Archivi giornalieri: 3 febbraio 2015

INAIL

Accordo Inail-ministero Difesa per sicurezza lavoro

Sperimentare soluzioni pratiche in materia di prevenzione che contribuiscano a diffondere la cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ l’obiettivo dell’accordo siglato dall’Inail e dal ministero della Difesa – Segretariato generale e Direzione nazionale degli armamenti. A sottoscriverlo il presidente dell’Inail, Massimo De Felice e il generale Enzo Stefanini.

L’accordo prevede di definire soluzioni inerenti problematiche tecniche di igiene del lavoro attraverso la partecipazione a riunioni, dibattiti, gruppi e  commissioni di lavoro; effettuare studi e approfondimenti in materia di promozione della salute e igiene sanitaria e industriale anche attraverso appositi sopralluoghi; predisporre materiale informativo, pubblicazioni scientifiche e linee guida operative per la manipolazione, la bonifica e lo smaltimento di amianto; individuare e realizzare percorsi formativi per l’applicazione di corrette misure di igiene del lavoro in armonia con le linee guida elaborate.

Indennità antitubercolari

Variazione importi indennità antitubercolari

L’Inps, con circolare n. 26 del 16 gennaio 2015 ha reso noto i nuovi importi delle indennità antitubercolari per l’anno 2015 (D.M. del 20/11/2014-G.U. n. 280 del 02/12/2014). Gli aumenti sono strettamente legati all’adeguamento delle pensioni del Fondo dei lavoratori ai sensi dell’art. 4 Legge 419/75.

Le indennità antitubercolari vengono erogate dall’Inps a soggetti affetti da TBC e curati dalle strutture del SSN. Per aver diritto a queste indennità occorre far valere sia il diritto sanitario (che viene accertato dal Centro Medicina Legale dell’Inps di sede di appartenenza del lavoratore), sia il requisito amministrativo (52 settimane di contribuzione nell’arco dell’intera attività lavorativa).

I destinatari sono:
assicurati dipendenti del settore privato, alcune categorie del settore pubblico; alcune categorie di pensionati titolari di rendita Inail e per i componenti della sua famiglia; ai familiari a carico dell’assicurato

Cosa spetta:
Indennità Giornaliera (IG): (non è cumulabile con la retribuzione).

Durante il periodo delle cure ospedaliere o ambulatoriali al lavoratore assicurato viene erogata una indennità giornaliera; l’importo è pari a quello che sarebbe stato concesso nel caso di malattia comune per i primi 180 gg (questo quando non si ha diritto all’intera retribuzione ); dal 181° si riduce nella misura fissa ( ogni anno viene stabilito con decreto ministeriale): 2015: € 13,15 2014 :€ 13,11. Ai pensionati di SO e titolari di rendita Inail e ai familiari la misura fissa si riduce al 50%: 2015: euro 6,58 2014: € 6,56

Indennità Post Sanatoriale (IPS): (è cumulabile con la retribuzione)

E’ un’indennità giornaliera destinata sia ai lavoratori assicurati che ai familiari. Viene corrisposta per 24 mesi dopo la data di guarigione o della stabilizzazione a condizione che risultino almeno 60 giorni di cura (ricovero o cura ambulatoriale) e di assenza dal lavoro, anche se si ha diritto all’intera retribuzione.
Per gli assicurati spetta l’importo in misura fissa: 2015: € 21,92 2014: € 21,86. Anche in questo caso, ove l’indennizzo sia destinato ai familiari, l’indennità si riduce del 50%: 2015: € 10,96 2014: euro 10,93

Assegno di Cura e Sostentamento (ACS) : (non è cumulabile con la retribuzione)

Se la capacità di guadagno si è ridotta a meno della metà, quale conseguenza diretta o indiretta della malattia tubercolare sofferta e non si percepisce una normale retribuzione continuativa, spetta, in misura fissa , un assegno di cura e sostentamento mensile.
L’assegno di cura e sostentamento viene corrisposto per 24 mesi dopo aver usufruito dell’Indennità-post-sanatoriale (IPS) , è rinnovabile ogni 24 mesi fino a quando permangono i requisiti sanitari e amministrativi. Si interrompe nel caso di nuove cure e ricomincia dopo il nuovo ciclo di cure (sempre tenendo presenti i requisiti di cui sopra). Anche in questo caso l’indennizzo è rivolto anche ai familiari dell’assicurato percependo lo stesso importo: 2015: € 88,45 2014:€ 88,19

Assegno Natalizio (AN):

Viene corrisposto agli assicurati e ai familiari che, anche per un solo giorno di dicembre, abbiano usufruito di : IG, IPS, ACS. Il datore di lavoro è tenuto ad anticipare per conto dell’Inps, le indennità tubercolari, come avviene per le prestazioni economiche di malattia “comune”. Per quanto riguarda la contribuzione figurativa l’accredito avviene in automatico da parte dell’Inps.

Le sedi dell’Inca, dislocate su tutto il territorio nazionale, sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni.

Welfare

Welfare: è online #diamociunamano, per chi è in Cig

È on line da oggi, sul sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali www.lavoro.gov.it , #diamociunamano, sezione dedicata al programma sperimentale che punta a coinvolgere le persone che beneficiano di strumenti di sostegno al reddito in attività di volontariato a fini di utilità sociale, nell’ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni del terzo settore e da comuni o enti locali. E’ quanto rende noto un comunicato del ministero del Lavoro.

La sezione, cui si può accedere dal link ospitato sulla home page del sito o direttamente all”indirizzo www.lavoro.gov.it/diamociunamano , illustra le modalità di funzionamento dell’iniziativa e indica i requisiti necessari per accedervi. Sono inoltre presenti due aree specifiche. La prima consente ai comuni, agli enti locali ed alle associazioni del terzo settore di registrarsi e di inserire i progetti di volontariato di utilità sociale; la seconda consente a tutti gli utenti di consultare i progetti attivati.

È stato infine predisposto uno specifico indirizzo mail,diamociunamano@lavoro.gov.it, cui si potrà scrivere per richiedere ulteriori informazioni. La copertura assicurativa Inail per chi svolgerà attività volontaria nei progetti sarà a carico di un Fondo istituito presso il Ministero del lavoro che avrà durata biennale dell’importo di 4,9 mln di euro sia per il 2015 che per il 2016 con cui assicurare annualmente circa 4.900.000 giornate, equivalenti a circa 19.000 soggetti per un intero anno.

Come funziona: il decreto prevede che i soggetti beneficiari di misure di sostegno al reddito possano essere invitati a rendersi disponibili, in forma volontaria, per essere coinvolti in attività di volontariato a fini di utilità sociale in favore della propria comunità, nell’ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni di terzo settore e da comuni o enti locali. Per avviare concretamente questa iniziativa ed assicurare la verifica dei risultati, è importante che i comuni e le organizzazioni forniscano ai cittadini ogni utile informazione sulle finalità e sulle caratteristiche di questa nuova misura.

A chi è rivolto: può accedere alla misura sperimentale chi beneficia di cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, anche in deroga alla vigente normativa; integrazione salariale e contributo a seguito di stipula di contratti di solidarietà; indennità di mobilità, anche in deroga alla vigente normativa, Aspi e mini-Aspi; prestazioni, legate alla cessazione del rapporto di lavoro o alla sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, anche a carico dei Fondi di solidarietà; altre prestazioni di natura assistenziale finalizzate a rimuovere e superare condizioni di bisogno e di difficoltà della persona, erogate a livello nazionale e locale.

AdnKronos

Istat

Rapporto Istat su retribuzioni in Italia e contratti di lavoro

Cresce la fiducia dei consumatori e delle imprese, ma le retribuzioni restano basse e più della metà dei lavoratori italiani è in attesa di rinnovo contrattuale: è il quadro che merge dall’analisi delle ultime serie di dati ISTAT relativi a contratti di lavoro, retribuzioni, fiducia delle imprese. C’è un 55% di lavoratori dipendenti in attesa di rinnovo, considerando che i contratti in essere (quindi, rinnovati e in vigore) riguardano il 44,5% degli occupati. Le retribuzioni sono aumentate nel corso del 2014 dell’1,3%.

Contratti di lavoro

Alla fine di dicembre 2014 la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 55,5% nel totale dell’economia e del 42,4% nel settore privato. Per la precisione, a fine dicembre erano in vigore 38 contratti di lavoro, che regolano il trattamento economico di circa 5,7 milioni di dipendenti, il 41,5% del monte retributivo complessivo. I contratti in attesa di rinnovo sono invece 37 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione), relativi a circa 7,1 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego).

Tra i contratti monitorati dall’indagine, nel mese di dicembre è stato recepito un nuovo accordo e nessuno è scaduto. Complessivamente nell’anno 2014 sono stati recepiti 17 contratti, applicati a poco meno di due milioni di lavoratori dipendenti. Nel settore privato l’incidenza dei rinnovi è pari al 56,9%, con quote differenziate per attività economica: copertura totale nel settore agricolo, del 97,2% nell’industria e del 18,1% nei servizi privati.

A pesare, sono anche i tempi dei negoziati per il rinnovo contrattuale: l’attesa del rinnovo per i dipendenti con i contratti d lavoro scaduti è in media di 37,3 mesi per l’insieme dei dipendenti e di 21,7 mesi per quelli del settore privato.

Retribuzioni

In dicembre l’indice delle retribuzioni orarie è invariato rispetto al mese precedente e aumenta dell’1,1% sul dicembre 2013, portando la media del 2014 all’1,3% rispetto all’anno precedente. L’incremento tendenziale, sempre in dicembre, è dell’1,3% per i dipendenti del settore privato mentre la variazione delle retribuzioni è nulla per quelli della pubblica amministrazione.

I settori con gli incrementi tendenziali maggiori: telecomunicazioni (3,5%); gomma, plastica e lavorazioni di minerali non metalliferi (3,3%); tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (2,9%). Variazioni nulle nel commercio e in tutti i comparti della pubblica amministrazione. Retribuzioni in crescita del 2,6% nell’agricoltura, del 2,2% nell’industria, dello 0,6% nei servizi (qui, è compresa anche la crescita nulla del commercio).

da Pmi

Salute

Oggi nuova tappa della campagna “Salviamo la salute”

Nell’ambito della campagna di mobilitazione “Salviamo la salute. Attraversa l’Italia”, la Cgil e la Funzione pubblica Cgil (Fp), hanno organizzato per  oggi  l’iniziativa nazionale ”Lavoro e qualità dei servizi sanitari e sociali in appalto e convenzione”.

Il Paese versa da anni in una gravissima crisi economico sociale che ha inciso profondamente sul quadro occupazionale e che ha aumentato e modificato i bisogni di carattere sociale e sanitario dei cittadini. In tale contesto, aggravato dal Jobs Act e su cui pesa il mancato rinnovo dei contratti nazionali di lavoro dei settori pubblici, la tenuta dei servizi è messa oggi a serio rischio da una cattiva spending review fatta di tagli, da una legge di stabilità che si abbatte su Regioni e Comuni.

In questo contesto il Parlamento si appresta anche a discuterà la legge delega di riforma del Terzo Settore. Cgil e Fp Cgil intendono reagire e vogliono contribuire, avanzando idee e proposte basate sulla necessità di far emergere la qualità del lavoro, a partire da corrette condizioni contrattuali e salariali degli operatori, in settori in cui troppo spesso il lavoro è povero e precario. Una condizione basilare per poter sostenere e rinnovare il sistema di welfare nazionale e locale.

Al centro del dibattito di oggi ci saranno dunque le regole delle convenzioni e degli appalti, che sono e saranno determinanti per garantire diritti, legalità, trasparenza.  Il presupposto della campagna nazionale della Cgil è semplice: un corretto sviluppo del settore può essere un volano indispensabile per la coesione sociale e la ripresa economica.

Lavoro e Scuola

Tra scuola e lavoro: il convegno della Cgil a Roma

Quest’oggi a Roma,  presso il Centro Congressi Cavour, prende il via il convegno della Cgil “Scuola Lavoro: le chiavi del futuro”. Nel corso dell’appuntamento, che ha l’intenzione di aprire un ampio percorso di confronto, approfondimento e partecipazione sui temi della scuola e della formazione, verranno presentate le proposte del sindacato su un tema decisivo per il futuro del Paese e per l’occupazione dei giovani. “Il nesso tra crescita del profilo culturale della popolazione e la qualità del lavoro è un fattore determinante per lo sviluppo economico e civile dell’Italia, come sosteniamo nel Piano del Lavoro. Per questo è necessario innalzare il livello delle competenze degli italiani e migliorare il rapporto tra scuola e lavoro”, come spiega Gianna Fracassi, segretario confederale della Cgil. Ci sono degli obiettivi fondamentali da darsi, quali l’innalzamento dei livelli di istruzione e obbligo scolastico a 18 anni, il contrasto alla dispersione scolastica, lo sviluppo dell’apprendimento permanente. “Sono tutte scelte prioritarie per vere politiche di cambiamento in cui prevalga una visione a medio e lungo termine e non la ricerca del consenso immediato”, spiega Fracassi. “Occorre perseguire gli obiettivi di Europa 2020 (raddoppio dei laureati per raggiungere il 40% dei 25-34enni, e raddoppio degli adulti in formazione per arrivare al 15% dei 25-64enni) e sostenerli attraverso una legge quadro per il diritto allo studio scolastico e universitario che contrasti l’esclusione dall’accesso al sapere derivante dal crescente impoverimento della popolazione”. Secondo la Cgil, “nel nostro Paese troppe imprese non valorizzano il sapere dei giovani e non investono nella formazione dei lavoratori, ma un nuovo rapporto tra scuola e lavoro è indispensabile per promuovere l’innovazione e rilanciare la crescita dell’economia”. Di tutto questo si discuterà dunque oggi, al Centro Congressi Cavour, via Cavour, 50/a. Il programma dell’iniziativa prevede gli interventi del professor Tullio De Mauro, linguista, di Daniele Checchi, docente dell’Università Statale di Milano, del sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone e del vicepresidente di Confindustria Ivanhoe Lo Bello. Per la Cgil parteciperanno il segretario confederale Gianna Fracassi, il segretario generale della Flc Domenico Pantaleo e il segretario generale Susanna Camusso, a cui saranno affidate le conclusioni.

Invalidi

Truffa false pratiche invalidi: non si oscuri l’importante lavoro dei Patronati!

In merito alla notizia di qualche giorno fa sulla scoperta di pratiche falsificate di invalidità, il patronato Inca Cgil di Modena considera importanti i controlli della Guardia di Finanza sull’operato dei patronati e sulle richieste che quotidianamente gli stessi gestiscono a nome e per conto dei cittadini nei confronti dello Stato per ottenere prestazioni anche di natura economica.

La truffa messa in atto nel 2008 dai tre responsabili del patronato Enapa di Confagricoltura, rappresenta un serio danno alla collettività e per le casse dello Stato che ha erogato finanziamenti non spettanti. Rischia anche di danneggiare la credibilità e l’immagine di tutti i patronati che operano nel rispetto delle regole.

Questo episodio isolato non deve infatti oscurare l’importanza del lavoro significativo che i patronati svolgono giornalmente nell’assistenza e nella tutela degli invalidi e di tutti i cittadini che hanno necessità di prestazioni previdenziali e sociali (pensioni, disoccupazioni e ammortizzatori sociali, tutela della salute, ecc…).

L’inca Cgil di Modena ha patrocinato nell’ultimo anno circa 40.000 pratiche, inoltrate agli Istituti previdenziali e assistenziali e ai Ministeri. Senza l’aiuto e la consulenza degli uffici di patronato sarebbe molto difficile per i cittadini essere informati sui propri diritti e riuscire ad esercitarli.

A fronte di questi casi di truffa – che è giusto accertare e far emergere – l’Inca Cgil ritiene però che non debba venir meno la fiducia dei cittadini verso il lavoro dei patronati.

Novità e approfondimenti

PMI.it

martedì 3 Febbraio 2015

 

Banca IFIS

Novità e approfondimenti

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Per determinare i ricavi e compensi per accesso a nuovo Regime dei Minimi si applica il criterio di cassa, valgono anche operazioni con San Marino e Vaticano: precisazioni Agenzia delle Entrate. »

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Rate

BCE, inflazione e Grecia: dati e previsioni 2015

Gennaio 2015 volatile per i mercati internazionali: i dati sull’inflazione in Europa, la riunione della BCE, le mosse delle altre Banche Centrali e le elezioni in Grecia hanno creato turbolenze. »

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Esodati, salvaguardie e pensioni a gennaio 2015

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San Biagio

San Biagio

Nome: San Biagio
Titolo: Vescovo e martire
Ricorrenza: 03 febbraio

San Biagio

San Biagio Nome: San BiagioTitolo: Vescovo e martireRicorrenza: 03 febbraio

S. Biagio nacque a Sebaste nell’Armenia. Passò la giovinezza fra gli studi, dedicandosi in modo particolare alla medicina. Al letto dei sofferenti curava le infermità del corpo, e con la buona parola e l’esempio cristiano cercava pure di risanare le infermità spirituali.

Geloso della sua purezza ed amantissimo della vita religiosa, pensava di entrare in un monastero, quando, morto il vescovo di Sebaste, venne eletto a succedergli. Da quell’istante la sua vita fu tutta spesa pel bene dei suoi fedeli.

In quel tempo la persecuzione scatenata da Diocleziano e continuata da Licinio infuriava nell’Armenia per opera dei presidi Lisia ed Agricola°. Quest’ultimo, appena prese possesso della sua sede, Sebaste, si pose con febbrile attività in cerca di Biagio, il vescovo di cui sentiva continuamente magnificare lo zelo. Ma il sagace pastore, per non lasciare i fedeli senza guida. ai primordi della procella, si era eclissato in una caverna del monte Argeo.

Per moltissimo tempo rimase celato in quella solitudine, vivendo in continua preghiera e continuando sempre il governo della Chiesa con messaggi segreti. Un giorno però un drappello di soldati mandati alla caccia delle belve per i giochi dell’anfiteatro, seguendo le orme delle fiere, giunsero alla sua grotta. Saputo che egli era precisamente il vescovo Biagio, lo arrestarono subito e lo condussero al preside.

Il tragitto dal monte alla città fu un vero trionfo, perchè il popolo, nonostante il pericolo che correva, venne in folla a salutare colui che aveva in somma venerazione. Fra tanta gente corse anche una povera donna che, tenendo il suo povero bambino moribondo sulle sue braccia, scongiurava con molte lacrime il Santo a chiedere a Dio la guarigione del figlio. Una spina di pesce gli si era fermata in gola e pareva lo volesse soffocare da un momento all’altro. Biagio, mosso a compassione di quel bambino, sollevò gli occhi al cielo e fece sul sofferente il segno della croce.

— Mamma, sono guarito,
— gridò tosto il bambino
— sono guarito!…

Giunto a Sebaste, il prigioniero venne condotto dal giudice Agricola°, che voleva convincerlo a sacrificare agli idoli; ma il Santo con gran calma gli dimostrò che quello era un atto indegno di una creatura ragionevole, perché la ragione dice all’uomo che vi è un Dio solo, eterno, e creatore di ogni cosa, e non molti &i. Per tutta risposta il giudice lo fece battere con verghe e poi gettare in carcere.

Dopo qualche tempo lo volle di nuovo al tribunale, per interrogarlo nuovamente, ma trovò sempre in lui la più grande fermezza. Gli furono allora lacerate le carni con pettini di ferro e così lacero com’era fu sospeso ad un tronco d’albero. Sperimentati ancora contro l’invitto martire tutti i supplizi più inumani, fu condannato ad essere sommerso in un lago. I carnefici condottolo sulla sponda lo lanciarono nell’acqua, e mentre tutti si aspettavano di vederlo annegare. Biagio tranquillamente si pose a camminare sull’acqua finché raggiunse la sponda opposta. Il giudice. fuori di sè, vedendo di non poter spegnere altrimenti quella vita prodigiosa, lo fece decapitare.

PRATICA. S. Biagio è invocato per il male di gola: un bellissimo ossequio in suo onore sarebbe il non contaminare mai la nostra bocca con bestemmie o con parole disoneste.

PREGHIERA. Dio, che ci allieti con l’annua solennità del tuo beato martire e vescovo Biagio, concedi propizio, che come ne celebriamo la festa, così ci rallegriamo ancora della sua protezione.