Archivi giornalieri: 12 novembre 2015

Osservatore Romano

La missione di Pietro

 

 ​Nella messa conclusiva della visita a Firenze il Pontefice richiama la figura di Leone Magno ribadendo che l’umanesimo ha avuto sempre il volto della carità e all’udienza generale sottolinea che l’orizzonte della famiglia cristiana è quello della Chiesa, madre di tutti ·

11 novembre 2015

 
 

 

«L’alleanza viva e vitale delle famiglie cristiane, che precede, sostiene e abbraccia nel dinamismo della sua ospitalità le fatiche e le gioie quotidiane, coopera con la grazia dell’Eucaristia, che è in grado di creare comunione sempre nuova con la sua forza che include e che salva. La famiglia cristiana mostrerà proprio così l’ampiezza del suo vero orizzonte, che è l’orizzonte della Chiesa Madre di tutti gli uomini, di tutti gli abbandonati e gli esclusi, in tutti i popoli». Così nella mattinata di oggi, 11 novembre, il Papa, concludendo l’udienza generale, ha ripreso uno dei temi portanti — la vicinanza della Chiesa alle donne e agli uomini del nostro tempo — della visita di ieri a Firenze, conclusa nel pomeriggio con una messa nello stadio comunale della città.

Spiegando il Vangelo della ricorrenza liturgica nella memoria di san Leone Magno il suo successore ha detto che «mantenere un sano contatto con la realtà, con ciò che la gente vive, con le sue lacrime e le sue gioie» è l’unica via «per parlare ai cuori delle persone toccando la loro esperienza quotidiana» e «l’unico modo per aprire il loro cuore all’ascolto di Dio. In realtà, quando Dio ha voluto parlare con noi si è incarnato. I discepoli di Gesù — ha continuato Papa Francesco — non devono mai dimenticare da dove sono stati scelti, cioè tra la gente, e non devono mai cadere nella tentazione di assumere atteggiamenti distaccati, come se ciò che la gente pensa e vive non li riguardasse o non fosse per loro importante».

Come Gesù, la Chiesa «vive in mezzo alla gente e per la gente», e per questo «ha sempre portato in sé la stessa domanda: chi è Gesù per gli uomini e le donne di oggi?». Anche san Leone Magno — ha poi detto Papa Francesco — «portava nel suo cuore la stessa domanda», e nella risposta di Simone è racchiusa tutta la missione di Pietro e dei suoi successori, «cioè custodire e proclamare la verità della fede; difendere e promuovere la comunione tra tutte le Chiese; conservare la disciplina della Chiesa». E oggi «la nostra gioia è anche di andare controcorrente e di superare l’opinione corrente, che, come allora, non riesce a vedere in Gesù più che un profeta o un maestro» ha osservato il Pontefice.

Alla radice della salvezza — ha continuato — sta infatti la volontà di un Dio misericordioso, che non si vuole arrendere di fronte alla incomprensione, alla colpa e alla miseria dell’uomo, ma si dona a lui fino a farsi Egli stesso uomo per incontrare ogni persona nella sua condizione concreta». Ed «è questa la strada su cui incrociamo l’umanità e possiamo incontrarla con lo spirito del buon samaritano. Non per nulla l’umanesimo, di cui Firenze è stata testimone nei suoi momenti più creativi, ha avuto sempre il volto della carità». Eredità per un nuovo umanesimo che il Papa ha augurato alla città e all’Italia.

L’omelia della messa a Firenze 

La catechesi all’udienza generale 

– See more at: http://www.osservatoreromano.va/it/news/la-missione-di-pietro#sthash.pJLLz7V1.dpuf

Tagli ai Patronati

Tagli ai Patronati – Acli, Inas, Inca e Ital delle Marche annunciano la mobilitazione

Con la legge di stabilità per il 2015, dopo una lunga “battaglia” e con il supporto di oltre un milione di firme, raccolte in meno di un mese a difesa dei Patronati e del gratuito patrocinio, il Governo ha varato una riforma del sistema, impegnandosi a produrre decreti attuativi entro il 30 giugno 2015, che avrebbero dovuto razionalizzare e migliorare l’attività e i servizi in favore dei cittadini, salvaguardando il gratuito patrocinio.

Mentre stiamo ancora aspettando i decreti attuativi, la legge di stabilità per il 2016 introduce nuovi tagli al fondo Patronati per 48 milioni di euro e riduce l’aliquota di finanziamento in modo strutturale a 0,193 che vanno ad aggiungersi ai tagli di 35 milioni previsti con la legge di stabilità 2015 e ai 90 milioni totali già effettuati per il triennio 2011‐2013 (30+30+30).

Non solo, con l’introduzione del sistema qualità, voluto dall’INPS, nell’attività di vigilanza ai Patronati sono state imposte condizioni che aumentano a dismisura la burocrazia, creando enormi difficoltà per la produzione di documenti inutili, pretestuosi al limite dell’incompetenza per chi li ha formulati, con l’intento non dichiarato ma palese, di mettere in difficoltà i Patronati.

In questo modo, tutto quanto deciso lo scorso anno viene messo in discussione: non si fa la riforma del sistema, mentre si mettono a rischio i posti di lavoro del personale dei Patronati e la gratuità dei servizi che erogano per conto della Pubblica Amministrazione (enti previdenziali e assistenziali).

Va ricordato che con legge dello Stato, l’Inps ha imposto dal 2010 ai cittadini, l’obbligo di accedere ai servizi per via telematica, senza curarsi della complessità del processo, della poca alfabetizzazione informatica delle persone, della scarsa conoscenza delle procedure che consentono l’accesso alle prestazioni previdenziali e assistenziali nel nostro Paese.

Il sistema dei Patronati ha garantito gratuitamente a milioni di persone, in questo grande caos, l’accesso ai diritti ed alle prestazioni pensionistiche, di disoccupazione, assegni al nucleo familiare, di invalidità civile e indennità accompagnamento, di maternità, di congedi parentali, di tutele infortunistiche, di malattie professionali e, infine di titoli di soggiorno per gli immigrati.

OCCORRE FARE CHIAREZZA

Il Fondo Patronati, è stato costituito prelevando dai contributi previdenziali di tutti i lavoratori, dipendenti e autonomi, una percentuale che lo scorso anno è stata ridotta già allo 0,207% dell’importo versato per ogni giornata di lavoro. Le somme accantonate sono destinate al finanziamento dell’attività dei Patronati e vengono erogate dal Ministero del lavoro, a rendicontazione e previa verifica degli Ispettorati del lavoro; l’assegnazione dei fondi è determinata in proporzione all’attività accertata dal Ministero del Lavoro, con acconti fino al 70% dell’ultimo saldo Ministeriale.

Nel 2015 il Ministero ha erogato un acconto sul saldo del 2012, di gran lunga inferiore al dovuto, mentre i Patronati hanno anticipato tutti i costi dell’attività corrente, gli stipendi al personale, nonché gli oneri fiscali e contributivi, con anticipazioni bancarie, maturando interessi passivi. Nel frattempo le contribuzioni affluite al fondo sono nella disponibilità del Ministero.

La legge di stabilità chiede ai ministeri di ridurre le proprie spese in applicazione della spending rewiew nella misura del 3%, in modo lineare. Il Ministero del Lavoro ha deciso di scaricare il peso dei tagli richiesti sul Fondo Patronati, lasciando invariata la propria spesa finanziata dalla fiscalità generale.

Il Ministero del Lavoro invece di ridurre la propria quota di spesa derivante dalla fiscalità generale, la lascia invariata ed usa le risorse del Fondo Patronati. Questo è un furto vero e proprio! In questo modo si appropria dei risparmi finalizzati dei lavoratori, compromettendo il gratuito patrocinio e mantenendo invariata la propria spesa finanziata dalla fiscalità generale, ben sapendo che questo comportamento è incostituzionale.

I Patronati: grandi enti universali, che distribuiscono solidarietà sotto forma di servizi concreti!

Infatti, come detto, sono i lavoratori stessi (contemporaneamente sono anche cittadini‐utenti) che, con un’aliquota sui contributi, quindi proporzionale al loro reddito da lavoro, finanziano il servizio. Ma il Patronato, di fatto poi, viene utilizzato maggiormente da soggetti socialmente più fragili, che proprio per questo meccanismo contribuiscono meno al fondo patronati. Ecco, allora, si capisce bene perché affermiamo che, senza timore di smentita, il Patronato è uno degli enti più moderni presente nel panorama del welfare italiano. Un ente modernissimo che, con un effetto redistributivo, da servizi ai cittadini più fragili, attingendo in maniera proporzionale a favore di quanti hanno, da questo punto di vista, maggiore capacità contributiva.

COSA POTREBBE SUCCEDERE

Da questa azione reiterata ingiusta e violenta, ne consegue che i Patronati non riusciranno più a dare servizi gratuiti ai cittadini, non solo, sono messi a rischio i posti di lavoro di quanti prestano quotidianamente la loro preziosa opera negli uffici dei Patronati, sparsi capillarmente sul territorio a garantire un presidio che sarebbe ed è proprio dello Stato.
In compenso con questa subdola manovra, si apre la strada alle multinazionali dei servizi che vedono nell’attività dei Patronati un grande business da sfruttare, a carico delle tasche dei cittadini tutti.

Quindi danno e beffa per i lavoratori e i cittadini: pagano con i loro contributi il Fondo Patronati e saranno costretti a pagare i servizi erogati da chi è più forte sul mercato. Resta la considerazione amara che, i Patronati sono nati per aiutare i cittadini più deboli erogando loro gratuitamente, servizi di pubblica utilità che la pubblica amministrazione non è in grado dare. Il sistema Patronati è una delle cose che fino ad oggi ha funzionato bene nel nostro Paese, sarebbe un grave danno perdere una così grande esperienza.

Legge di Stabilità

 

 

Stabilità 2016: le risposte del MEF

 

I tecnici del Ministero delle Finanze rispondono ai dubbi della commissione Bilancio del Senato sulla Legge di Stabilità 2016: IMU e TASI, bonus assunzioni, IVA digitale, canone RAI in bolletta, voluntary disclosure.

 – 12 novembre 2015
Pmi TVMatteo Renzi difende la Legge di Stabilità dall’UE
 

 

ministero Economia

L’esenzione IMU imbullonati 2016 non retroattiva, IVA digitale al 4% a rischio incompatibilità con le regole europee,  importo medio bonus assunzioni, gettitovoluntary disclosurecanone RAI in bolletta: su questi temi sono giunte risposte chiarificatrici dai tecnici del Ministero delle Finanze in commissione Bilancio al Senato sui rilievi mossi alla Legge di Stabilità 2016, attesa il 16 novembre in aula a Palazzo Madama. Vediamo con precisione.

=> Stabilità 2016: nuovi emendamenti e ipotesi fiducia

 

 

IMU imbullonati

La misura che elimina l’IMU sugli imbullonati (i macchinari fissi al suolo), spiegano i tecnici dell’Economia, costa 530 milioni di euro (in termini di mancato gettito) e parte dal primo gennaio 2016. Significa che le nuove norme, in base alle quali la rendita catastale degli immobili produttivi si ridetermina al netto degli imbullonati, non ha nessun effetto suicontenziosi relativi agli anni passati. LaLegge di Stabilità 2016 stabilisce esplicitamente che «i nuovi criteri di determinazione delle rendite hanno effetto a far data dal 1° gennaio 2016». Altra precisazione: la nuova norma non ha alcun effetto ai fini IRAP. Quindi, l’impatto fiscale si limita all’eliminazione dell’IMU: come è noto, la tassa sugli immobili si calcola in base alla rendita catastale. Se quest’ultima viene ricalcolata, togliendo gli imbullonati, di fatto sui macchinari non si paga più l’IMU.

=> Taglio TASI e IMU in Legge di Stabilità

TASI-IMU

Le risorse che saranno versate ai Comuni per compensare il mancato gettito della TASIprima casa (abolita) e anche dell’IMU agricola e dell’IMU imbullonati sono stimate in base a quanto incamerato nel corso del 2015, senza considerare eventuale aumenti 2016 delle aliquote fino al massimo consentito.

=> TASI abolita: vantaggi per dirigenti e imprenditori

IVA digitale

Viene rilevato un problema di incompatibilità con le normative comunitarie (segnalato dalla commissione Politiche UE del Senato). La Legge di Stabilità prevede l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta al 4% a tutta la stampa digitale, equiparata quindi agli e-book. Il problema è l’armonizzazione con la direttiva europea sull’imposta per il valore aggiunto (2006/112/CE), in base alla quale «le aliquote ridotte non si applicano ai servizi forniti per via elettronica». Non è d’accord la FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali), secondo cui in realtà il provvedimento inserito in manovra

«anticipa un orientamento dell’Unione Europea sulla materia», anche in seguito a specifiche richieste presentate da Francia, Germania, Italia e Polonia e a dichiarazioni del presidente della commissione di Bruxelles, Jean Claude Juncker, il quale «ha annunciato che, entro il 2016, la Commissione presenterà una proposta che prevederà l’applicazione di aliquote Iva ridotte per la stampa digitale negli Stati membri».

=> Editoria digitale: IVA al 4% in Legge di Stabilità 2016

Bonus assunzioni

L’importo medio dello sgravio contributivo 2016 sulle nuove assunzioni (il 40% per due anni), è pari a 2.150 euro, e non a circa 1.700 euro come indicato dagli uffici del bilancio del Senato, mentre il numero di contratti agevolati previsti per il 2016 è di circa 1 milione. Ricordiamo che nel 2015 lo sconto contributivo è del 100%, fino a un massimo di 8060 euro, per tre anni, e secondo gli ultimi dati INPS nei primi nove mesi i contratti agevolati sono stati 900mila.

=> Stabilità 2016: come funziona il bonus assunzioni

Canone RAI in bolletta

I tecnici dell’Economia confermano che la misura ha l’obiettivo di aumentare il numero dicontribuenti che pagano il canone, eliminando l’evasione su questa tassa, che ad oggi viene pagata da 16 milioni di contribuenti, mentre le famiglie italiane sono 23 milioni. Il canone RAI in bolletta dovrebbe comportare maggiori entrate.

=> Canone RAI a rate: pronto l’emendamento

Voluntary Disclosure

La clausola di salvaguardia sulla voluntary disclosure ha una finalità prudenziale, volta soprattutto a dare un’ulteriore garanzia ai competenti organismi europei, tenuto conto che il gettito in questione concorre ad assicurare gli equilibri della Legge di Stabilità 2016.

=> Voluntary disclosure: proroga a rischio coperture

Il MEF risponde così ai dubbi espressi dai tecnici della commissioni Bilancio del Senato relativamente all’attendibilità dei 2 miliardi di entrate previsti grazie alla voluntary disclosure, la leggere sul rientro dei capitali: la manovra prevede la clausola di salvaguardia (aumento accise benzina dal maggio 2016) solo per evitare qualsiasi rilievo sul pareggio di bilancio, ma la stima dei 2 miliardi di gettito è considerata attendibile.

 

Se vuoi aggiornamenti su STABILITÀ 2016: LE RISPOSTE DEL MEF inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:
 

Tagli Caf e Patronati

Tagli Caf e Patronati – Cgil Perugia, oggi servizi fiscali e Inca chiusi per un’ora per protesta

“Chiudiamo oggi un’ora per non chiudere davvero domani”: è la protesta che il sistema servizi della Cgil di Perugia mette in atto oggi 12 novembre contro i tagli decisi dal governo che rischiano di cancellare i servizi offerti ai cittadini. Stop di un’ora di tutti gli uffici del sistema servizi della Cgil in provincia di Perugia. Una protesta forte, decisa dalla Cgil, per dare un segnale all’utenza e all’opinione pubblica: “I tagli del Governo mettono a rischio i nostri servizi per i cittadini, servizi che sono garantiti dalla Costituzione”.

Oggi chiudiamo i nostri uffici #Inca e #Caaf per un’ora, per non doverli chiudere davvero domani. Siamo INC…ATI! pic.twitter.com/JHZoxn8w8J

Amianto

Fondo amianto, protesta a Roma

I sindacati contestano il provvedimento che concede contributi anche alle vittime ambientali e familiari. L’allargamento del Fondo amianto alle vittime ambientali è una buona notizia. Ma è l’unica. Il decreto ministeriale del 14 settembre scorso, che eroga una prestazione assistenziale “una tantum” (per gli anni 2015, 2016 e 2017) ai malati di mesotelioma per esposizione ambientale o familiare, non incontra il favore di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati, infatti, ieri (mercoledì 11 novembre) sono scesi in piazza a Roma, assieme all’Anmil e alle associazione di esposti e loro congiunti Afeva e Aiea, con un presidio che si è tenuto presso il ministero del Lavoro.

Il provvedimento del governo, contenuto nella “finanziaria 2015” (legge 190/2015, art. 1 comma 116) e attuato con un decreto del 4 settembre scorso, prevede l’assegnazione di un contributo una tantum di 5.600 euro, in via sperimentale per il triennio 2015-2017, ai malati di mesotelioma che abbiano contratto la patologia per comprovata esposizione ambientale o familiare (perché figli, coniugi, conviventi di lavoratori impiegati nell’utilizzo di amianto).

I beneficiari, calcolati sulla base dei dati Inail, sono complessivamente 5.140 (di cui 3.200 per il 2015, e 970 per 2016 e 2017), l’ammontare complessivo è di quasi 29 milioni di euro.

“Pur esprimendo soddisfazione per la misura, essendo stata questa una nostra battaglia, dobbiamo però rimarcare il nostro dissenso al decreto” ha spiegato Claudio Iannilli, responsabile per la Cgil nazionale della vertenza amianto. La prima critica riguarda le risorse economiche utilizzate, che “non rispondono alle reali esigenze della platea interessata”, ed avendo carattere episodico non si configurano come un sostegno continuativo del reddito del malato e dei suoi familiari. Inoltre, ha aggiunto Iannilli, “più in generale non ci convince l’idea che con una quota ‘una tantum’ si possano risarcire i danni prodotti dall’amianto”.

Poco chiare, poi, sono le modalità con cui sono stati ricostruiti i dati dei malati di mesotelioma attuali e futuri. “Da un lato si sostiene che i beneficiari sono tutti coloro che sono inseriti nel Registro dei mesoteliomi, dall’altro lato si chiede a tutti di comprovare l’origine della malattia” riprende il responsabile Cgil: “Questa mancanza di chiarezza obbligherà gli interessati ad avanzare una richiesta di accesso al Fondo, aprendo quindi la strada a numerosi contenziosi giudiziari”.

I sindacati, in una lettera ufficiale inviata nei giorni scorsi al ministro del Lavoro Giuliano Poletti, sottolineano che il decreto “umilia le attese delle persone malate di mesotelioma e non coglie lo spirito e il senso delle lotte portate avanti dal movimento sindacale, che hanno ispirato la nascita della legge che ha istituito il Fondo a favore delle vittime”. Cgil, Cisl e Uil evidenziano anche il fatto che il ministro “abbia ignorato quanto la sua stessa amministrazione aveva predisposto e regolamentato circa la consultazione degli organi amministrativi del Fondo”, quindi che il provvedimento sia stato emanato senza alcuna consultazione con le parti sociali.

rassegna.it

PMI

PMI.it giovedì 12 Novembre 2015
 
Banca IFIS

Novità e approfondimenti

Fondo garanzia pmi Fondo di garanzia PMI, nuovi controlli sui finanziamentiDocumentazione al Fondo di Garanzia PMI solo tramite portale dedicato, nuovi controlli anti furbetti a campione: circolare Mediocredito Centrale. »
senato Stabilità 2016: nuovi emendamenti e ipotesi fiduciaEsenzione TASI, cedolare secca, bonus mobili, misure per imprese del Sud: il punto su emendamenti, iter e ipotesi fiducia sulla Legge di Stabilità 2016. »
Dogana Transfer pricing: procedure unificate Entrate-DoganaAgenzia delle Dogane e delle Entrate collaborano per uniformare le procedure per la predeterminazione dei prezzi di trasferimento in dogana. »
PEC Cartelle di pagamento: attenzione alla PECCambiano le norme in materia di riscossione con effetti sulle Partite IVA: attenzione alla casella PEC presso il registro INI-PEC, esclusivo canale di notifica delle cartelle di pagamento. »
Social Media Marketing Social Media Marketing: le strategie replicabiliIl Social Media Marketing tra strategie, strumenti e opportunità per le imprese: focus a Milano con il “Social Case History Forum”. »
Bilancio aziendale Quanto vale la mia azienda? Valutazione per multipli di mercatoUn percorso di valutazione aziendale che coniuga teoria e pratica attraverso multipli di mercato. »

Altre News

Prestiti imprese Accesso al credito: calano i prestiti aumentano i depositiCalano i prestiti alle imprese, crescono quelli alle famiglie e i depositi: i dati sull’accesso al credito resi noti dalla Banca d’Italia. »
Recruiting IBM: recruiting efficace con Smarter WorkforceIBM presenta Smarter Workforce, una serie di strumenti che aiutano i recruiter a reclutare talenti e dialogare con potenziali candidati. »
assunzioni Assunzioni: boom di contratti a tempo indeterminatoCresce il numero di posti di lavoro a tempo indeterminato nel 2015, 900mila contratti con la decontribuzione: Osservatorio INPS sul Precariato. »

News regionali

Imprese rosa Contributi per imprese femminili a FerraraIncentivi alle imprese femminili ferraresi: il nuovo bando promosso dalla Camera di Commercio. »
Fare impresa Fare Impresa: focus a LivornoFocus tematico gratuito in tema di “Fare Impresa” il 13 novembre a Livorno. »
Sales Offerte di lavoro per Sales Account a Torino

Opportunità di lavoro presso il Lingotto Fiere di Torino per Sales Account e addetti al Teleselling. »

Innovazione Cisco: Italia ecosistema di innovazione digitale

Cisco protagonista a SMAU Milano in occasione degli “Stati Generali dell’Innovazione”. »

Blog

IBM, tecnologie per la selezione dei talenti

Soluzioni tecnologiche per la selezione del personale che si adattano alle diverse dimensioni di imp… »

eBay con Packlink per gestire le spedizionieBay ha scelto Packlink come partner per gestire il nuovo servizio “Gestore delle Spedizioni eBay” n… »
Home restaurant: opportunità di business o minaccia?

Se non sei social sei fuori. Anche perché condividendo idee e informazioni con terzi possono nascer… »