Archivi giornalieri: 6 febbraio 2015

Progetti di legge approvati non promulgati o pubblicati

 

Progetti di legge approvati non promulgati o pubblicati

  • Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dell’Isola di Man sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Londra il 16 settembre 2013

    Testo definitivamente approvato dal Senato il 4 Febbraio 2015 

    Iter e lavori preparatori
    C.2088   25 giugno 2014: 
    approvato
    S.1549   4 febbraio 2015: 
    approvato definitivamente, non ancora pubblicato
  • Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Baliato di Guernsey sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Londra il 5 settembre 2012

    Testo definitivamente approvato dal Senato il 4 Febbraio 2015 

    Iter e lavori preparatori
    C.2087   25 giugno 2014: 
    approvato
    S.1550   4 febbraio 2015: 
    approvato definitivamente, non ancora pubblicato
  • Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione nel campo della cultura e dell’istruzione e dello sport fra il Governo della Repubblica italiana ed il Consiglio dei Ministri della Bosnia Erzegovina, fatto a Mostar il 19 luglio 2004

    Testo definitivamente approvato dal Senato il 4 Febbraio 2015 

    Iter e lavori preparatori
    C.2125   18 settembre 2014: 
    approvato
    S.1624   4 febbraio 2015: 
    approvato definitivamente, non ancora pubblicato
  • Ratifica ed esecuzione dell’Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica federativa del Brasile riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma l’11 novembre 2008, con Scambio di lettere interpretativo, fatto a Roma il 28 agosto e il 12 ottobre 2012

    Testo definitivamente approvato dal Senato il 4 Febbraio 2015 

    Iter e lavori preparatori
    C.1923   18 settembre 2014: 
    approvato
    S.1621   4 febbraio 2015: 
    approvato definitivamente, non ancora pubblicato
  • Ratifica ed esecuzione del Trattato sul trasferimento delle persone condannate tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica federativa del Brasile, fatto a Brasilia il 27 marzo 2008

    Testo definitivamente approvato dal Senato il 4 Febbraio 2015 

    Iter e lavori preparatori
    C.2080 assorbe C.996 18 settembre 2014: 
    approvato
    S.1622 assorbe S.1520 4 febbraio 2015: 
    approvato definitivamente, non ancora pubblicato
  • Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica islamica dell’Afghanistan in materia di prevenzione e contrasto al traffico illecito di stupefacenti, sostanze psicotrope e loro precursori, fatto a Roma il 2 giugno 2011

    Testo definitivamente approvato dal Senato il 4 Febbraio 2015 

    Iter e lavori preparatori
    C.1743   25 giugno 2014: 
    approvato
    S.1551   4 febbraio 2015: 
    approvato definitivamente, non ancora pubblicato

Grecia

Grecia, missione impossibile Varoufakis: rievoca Weimar per farsi ascoltare

Grecia, missione impossibile Varoufakis: rievoca Weimar per farsi ascoltare

Zonaeuro
Il ministro delle Finanze greco ha invitato l’Ue a non scoraggiare “troppo a lungo una nazione orgogliosa” paventando la nascita del nazismo in Germania e facendo presente a Berlino, Roma e Parigi di non aver fatto nulla per evitare l’ingresso nell’Unione di un Paese che non aveva nessuna carta in regola per farne parte. Il messaggio: “Non accettiamo lezioni da chi si è comportato assai peggio di noi”

di  | 5 febbraio 2015

 COMMENTI

L’eccentrico matematico Yanis Varoufakis che in tasca ha un passaporto australiano ed è il ministro greco dell’economia e delle finanze del Paese più indebitato del mondo sa che la sua è una missione disperata, quella cioè di convincere i partner dell’Unione Europea e i mastini della Bce a scucire i fondi di cui la stremata Grecia ha immensamente bisogno. Di fronte al no della Banca Europea e all’ipocrita solidarietà dei leader europei che gli esternano simpatia ma non allungano i quattrini, soprattutto dinanzi all’intransigenza della Germania – giustificata, certo, dallasconsiderata ed allegra gestione dei governi greci che hanno dissipato risorse e aiuti colossali – ha dapprima usato toni soft per commentare gli incontri coi suoi interlocutori, “noi siamo disposti a trattare, siamo una chance per l’Europa, noi abbiamo un grande sostegno nel popolo greco, usateci per iniziare un nuovo capitolo della storia dell’Ue”. Però i suoi messaggi sono rimasti inascoltati, al che l’indomito ministro ha ammesso che non c’è stato accordo e che non sono state trovate soluzioni, e ha orgogliosamente rivendicato il diritto di “lavorare i problemi da partner” e non davigilati speciali.

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Non l’avesse mai detto. Wolfgang Schaeuble, il ministro tedesco delle Finanze, ha subito precisato di non essere d’accordo con Varoufakis su tutti i punti discussi, anche se c’è stato un dialogo “intenso e fruttuoso”. Balle. Perché Schaeuble ha sintetizzato l’incontro berlinese con una sorta di diktat: “La Grecia deve ritornare ad affrontare i problemi con le tre istituzioni con le quali ha avviato il programma di risanamento, ossia la Bce, lacommissione Ue e il Fondo Monetario Internazionale“. Proprio la Trojka (coi suoi ukase) che la sinistra radicale Syriza e il premier Tsipras hanno identificato come i nemici della resurrezione greca. Così, lo scamiciato Varoufakis – il suo look anticonvenzionale non è affatto casuale, è una sorta di abito che fa il monaco, un messaggio chiarissimo: saremo arruffati esgarrupati ma dobbiamo ribaltare certe regole mortali dell’austerity e di un discutibile fondamentalismo economico – ha preso coraggio e ha aperto il suo portafoglio, vuoto di Euro ma zeppo di Storia. Già, la memoria di un passato purtroppo ancora recente che ai tedeschi spesso risulta ingombrante, fastidiosa,insopportabile: “Credo che di tutti i Paesi europei la Germania possa capire questa semplice notizia: quando si scoraggia troppo a lungo una nazione orgogliosa, e la si espone a trattative e preoccupazioni di una crisi del debito deflattiva, senza luce alla fine del tunnel, questa nazione prima o poi fermenta”. Non successe alla Germania sconfitta ed umiliata del 1918, che vide germogliare ilnazismo all’ombra della precaria Repubblica di Weimar?

Insomma, non accettiamo lezioni da chi si è comportato, in passato, assai peggio di noi. E poi, la colpa del disastro di chi è? Con astuzia degna di un Ulisse delle finanze, Varoufakis ha ricordato, indirettamente, che anche qualcun altro ha pasturato nell’Egeo del debito greco, un far west della speculazione, dell’evasione fiscale e dell’esportazione di capitali (vi ricordate quattro anni fa iparlamentari che avevano trasferito i loro risparmi in Svizzera?) che ha fatto comodo a tanti, di quest’Europa che oggi fa la moralista: “Certo, ci sono stati errori da parte della Grecia per la mancanza di progressi nelle riforme, ma non è questa la ragione per la quale l’eurozona è a rischio deflazione. E’ una crisi di sistema. Dobbiamo risolverla, pensando da europei, ricominciando ad usare strumenti politici”. Per non ricadere nella trappola. In fondo, la Grecia è come quei “canarini delle miniere” che venivano ingabbiati e usati come sistema d’allarme, la loro morte segnalava infatti la presenza letale del grisù: “Erano la parte più debole che moriva per prima, ma non era responsabile dei gas velenosi”. Fuori di metafora, la Grecia è la prima tessera del domino a cadere, però non è responsabile dell’effetto domino.

Varoufakis è molto intelligente, e tocca corde profonde, non solo in Grecia. Piace, il suo modo di comportarsi ed interloquire, a chi non tollera più l’oppressivo autoritarismo economico e finanziario tedesco. Una Germania che ha fatto pagare la riunificazione con la Ddr comunista, dopo il crollo del Muro di Berlino, anche a tutta l’Europa. Le banche tedesche si sono arricchite andando all’assalto dei Balcani e quindi anche della Grecia, con la complicità (interessata) dei suoi dirigenti politici. Una Germania che non si è opposta all’impresa olimpica di Atene 2004, esageratamente costose rispetto al potenziale economico greco, perché, come francesi, italiani, americani e inglesi, ci si guadagnava, eccome. Se la Grecia si è indebitata, è anche perché il suo ingresso nell’Euro è stato eccessivamente ottimista. Eurostat, nel 2001, l’organismo di controllo europeo, aveva denunciato lafalsificazione dei conti pubblici greci, con la complicità diGoldman Sachs, permettendo ad Atene di avere l’illusione che potessero corrispondere ai criteri di Maastricht.

Chi prese sul serio, in quel 2001, gli avvertimenti di Eurostat? Né Bruxelles, né Berlino (tantomeno Parigi e Roma). Germania,Italia, Francia: complici di questa menzogna. Per forza: le banche già patteggiavano prestiti generosamente concessi. Per finanziare i Giochi, per modernizzare l’esercito e comprare armi (come i sottomarini francesi), per consentire ai governi greci di raddoppiare i posti pubblici e quindi favorire un clientelismo diffuso. Senza dimenticare che Bruxelles chiuse un occhio sull’assenza di uno Stato serio – serio, intendo, dal punto di vistaeconomico, fingendo di non vedere i privilegi accordati agli armatori e ad altri centri di potere finanziario. Un dato: nel 2008 la Grecia spendeva 115 euro quando ne guadagnava 100. Una situazione insostenibile.

C’è chi teme che il populismo del partito Syriza conduca alla catastrofe, che le scelte diciamo così “keynesiane” mascherino conseguenze tanto disastrose quanto prevedibili di una politica impotente ed incapace di gestire e risolvere la crisi: le bugie e le promesse che non si possono mantenere producono sempre effetti drammatici, nazionalismo e derive autoritarie. Tutto quello che Vladimir Putin si aspetta. Da Grande Spettatore Interessato, neozar di una Russia nazionalista, conservatrice che vuole soprattutto antioccidentale. Mosca vede nella crisi greca – che è poi una crisi profondamente politica – lo spiraglio per introdursi nello scenario europeo da cui è stato emarginato, dividere l’Unione e affettare l’Euro. Una partita sul filo del rasoio, delicatissima. Varoufakis, ha scritto qualcuno, “terrorizza” la Germania o meglio, lo scrupoloso e pignolo contribuente tedesco, ma sa come sventolare lo spauracchio del default greco: “Volete una Greciariformata oppure deformata?”. Sottinteso: attenzione a sottovalutare il pericolo di un crac sistemico. Siamo piccoli, tuttavia anche la Lehman Brothers che nel 2008 fu l’inizio della pandemìa finanziaria globale era in fondo una banca di modeste proporzioni. Salvo che era legata a tutte le altre.

Il panico, si sa, è incontrollabile, una volta scatenato.: “L’Europa deve interessarsi innanzitutto della sostanza e non dellafraseologia. I cittadini ne hanno abbastanza dei funzionari che passano il loro tempo a cercare degli eufemismi piuttosto che atrovare soluzioni. Noi greci vogliamo mettere tutta la nostra energia per trovare delle soluzioni. Noi siamo confrontati a un’equazione con un sacco di variabili. Il debito è solo una di queste. Il nostro obiettivo – e credo sia quello di tutta l’Europa – è di mettere fine alla triplice crisi che noi viviamo in Grecia, che concerne il debito, le banche e l’ambiente deflazionista che ostacola il settore. Noi abbiamo bisogno di tutti gli strumenti per risolvere questa equazione e riutilizzare il programma applicato sinora che si basava su una logica errata“. Così parlò (al quotidiano Le Monde, martedì 3 febbraio, ndr.) Varoufakis, lo Zarathustra dei conti di Atene

ULTIMISSIME EDILIZIA – COOPERATIVE06/02/2015

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 febbraio 2015, n. 2053COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro – Contratto a tempo determinato – Illegittima apposizione del termine – Indennità omnicomprensiva di cui al cd. collegato lavoro – Contrarietà a norme europee

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 febbraio 2015, n. 2138COOPERATIVE, EDILIZIA

Lavoro subordinato – Diritti ed obblighi del datore e del prestatore di lavoro – Condizioni di sicurezza – Infortunio – Onere della prova – Riparto

CORTE DI GIUSTIZIA CE – UE

SENTENZA

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 05 febbraio 2015, n. C-55/13EDILIZIA

«Rinvio pregiudiziale – Previdenza sociale – Regolamento (CEE) n. 1408/71 – Articolo 71 – Nozione di “lavoratore frontaliero in disoccupazione parziale” – Rifiuto dello Stato membro di residenza e dello Stato membro competente di concedere prestazioni di disoccupazione»

LEGISLAZIONE

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE

DELIBERA

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE – Delibera 21 gennaio 2015, n. 10EDILIZIA

Individuazione dell’autorità amministrativa competente all’irrogazione delle sanzioni relative alla violazione di specifici obblighi di trasparenza (art. 47 del decreto legislativo 33/2013)

PRASSI

AGENZIA DELLE ENTRATE

COMUNICATO

AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 05 febbraio 2015COOPERATIVE, EDILIZIA

Certificazione Unica, online il software di compilazione – Invio telematico dei dati entro il 9 marzo

INPS

CIRCOLARE

INPS – Circolare 05 febbraio 2015, n. 27COOPERATIVE, EDILIZIA

Gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335. Aliquote contributive, massimale e minimale di reddito per l’anno 2015; aliquote di computo.

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE06/02/2015

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 04 febbraio 2015, n. 2053LAVORO

Lavoro – Contratto a tempo determinato – Illegittima apposizione del termine – Indennità omnicomprensiva di cui al cd. collegato lavoro – Contrarietà a norme europee

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 05 febbraio 2015, n. 2091FISCALE

Sulla mancata emissione di scontrini – Limiti

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 febbraio 2015, n. 1955FISCALE

Tributi – Imposte indirette – Imposta di registro – Avviso di liquidazione – Cessione d’azienda – Omessa registrazione contratto – Contratti di fornitura – Società – Abuso del diritto – Recupero a tassazione – Sussiste.

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 04 febbraio 2015, n. 1988FISCALE

Agevolazioni fiscali – Prima casa – Acquisto dell’immobile in regime di comunione legale – Mancato trasferimento di residenza – Non sussiste

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 febbraio 2015, n. 2138LAVORO

Lavoro subordinato – Diritti ed obblighi del datore e del prestatore di lavoro – Condizioni di sicurezza – Infortunio – Onere della prova – Riparto

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 gennaio 2015, n. 737LAVORO, FISCALE

Avvocato e procuratore – Giudizi disciplinari – Mancata comunicazione all’interessato e al P.M. dell’apertura del procedimento – Nullità della delibera – Esclusione – Nullità degli atti istruttori antecedenti alla comunicazione

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 gennaio 2015, n. 2075FISCALE

Tributi – Iscrizione di ipoteca – Errori nella nota di iscrizione – Invalidità per discrepanze essenziali rispetto al titolo

CORTE DI GIUSTIZIA CE – UE

SENTENZA

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 04 febbraio 2015, n. C-647/13LAVORO

«Rinvio pregiudiziale – Previdenza sociale – Condizioni per il riconoscimento del diritto all’indennità di disoccupazione in uno Stato membro – Presa in considerazione dei periodi di lavoro svolti in qualità di agente contrattuale al servizio di un’istituzione dell’Unione europea stabilita in tale Stato membro – Equiparazione dei giorni di disoccupazione indennizzati in base al regime applicabile agli altri agenti delle Comunità europee a giorni di lavoro – Principio di leale cooperazione»

CORTE DI GIUSTIZIA CE-UE – Sentenza 05 febbraio 2015, n. C-55/13LAVORO

«Rinvio pregiudiziale – Previdenza sociale – Regolamento (CEE) n. 1408/71 – Articolo 71 – Nozione di “lavoratore frontaliero in disoccupazione parziale” – Rifiuto dello Stato membro di residenza e dello Stato membro competente di concedere prestazioni di disoccupazione»

LEGISLAZIONE

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE

DELIBERA

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE – Delibera 21 gennaio 2015, n. 10LAVORO, FISCALE

Individuazione dell’autorità amministrativa competente all’irrogazione delle sanzioni relative alla violazione di specifici obblighi di trasparenza (art. 47 del decreto legislativo 33/2013)

DECRETO LEGISLATIVO

DECRETO LEGISLATIVO 30 gennaio 2015, n. 6LAVORO, FISCALE

Riordino della disciplina della difesa d’ufficio, ai sensi dell’articolo 16 della legge 31 dicembre 2012, n. 247

PRASSI

AGENZIA DELLE ENTRATE

COMUNICATO

AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 05 febbraio 2015LAVORO, FISCALE

Certificazione Unica, online il software di compilazione – Invio telematico dei dati entro il 9 marzo

INPS

CIRCOLARE

INPS – Circolare 05 febbraio 2015, n. 27LAVORO

Gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335. Aliquote contributive, massimale e minimale di reddito per l’anno 2015; aliquote di computo.

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 05 febbraio 2015, n. 903LAVORO, FISCALE

Determinazione del Commissario Straordinario 22 gennaio 2015, n. 1 relativa allo schema di convenzione tra l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ed i Centri di assistenza fiscale (CAF) per l’attività relativa alla certificazione ISEE per l’anno 2015 – Istruzioni operative

PMI.it

PMI.it venerdì 6 Febbraio 2015
Regus

Novità e approfondimenti

asse.co Regolarità contributiva imprese, online su Asse.coÈ definitivamente operativa la nuova asseverazione Asse.co rilasciata dai Consulenti del Lavoro a imprese e datori di lavoro per regolarità contributiva e retributiva: funzionamento e vantaggi. »
Sanzioni SISTRI, le sanzioni in vigore

Al via le sanzioni per chi omette l’iscrizione al SISTRI o il o il pagamento annuale del contributo, disposti per i rifiuti pericolosi: dal primo febbraio 2015 scattano multe fino a 93mila euro. »

Bollo virtuale Bollo virtuale da F23 a F24: le istruzioni

Tutto pronto per il bollo virtuale che dal 20 febbraio si pagherà con modello F24 e non più con l’F23: dettagli e codici tributo. »

IMU-TASI Local Tax IMU agricola, aliquote e chiarimenti applicativiL’aliquota corretta da applicare all’IMU agricola terreni montani e il caso dell’affitto a un coltivatore diretto o imprenditore agricolo: chiarimenti del Ministero. »
CIVIS CIVIS, esito pratiche via email e SMSIl canale telematico CIVIS si arricchisce di una nuova funzionalità, un avviso di chiusura della pratica via email e SMS: ecco come funziona. »
Lavoro a chiamata Lavoro a chiamata, part-time e orari flessibiliNel lavoro a chiamata il part-time deve essere retribuito in modo adeguato: la Cassazione fissa regole e garanzie per questa tipologia di contratto atipico. »
Project Management Il metodo Critical ChainLa teoria di Eliyahu Goldratt per un approccio più snello alla gestione dei progetti, che ottimizzi i tempi tenendo conto delle falle tipiche dei metodi tradizionali. »

Altre News

Partita IVA Nuovo Regime Minimi, le modifiche in vistaPossibilità di restare con l’aliquota al 5% per tutto il 2015, nuovi tetti di reddito: le modifiche in vista per il nuovo Regime Minimi riformato dalla Legge di Stabilità. »
Office per Android Microsoft Office: app gratuite per iOS e AndroidDisponibile gratuitamente su Google Play Microsoft Office Apps per Android e Outlook per Android e iOS (su App Store). »

News regionali

Occupazione Occupazione: progetto A.P.R.I. Impresa in Umbria

Percorsi individuale di orientamento al lavoro per favorire l’occupazione dei cittadini extra UE in Umbria. »

Digital Angels Digital Angels per l’innovazione delle PMI venete

Il progetto Digital Angels per l’inserimento di giovani digitalizzatori nelle PMI che investono nell’innovazione. »

ICT ICT: contributi e servizi di incubazione a Firenze

Il nuovo bando per l’ammissione ai servizi ICT all’interno dell’Incubatore Tecnologico di Firenze: spazi logistici e contributi finanziari. »

Crescita PMI Lazio al primo posto per avvio nuove imprese

Lazio Regione virtuosa per numero di nuove imprese nate nel 2014, con Roma in cima alla classifica delle Province più proficue. »

Blog

PosteMobile, nuova offerta per le aziende

PosteMobile arricchisce l’offerta per le PMI con “PM Impresa TOP”, un piano particolarmente indi… »

Crescita vertiginosa degli utenti tablet, nel 2015 saranno oltre 1 miliardo

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rassegna.it

Newsletter del 06/02/2015

Ferrovie: stop treni sullo Stretto, sindacati pronti a mobilitazione (05/02/2015 18:38)

Ilva: Rappa (Fiom), continueremo a chiedere giusto risarcimento (05/02/2015 18:02)

Trafomec (Pg), prosegue il presidio a oltranza (05/02/2015 17:53)

#Jobart, con la cultura si cresce, il viaggio riprende verso Urbino (05/02/2015 16:45)

Nuova tappa e nuova discussione per l’iniziativa itinerante della Filcams Cgil “JobArt con la Cultura si cresce”. Un viaggio iniziato a Lecce il 3 ottobre dello scorso, per poi far tappa a Torino e ora ad Urbino il prossimo 9 febbraio. Il programma

Partecipazione dei lavoratori, 9/2 seminario a Milano (05/02/2015 16:21)

Stress, in Europa ne soffre un lavoratore su quattro (05/02/2015 15:57)

Una ricerca dell’Agenzia di Bilbao rileva la diffusione dei rischi psicosociali, comprese molestie e violenze, indicando le strategie di prevenzione. Calleri (responsabile Sicurezza Cgil): dalle aziende italiane scarsa cultura e attenzione al fenomeno

Cgil e Spi Umbria: 6/2 presentazione libro su violenza donne(05/02/2015 13:18)

Groundcare: Filt Roma, soddisfazione per epilogo vertenza(05/02/2015 12:55)

Crisi, tutte le responsabilità delle imprese (05/02/2015 12:53)

Il segretario Cgil Fabrizio Solari su Radioarticolo1: “In italia il ritardo in investimenti e innovazione è ben precedente all’inizio della crisi e rappresenta lo spread più pericoloso”. Sull’Ilva: “Così com’è il decreto non dà garanzie sufficienti”

Cgil a Poletti: nessuna svolta sulla precarietà (05/02/2015 12:43)

Sorrentino: “Quando finiranno gli incentivi, le imprese potranno licenziare a costi bassi e ricorrere a forme di lavoro precario. Si rincorrono i fallimenti del governo, e non si trovano mai soluzioni che si preoccupino della qualità dell’occupazione”

Emilia Romagna: sindacati parte civile in processo Ndrangheta(05/02/2015 12:32)

Sicilia: Poste, annunciata chiusura 25 uffici (05/02/2015 12:10)

Il sindacato boccia il piano di razionalizzazione del gruppo

Marche: supermercati Ecco, 7/2 presidio lavoratori (05/02/2015 12:01)

Corruzione: Cgil Sicilia, scivolone della giunta (05/02/2015 11:51)

Argurio: “La Regione non si è costituita parte civile nel processo al funnzionario del territorio che ha ammesso la sua colpa: è un’occasione mancata per lanciare un messaggio chiaro di tolleranza zero al fenomeno”

Marche: confederali chiedono incontro con Regione su sanità e trasporti (05/02/2015 11:40)

Fp Cgil Lombardia: formazione professionale a rischio(05/02/2015 11:32)

Gardella: “La Regione rispetti gli accordi sottoscritti”

Nuove assunzioni: al via gli sgravi contributivi (05/02/2015 09:19

diritto.it

Diritto.it Questioni di Diritto di Famiglia Navigatore del Diritto

LE NOVITA’ AL 05/02/2015

Notizie

Nuovo Regime Minimi, le modifiche in vista

 

Possibilità di restare con l’aliquota al 5% per tutto il 2015, nuovi tetti di reddito: le modifiche in vista per il nuovo Regime Minimi riformato dalla Legge di Stabilità.

 – 5 febbraio 2015
Pmi TVApple presenta il nuovo iPad Air 2

 

Partita IVA

Le partite IVA sono, per ammissione dello stesso governo Renzi, fra le categorie più svantaggiata dalla Legge di Stabilità, a causa dei meccanismi introdotti dal nuovoRegime Minimi sul quale sono non a caso vicine alcune modifiche: i riflettori sono puntati sui Consigli dei Ministri di questo mese di febbraio, sembra probabile che l’Esecutivo metta a punto i cambiamenti al Regime dei Minimi entro la fine del mese. Obiettivo: agevolare in particolare i giovani professionisti, eccessivamente penalizzati dalla nuova aliquota del 15%, rispetto al precedente 5%.

=> Regime minimi, i commercialisti chiedono il ripristino

 

 

Aliquota

In realtà, le ipotesi allo studio sono diverse. Fra le ultime, quella formalizzata da un emendamento di Scelta Civica al decreto Milleproroghe, che propone di lasciare ancora per tutto il 2015 la possibilità di restare con l’aliquota del 5%. La possibilità riguarderebbe coloro che erano già nel Regime forfettario lo scorso anno e che da questo 2015, in virtù delle modifiche inLegge di Stabilità, sono automaticamente ricaduti nel nuovo Regime dei Minimi. Nel frattempo, il Governo avrebbe il tempo per stabilire cambiamenti strutturali alla riforma, ad esempio studiando la possibilità di abbassare l’aliquota (si parla di una mediazione al 10%).

=> Regime Minimi, i correttivi alla riforma 2015

Tetti dei ricavi

Altro punto critico: i tetti di ricavi, che cambiano a seconda delle diverse categorie dipartite IVA, da 15mila a 40mila euro. In pratica, alcune categorie (i professionisti, ad esempio), vedono di parecchio abbassata la precedente asticella, che era posizionata a quota 30mila euro. Anche qui, diverse le soluzioni allo studio, si segnala una proposta del Pd in commissione Finanze alla Camera (firmatari Causi e Sanga) che punta a una soglia minima di 30mila euro.

Delega fiscale

La discussione è aperta, si attende che le soluzioni arrivino dai decreto attuativi delladelega fiscale. Lo auspica lo stesso premier, Metteo Renzi, che sta lavorando per presentare la riforma fiscale nel consiglio dei ministri del prossimo 20 febbraio.

 

Se vuoi aggiornamenti su NUOVO REGIME MINIMI, LE MODIFICHE IN VISTA inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Inail

Successo per la Giornata d’ascolto dei Co.Co.Pro Inail sulla Legge di Stabilità 2015

 
Giornata di ascolto

A riunirsi ieri in videoconferenza sono stati 86 comitati in tutta Italia, con una presenza complessiva di 921 componenti. Il presidente del Civ, Francesco Rampi: “Con questo incontro abbiamo reso strutturale la partecipazione degli organismi territoriali alla programmazione e alle scelte strategiche dell’Istituto”

 

 

ROMA – Grande partecipazione, ieri, alla Giornata dei Comitati consultivi provinciali dell’Inail sulla Legge di Stabilità 2015 e sul bilancio di previsione Inail 2015. A riunirsi via teleconferenza sono stati 86 comitati in tutta Italia, con una partecipazione di 921 componenti, tra cui 80 tra direttori regionali, direttori territoriali e responsabili delle sedi dell’Istituto.

La videoconferenza è stata introdotta dalle relazioni di Pierangelo Albini, presidente della commissione Bilancio e patrimonio del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail, e di Francesco Rampi, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza. I Comitati, dopo le relazioni, hanno continuato la discussione in sede locale e hanno raccolto valutazioni e proposte, ora al vaglio del Civ.

“Con questa giornata – ha commentato Rampi – si è resa strutturale la partecipazione degli organismi territoriali dell’Inail alla programmazione e alle scelte strategiche dell’Istituto”. Un approccio che, lo scorso anno, ha già visto il Civ promuovere una ‘tre giorni’ di studio, a Firenze, per lavalutazione delle linee strategiche coi 17 rappresentanti dei Crc (i Coordinamenti regionali dei Comitati consultivi provinciali) e un’articolata serie di incontri coi componenti dei Co.Co.Pro per la condivisione delle strategie operative dei protocolli sottoscritti coi Ssr in materia di prestazioni sanitarie.

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(4 febbraio 2015)

Amianto

Amianto, terza Consensus Conference: per completare le bonifiche necessari 85 anni

 
Allarme amianto

Il tema dello smaltimento della fibra killer ha avuto un ruolo centrale nei lavori della due giorni dedicata al controllo del mesotelioma maligno della pleura, che ha riunito a Bari i maggiori esperti della patologia insieme a giuristi, giornalisti e rappresentanti di istituzioni e associazioni delle vittime

 

 

ROMA – Ottantacinque anni. Questo il tempo necessario per completare lo smaltimento degli oltre 32 milioni di tonnellate di amianto ancora presenti in varie forme in stabilimenti ed edifici pubblici e privati in Italia, che prosegue al ritmo di circa 380mila tonnellate dismesse ogni 12 mesi. A 23 anni dalla messa al bando di ogni attività di estrazione, commercio, importazione, esportazione e produzione nella penisola, il tema della bonifica della fibra killer è ancora di grande attualità e ha avuto un ruolo centrale nei lavori della terza Consensus Conference italiana per il controllo del mesotelioma maligno della pleura, che per due giorni ha riunito a Bari i maggiori esperti della patologia insieme a giuristi, giornalisti, rappresentanti delle associazioni delle vittime e delle istituzioni, tra cui l’Inail e il ministero della Salute.

L’Italia alla guida della task force europea. L’Italia è al vertice della task force europea per la sorveglianza attiva dell’amianto, un killer silenzioso che nel nostro Paese miete circa tremila vittime ogni anno, 1.500 delle quali per mesotelioma. “È il ‘cancro marker’ dell’esposizione all’amianto – hanno spiegato i presidenti della conferenza, Giorgio Scagliotti, direttore del dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino, e Carmine Pinto, presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) – In 15 anni, fra il 1993 e il 2008, in Italia si sono registrati più di 15mila casi di questa neoplasia particolarmente aggressiva. Purtroppo la percezione del rischio è ancora bassa”. 

“I tempi di latenza sono molto lunghi”. Come precisato da Pinto, “i tempi di latenza della malattia sono molto lunghi. Possono andare da 20 a oltre 45 anni dall’inizio dell’esposizione. L’età media alla diagnosi, infatti, è di circa 70 anni. E le ricadute sociali e giudiziarie non possono essere trascurate. Il materiale purtroppo è ancora presente nel nostro territorio: nelle scuole, nei tetti di edifici anche pubblici, negli ospedali, in case di riposo e aree residenziali e industriali attive o dismesse. L’amianto è un agente cancerogeno certo, oltre che per il mesotelioma pleurico, anche per polmoni, laringe, ovaio, peritoneo, pericardio, tunica vaginale del testicolo, colon-retto, esofago, stomaco e faringe”.

Anche l’Inail impegnato su questo fronte strategico. Di qui la necessità di velocizzare i tempi della bonifica dei siti contaminati, che può essere eseguita solo da personale specializzato, attraverso uno sforzo collettivo che deve coinvolgere istituzioni, personale clinico e mass media. Sul fronte strategico delle bonifiche, l’Inail è impegnato attraverso i ricercatori del gruppo amianto e aree ex-estrattive minerarie, che svolgono un’attività capillare attraverso la ricerca applicata sul campo, la formulazione di pareri tecnico-scientifici per privati e pubblica amministrazione, e la redazione di linee guida. L’Istituto, inoltre, svolge una funzione di coordinamento, indirizzo e collegamento del Registro nazionale dei mesoteliomi (ReNaM), la rete di sorveglianza epidemiologica del mesotelioma maligno in Italia.

Oltre 35mila i siti a rischio. Stando ai dati del ministero dell’Ambiente, aggiornati alla fine di novembre, i siti che devono ancora essere bonificati sono 35.521, 1.957 quelli già bonificati e 571 quelli parzialmente bonificati. Oltre a Casale Monferrato, dove la fabbrica della Eternit ha provocato più di 1.700 vittime, tra le aree più a rischio figura anche Bari, che fino al 1985 ha ospitato lo stabilimento della Fibronit, fabbrica di elementi per l’edilizia a base di amianto, collocata fra tre popolosi quartieri del capoluogo pugliese. Altri siti di interesse nazionale sono Broni-Fibronit (Pavia), Priolo-Eternit Siciliana (Siracusa), Balangero-Cava Monte S.Vittore (Torino), Napoli Bagnoli-Eternit, Tito-ex Liquichimica (Prato), Biancavilla-Cave Monte Calvario (Catania) e Emarese-Cave di Pietra (Aosta).

“Fondamentale mantenere alta l’attenzione”. “La tragica vicenda dell’ esposizione professionale e ambientale ad amianto in Italia, con la lunga scia di morti per tumore – hanno sottolineato Scagliotti e Pinto – ci ha permesso di sviluppare più esperienza e sensibilità su questo tema rispetto agli altri Paesi. Per questo guidiamo un network europeo per il controllo dei siti, per condividere dati epidemiologici, tecniche diagnostiche, studi clinici e politiche di sorveglianza sulle persone più a rischio”. I due presidenti si sono anche detti preoccupati per la notizia dell’importazione in Italia di 1.040 tonnellate di amianto provenienti dall’India, su cui il pubblico ministero della procura di Torino, Raffaele Guariniello, ha ordinato una serie di accertamenti: “Il materiale potrebbe essere stato impiegato nella produzione di vari manufatti. È necessario mantenere sempre alta l’attenzione”.

Migliorati i trattamenti e il controllo dei sintomi. Nel corso dei lavori della conferenza di Bari è emerso anche il miglioramento registrato negli ultimi anni nell’efficacia dei trattamenti e nel controllo dei sintomi del mesotelioma. “Buona parte di questi risultati – ha spiegato Scagliotti – va ricondotta all’introduzione dei farmaci chemioterapici. La terapia medica, infatti, oggi rappresenta il riferimento nel trattamento del mesotelioma”. Per la prima volta, inoltre, i ricercatori del dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino, in collaborazione con i colleghi dell’Ospedale San Antonio e Biagio di Alessandria, hanno sperimentato una nuova tecnica mirata per identificare i geni mutati responsabili della ridotta sopravvivenza nel mesotelioma. “In questo modo – ha aggiunto Scagliotti – è stato individuato un alto numero di mutazioni geniche legate alla precoce progressione del tumore e alla riduzione della sopravvivenza. L’identificazione di queste alterazioni consentirà di valutare il ruolo delle terapie a bersaglio molecolare in questa neoplasia”.

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(6 febbraio 2015)