Archivi giornalieri: 19 novembre 2015

Ilva

Ilva – Cgil, incidenti sul lavoro non più tollerabili

“Due incidenti in due giorni, di cui uno mortale, non sono più in alcun modo tollerabili. Sono evidenti le gravi inadempienze e i ritardi nell’attuazione del piano di risanamento ambientale e di sicurezza degli impianti rispetto ai quali devono rispondere i commissari dell’Ilva”. E’ quanto afferma la Cgil 
in una nota.

“Manca ancora una strategia e un serio progetto capace di dare certezze produttive e occupazionali all’azienda – evidenzia la nota del sindacato guidato da Susanna Camusso – e, in particolare, allo stabilimento di Taranto, senza il quale la situazione non può che logorarsi e mettere in serio dubbio la permanenza di una produzione strategica per il nostro Paese”.

Per la Cgil è necessario, quindi, che ci sia dialogo tra governo e sindacati. “E’ indispensabile – sollecita la nota – aprire un confronto tra le parti sul futuro dell’Ilva che, a partire dallo stato di attuazione del piano di difesa dell’occupazione e di tutela dell’ambiente, costruisca un credibile piano industriale”.

Certificato medico Invalidità Civile, le novità

 

La Commissione per l’accertamento dell’Invalidità civile, dell’ handicap e della disabilità è composta un medico specialista in medicina legale (cui spetta la presidenza)  due medici dipendenti o convenzionati con l’ASL di cui uno specialista in medicina del  lavoro, da uno specialista delle discipline neurologiche, psichiatriche o psicologiche,  nel caso in cui la persona sottoposta a visita sia affetta da una menomazione psichica o intellettiva, da un medico dell’Inps ed infine da un sanitario rappresentante l’associazione di categoria di appartenenza dell’invalido da visitare: ANMIC, UIC, ENS. ANFFAS ONLUS (Associazione Nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) (..).

(…) una recentissima modifica introdotta, su segnalazione del nostro Patronato, al certificato di sopraggiunta intrasportabilità del paziente dopo presentazione domanda per ricordare che con tale certificazione non viene modificata la diagnosi contenuta nel primo certificato ed in particolare che esso non ha valore ai fini della richiesta di accompagno. 

n 42° 2015 numero newsletter.doc

Patronati

Tagli ai Patronati – Cgil, Cisl, Uil di Torino, lettera ai parlamentari

Il testo del disegno di Legge di Stabilità 2016, presentato in Parlamento, interviene pesantemente, per il secondo anno consecutivo, sul Fondo dei Patronati, proponendo un taglio di 48 milioni di euro, unitamente ad una diminuzione strutturale del Fondo stesso e della misura dell’acconto finora erogato.

Questo intervento si aggiungerebbe al taglio di 35 milioni di euro stabilito lo scorso anno, per fortuna ridotto rispetto all’enorme cifra inizialmente ipotizzata, grazie alla straordinaria mobilitazione messa in campo, al sostegno ricevuto dai cittadini e alla
manifestata sensibilità di numerosi parlamentari.

I tagli alla risorse dei Patronati sono un attacco diretto a centinaia di migliaia di cittadini che, ogni anno, in Piemonte, usufruiscono gratuitamente dei servizi. In aggiunta, se i tagli fossero confermati, si renderebbe necessaria anche una consistente riduzione dei dipendenti occupati presso i patronati.

Si tratterebbe di una scelta sciagurata, che metterebbe in ginocchio una rete di solidarietà che garantisce un welfare gratuito a favore di disoccupati, pensionati, lavoratori, cittadini stranieri e italiani all’estero, compresi i lavoratori frontalieri, numerosi in Piemonte. In un simile scenario, verrebbero meno la gratuità dei servizi ricevuti e l’uguaglianza di accesso ad alcuni importanti diritti.

CGIL CISL UIL di Torino, unitamente ai Patronati ACLI, INAS, INCA, ITAL sono convinti che il Parlamento saprà esercitare le necessarie pressioni per la radicale modifica di quanto previsto nel d.d.l.. Per questo motivo, abbiamo deciso di convocare un incontro, per il 27 novembre, alle ore 17.00, presso il Salone Bruno Buozzi della UIL, in via Bologna 11/d a Torino, confidando nella Sua partecipazione.

I Segretari Generali CGIL CISL UIL di Torino- 
E. Valfrè – D. Lo Bianco – G. Cortese

Diritti

Le nuove sanzioni su Libro Unico, assegni familiari e buste paga

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DI  IN 16 NOVEMBRE 2015GUIDE
Sanzioni lavoro

Sanzioni lavoro
Con il D. Lgs. numero 151/2015 in attuazione del Jobs Act sono state modificate anche le sanzioni su Libro Unico, assegni familiari e buste paga

Con il D. Lgs. numero 151/2015 recante “disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese, nonché altre disposizioni in materia di lavoro e pari opportunità” in attuazione del Jobs Act sono state modificate anche le disposizioni sanzionatorie in materia di lavoro e legislazione sociale.

Oltre alla maxi-sanzione per lavoro nero, che vedremo in un prossimo approfondimento, il legislatore ha apportato modifiche, ovvero introdotto nuove sanzioni su Libro Unico del Lavoro, prospetti paga e assegni familiari, introducendo un criterio di commisurazione della sanzione graduato per fasce in relazione sia al numero dei lavoratori coinvolti che ai periodi in cui permanga la condotta illecita.

Libro Unico del Lavoro (LUL)

In riferimento al LUL, viene riformulato il comma 7 dell’art. 39 del D.L. n. 112/2008 prevedendo, per le condotte di omessa o infedele registrazione dei dati, la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 150 ad euro 1500.

La sanzione è aumentata nei seguenti termini:

  • da 500 a 3000 euro se la violazione si riferisce a più di 5 lavoratori o a più di 6 mesi;
  • da 1000 a 6000 euro se la viuolazione si riferisce a più di 10 lavoratori o a più di 12 mesi.

Prospetti paga

Anche l’art. 5 della L. n. 4/1953 (relativo alla mancata o ritardata consegna, ovvero all’omessa o inesatta registrazione sul prospetto paga) è riformulato mediante la previsione di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 150 ad euro 900. La sanzione è aumentata in ragione del numero dei lavoratori coinvolti o del periodo interessato:

  • da euro 600 ad euro 3.600 se la violazione si riferisce a più di 5 lavoratori ovvero ad un periodo superiore a 6 mesi;
  • da euro 1.200 ad euro 7.200 euro se la violazione si riferisce a più di 10 lavoratori ovvero ad un periodo superiore a 12 mesi.

Assegni familiari

Il nuovo comma 2 dell’art. 82 del D.P.R. n. 797/1955 (omessa corresponsione degli assegni familiari) prevede la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 5.000. La sanzione viene aumentata in ragione del numero dei lavoratori coinvolti e del periodo interessato nei seguenti termini:

  • da euro 1.500 ad euro 9.000 se la violazione si riferisce a più di 5 lavoratori ovvero ad un periodo superiore a 6 mesi;
  • da 3.000 ad euro 15.000 se la violazione si riferisce a più di 10 lavoratori ovvero ad un periodo superiore a 12 mesi.

 

 

Tutte le disposizioni sanzionatorie, così come modificate, si applicano esclusivamente agli illeciti commessi successivamente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo ovvero dal 24 settembre 2015.

Approfondimenti: Circolare n.26 del 12/10/2015 del Ministero del Lavoro

San Fausto di Alessandria

 

 


San Fausto di Alessandria

Nome: San Fausto di Alessandria
Titolo: Diacono e martire
Ricorrenza: 19 novembre

Le notizie su San Fausto sono poche non molto certe, si sa che visse ad Alessandria d’Egitto tra la fine del III e l’inizio del IV secolo e fu diacono della Chiesa alessandrina. 

Durante la persecuzione di Valeriano, giudicato dal prefetto Emiliano, insieme col vescovo Dionigi e con i diaconi Eusebio e Cheremone, subì l’esilio nella regione di Kefro in Libia col proprio vescovo e con Caio, Pietro e Paolo.

Quando tornò in Egitto condusse una vita di vagabondaggio insieme con i diaconi Eusebio e Cheremone, senza mai trovare un posto sicuro dove potersi fermare finché.

Eusebio ha fatto di lui questo elogio: “Si è distinto nel confessare la fede ed è stato poi riservato sino alla persecuzione succeduta al nostro tempo; vecchio e pieno di giorni ha consumato nell’età nostra il martirio per decapitazione” (VII, 11, 26)

Morì così durante la nuova persecuzione voluta dall’Imperatore Diocleziano e condannato appunto alla decapitazione.

Nel Martirologio Romano il suo nome ricorre altre volte: al 3 ottobre, con Caio, Pietro e Paolo; al 4 con Caio, Eusebio, Cheremone e Lucio. Si tratta sempre del diacono ricordato il 19 novembre, poiché i suoi compagni non sono altri che i diaconi alessandrini, menzionati da Eusebio, perseguitati insieme con il loro vescovo Dionigi, durante l’impero di Valeriano.

PRATICA. Chiediamo al Signore che ci doni la grazia di saper vivere come veri cristiani

PREGHIERA. Oh gloriosio San Fausto che hai professato la tua fede nel migliore dei modi aiutaci nei momenti di difficoltà ed ogni volta che ne abbiamo la necessità