Archivi giornalieri: 2 febbraio 2015

INPS CIRCOLARI E MESSAGGI

 


Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 746 del 30-01-2015
Contenuto:  Emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all?eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa. Interventi a favore dell?isola di Lampedusa ? proroga della sospensione contributiva al 31 dicembre 2014 e ripresa dei versamenti. Articolo 10, comma 8, Decreto Legge n. 192/2014.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 19 del 30-01-2015
Contenuto:  Importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, mobilità, trattamenti speciali di disoccupazione per l?edilizia, indennità di disoccupazione ASpI e Mini ASpI ed assegno per attività socialmente utili relativi all?anno 2015.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 717 del 30-01-2015
Contenuto:  Art. 1, co. 114, della legge 23 dicembre 2014 n.190 (legge di stabilità 2015). Sospensione delle note di rettifica recanti addebiti per mancato rinnovo dei benefici inerenti la cosiddetta ?piccola mobilità?.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 18 del 30-01-2015
Contenuto:  Avvio del processo di programmazione e budget delle strutture centrali per l?anno 2015.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 17 del 29-01-2015
Contenuto:  Esonero contributivo per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato nel corso del 2015 ai sensi dell?articolo unico, commi 118 e seguenti, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 16 del 29-01-2015
Contenuto:  Determinazione per l?anno 2015 delle retribuzioni convenzionali di cui all?art. 1 e 4, co.1, del decreto-legge 31.7.1987, n. 317, convertito con modificazioni in legge 3.10.1987, n. 398 per i lavoratori all?estero in Paesi non legati all?Italia da accordi in materia di sicurezza sociale. Regolarizzazioni contributive.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 15 del 29-01-2015
Contenuto:  Fondo di previdenza del clero secolare e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica. Aggiornamento del contributo a carico degli iscritti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 14 del 29-01-2015
Contenuto:  Convenzione tra l?INPS e l’E.N.P.T.A. (Ente Nazionale Perfezionamento Tecnico Agricolo) ai sensi dell?art. 18 della legge 23 luglio 1991 n. 223, per la riscossione dei contributi associativi dovuti dai propri iscritti sulle prestazioni temporanee. Istruzioni procedurali e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 13 del 27-01-2015
Contenuto:  Personale delle Fondazioni lirico-sinfoniche. Art 11 comma 13 della Legge 7 ottobre 2013, n. 112. Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91. ?Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo? e successive modificazioni ed integrazioni.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 593 del 26-01-2015
Contenuto:  Gestione Artigiani e Commercianti ? Imposizione contributiva, quarta emissione in corso anno d?imposta 2014
Tipologia:  MESSAGGIO

Esodati

Esodati, salvaguardie e pensioni a gennaio 2015

 

Il Report INPS sulle pensioni certificate ai lavoratori esodati delle sei salvaguardie dalla Riforma delle Pensioni Fornero.

 – 2 febbraio 2015
Pmi TVMicrosoft Lync diventa Skype for Business

 

Esodati

L’INPS ha aggiornato i dati sull’”Operazione salvaguardia”, ovvero il Report sullepensioni erogate ai lavoratori esodati, rimasti dopo la Riforma delle Pensioni Fornero senza pensione né stipendio. Ai lavoratori salvaguardati vengono applicate le norme pre-riforma Fornero e, ad oggi, si contano circa 100mila pensioni certificate (97.996), su un totale di oltre 170 mila posizioni individuate dalle 6 salvaguardie, con 64.077 trattamenti liquidati.

=> Vai allo Speciale Esodati

 

 

Prima salvaguardia

La prima salvaguardia dalla Riforma delle Pensioni Fornero è quella prevista dalla legge 214/2011, articolo 24, commi 14 e 15, per la tutela di 65mila posizioni. Tra queste, al 23 gennaio, l’INPS ha certificato 64.374 pensioni, delle quali ne ha liquidate 44.114.

Seconda salvaguardia

I numeri più bassi si registrano con riferimento alla seconda e alla quinta salvaguardia. Per quanto riguarda la seconda salvaguardia, regolata dal Dl 95/2012: le pensioni certificate sono state poco più di 17mila, mentre il numero di quelle liquidate si ferma sotto le 10mila, su un totale di 35 mila posti disponibili. Si tratta, lo ricordiamo, dei lavoratori coinvolti in accordi per la gestione di eccedenze occupazionali con l’utilizzo di ammortizzatori sociali sulla base di accordi stipulati in sede governativa entro il 2011.

=>Scopri le novità 2015 sulle Pensioni

Terza salvaguardia

La terza salvaguardia è stata prevista dalla legge 228/2012, articolo 1, commi 231 e seguenti, e comprende 16.130 esodati di cui 7.344 certificati e 5.981 pensioni liquidate.

Quarta salvaguardia

Con riferimento alla quarta salvaguardia (legge 124/2013, articoli 11 e 11-bis), invece, sono stati certificati più trattamenti di quelli disponibili: 4.886, contro 2.500. Si tratta dei lavoratori che hanno fruito nel corso del 2011 dei congedi e/o dei permessi per assistere disabili, Visto il superamento del limite previsto l’INPS ha potuto inviare la certificazione solo a coloro che hanno maturato il diritto a pensione, con le vecchie regole, entro il 31 ottobre 2012.

Quinta salvaguardia

Per quanto riguarda la quinta salvaguardia (legge 147/2013), con la quale erano stati previsti 17mila posti disponibili, le certificazioni si sono fermate a quota 3.294, delle quali la maggior parte sono già state messe in pagamento.

Sesta salvaguardia

La sesta salvaguardia è stata prevista dalla  legge 147/2014, e l’invio delle domande era previsto entro il 5 gennaio 2015 con procedure diversi per le varie tipologie di lavoratori, per cui non sono ancora disponibili dati.

=> Confronta con il Report Esodati di dicembre

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(Fonte: Report INPS).

 

Se vuoi aggiornamenti su ESODATI, SALVAGUARDIE E PENSIONI A GENNAIO 2015inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE02/02/2015

GIURISPRUDENZA

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 30 gennaio 2015, n. 1765LAVORO, FISCALE

Crediti professionali – Ammissione al passivo – Attività svolta in sede di redazione del concordato preventivo – Prededucibilità del credito – Sussistenza – Motivi

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 12 dicembre 2014, n. 26183FISCALE

Tributi – IVA – Oggetto – Prestazione di servizi – Esenzioni – Servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali – Criteri identificativi – Oggetto, scopo e luogo della prestazione – Qualificazione soggettiva ed eventuali modalità di svolgimento dei lavori in subappalto – Irrilevanza

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 dicembre 2014, n. 26833FISCALE

Tributi – Riscossione – Misure cautelari – Ipoteca – Giurisdizione competente – Art.35, co. 26-quinquies, D.L. n.223/2006 – Atto di iscrizione ipotecaria anteriore all’entrata in vigore della novella legislativa – Contribuente – Impugnazione al giudice tributario – Ricorso oltre i sessanta giorni dalla notifica – Ammissibilità

CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 29 gennaio 2015, n. 1695LAVORO

Lavoro – Licenziamento per motivi disciplinari – Contestazione degli addebiti – Specificazione dei motivi – Danno economico

TRIBUNALE

SENTENZA

TRIBUNALE DI PIACENZA – Sentenza 23 dicembre 2014FISCALE

Procedure concorsuali – Fallimento – Revocatoria fallimentare – Rimesse bancarie – Conto scoperto – Conto passivo differenza irrilevanza – Onere prova riparto – Rientro consistente e durevole – Nozione – Criterio differenziale – Applicabilità periodo precedente

LEGISLAZIONE

AGENZIA DELLE ENTRATE

PROVVEDIMENTO

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 30 gennaio 2015, n. 13193/2015FISCALE

Approvazione del modello per la richiesta di accesso alla procedura di collaborazione volontaria per l’emersione ed il rientro di capitali detenuti all’estero e per l’emersione nazionale

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 30 gennaio 2015, n. 13195/2015LAVORO, FISCALE

Approvazione del modello di dichiarazione “Unico 2015-ENC”, con le relative istruzioni, che gli enti non commerciali residenti nel territorio dello Stato e i soggetti non residenti ed equiparati devono presentare nell’anno 2015 ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto – Approvazione dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dei parametri da utilizzare per il periodo d’imposta 2014

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 30 gennaio 2015, n. 13205/2015LAVORO, FISCALE

Approvazione del modello di dichiarazione “Unico 2015-SP”, con le relative istruzioni, che le società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate devono presentare nell’anno 2015 ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto – Approvazione dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dei parametri da utilizzare per il periodo d’imposta 2014 – Approvazione della comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli indicatori di normalità economica da utilizzare per il periodo d’imposta 2014

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 30 gennaio 2015, n. 13206/2015LAVORO, FISCALE

Approvazione del modello di dichiarazione “Irap 2015” con le relative istruzioni, da utilizzare per la dichiarazione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) per l’anno 2014

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 30 gennaio 2015, n. 13209/2015FISCALE

Approvazione del modello “Consolidato nazionale e mondiale 2015”, con le relative istruzioni, da presentare nell’anno 2015 ai fini della dichiarazione dei soggetti ammessi alla tassazione di gruppo di imprese controllate residenti nonché dei soggetti ammessi alla determinazione dell’unica base imponibile per il gruppo di imprese non residenti

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 30 gennaio 2015, n. 13218/2015LAVORO, FISCALE

Approvazione del modello di dichiarazione “Unico 2015-PF”, con le relative istruzioni, che le persone fisiche devono presentare nell’anno 2015, per il periodo d’imposta 2014, ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto – Approvazione dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dei parametri da utilizzare per il periodo d’imposta 2014 e della comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli indicatori di normalità economica da utilizzare per il periodo d’imposta 2014, nonché della scheda da utilizzare ai fini delle scelte della destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’IRPEF da parte dei soggetti esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione ai sensi dell’articolo 1, quarto comma, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600

AGENZIA DELLE ENTRATE – Provvedimento 30 gennaio 2015, n. 13219/2015LAVORO, FISCALE

Approvazione del modello di dichiarazione “Unico 2015-SC”, con le relative istruzioni, che le società ed enti commerciali residenti nel territorio dello Stato e i soggetti non residenti equiparati devono presentare nell’anno 2015 ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto – Approvazione dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dei parametri da utilizzare per il periodo d’imposta 2014 – Approvazione della comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli indicatori di normalità economica da utilizzare per il periodo d’imposta 2014

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO FINANZE – Decreto ministeriale 23 gennaio 2015FISCALE

Modalità e termini per il versamento dell’imposta sul valore aggiunto da parte delle pubbliche amministrazioni ai sensi dell’articolo 17-ter del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, inserito dall’articolo 1, comma 629, lettera b), della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015)

MINISTERO GIUSTIZIA – Decreto ministeriale 18 dicembre 2014LAVORO, FISCALE

Modifiche al decreto 10 novembre 2014, recante: «Individuazione delle sedi degli uffici del giudice di pace mantenuti ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156»

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO – Decreto ministeriale 26 gennaio 2015LAVORO, FISCALE

Criteri e modalità per il deposito telematico dei titoli della proprietà industriale

PRASSI

AGENZIA DELLE ENTRATE

COMUNICATO

AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 30 gennaio 2015LAVORO, FISCALE

Dichiarazioni dei redditi – Online tutti i modelli definitivi per il 2015

INPS

CIRCOLARE

INPS – Circolare 30 gennaio 2015, n. 19LAVORO

Importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, mobilità, trattamenti speciali di disoccupazione per l’edilizia, indennità di disoccupazione ASpI e Mini ASpI ed assegno per attività socialmente utili relativi all’anno 2015.

MESSAGGIO

INPS – Messaggio 26 gennaio 2015, n. 591LAVORO

Riscossione del contributo addizionale dovuto dalle aziende sulle integrazioni salariali – nuove modalità di richiesta e pagamento

INPS – Messaggio 30 gennaio 2015, n. 715LAVORO

D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 agosto 2014, n. 114. Istruzioni operative in merito all’applicazione dell’articolo 25, comma 6 bis

INPS – Messaggio 30 gennaio 2015, n. 717LAVORO

Art. 1, co. 114, della legge 23 dicembre 2014 n.190 (legge di stabilità 2015). Sospensione delle note di rettifica recanti addebiti per mancato rinnovo dei benefici inerenti la cosiddetta “piccola mobilità”

INPS – Messaggio 30 gennaio 2015, n. 728LAVORO

Indennità di frequenza. Chiarimenti

INPS – Messaggio 30 gennaio 2015, n. 736LAVORO

Corresponsione delle indennità di disoccupazione ASpI e mini-ASpI in forma anticipata

INPS – Messaggio 30 gennaio 2015, n. 737LAVORO, FISCALE

Applicazione delle Convenzioni internazionali intese ad evitare la doppia imposizione fiscale alle pensioni della gestione privata, relative a beneficiari residenti in Canada e Brasile

INPS – Messaggio 30 gennaio 2015, n. 746LAVORO

Emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa. Interventi a favore dell’isola di Lampedusa – proroga della sospensione contributiva al 31 dicembre 2014 e ripresa dei versamenti. Articolo 10, comma 8, Decreto Legge n. 192/2014.

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

CIRCOLARE

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI – Circolare 28 gennaio 2015, n. 1807FISCALE

Legge 23 dicembre 2014, n. 190, articolo 1, comma 251 – Dimostrazione del requisito di idoneità finanziaria per l’esercizio della professione di autotrasportatore per conto di terzi

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

COMUNICATO

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Comunicato 30 gennaio 2015LAVORO

Rivalutazione, ai sensi dell’articolo 13, commi 1 e 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, per l’anno 2014, della misura e dei requisiti economici dell’assegno per il nucleo familiare numeroso (articolo 65 della legge 23 dicembre 1998, n. 448) e dell’assegno di maternità (articolo 74 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151).

Esodati

Esodati, salvaguardie e pensioni a gennaio 2015

Il Report INPS sulle pensioni certificate ai lavoratori esodati delle sei salvaguardie dalla Riforma delle Pensioni Fornero. L’INPS ha aggiornato i dati sull’”Operazione salvaguardia”, ovvero il Report sulle pensioni erogate ai lavoratori esodati, rimasti, dopo la Riforma delle Pensioni Fornero, senza pensione né stipendio. 

Ai lavoratori salvaguardati vengono applicate le norme pre-riforma Fornero e, ad oggi, si contano circa 100mila pensioni certificate (97.996), su un totale di oltre 170 mila posizioni individuate dalle 6 salvaguardie, con 64.077 trattamenti liquidati. 

Prima salvaguardia

La prima salvaguardia dalla Riforma delle Pensioni Fornero è quella prevista dalla legge 214/2011, articolo 24, commi 14 e 15, per la tutela di 65mila posizioni. Tra queste, al 23 gennaio, l’INPS ha certificato 64.374 pensioni, delle quali ne ha liquidate 44.114.

Seconda salvaguardia

I numeri più bassi si registrano con riferimento alla seconda e alla quinta salvaguardia. Per quanto riguarda la seconda salvaguardia, regolata dal Dl 95/2012: le pensioni certificate sono state poco più di 17mila, mentre il numero di quelle liquidate si ferma sotto le 10mila, su un totale di 35 mila posti disponibili. Si tratta, lo ricordiamo, dei lavoratori coinvolti in accordi per la gestione di eccedenze occupazionali con l’utilizzo di ammortizzatori sociali sulla base di accordi stipulati in sede governativa entro il 2011.

Terza salvaguardia

La terza salvaguardia è stata prevista dalla legge 228/2012, articolo 1, commi 231 e seguenti, e comprende 16.130 esodati di cui 7.344 certificati e 5.981 pensioni liquidate.

Quarta salvaguardia

Con riferimento alla quarta salvaguardia (legge 124/2013, articoli 11 e 11-bis), invece, sono stati certificati più trattamenti di quelli disponibili: 4.886, contro 2.500. Si tratta dei lavoratori che hanno fruito nel corso del 2011 dei congedi e/o dei permessi per assistere disabili, Visto il superamento del limite previsto l’INPS ha potuto inviare la certificazione solo a coloro che hanno maturato il diritto a pensione, con le vecchie regole, entro il 31 ottobre 2012.

Quinta salvaguardia

Per quanto riguarda la quinta salvaguardia (legge 147/2013), con la quale erano stati previsti 17mila posti disponibili, le certificazioni si sono fermate a quota 3.294, delle quali la maggior parte sono già state messe in pagamento.

Sesta salvaguardia

La sesta salvaguardia è stata prevista dalla  legge 147/2014, e l’invio delle domande era previsto entro il 5 gennaio 2015 con procedure diversi per le varie tipologie di lavoratori, per cui non sono ancora disponibili dati.

Immigrazione

Immigrazione. Inps condannata 29 volte per il mancato riconoscimento dell’assegno alle famiglie numerose

Ieri l’ultima sentenza dalla Corte d’Appello di Milano. L’ente previdenziale non vuole riconoscere gli arretrati per il primo semestre del 2013: in totale 15 milioni di euro. Ma sta perdendo tutte le cause nei tribunali.

Con la sentenza della Corte d’Appello di Milano di ieri l’Inps è alla 29esima condanna, subita nei tribunali di mezza Italia, per il mancato riconoscimento alle famiglie straniere con più di tre figli dell’assegno di sostegno nel primo semestre del 2013. Per l’ente previdenziale sono circa 15 milioni di euro, per ciascuna delle famiglie straniere numerose si tratta in totale di 940 euro. 

La vicenda risale al settembre del 2013, quando è entrata in vigore la legge n.97/2013 che riconosce questo contributo, concesso dai comuni e pagato dall’Inps, anche agli stranieri con il permesso di soggiorno di lunga durata. L’altro requisito (che vale anche per gli italiani) è il reddito Isee annuo inferiore a 25.108 euro. L’Inps nel novembre del 2013 aveva emanato una circolare (la numero 5215), con la quale informava i Comuni che il diritto non poteva essere esteso al primo semestre 2013 perché non c’era la copertura finanziaria (appunto i 15 milioni di euro). Alcune famiglie hanno fatto ricorso, sostenute da due associazioni: Asgi e Avvocati per niente. Ieri la Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna in primo grado, del maggio dell’anno scorso, del ricorso presentato da M.N., immigrato marocchino residente nel capoluogo lombardo.

L’effetto di questa battaglia legale tra famiglie straniere e Inps è che alcune riescono a presentare domanda e ottenere gli arretrati, altre no. Dipende dalla loro tenacia, dal comune in cui risiedono (alcune amministrazioni girano la richiesta altri no) e dall’esistenza o meno di associazioni o patronati disposti ad aiutarle. “Si è creata una situazione di totale disordine -scrivono nella nota difensiva gli avvocati Alberto Guariso e Livio Neri che hanno curato la causa dell’immigrato marocchino, sostenuto dalle associazioni Avvocati per niente e Asgi-. Una situazione che qualunque ente  pubblico dovrebbe aborrire in quanto gravemente lesiva dei principi di certezza del diritto e onerosa per le stesse amministrazioni”. Tra l’altro, il 4 agosto dell’anno scorso l’Inps ha inviato ai comuni una nuova circolare in cui comunica che riconosce gli arretrati del primo semestre 2013, ma “fermo restando la verifica dei successivi gradi di giudizio”. Una circolare che non risolve la vicenda, ma probabilmente aggiunge confusione. (dp)

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Cgil, al via raccolta firme per legalità negli appalti

 

Una proposta di legge di iniziativa popolare per garantire i trattamenti dei lavoratori impiegati nelle filiere degli appalti privati e pubblici, contrastare le pratiche di concorrenza sleale tra le imprese, tutelare
l’occupazione nei cambi di appalto: sono questi i punti salienti della proposta di legge promossa dalla Cgil nazionale.

L’iniziativa, nella sala Pia Lai della Cgil di Torino,  ”La legalità nasce dal lavoro”, è stata organizzata per lanciare la raccolta di firme nei luoghi di lavoro, nelle piazze, nei mercati del territorio torinese e per chiedere alla cittadinanza di firmare. All’incontro erano presenti i segretari generali delle categorie più coinvolte dal problema appalti: Massimo Cestaro (Slc), Maria Grazia Gabrielli (Filcams), Franco Nasso (Filt),  Walter Schiavella (Fillea) e Franco Martini, segretario nazionale Cgil.

Secondo la Cgil il Jobs Act avrà “effetti devastanti, soprattutto l’articolo 7 del primo decreto attuativo che riguarda i cambi d’appalto: dietro un fine apparentemente nobile (riconoscere tutta l’anzianità di lavoro per il calcolo dell’indennità risarcitoria in caso di licenziamento illegittimo) di fatto stabilisce che in caso di cambio di appalto si instaura un nuovo rapporto di lavoro, il lavoratore così non avrà più la possibilità del reintegro”.

“Nel nostro paese – ha detto Martini concludendo i lavori – l’economia illegale, della quale il sistema degli appalti rappresenta il tratto dominante, ammonta a 70 miliardi. Riportare le forme di controllo della legalità negli appalti permetterebbe di attingere a delle risorse per restituirle in termini di lavoro qualitativo e quantitativo. Oltre all’iniziativa delle proposta di legge della Cgil, Martini ha ricordato che “insieme a Cisl e Uil si stanno costruendo proposte sul recepimento da parte del governo italiano delle direttive europee sugli appalti e modifiche al codice degli appalti”.

Crisi

Crisi: Cgil, 3 febbraio presentazione libro di Minsky con Camusso

“Combattere la povertà – Lavoro non assistenza”. È il titolo del libro edito da Ediesse che raccogli scritti di Hyman Philip Minsky, l’economista keynesiano scomparso nel 1996, con un saggio introduttivo e cura di Riccardo Bellofiore e Laura Pennacchi. 

Il libro verrà presentato a Roma martedì 3 febbraio presso la Cgil Nazionale in corso d’Italia 25 alle ore 18 alla presenza del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Saranno inoltre presenti, oltre ai curatori del libro, anche Claudio Gnesutta e Alessandro Roncaglia.

Eurispes

Rapporto Eurispes: le piaghe del “paziente Italia” sono disoccupazione e sfiducia nel futuro

“La cartella clinica del paziente Italia è piena zeppa di diagnosi gravi, come la disoccupazione e la sfiducia verso le istituzioni e il futuro”. Sono le parole del presidente di Eurispes Gian Maria Fara pronunciate in occasione della presentazione del Rapporto Italia 2015, che traccia un quadro a tinte fosche del nostro paese. 

Secondo lo studio, l’erosione del potere d’acquisto dei redditi delle persone è ormai un dato di fatto per 7 italiani su 10 (71,5%), che hanno visto nell’ultimo anno diminuire nettamente o in parte la capacità di affrontare le spese con le proprie entrate. A mutare non sono solo i modelli di consumo che si esprimono con la contrazione degli acquisti indirizzati al superfluo (tempo libero, pasti fuori casa, parrucchiere, estetista, ecc.) ma anche i modelli di acquisto (e-commerce e mercato dell”usato). Ci si rivolge più spesso a punti vendita economici come grandi magazzini, mercatini, outlet (lo fa l’84,5% contro il 75,3% dello scorso anno) e si rimandando gli acquisti ai saldi (l’88,2% vs l’82,9%).

L’81,7% cambia marca di un prodotto alimentare se più conveniente (+5,8). È aumentata di ben 13 punti la percentuale di chi si è rivolto ai discount (70,9%) per la spesa alimentare. I tagli si riflettono anche sugli articoli tecnologici, l’80,1% (+8,5), quelle per la benzina, con un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici (41,6%), quelle dedicate agli animali domestici (49,5%), per la baby sitter (53,5%) e per i collaboratori domestici (60,8%). 

Il 44,2% dei consumatori fa sempre più riferimento al mercato dell’usato (+18,3%), il 48,8% (+4,8) ha dichiarato di aver effettuato acquisti online per ottenere sconti e aderire ad offerte speciali. Il dato sui tagli sulle spese mediche (32,3%) va di pari passo con l’aumento delle rateizzazioni per coprire i costi per curarsi (46,7%,+24,3%).

L’aumento della povertà viene confermata anche dalla riduzione del numero delle famiglie che si rivolgono ai punti “compro oro” per arrotondare, forse perché non hanno più niente da vendere. In una nota, infatti, Eurispes sottolinea come il progressivo esaurimento dei preziosi in possesso delle famiglie è confermato dall’andamento del dato riferito a quanti si sono rivolti ad un compro-oro: il fenomeno aveva conosciuto un’impennata (passando dall’8,5% del 2012 al 28,1% del 2013) di quanti avevano dichiarato di vendere i propri beni preziosi ai ”compro oro”. Nell’indagine del 2014 la percentuale aveva subìto una contrazione di quasi 10 punti attestandosi al 18,7%, che prosegue nel 2015 fino al 13,9%. In aumento anche il rischio usura e il numero di quanti riferiscono di avere chiesto nell’ultimo anno soldi in prestito da privati (non parenti/amici) non potendo accedere a prestiti bancari: dal 10,1% al 15,5% di quest’anno. Peraltro, va considerato – avverte Eurispes – che una domanda ”sensibile” ha un tasso di risposta atteso più basso di quanto effettivamente non sia la realtà.

Nel rapporto vengono indicati gli impiegati, i liberi professionisti, ma anche i pensionati, tra quelli che si sono rivolti agli strozzini negli ultimi cinque anni: il 52% persone con un reddito fisso, le famiglie della porta accanto, secondo la Federazione delle associazioni antiracket e antiusura. Inquietante il crescente fenomeno dell’usuraio della “scrivania a fianco” – rimarca Eurispes -, cioè  dei cosiddetti colletti bianchi che prestano soldi a strozzo a colleghi in difficoltà.

Se il presente è incerto, il futuro non è roseo, dice lo studio. Quasi 9 italiani su 10 (88,1%) ritengono che la situazione economica del nostro Paese sia peggiorata nel corso dell’ultimo anno e i pessimisti rispetto ad una eventuale ripresa, nel corso di quest’anno continuano ad aumentare (+10,1%: 55,7%, erano il 45,6% nel 2014). Circa un terzo del campione (33,9%) pensa invece che la situazione resterà stabile (36,4% le risposte raccolte lo scorso anno). 

Sono ben pochi, quindi, gli ottimisti: solo per il 4,6% la situazione migliorerà contro l’8,2% di chi lo scorso anno manifestava sicurezza in questo senso. In questo quadro poco edificante, aumentano gli italiani che andrebbero a vivere all”estero (45,4%), un dato in aumento rispetto alle precedenti indagini (40,6% nel 2011 e 37,8% nel 2006). I più propensi a espatriare sono gli studenti (quasi il 65%), ma anche la maggioranza di coloro che sono in cerca di una nuova occupazione (59,8%) e la gran parte di chi è alla ricerca del primo impiego (52,7%).

Secondo il Rapporto, la ricerca di maggiori opportunità di lavoro (32,1%) è la motivazione più sentita per la quale si è disposti a cambiare vita e paese. La seconda ragione è quella che vede nell’espatrio più opportunità per i figli (12,2%), seguita dalla ricerca di maggiori garanzie sul futuro (9,6%). Il 39,5% degli italiani ritiene il vivere in Italia una sfortuna. Nel 2012, di fronte alla stessa domanda, la percentuale dei pessimisti era decisamente più bassa (26%); si delinea, quindi, un aumento del 13,5%.

Complessivamente, i dati appaiono come una conferma del fatto che oggi le condizioni di vita nel nostro Paese sono più difficili rispetto al passato; una situazione che si riflette inevitabilmente nell’aumento della sfiducia verso le istituzioni, il governo e soprattutto il Parlamento (per sette sette italiani su dieci, pari al 69,4%); un buon grado di consenso, il 45,3%, va al presidente della Repubblica uscente Giorgio Napolitano. Il governo raccoglie un tasso di fiducia al 18,9%, mentre il parlamento al 6%.

INPS

Cgil – Urgente riforma governance per enti previdenziali autonomi e trasparenti

“Il ministro Poletti ha dichiarato che il governo non ha ancora una proposta sulla riforma della governance dell’Inps e che il confronto vero e proprio partirà non appena questa sarà stata definita. La Cgil ha ribadito la necessità e l’urgenza di un intervento che costruisca enti previdenziali autonomi e trasparenti e riconosca il giusto ruolo di indirizzo, controllo e vigilanza alle parti sociali”. Così Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, al termine dell’incontro di questo pomeriggio tra il ministro del Lavoro e le organizzazioni sindacali con all’ordine del giorno la riforma della governance dell’Inps.

“I poteri assegnati alle parti sociali – prosegue Lamonica – devono essere effettivi ed esigibili e non puramente simbolici come oggi. Non deve essere la politica ad appropriarsi di tutte le funzioni – sottolinea – perché gli enti previdenziali gestiscono risorse di lavoratori ed imprese”.

“Per noi – spiega la dirigente sindacale – il punto di partenza di questa discussione sta in quell’equilibrio di poteri definito dall’Avviso comune sottoscritto nel 2012 da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria: la questione fondamentale – ribadisce in conclusione Lamonica – è la definizione del ruolo e dei compiti dell’organismo di vigilanza”.

Cgil nella settimana della Memoria

Era il 27 gennaio del 1945 quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa entrarono nel campo di sterminio nazista di Auschwitz scoprendone gli orrori. Una data storica che il mondo celebra ogni anno con il “Giorno della memoria” (istituito in Italia già 15 anni fa) e che vede anche quest’anno un ricco calendario di appuntamenti in ricordo delle vittime dell’Olocausto.

Commemorazioni, incontri, spettacoli, mostre lungo tutto lo Stivale per non dimenticare l’uccisione nei lager di sei milioni di ebrei, oltre a slavi, zingari, omosessuali, oppositori politici.

Per non dimenticare la CGIL di Roma e del Lazio ha deposto oggi venerdì 30 gennaio due corone: una in Via Tasso e una presso la Stazione Ferroviaria Tiburtina – Binario 1 – .