e da Costanza figlia di Manfredi re di Sicilia. Le fu imposto il nome di Elisabetta in memoria di S. Elisabetta regina d’Ungheria, sua prozia. All’età di…

Domani 5 luglio si venera:

Sant' Antonio Maria Zaccaria

Sant’ Antonio Maria Zaccaria
SacerdoteS. Antonio Maria Zaccaria nacque a Cremona sulla fine dell’anno 1502. Compi i primi studi nella sua città, poi si recò a Padova per studiare filosofia e medicina. La sua scienza fu pari alla sua santità…

newsletter

 Iscriviti

Oggi 4 luglio nasceva:

San Tommaso Placidi da Cori

San Tommaso Placidi da Cori
SacerdoteSan Tommaso Placidi nacque a Cori il 4 giugno 1655. A 22 anni entrò nell’Ordine dei Frati Minori vestendone l’abito il 7 febbraio. 1677. Fu ordinato sacerdote a Velletri nel 1683. Esercitò l’apostolato…

Oggi 4 luglio si recita la novena a:

– San Benedetto da Norcia
I. Per quell’amore straordinario che voi, o gran patriarca s. Benedetto, aveste al ritiro ed alla mortificazione per cui in età di quindici anni vi seppelliste in una grotta del deserto di Subiaco, ove…
– Santa Clelia Barbieri
Signore, Padre Santo, noi ti glorifichiamo perché nella tua bontà ricolmasti Santa Clelia dei doni dello Spirito Santo, ed ora in cielo l’hai glorificata perché ci sia modello di cristiana virtù e interceda…
– Santa Maria Goretti
Santa Marietta, sei stata presto riconosciuta martire dal Papa Pio XII, perché hai difeso con il sangue la purezza come dono di Dio, e hai subito ottenuto dal Signore miracoli e guarigioni. Aiutaci a glorificare…
– Santa Veronica Giuliani
I. Per quello speciali benedizioni con cui il cielo vi contraddistinse nella vostra più tenera età, allorquando fra le braccia ancor della madre convertiste coi consigli i più maturi chi stava per perdersi…