Archivi giornalieri: 3 febbraio 2015

Claudia Zuncheddu recensisce “Letteratura e civiltà della Sardegna” (2 volumi, Edizioni Grafica del Parteolla, 2011-2013)

RECENSIONE DI CLAUDIA ZUNCHEDDU

sa sardigna no est italia – sa sardigna est in su mundu

“Letteratura e civiltà della Sardegna” 1° e 2° Volume

di Francesco Casula

Ho avuto l’onore di essere interpellata su quest’opera e ritengo che il Pensiero di Francesco Casula, in modo palese rimette al centro degli obiettivi di noi sardi, la nostra storia e l’esigenza di riappropriarci del nostro ruolo di protagonisti.

E’ curioso che Francesco Casula apra questo grande lavoro con una provocazione e cioè sul dilemma secondo cui i sardi abbiano avuto oppure no una storia propria. Secondo alcuni, noi sardi non abbiamo avuto una storia, secondo altri è la storia di un popolo vinto, per non parlare di alcune interpretazioni snob di certi francesi, che forti di una visione colonialistica delle relazioni tra i popoli, non esitano a sentenziare: “La Sardegna è rimasta ribelle alla legge del progresso, terra di barbarie in seno alla civiltà che non ha assimilato dai suoi dominatori altro che i loro vizi “. Così scriveva nel 1861 in Ile de Sardaigne, Gustavo Jourdan, un uomo d’affari francese, dopo il fallimento di un suo progetto che mirava a coltivare nella nostra Isola gli asfodeli per la produzione di alcool.

Se il Popolo sardo ha una Preistoria straordinaria e unica: la civiltà nuragica, come può non avere una sua Storia? La nostra è semplicemente una storia negata e sepolta dalle dominazioni coloniali. A noi sardi è stata tagliata la lingua e imposta quella del dominatore. E’ stata occultata la nostra storia per sradicare la nostra identità e farci dimenticare chi siamo, impoverirci e indebolirci per renderci più dominabili. Anche a Popoli africani, sotto pressione coloniale, hanno fatto dimenticare chi fossero e da dove arrivassero, cancellando dalla loro memoria persino la storia dei loro potenti Imperi Neri, che nulla avevano da invidiare all’Impero romano e alla cultura del Rinascimento sia militarmente, che come produttori d’arte e di culture raffinate.

Non esistono popoli senza storia. Esistono popoli sotto un dominio coloniale, con una storia da disseppellire e liberare. L’opera di Casula è uno strumento di orientamento all’interno di un processo di liberazione della storia e della identità sarda.

L’Autore inserisce i più illustri testimoni della nostra storia: scrittori, storici, scienziati e poeti, come porte aperte a cui accedere per riscoprire il valore e la bellezza della nostra identità. La Costante Resistenziale a cui fa riferimento Lilliu, il senso di appartenenza e di difesa delle nostre radici, ci ha reso forti e resistenti come alberi nati su terreni difficili. Penso ai ginepri del Supramonte con le radici fossili che sprigionano dalla roccia. Questi siamo noi sardi. La nostra resistenza ha fatto sì che si conservasse il nostro ricco patrimonio identitario, dalla musica con i suoi strumenti, alla poesia, all’arte e all’archeologia, alla gastronomia, alla biodiversità della nostra natura e al nostro bene ambientale, alla cultura orale di inestimabile valore, riconosciuta spesso come patrimonio materiale e immateriale dell’Umanità. Noi non abbiamo mai rinunciato a tutto ciò nonostante i violenti attacchi dall’esterno.

Sull’ironia di Casula, nel raccontare che nel 2005 la Biblioteca del quotidiano La Repubblica stampò un volume di 800 pagine sulla Preistoria italiana escludendo la civiltà nuragica, ritengo che non sia una dimenticanza o un’omissione. Gli autori italiani, che noi sardi ringraziamo per l’onestà culturale, non possono aver dimenticato la preistoria sarda. Essi hanno preso atto che quella cultura così diversa, non poteva appartenere all’Italia, riconoscendo al di là di ogni artefatto politico che sa Sardigna no est Italia. E’ dalla cultura nuragica che trae spunto la critica di Eliseo Spiga alla società della crescita che non rispetta l’ambiente, che consuma le risorse della Terra, senza garantire il benessere ai popoli, al concetto di “città che fagocita i territori”. Di questo Pensatore, Casula riporta un concetto di grande attualità: “E’ la civiltà della sovranità comunitaria, che non costruisce città ma villaggi, perché la città è ostile alla terra, agli alberi, agli animali e inselvatichisce gli uomini, pretende tributi insopportabili per accrescere le sue magnificenze… crea i funzionari del tempio e del sovrano… i servi e gli schiavi”.

Quest’opera è una bussola per i nostri giovani in un mondo globalizzato. E’ uno stimolo per “disseppellire” la nostra storia e a riappropriarsi del patrimonio identitario, per giustizia, per missione e per necessità. Questa è la forza che permette a noi sardi di camminare e di confrontarci nel mondo, senza stampelle, senza la necessità di mediazione da parte di Stati dominatori o di tutori.

Claudia Zuncheddu

L’Associazione culturale Itamicontas e l’Associazione culturale “Eliseo Spiga” il 22 novembre 2014, hanno organizzato la presentazione dell’opera di Francesco Casula 1° e 2° volume (Edizioni Grafica del Parteolla, 2011-2013) a Quartu sant’Elena.

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  • 03Feb

    Osservatorio sulla cassa integrazione i dati di dicembre 2014

    Data pubblicazione: 03/02/2015

    L’Osservatorio statistico sulla cassa integrazione guadagni è stato aggiornato con i dati del mese di dicembre 2014. I dati si riferiscono alle ore autorizzate per trattamenti di integrazione salariale ordinari, straordinari e in deroga a favore di operai e impiegati.

    Vai all’Osservatorio

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  • 03Feb

    Workshop internazionale di Bruxelles sulle pensioni, 2-3 Febbraio 2015.

    Data pubblicazione: 03/02/2015

    Nell’ambito del Progetto Europeo “Social Protection Reform Project – SPRP” , di cui INPS è il Project Leader, è in corso a Bruxelles il Workshop internazionale sui sistemi pensionistici.
    All’evento partecipa anche il Ministro Belga delle Pensioni – Daniel Bacquelaine. Per INPS intervengono il Direttore Centrale della Posizione Assicurativa – Gabriele Uselli e il Direttore Centrale Pensioni – Antonello Crudo.
    E’ prevista inoltre la partecipazione di Autorità Governative Cinesi, tra cui il Vicedirettore Generale dell’NDRC – Ji Ning, nonché numerosi esperti appartenenti alle Istituzioni Europee convolte ed economisti di spicco come Wang Dewen della Banca Mondiale.
    Il Workshop di Bruxelles è il primo evento del Progetto SPRP, finalizzato a fornire alle Autorità Governative Cinesi un supporto specialistico di altissima qualità per la stesura di una storica riforma del Sistema di Protezione Sociale Nazionale che preveda: lo sviluppo delle politiche di Welfare, l’implementazione della normativa in materia di Sicurezza Sociale e la relativa supervisione e gestione finanziaria del sistema.
    L’obiettivo del Progetto, finanziato per 6,7 milioni di euro dall’Unione Europea, è la costruzione di un meccanismo di dialogo e di scambio informativo di altissimo livello tra gli Stati Membri dell’Unione Europea e la Repubblica Popolare Cinese, al fine di instaurare e alimentare fruttuosi rapporti di collaborazione e sostegno reciproco.
    Il Workshop di Bruxelles è finalizzato pertanto al raggiungimento di tali obiettivi. L’evento prevede il coinvolgimento di esperti economisti ed è quindi un’importante opportunità di confronto e di scambio tra le Istituzioni europee e le Autorità Cinesi.

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  • 30Gen

    Esonero contributivo per le nuovi assunzioni

    Data pubblicazione: 30/01/2015

    Pubblicata la circolare relativa all’esonero contributivo  per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato secondo l’articolo 1 della legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (Legge di stabilità 2015).

    Il beneficio, che si applica a tutti i datori di lavoro privato, riguarda le nuove assunzioni con decorrenza dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015. La sua durata è pari a trentasei mesi a partire dalla data di assunzione.

    Vai alla Circolare n. 17 del 29 gennaio 2015

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  • 30Gen

    Home Care Premium pubblicato l’avviso

    Data pubblicazione: 30/01/2015

    Pubblicato l’avviso relativo al progetto Home care premium per i dipendenti e i pensionati pubblici, per i loro conviventi, per i loro familiari di primo grado, non autosufficienti.
    Scade il 27 febbraio 2015 alle ore 12 il termine per presentare la domanda per via telematica.

     

     

     

    Vai alla pagina di dettaglio del bando

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  • 28Gen

    Operazione salvaguardia: i dati aggiornati

    Data pubblicazione: 28/01/2015

    Pubblichiamo i dati relativi alle operazioni di salvaguardia, aggiornati al 23/01/2015

    Vai al report

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  • 27Gen

    Convenzione Inps e CAF per il rilascio del nuovo ISEE

    Data pubblicazione: 27/01/2015

    Con la Determinazione n. 1 del 22 gennaio 2015, è stata stipulata la nuova convenzione tra l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e i Centri di assistenza fiscale (CAF) per l’attività relativa alla certificazione ISEE per l’anno 2015.

    Vai alla Determinazione

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  • 26Gen

    Dati sugli interventi di cassa integrazione anno 2014

    Data pubblicazione: 26/01/2015

    Dall’analisi dei dati annuali sugli interventi di cassa integrazione, i valori cumulati relativi al periodo gennaio-dicembre 2014 ci mostrano che nel corso dell’anno appena terminato sono state autorizzate  il 5,97% di ore di cassa integrazione in meno rispetto al 2013.

    Per i dettagli vai al comunicato stampa

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  • 22Gen

    Benefici previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto: presentazione domanda entro il 31 gennaio 2015

    Data pubblicazione: 22/01/2015

    Dal 1° gennaio 2015, l’art. 1, comma 115, della legge n. 190 del 23/12/2014 (legge di stabilità 2015) ha previsto per gli assicurati all’assicurazione generale obbligatoria, gestita dall’Inps, e all’assicurazione obbligatoria contro le malattie  professionali,  gestita  dall’Inail, che siano stati esposti all’amianto durante l’attività lavorativa, la possibilità di presentare domanda all’Inps per il riconoscimento della maggiorazione secondo il regime vigente al tempo in cui l’esposizione si è realizzata.
    Sono pertanto destinatari della norma i lavoratori esposti all’amianto e che siano: 
    – assicurati iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, gestita dall’Inps, e all’assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, gestita dall’ Inail; 
    – dipendenti da aziende che hanno collocato  tutti  i propri lavoratori in mobilità per cessazione dell’attività lavorativa;
    – soggetti che hanno ottenuto in via giudiziale definitiva l’accertamento dell’avvenuta esposizione all’amianto per un periodo superiore a dieci anni e in quantità superiore ai limiti di legge;
    – soggetti che, avendo presentato domanda successivamente al 2 ottobre 2003, abbiano conseguentemente ottenuto il riconoscimento dei benefici previdenziali di cui all’art. 47 del decreto-legge n. 269/2003, convertito con modificazioni dalla legge n. 326/2003.

     

    La domanda deve essere presentata entro il 31 gennaio  e la decorrenza della relativa pensione non può essere anteriore al 1° gennaio 2015.

    Il relativo modulo di domanda, AP98, è stato pubblicato nella sezione Moduli>Assicurato/Pensionato.

     

    Circolare 8 del 21 gennaio 2015
    Vai al Modulo

     

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  • 21Gen

    Domanda di ricongiunzione in modalità telematica

    Data pubblicazione: 21/01/2015

    E’ disponibile il servizio telematico di presentazione delle domande di Ricongiunzione

    • nel fondo pensioni lavoratori dipendenti dell’assicurazione generale obbligatoria (art. 1 della legge n. 29/1979)
    • nel Fondo quiescenza Poste e nel Fondo Dipendenti Ferrovie dello Stato S.p.A.(art. 2 della legge n. 29/1979)
    • dei periodi assicurativi per i liberi professionisti (art. 1 della legge n. 45/1990).

    Con la circolare n. 179 del 23 dicembre 2015 è stato esteso agli Enti incorporati all’Inps il programma di telematizzazione dei servizi.
    Pertanto dal  16.03.2015, la presentazione delle domande di ricongiunzione dovrà avvenire esclusivamente in via telematica attraverso uno dei seguenti canali:

    • WEB – servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN su questo portale seguendo il percorso: Servizi OnLine>Elenco di tutti i servizi>Ricongiunzione
    • Patronati – attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi
    • Contact Center Integrato – chiamando da rete fissa il numero verde 803164,  oppure da rete mobile il numero 06 164164, a pagamento, secondo il piano tariffario del proprio gestore telefonico.

     

    Fino al 15.03.2015 è previsto un periodo transitorio, durante il quale le domande potranno essere presentate sia in formato cartaceo, sia nella modalità telematica.

     

    Vai alla circolare n. 179 del 23 dicembre 2014

     

    Vai ai Servizi Online>elenco di tutti i servizi>Ricongiunzione (Cittadino)

     

    Vai ai Servizi Online>elenco di tutti i servizi>Ricongiunzione (Patronati)

     

    Leggi questa newsTitolo news 9 in formato PDF

  • 14Gen

    Cessione quinto pensione. Convenzione di cui alla determina n. 76 del 5 aprile 2013 – Variazione tassi soglia TAEG

    Data pubblicazione: 14/01/2015

    Con decreto del 24 dicembre 2014 il Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del Tesoro – ha indicato i tassi effettivi globali medi (TEGM) praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari rilevati dalla Banca d’Italia e in vigore per il periodo di applicazione 1° gennaio – 31 marzo 2015.
    Per il suddetto periodo, pertanto, si modificano i tassi soglia TAEG da utilizzare per i prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione, di cui all’articolo 10 della convenzione INPS  finalizzata alla concessione di prodotti di finanziamento a pensionati, approvata con  determina n. 76 del 5 aprile 2013.

     Vai al Messaggio n. 158 del 09/01/2015

     

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L’INSEDIAMENTO di Mattarella

L’INSEDIAMENTO

Il Presidente Mattarealla

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver prestato giuramento nell’Aula di Montecitorio e deposto una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria, si è recato al Palazzo del Quirinale per la cerimonia di insediamento. Giunto nel Cortile d’Onore a bordo della Lancia Flaminia con il Presidente del Consiglio, il Segretario generale della Presidenza della Repubblica e il Consigliere militare, il Presidente Sergio Mattarella ha passato in rassegna un reparto di formazione interforze che ha reso gli onori. Nel contempo lo Stendardo presidenziale è stato issato sul Torrino al fianco della Bandiera italiana. Terminata la rassegna il Capo dello Stato è stato ricevuto dal Presidente del Senato, Pietro Grasso, sulla soglia della Vetrata. Dopo gli onori da parte di un reparto dei Corazzieri nella Loggia d’onore, il Capo dello Stato è stato accolto allo Studio alla Vetrata dal Presidente Emerito, Senatore di diritto e a vita, Giorgio Napolitano, il quale ha consegnato al Presidente Mattarella le insegne di Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell’OMRI. La cerimonia di insediamento al palazzo del Quirinale si è conclusa nel Salone dei Corazzieri alla presenza delle alte cariche dello Stato con l’indirizzo di saluto del Presidente Grasso e la risposta del Presidente della Repubblica.

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IL GIURAMENTO

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento riunito in seduta comune integrato dai delegati regionali. Il Presidente Mattarella, al suo arrivo a Palazzo Montecitorio, è stato ricevuto dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini, e dalla Presidente Vicaria del Senato, Valeria Fedeli. Nell’Aula di Montecitorio la Presidente Boldrini ha dichiarato aperta la seduta ed ha invitato il Capo dello Stato a prestare giuramento a norma dell’art.91 della Costituzione. Il Presidente Mattarella ha quindi pronunciato la formula di giuramento e rivolto il messaggio alla Nazione.

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Giuramento e messaggio al Parlamento (video)Omaggio all’Altare della Patria (video)

L’ELEZIONE

Il Parlamento in seduta comune, con la partecipazione dei delegati regionali, ha eletto oggi con 665 voti alla quarta votazione Sergio Mattarella nuovo Presidente della Repubblica. Al termine della votazione, la Presidente della Camera, Laura Boldrini, la Vicepresidente vicaria del Senato, Valeria Fedeli, con le segretarie generali delle due Camere si sono recate alla Corte Costituzionale per comunicare ufficialmente al neoeletto Presidente della Repubblica l’esito della votazione ed il processo verbale della seduta.

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L’INCONTRO

Il Presidente Sergio Mattarella è andato in visita dal Presidente Emerito Giorgio Napolitano per rendergli omaggio, per ringraziarlo dell’impegno dispiegato in tutti questi anni e per avere uno scambio di opinioni.

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LA VISITA

Il Presidente Sergio Mattarella si è recato in visita privata alle Fosse Ardeatine. Dopo essersi fermato in raccoglimento nel luogo dell’eccidio compiuto dai nazisti nel quale furono trucidate 335 persone ha rilasciato la seguente dichiarazione: “L’alleanza tra nazioni e popolo seppe battere l’odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore”.

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Sanità

Sanità: Fp Cgil, più tutele per 900mila addetti settore socio-assistenziale

Sono circa 900 mila gli addetti delle imprese sociali coinvolte nel sistema socio-sanitario assistenziale che operano prevalentemente all’interno dei contratti stipulati con la Pubblica amministrazione, in forma di accreditamento, convenzione o attraverso gare d’appalto. Sono infermieri, tecnici della riabilitazione, psicologi e psicoterapeuti, assistenti sociali, operatori socio-sanitari, educatori e animatori. Per tutelarli “serve uniformare le regole nel territorio e impedire forme di concessione o di accreditamenti a imprese sociali o cooperative che non rispettano il contratto”. Lo ha affermato Cecilia Taranto, segretario nazionale Fp Cgil, intervenendo al convegno “Lavoro e qualità dei servizi sanitari e sociali in appalto e convenzione” che si è svolto a Roma, nell’ambito della campagna Fp e Cgil “Salviamo la salute”.

I rapporti di lavoro del settore socio-sanitario – ha ricordato la sindacalista – sono regolamentati secondo 27 contratti collettivi nazionali “spesso firmati da organizzazioni sindacali scarsamente rappresentative. Su questo tema per la Cgil si pone una questione che non esiterei a definire morale”. 

Secondo Taranto, “La sanità privata accreditata, il terzo settore e l’area profit costituiscono oggi una sorta di braccio gestionale operativo parallelo e integrato alla Pa. Ma la tenuta dei servizi è messa seriamente a rischio da una cattiva spending review fatta di tagli, da una legge di stabilità che si abbatte su Regioni e Comuni”. “In questi mesi e con queste criticità – aggiunge Taranto – il Parlamento discuterà anche la legge delega di riforma del terzo settore”.

Secondo Taranto “non vi è alcun dubbio che le imprese serie risultino fortemente danneggiate dall’uso spregiudicato dell’assenza di controlli fino a vere e proprie forme di deresponsabilizzazione assunte dalla pubblica amministrazione in tema di appalti. Ciò – avverte la sindacalista – favorisce la permanenza nel mercato di imprese deboli o malavitose”.

Sono queste le ragioni che hanno indotto la Cgil a presentare una proposta di legge di iniziativa popolare sugli appalti, in calce alla quale si stanno raccogliendo le firme.

Il punto su cui si concentra la critica della Fp Cgil è l’atteggiamento dei governi nazionali, regionali e locali che, per assicurare un servizio,  “accettano supinamente, o addirittura alimentano, un sistema di concorrenza al ribasso, tutto costruito sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici, dei loro diritti, delle loro retribuzioni. “Questa è la madre delle questioni morali”, puntualizza Taranto.

Le irregolarità – secondo il sindacato – sono contributive, fiscali, normative, che investono anche l’orario di lavoro, attraverso l’utilizzo improprio di agevolazioni legate alla mobilità, al mancato rispetto dei minimi tabellari o facendo riferimento solo ai regolamenti e alla mutalità del rapporto socio-lavoratore.

Secondo la Funzione pubbica Cgil – è indispensabile modificare la legge 142 che, attribuendo alla funzione di socio della cooperativa carattere prevalente, costituisce il serio “vulnus” alla regolarità degli appalti e delle concessioni. 

“L’enorme diffusione di cooperative spurie, create ‘ad hoc’ per aggirare gli adempimenti richiesti formalmente dalle amministrazioni – avverte il segretario nazionale Fp Cgil – può essere contrastata da una diffusa rivendicazione di legalità che va avanzata dalle organizzazioni sindacali ma anche dalle stesse cooperative”.

Comuni

I nuovi importi delle prestazioni agevolate concesse dai Comuni

L’assegno al nucleo e di maternità relativi al 2014 potranno continuare ad essere erogati, per i primi sei mesi, con le vecchie modalità solo per coloro che abbiano presentato la domanda sulla base di una Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) sottoscritta il primo gennaio 2015. Per le Dsu successivamente sottoscritte, il diritto a queste prestazioni è subordinato alle nuove soglie ISEE in base alle disposizioni del decreto del presidente del Consiglio n. 159/2013.

Per il 2014, l’importo intero dell’Assegno al nucleo familiare numeroso con almeno tre figli, spettante per tredici mensilità, rimane pari a 141,02 euro mensili (1.833,26 annui). Cambia, invece, per il nucleo base, composto da 5 persone, il valore della situazione economica, che diventa di 8.538,91 euro.

Di conseguenza, cambiano anche i valori economici riparametrati per i nuclei di diversa composizione. A fronte di una cospicua riduzione del valore della situazione economica, ovvero della soglia ISEE (oltre la quale non si ha diritto alla prestazione), i parametri della scala di equivalenza, di cui al decreto 109/98, sono invece incrementati da maggiorazioni.

Secondo l’Inca, ciò, almeno nello spirito del legislatore, dovrebbe garantire ai nuclei numerosi l’accesso alle prestazioni in quanto le maggiorazioni intervengono a ridurre la capacità reddituale e patrimoniale del nucleo stesso.   

Mattarella

Mattarella: “Salvare dalla crisi i principi e i valori del patto sociale sancito dalla Costituzione.

Ridare al Paese un orizzonte di speranza; salvare dalla crisi il rispetto dei  principi e dei valori del patto sociale sancito dalla Costituzione. L’importanza delle formazioni sociali, come corollario di una piena partecipazione alla vita pubblica. Sono alcuni dei passaggi del discorso che il neo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha svolto a Montecitorio, davanti alle Camere unite. Di seguito il testo integrale.   

 

“Signora Presidente della Camera dei deputati, Signora Vice Presidente del Senato, Signori Parlamentari e Delegati regionali, rivolgo un saluto rispettoso a questa assemblea, ai parlamentari che interpretano la sovranità del nostro popolo e le danno voce e alle Regioni qui rappresentate. Ringrazio la Presidente Laura Boldrini e la Vice Presidente Valeria Fedeli. Ringrazio tutti coloro che hanno preso parte al voto. Un pensiero deferente ai miei predecessori, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, che hanno svolto la loro funzione con impegno e dedizione esemplari. A loro va l’affettuosa riconoscenza degli italiani.”. Inizia così il discorso che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha svolto a Montecitorio subito dopo la formula di rito del giuramento.  

 “Al Presidente Napolitano che, in un momento difficile, ha accettato l’onere di un secondo mandato, un ringraziamento particolarmente intenso”, ha proseguito, rendendo “omaggio alla Corte Costituzionale organo di alta garanzia a tutela della nostra Carta fondamentale, al Consiglio Superiore della magistratura presidio dell’indipendenza e a tutte le magistrature. Avverto pienamente la responsabilità del compito che mi è stato affidato. La responsabilità di rappresentare l’unità nazionale innanzi tutto. L’unità che lega indissolubilmente i nostri territori, dal Nord al Mezzogiorno. Ma anche l’unità costituita dall’insieme delle attese e delle aspirazioni dei nostri concittadini”. 

“Questa unità, rischia di essere difficile, fragile, lontana. L’impegno di tutti deve essere rivolto a superare le difficoltà degli italiani e a realizzare le loro speranze. La lunga crisi, prolungatasi oltre ogni limite, ha inferto ferite al tessuto sociale del nostro Paese e ha messo a dura prova la tenuta del suo sistema produttivo. Ha aumentato le ingiustizie. Ha generato nuove povertà. Ha prodotto emarginazione e solitudine”.

“Le angosce si annidano in tante famiglie per le difficoltà che sottraggono il futuro alle ragazze e ai ragazzi. Il lavoro che manca per tanti giovani, specialmente nel Mezzogiorno, la perdita di occupazione, l’esclusione, le difficoltà che si incontrano nel garantire diritti e servizi sociali fondamentali. Sono questi i punti dell’agenda esigente su cui sarà misurata la vicinanza delle istituzioni al popolo. Dobbiamo saper scongiurare il rischio che la crisi economica intacchi il rispetto di principi e valori su cui si fonda il patto sociale sancito dalla Costituzione. Per uscire dalla crisi, che ha fiaccato in modo grave l’economia nazionale e quella europea, va alimentata l’inversione del ciclo economico, da lungo tempo attesa”.

“E’ indispensabile che al consolidamento finanziario si accompagni una robusta iniziativa di crescita, da articolare innanzi tutto a livello europeo. Nel corso del semestre di Presidenza dell’Unione Europea appena conclusosi, il Governo – cui rivolgo un saluto e un augurio di buon lavoro – ha opportunamente perseguito questa strategia. Sussiste oggi l’esigenza di confermare il patto costituzionale che mantiene unito il Paese e che riconosce a tutti i cittadini i diritti fondamentali e pari dignità sociale e impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’eguaglianza. L’urgenza di riforme istituzionali, economiche e sociali deriva dal dovere di dare risposte efficaci alla nostra comunità, risposte adeguate alle sfide che abbiamo di fronte”.

“Esistono nel nostro Paese energie che attendono soltanto di trovare modo di esprimersi compiutamente. Penso ai giovani che coltivano i propri talenti e che vorrebbero vedere riconosciuto il merito”.

“Penso alle imprese, piccole medie e grandi che, tra rilevanti difficoltà, trovano il coraggio di continuare a innovare e a competere sui mercati internazionali. Penso alla Pubblica Amministrazione che possiede competenze di valore ma che deve declinare i principi costituzionali, adeguandosi alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e alle sensibilità dei cittadini, che chiedono partecipazione, trasparenza, semplicità degli adempimenti, coerenza nelle decisioni”. 

“Non servono generiche esortazioni a guardare al futuro ma piuttosto la tenace mobilitazione di tutte le risorse della società italiana. Parlare di unità nazionale significa, allora, ridare al Paese un orizzonte di speranza. Perché questa speranza non rimanga un’evocazione astratta, occorre ricostruire quei legami che tengono insieme la società. A questa azione sono chiamate tutte le forze vive delle nostre comunità in Patria come all’estero”. 

“Ai connazionali nel mondo va il mio saluto affettuoso. Un pensiero di amicizia rivolgo alle numerose comunità straniere presenti nel nostro Paese. La strada maestra di un Paese unito è quella che indica la nostra Costituzione, quando sottolinea il ruolo delle formazioni sociali, corollario di una piena partecipazione alla vita pubblica. La crisi di rappresentanza ha reso deboli o inefficaci gli strumenti tradizionali della partecipazione, mentre dalla società emergono, con forza, nuove modalità di espressione che hanno già prodotto risultati avvertibili nella politica e nei suoi soggetti. Questo stesso Parlamento presenta elementi di novità e di cambiamento. La più alta percentuale di donne e tanti giovani parlamentari. Un risultato prezioso che troppe volte la politica stessa finisce per oscurare dietro polemiche e conflitti”. 

“I giovani parlamentari portano in queste aule le speranze e le attese dei propri coetanei. Rappresentano anche, con la capacità di critica, e persino di indignazione, la voglia di cambiare. A loro, in particolare, chiedo di dare un contributo positivo al nostro essere davvero comunità nazionale, non dimenticando mai l’essenza del mandato parlamentare. L’idea, cioè, che in queste aule non si è espressione di un segmento della società o di interessi particolari, ma si è rappresentanti dell’intero popolo italiano e, tutti insieme, al servizio del Paese”. 

“Tutti sono chiamati ad assumere per intero questa responsabilità. Condizione primaria per riaccostare gli italiani alle istituzioni è intendere la politica come servizio al bene comune, patrimonio di ognuno e di tutti. E’ necessario ricollegare a esse quei tanti nostri concittadini che le avvertono lontane ed estranee”.

“La democrazia – ha detto – non è una conquista definitiva ma va inverata continuamente, individuando le formule più adeguate al mutamento dei tempi. E’ significativo che il mio giuramento sia avvenuto mentre sta per completarsi il percorso di un’ampia e incisiva riforma della seconda parte della Costituzione”. 

“Senza entrare nel merito delle singole soluzioni, che competono al Parlamento, nella sua sovranità, desidero esprimere l’auspicio che questo percorso sia portato a compimento con l’obiettivo di rendere più adeguata la nostra democrazia. Riformare la Costituzione per rafforzare il processo democratico”.

“Vi è anche la necessità di superare la logica della deroga costante alle forme ordinarie del processo legislativo, bilanciando l’esigenza di governo con il rispetto delle garanzie procedurali di una corretta dialettica parlamentare. Come è stato più volte sollecitato dal Presidente Napolitano, un’altra priorità è costituita dall’approvazione di una nuova legge elettorale, tema sul quale è impegnato il Parlamento”. 

“Nel linguaggio corrente si è soliti tradurre il compito del capo dello Stato nel ruolo di un arbitro, del garante della Costituzione. E’ una immagine efficace. All’arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L’arbitro deve essere – e sarà – imparziale. I giocatori lo aiutino con la loro correttezza”.

“Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione. La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste, peraltro, nella sua applicazione. Nel viverla giorno per giorno. Garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro. Significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro. Significa promuovere la cultura diffusa e la ricerca di eccellenza, anche utilizzando le nuove tecnologie e superando il divario digitale. Significa amare i nostri tesori ambientali e artistici. Significa ripudiare la guerra e promuovere la pace. Significa garantire i diritti dei malati. Significa che ciascuno concorra, con lealtà, alle spese della comunità nazionale. Significa che si possa ottenere giustizia in tempi rapidi. Significa fare in modo che le donne non debbano avere paura di violenze e discriminazioni. Significa rimuovere ogni barriera che limiti i diritti delle persone con disabilità. Significa sostenere la famiglia, risorsa della società. Significa garantire l’autonomia ed il pluralismo dell’informazione, presidio di democrazia. Significa ricordare la Resistenza e il sacrificio di tanti che settanta anni fa liberarono l’Italia dal nazifascismo. Significa libertà. Libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nella sfera personale e affettiva”.

“Il sentimento della speranza ha caratterizzato l’Europa nel dopoguerra e alla caduta del muro di Berlino. Speranza di libertà e di ripresa dopo la guerra, speranza di affermazione di valori di democrazia dopo il 1989. Nella nuova Europa l’Italia ha trovato l’affermazione della sua sovranità; un approdo sicuro ma soprattutto un luogo da cui ripartire per vincere le sfide globali. L’Unione Europea rappresenta oggi, ancora una volta, una frontiera di speranza e la prospettiva di una vera Unione politica va rilanciata, senza indugio”.

“L’affermazione dei diritti di cittadinanza rappresenta il consolidamento del grande spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia. Le guerre, gli attentati, le persecuzioni politiche, etniche e religiose, la miseria e le carestie generano ingenti masse di profughi. Milioni di individui e famiglie in fuga dalle proprie case che cercano salvezza e futuro proprio nell’Europa del diritto e della democrazia. E’ questa un’emergenza umanitaria, grave e dolorosa, che deve vedere l’Unione Europea più attenta, impegnata e solidale. L’Italia ha fatto e sta facendo bene la sua parte e siamo grati a tutti i nostri operatori, ai vari livelli, per l’impegno generoso con cui fronteggiano questo drammatico esodo. A livello internazionale la meritoria e indispensabile azione di mantenimento della pace, che vede impegnati i nostri militari in tante missioni, deve essere consolidata con un’azione di ricostruzione politica, economica, sociale e culturale, senza la quale ogni sforzo è destinato a vanificarsi”.

“Alle Forze Armate, sempre più strumento di pace ed elemento essenziale della nostra politica estera e di sicurezza, rivolgo un sincero ringraziamento, ricordando quanti hanno perduto la loro vita nell’assolvimento del proprio dovere. Occorre continuare a dispiegare il massimo impegno affinché la delicata vicenda dei due nostri fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trovi al più presto una conclusione positiva, con il loro definitivo ritorno in Patria. Desidero rivolgere un pensiero ai civili impegnati, in zone spesso rischiose, nella preziosa opera di cooperazione e di aiuto allo sviluppo. Di tre italiani, padre Paolo Dall’Oglio, Giovanni Lo Porto e Ignazio Scaravilli non si hanno notizie in terre difficili e martoriate. A loro e ai loro familiari va la solidarietà e la vicinanza di tutto il popolo italiano, insieme all’augurio di fare presto ritorno nelle loro case”.

“Onorevoli Parlamentari, Signori Delegati, per la nostra gente, il volto della Repubblica è quello che si presenta nella vita di tutti i giorni: l’ ospedale, il municipio, la scuola, il tribunale, il museo. Mi auguro che negli uffici pubblici e nelle istituzioni possano riflettersi, con fiducia, i volti degli italiani: il volto spensierato dei bambini, quello curioso dei ragazzi. I volti preoccupati degli anziani soli e in difficoltà il volto di chi soffre, dei malati, e delle loro famiglie, che portano sulle spalle carichi pesanti. Il volto dei giovani che cercano lavoro e quello di chi il lavoro lo ha perduto. Il volto di chi ha dovuto chiudere l’impresa a causa della congiuntura economica e quello di chi continua a investire nonostante la crisi. Il volto di chi dona con generosità il proprio tempo agli altri. Il volto di chi non si arrende alla sopraffazione, di chi lotta contro le ingiustizie e quello di chi cerca una via di riscatto. Storie di donne e di uomini, di piccoli e di anziani, con differenti convinzioni politiche, culturali e religiose. Questi volti e queste storie raccontano di un popolo che vogliamo sempre più libero, sicuro e solidale. Un popolo che si senta davvero comunità e che cammini con una nuova speranza verso un futuro di serenità e di pace.

Viva la Repubblica, viva l’Italia!”.