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Almaviva oltre il livello di guardia  
19 ottobre 2016 ore 12.23
Occupata dai lavoratori la sede di Palermo, sciopero di 48 ore per oggi e domani. Giovedì 20 incontro al Mise con Enel e il committente che si è aggiudicato la commessa. Slc Cgil: “La situazione è ormai insostenibile anche a Roma e Napoli, basta giocare” 
 

Dopo l’ennesima fumata nera al Ministero per lo Sviluppo economico sul futuro di Almaviva, i  lavoratori dell’azienda hanno deciso di occupare l’edificio di via Marcellini a Palermo, dove per anni ha trovato spazio il maggior numero di dipendenti, annunciando uno sciopero di 48 ore per  oggi e domani. 

La protesta riguarda l’annunciato trasferimento di 154 dipendenti a Rende, in Calabria, dal 24 ottobre. Ma a preoccupare i sindacati sono anche le procedure di mobilità già avviate per i 2.511 dipendenti di Roma e Napoli. Sugli striscioni, a Palermo, si legge tra l’altro: ‘Lavoro e dignità’ ma anche ‘+ occupazione –  delocalizzazione’.

Domani (20 ottobre) al ministero sono stati convocati Enel e il committente che si è aggiudicato la commessa, per affrontare il tema del cambio di appalto. “Le notizie che giungono in questi minuti dalla sede di Palermo, ci confermano come la situazione complessiva in Almaviva sia ben oltre il livello di guardia – dichiara Riccardo Saccone, della Slc Cgil nazionale. “

Il 12 ottobre scorso, tra l’altro,  nel corso di un altro incontro al Mise, Almaviva aveva ribadito di non voler tornare indietro sui tagli e sui trasferimenti. L’azienda aveva quindi confermato di non essere in grado di ritirare i licenziamenti a Roma e Napoli, né lo spostamento dei lavoratori da Palermo in Calabria. 

Il tutto rimettendo in discussione l’accordo di solidarietà stipulato il 31 maggio scorso, che incideva di media per il 40% in meno sulla retribuzione. Un’intesa complicata e sofferta, dunque, con la quale, però, i sindacati erano riusciti a mantenere intatto il perimetro occupazionale, grazie anche al contributo importante del Mise. 

Ora, invece, la vertenza è precipitata. “La situazione a Roma, Napoli e Palermo è ormai insostenibile – avverte  Saccone -. La dirigenza di Almaviva sta giocando col fuoco. La smetta di giocare con la vita di migliaia di donne e uomini, ritiri la procedura di chiusura delle sedi ed i trasferimenti coatti, torni al tavolo senza ricatti o si assumerà la responsabilità di quanto potrà accadere.”
 

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rassegna sindacaleultima modifica: 2016-10-21T08:49:03+02:00da vitegabry
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