Archivi giornalieri: 21 maggio 2020

Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: Tabelle assegni familiari 2020 – 2021: nuovi importi rivalutati dall’INPS

Tabelle assegni familiari 2020 – 2021: nuovi importi rivalutati dall’INPS

Posted: 21 May 2020 07:22 AM PDT

L’INPS ha emanato la circolare n. 60 del 21 maggio 2020 con la quale, come ogni anno in questo periodo, ha rilasciato le nuove Tabelle Assegni Familiari 2020 – 2021 per il calcolo degli ANF per il periodo dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2021. L’Istituto ha quindi rivalutato i livelli di reddito delle […]

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Decreto rilancio e scontrino elettronico: niente sanzioni fino al 2021

Posted: 21 May 2020 03:32 AM PDT

Il decreto rilancio proroga al 1° gennaio 2021 la moratoria delle sanzioni previste in materia di violazione di trasmissione dei corrispettivi telematici. Come noto, dal 1° gennaio 2020, tutti gli operatori commerciali che effettuano vendite al dettaglio, non emettono più il classico scontrino fiscale, ma il cosiddetto documento commerciale (ex scontrino elettronico) i cui dati […]

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Bonus 600 euro aprile in arrivo senza domanda: novità Decreto Rilancio

Posted: 21 May 2020 02:31 AM PDT

In arrivo, senza domanda all’INPS, il bonus 600 euro aprile per milioni di italiani, così come previsto dal Decreto Rilancio. Dopo una lunga attesa il Decreto-Legge Rilancio è stato approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Dl 34/2020 del 19 maggio 2020). Al suo interno, come annunciato, sono molteplici le misure in aiuto di lavoratori, imprese […]

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Ciak, si lotta! Il cinema dell’Autunno caldo

Visioni

Ciak, si lotta! Il cinema dell’Autunno caldo

Cinema 1969. L’operaio si prende l’immaginario

L’autunno caldo del 1969, dopo le grandi lotte studentesche del 68, è il momento culminante di quella che Paul Ginsborg ha definito «l’epoca delle azioni collettive», divenendo anche un elemento costitutivo dell’identità di un’intera generazione. Non un’increspatura della storia di quegli anni, il precipitato e il coagulo di processi di trasformazioni profonde dell’economia, dei modi di pensare e degli stessi comportamenti collettivi. La piattaforma contrattuale, nel corso delle lunghe vertenze per il rinnovo, grazie anche a forti spinte dal basso, a manifestazioni spontanee e all’esito delle consultazioni della base, acquisisce una connotazione fortemente egualitaria, con una drastica riduzione della forbice tra i diversi livelli di categoria, l’abolizione delle gabbie salariali delle diverse regioni e la parificazione retributiva, per uguali mansioni, tra uomini e donne.

I forti incrementi salariali, accompagnati da significative riduzioni dell’orario di lavoro, determinano una redistribuzione dei profitti e l’ineludibile, tardivo adeguamento dei compressi livelli salariali italiani a quelli di altri paesi europei. Si ha anche la conquista dei diritti sindacali in fabbrica, a partire dal diritto di assemblea. Un’indubbia novità è rappresentata dalla presenza e dal ruolo dei giovani operai, i tanti cosiddetti «operai massa». Nonostante le iniziali diffidenze da parte delle tradizionali maestranze qualificate e politicizzate, superano rapidamente marginalità e molteplici sudditanze, divenendo il nerbo dei rinvigoriti e rinnovati sindacati confederali e delle nuove esperienze di organizzazione di base.

Con l’approvazione, il 20 maggio del 1970, dello Statuto dei lavoratori s’istituzionalizza anche l’inserimento di alcuni elementari principi di civiltà delle relazioni sindacali nei luoghi di lavoro, conquistando un diritto di cittadinanza nelle aziende con i consigli di fabbrica unitari, aperti anche ai non iscritti, che occupano il posto delle vecchie commissioni interne. L’autunno caldo ha costituito anche l’occasione e il contesto per una forte e diffusa interiorizzazione, all’interno della classe operaia e anche attorno ad essa, segnatamente nel mondo della scuola e della nuova intellettualità diffusa, della convinzione che l’eguaglianza e la partecipazione non sono dei principi astratti, ma dei valori discriminanti che fondano la democrazia di un paese e di una comunità.

Nel lungo ciclo di lotte, che non si esaurisce nella sola stagione dell’Autunno caldo, l’operaio, segnatamente quello della grande fabbrica, occupa anche la scena pubblica, divenendo anche una figura simbolo dell’immaginario collettivo. Forse anche per questo nei primi anni Settanta gli operai dopo aver conquistato e occupato le piazze, occupano e riempiono anche gli schermi. È d’obbligo il rinvio al denso numero degli Annali del 2011 dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, dal titolo Ciak, si lotta! Il cinema dell’Autunno caldo in Italia e nel mondo, nel quale sono pubblicati saggi di studiosi italiani e stranieri e preziose testimonianze dei leader carismatici della Fiom, Fim e Uilm, Bruno Trentin, Pierre Carniti e Giorgio Benvenuto, nonché di Ugo Gregoretti, il regista che ha diretto due film documentari straordinari sulle lotte operaie di quella stagione: Apollon: una fabbrica occupata del 1969 e Contratto del 1970.

Nell’annale dianzi citato è pubblicata anche un’esaustiva filmografia ragionata sulla vastissima produzione documentaria. Per quanto riguarda quella fiction, è sufficiente ricordare che sono una decina i film, dei generi più diversi, dai film politici, alla commedia scollacciata: da Trevico-Torino…viaggio nel Fiat-Nam di Ettore Scola, a La classe operaia va in paradiso di Elio Petri, Mimì metallurgico ferito nell’onore di Lina Wertmüller, fino alla Califfa di Alberto Bevilacqua e a Il Padrone e l’operaio di Steno.

A mio parere, tuttavia, il film più straordinario è Romanzo popolare di Mario Monicelli, del 1974, che si avvale, per la sceneggiatura, dell’intelligente collaborazione di Age e Scarpelli e, per la colonna sonora, di Enzo Jannacci. Monicelli con fine intuito storico-antropologico, constata come uno dei portati, allora percepiti come definitivi, di quel ciclo di lotte sociali e operaie, fosse il conseguimento di una nuova, matura e consapevole, identità nazional-popolare, raggiunta per la prima volta, a oltre un secolo dall’unificazione nazionale. Rappresentanti esemplari ne sono, nel film, l’operaio metalmeccanico lombardo, Giulio Basletti (Ugo Tognazzi), la giovanissima operaia immigrata Vincenzina (Ornella Muti), il giovane poliziotto, meridionale immigrato (Michele Placido), coinvolto anch’esso, non solo per il suo ruolo di tutore dell’ordine, nei grandi e epocali mutamenti dei quali l’Autunno caldo è il portato,

Santi Cristoforo Magallanes e 24 compagni

 

Santi Cristoforo Magallanes e 24 compagni


Santi Cristoforo Magallanes e 24 compagni

Nome: Santi Cristoforo Magallanes e 24 compagni
Titolo: Martiri messicani
Ricorrenza: 21 maggio
Tipologia: Commemorazione

La figura di Don Cristobal viene commemorata insieme a quella dei suoi ventiquattro compagni martiri messicani, uccisi nel clima di persecuzione contro la Chiesa che ha tormentato la storia messicana di inizio sec. XX.

Sacerdote dalla fede viva e pastore pieno di zelo, come missionario tra gli indigeni “huichole”, Cristoforo seppe suscitare numerose vocazioni sacerdotali. Di fronte alla persecuzione non si perse d’animo e alla chiusura del seminario di Guadalajara si offrì di fondarne uno nella sua parrocchia per continuare la formazione dei futuri sacerdoti.

Poco prima di essere fucilato, di fronte al plotone di esecuzione trovò la forza di confrontare i suoi compagni e offrì il sangue per la rappacificazione e l’unione del Messico.

Cristoforo e i suoi 25 compagni di martirio sono stati beatificati da Giovanni Paolo II il 22 novembre 1992; dallo stesso pontefice sono stati canonizzati il 21 maggio 2000.

Tutti i martiri:
Cristobal Magallanes Jara, Sacerdote, 25 maggio
Roman Adame Rosales, Sacerdote, 21 aprile
Rodrigo Aguilar Aleman, Sacerdote, 28 ottobre
Julio Alvarez Mendoza, Sacerdote, 30 marzo
Luis Batis Sainz, Sacerdote, 15 agosto
Agustin Caloca Cortes, Sacerdote, 25 maggio
Mateo Correa Magallanes, Sacerdote, 6 febbraio
Atilano Cruz Alvarado, Sacerdote, 1 luglio
Miguel De La Mora De La Mora, Sacerdote, 7 agosto
Pedro Esqueda Ramirez, Sacerdote, 22 novembre
Margarito Flores Garcia, Sacerdote, 12 novembre
Jose Isabel Flores Varela, Sacerdote, 21 giugno
David Galvan Bermudez, Sacerdote, 30 gennaio
Salvador Lara Puente, Laico, 15 agosto
Pedro de Jesus Maldonado Lucero, Sacerdote, 11 febbraio
Jesus Mendez Montoya, Sacerdote, 5 febbraio
Manuel Morales, Laico, 15 agosto
Justino Orona Madrigal, Sacerdote, 1 luglio
Sabas Reyes Salazar, Sacerdote, 13 aprile
Jose Maria Robles Hurtado, Sacerdote, 26 giugno
David Roldan Lara, Laico, 15 agosto
Toribio Romo Gonzalez, Sacerdote, 25 febbraio
Jenaro Sanchez Delgadillo, Sacerdote, 17 gennaio
David Uribe Velasco, Sacerdote, 12 aprile
Tranquilino Ubiarco Robles, Sacerdote, 5 ottobre

MARTIROLOGIO ROMANO. Santi Cristoforo Magallanes, sacerdote, e compagni11, martiri, che in varie regioni del Messico, perseguitati in odio alla fede cristiana e alla Chiesa cattolica, per aver professato Cristo Re ottennero la corona del martirio