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I lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS pagano aliquote contributivesuperiori a quelle che i professionisti versano alle rispettive casse previdenziali: lo sottolinea la Rete delle Professioni Tecniche, che in audizione alla Commissione Lavoro della Camera presenta tre diverse proposte per le pensioni di autonomi e professionisti.
L’analisi di Armando Zambrano, coordinatore della Rete e presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, parte rilevando ladisparità fra i contributi versati alla gestione separata INPS e alle altre casse, pur «a fronte di un livello di tutela previdenziale particolarmente scarso» e chiede:
«un intervento normativo che modifichi la legge istitutiva della gestione separata, risolvendo certe anomalie».
Innanzitutto, si chiede un riordino della normativa sulla pensione degli autonomi: in base alla legislazione attuale, infatti, per i professionisti la GSI è un’opzione residuale, perché devono comunque risultare iscritti alle Cassa professionale di appartenenza, a meno che non siano anche dipendenti, per cui la contribuzione relativa all’attività autonoma finisce in gestione separata. La Rete delle Professioni chiede quindi a tutte le Casse di accogliere icontributi dei professionisti già iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. Tre i vantaggi che Zambrano collega a questa correzione:
«equiparare il trattamento contributivo dei professionisti (che nella Gestione separata è più alto mediamente di 10 punti rispetto a quello delle Casse professionali), semplificare il più possibile la gestione contributiva in capo ai professionisti e agevolare la richiesta e l’erogazione delle prestazioni previdenziali».
Seconda richiesta: possibilità di creare casse professionali autonome anche per quelle professioni che attualmente non lo prevedono, come ad esempio i tecnologi alimentari, il cui Ordine si è costituito nel 2002. Oltre a sanare queste situazioni, spiega Zambrano, la norma
«darebbe la possibilità agli enti di modificare, se lo desiderano, una scelta vecchia ormai di venti anni, adeguandola alla continua evoluzione del sistema previdenziale e pensionistico».
Infine, la governance della gestione separata INPS: la Rete delle Professioni ritiene che non siano adeguatamente rappresentati collaboratori e professionisti: chiesta la modifica del comitato di amministrazione del fondo, per avere almeno due membri scelti in rappresentanza degli iscritti alla GSI.
Ricordiamo che la Legge di Stabilità blocca anche per il 2016 l’aumento dei contributi per le Partite IVA, che restano al 27,72%. L’aliquota contributiva dei lavoratori autonomi non titolari di partita IVA sale invece al 31,72%, se il professionista è già scritto a un altro fondo previdenziale obbligatorio paga il 24%.
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Continua l’attività di comunicazione al fine di accrescere la conoscenza sulle opportunità offerte dai fondi di previdenza complementare per i pubblici dipendenti.
Dopo la nota del Dipartimento della Funzione Pubblica, che ha invitato le Amministrazioni pubbliche ad una corretta e completa informazione del personale dipendente sulle finalità del Fondo di previdenza complementare Perseo Sirio, anche il Dipartimento dell’Amministrazione Generale del Personale e dei Servizi del MEF attraverso il sistema informativo NoiPA ha avviato una prima fase di comunicazione rivolta al personale assunto dopo il 31 dicembre 2000, con l’obiettivo di fornire una sintesi dei vantaggi dell’adesione alla previdenza complementare.
In particolare, l’iniziativa avviata dal Fondo Perseo Sirio in collaborazione con il MEF-DAG coinvolge tutti i pubblici dipendenti i cui cedolini stipendiali sono elaborati da NoiPa, a cui è stata inviata una comunicazione nella quale si illustrano tutti i benefici dell’adesione al Fondo.
Il Fondo Perseo Sirio ha inoltre avviato un’altra iniziativa di comunicazione rivolta al personale già in servizio al 31 dicembre 2000 che, iscrivendosi a Perseo Sirio ed optando quindi per il TFR, potrà ancora beneficiare dell’incentivo statale dell’1,5% (per approfondimenti http://www.fondoperseosirio.it/2015/10/manca-poco-tempo/)
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Data pubblicazione: 06/11/2015
In seguito alla circolare n. 152 del 18 agosto 2015, nella quale l’Istituto ha fornito prime istruzioni operative in ordine al congedo parentale in modalità oraria, è stato pubblicato un Messaggio per fornire alcune precisazioni circa l’incumulabilità del congedo parentale ad ore con altri permessi o riposi disciplinati dal T.U. maternità/paternità. legislativo n. 33 del 2013.
Vai al Messaggio n. 6704 del 03-11-2015
Data pubblicazione: 06/11/2015
E’ stata pubblicata la circolare n. 178 del 3 novembre 2015 contenente indicazioni e chiarimenti in merito alla fruizione del beneficio di esonero contributivo da parte dei datori di lavoro iscritti alla gestione dipendenti pubblici e ai giornalisti iscritti all’INPGI.
Si forniscono, inoltre, rispetto a quanto già previsto con circolare n. 17 del 2015, ulteriori chiarimenti riguardanti taluni profili attuativi afferenti al suddetto esonero.
Vai alla Circolare n. 178 del 3 novembre 2015
Data pubblicazione: 05/11/2015
Pubblicato l’aggiornamento alla data odierna dell’elenco dei Corsi di formazione 2015 accreditati nell’ambito del Progetto VALORE P.A.
E’ possibile consultarlo dalla seguente pagina: Home > Concorsi e Gare > Iniziative welfare, assistenza e mutualità > Avvisi Welfare > “Valore P.A.” – Accreditamento di Corsi di formazione 2015.
Vai all’elenco aggiornato al 5 novembre 2015
Data pubblicazione: 05/11/2015
Pubblicato il Catalogo delle opportunità con l’indicazione dei codici pacchetto per la scelta dei soggiorni relativi al Bando di concorso Soggiorni invernali presso le Case del Maestro.
E’ possibile consultarlo alla seguente pagina: Home > Concorsi e Gare > Iniziative welfare, assistenza e mutualità > Concorsi welfare, assistenza e mutualità > Bandi scaduti Procedura in corso.
Data pubblicazione: 05/11/2015
L’area dedicata ‘La riforma delle pensioni’ è stata archiviata.
Nell’ambito del complessivo processo di integrazione tra le diverse gestioni dell’Istituto, le informazioni contenute nell’area dedicata sono state collocate nelle analoghe pagine del sito.
Data pubblicazione: 05/11/2015
Pubblichiamo il documento “Non per cassa ma per equità”, contenente le proposte normative elaborate dall’Istituto e consegnate al Governo nel giugno 2015.
Data pubblicazione: 05/11/2015
Pubblicata la graduatoria aggiornata riguardante il Bando di Concorso “Convitti – ospitalità residenziale e diurna” per l’ anno scolastico 2015/16.
E’ possibile consultarla alla seguente pagina: Home > Concorsi e Gare > Iniziative welfare, assistenza e mutualità > Concorsi welfare, assistenza e mutualità > Bandi scaduti – Procedura in corso.
Data pubblicazione: 03/11/2015
Pubblicato il Bando di concorso “Sussidi Scolastici in favore degli orfani dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane S.p.A. ed iscritti ex-Ipost”, anno scolastico 2014-2015: è possibile consultarlo alla seguente pagina: Home > Concorsi e Gare > Iniziative welfare, assistenza e mutualità > Concorsi welfare, assistenza e mutualità > Bandi Nuovi
Sarà possibile inviare la domanda, a mezzo PEC, se digitalizzata, o a mezzo raccomandata o assicurata convenzionale A.R., se con supporto cartaceo, a decorrere dal 02 novembre 2015 e non oltre il giorno 18 dicembre 2015.
“ATTENZIONE. Si ricorda che entro la data di presentazione della domanda è indispensabile aver presentato DSU ai fini del rilascio dell’ISEE. Nel caso sia già stata emessa un’attestazione ISEE 2015, riferita al nucleo familiare in cui compare il beneficiario, non è necessario richiedere una nuova attestazione. Si ricorda che tutte le attestazioni ISEE elaborate nell’anno 2014 sono scadute il 31/12/2014. L’utente, in tali casi, deve richiedere la certificazione ISEE 2015.”
Data pubblicazione: 30/10/2015
Nell’Osservatorio sono riportate informazioni sui lavoratori contribuenti alla Gestione separata di cui all’art.2, comma26, della legge n.335/1995 (c.d. lavoratori parasubordinati).
L’unità statistica è rappresentata dal lavoratore che ha avuto almeno un versamento contributivo per lavoro parasubordinato accreditato nell’anno. Si considerano quindi i soli iscritti contribuenti nell’anno (per i quali è calcolata anche la media annua).
Vai all’Osservatorio
Leggi le tavole di sintesi sul lavoro parasubordinato
Data pubblicazione: 29/10/2015
E’ stato pubblicato il Rendiconto generale relativo all’anno 2014 secondo gli Adempimenti di trasparenza previsti dall’art. 29 del decreto legislativo n. 33 del 2013.
29/10/2015 | Integrare la pensione con i fondi di previdenza complementare pubblici |
26/10/2015 | RETRIBUZIONI CONTRATTUALI: aggiornamento al comunicato stampa Istat del 23/10/2015 (settembre 2015) |
25/09/2015 | RETRIBUZIONI CONTRATTUALI: aggiornamento al comunicato stampa Istat del 25/09/2015 (agosto 2015) |
08/09/2015 | Avvio della PROCEDURA UNIFICATA DI TRASMISSIONE DEI CONTRATTI INTEGRATIVI ai sensi della Convenzione Interistituzionale A.Ra.N – CNEL |
28/08/2015 | RETRIBUZIONI CONTRATTUALI: aggiornamento al comunicato stampa Istat del 28/08/2015 (luglio 2015) |
L’INPS ha pubblicato sul proprio portale il documento denominato “Non per cassa ma per equità”, contenente le proposte normative elaborate dall’Istituto di previdenza e dal Presidente Tito Boeri e consegnate al Governo nel giugno 2015.
L’intento di Tito Boeri è di fare delle proposte normative per intervenire ai confini fra assistenza e previdenza e permettere che l’invecchiamento della popolazione italiana sia non solo finanziariamente, ma anche socialmente sostenibile.
Nel documento che, lo ricordiamo, era stato consegnato all’esecutivo a giugno 2015, sono presenti una serie di proposte con le quali, con le sole forze dell’INPS sarebbe possibile, a detta del Presidente Tito Boeri, introdurre una sorta di reddito minimo di 500 euro per gli over 55 e l’uscita più graduale dal mondo del lavoro a partire dai 63 anni. Parte delle risorse dovrebbe arrivare da un taglio degli assegni non giustificati dai contributi versati, compresi quelli “per cariche elettive”, altre risorse arriverebbero, ad esempio, dall’eliminazione delle integrazioni versate ai pensionati che si trasferiscono fuori dall’Ue.
Motivazione e descrizione delle proposte normative
Le proposte normative qui raccolte hanno come comune denominatore quello di intervenire ai confini fra assistenza e previdenza per permettere che l’invecchiamento della popolazione italiana sia non solo finanziariamente, ma anche socialmente sostenibile. Nell’immediato reagiscono all’eredità dell’interminabile recessione, finalmente interrotta da inizio 2015, su due aspetti fondamentali: l’aumento della povertà, soprattutto fra chi è vicino all’età di pensionamento, e il livello insostenibile della disoccupazione giovanile.
Ma guardano anche molto più in là: permettono di sfruttare la libertà di scelta concessa dal sistema pensionistico introdotto in Italia a metà degli anni ’90 nel decidere la data di pensionamento senza gravare sulle generazioni future, permettendo a persone con preferenze e caratteristiche diverse di scegliere date diverse quanto all’uscita parziale o totale dalla vita attiva. Cementano così il patto intergenerazionale in quanto i) riducono molte delle iniquità ereditate da decenni in cui le pensioni sono state gestite con finalità di tipo elettorale e ii) abbassano il debito implicito che grava sulle giovani generazioni.
Sono proposte formulate non per esigenze di cassa di breve periodo, come quelle perseguite da gran parte delle ripetute riforme previdenziali attuate in Italia dagli anni ’90 in poi, ma per ragioni di equità intra e intergenerazionale. Armonizzando i trattamenti, rendono il sistema più semplice e trasparente. Ambiscono ad essere i correttivi definitivi da apportare al sistema, che dovrà d’ora in poi adattarsi automaticamente all’andamento dell’economia e ai cambiamenti indotti dalla demografia.
Vogliono interrompere la pratica delle misure parziali che rinviano al futuro nuovi interventi, alimentando l’incertezza sull’evoluzione della normativa tra contribuenti e pensionati. Superano la pratica degli interventi emergenziali e selettivi (magari mascherati dietro a finte sperimentazioni) di cui è costellata la strada delle leggi di Stabilità e di cui sono diretta espressione le sei “salvaguardie” sin qui varate. Semplificano le regole e riducono gli oneri amministrativi nella loro attuazione in quanto non impongono l’accertamento di troppi requisiti (fino a 8 nel caso di alcune salvaguardie) per l’accesso alle prestazioni previdenziali.
I due assi portanti delle proposte sono legati al desiderio 1) di abbattere la povertà, riducendola almeno del 50%, fra chi ha più di 55 anni di età e 2) garantire una transizione più flessibile dal lavoro al non lavoro e viceversa. Ma vi è anche un’aspirazione alla semplificazione della normativa e all’unificazione dei trattamenti contributivi e previdenziali fra gestioni diverse.
Nelle pagine che seguono vengono, dapprima, richiamati i principali contenuti delle proposte normative. Poi viene presentato l’articolato che li raccoglie. Infine, si forniscono relazioni tecniche sui loro effetti sui saldi di finanza pubblica, sul debito pensionistico implicito e analisi del loro impatto distributivo.
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del 06/11/2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nacque nelle Gallie sul finire del secolo v da illustre famiglia, parente del celebre Clodoveo re dei Franchi, che lo tenne a battesimo e lo volle alla sua corte perchè ricevesse una educazione degna del suo rango. Ed il fanciullo crebbe bello, intelligente, gentile e valoroso, degno in tutto dei suoi antenati.
Clodoveo sperava di farne un illustre generale del suo esercito, ma i disegni di Dio su questo fiore dei Franchi erano diversi. Difatti appena raggiunse la pubertà, il giovanetto, segnato dal dito di Dio, si ritirò dalla corte per frequentare la scuola del celebre S. Remigio. Alla scuola ed agli esempi del Santo, il giovane si innamorò talmente di Dio e della vita apostolica, che volle dedicarsi interamente a Dio, e consacrarsi alla propagazione del Vangelo tra i popoli barbari. E predicò coll’esempio e colla parola : visitò poveri, soccorse infermi, liberò carcerati.
Tanta virtù gli attirò ben presto l’ammirazione di tutti, tanto che lo stesso figlio di Clodoveo lo propose per la dignità episcopale. Leonardo, saputo questo, dopo aver rifiutato, credendosene indegno, si ritirò nel territorio di Orléans dandosi qui alla evangelizzazione di quei pagani. Poco dopo entrò nel monastero di Micy e dopo il noviziato vi fece la professione religiosa. Di qui fu inviato quale apostolo nell’Aquitania: con lui entrò in quella regione la sapienza e la carità di Cristo. Gli idoli furono abbattuti, la vera religione stabilita. Memorabile è il prodigio che egli operò in favore della sposa del re Teodoberto: stava per morire durante il parto, quando per le preghiere del nostro Santo immantinente lei e la sua creatura furono liberati dalla morte. Per questo S. Leonardo è stato sempre invocato come protettore delle gestanti.
Intanto il re Teodoberto, riconoscente, volle dare al nostro Santo ingenti ricchezze, ma Leonardo rifiutò e dopo aver esortato il re ad usare quanto avrebbe dato a lui in favore dei poveri, accettò soltanto una selva nella foresta di Pauvain, nel Limosino, per fabbricarvi un monastero. Da qui in poi fu soprannominato da Limonges (Limosino). Radunati molti suoi seguaci ed ammiratori, li educò alla vera vita religiosa e per mantenerli nel fervore istituì per primo l’adorazione perpetua a Gesù in Sacramento.
Dopo aver compiuto altri miracoli ed aver edificato i suoi religiosi ed il popolo colle sue straordinarie virtù, rendeva la sua bell’anima a Dio il 6 novembre del 569.
PRATICA. Facciamo oggi qualcosa in favore dei poveri.
PREGHIERA. O Signore, ti preghiamo di ascoltare le preghiere del tuo servo Leonardo, affinchè colui che noi veneriamo con debito ossequio ci sollevi con la sua intercessione.