Archivi giornalieri: 19 dicembre 2014

LETTERATURA SARDA

 

 

Tramas de seda. Trame di s …

Maddalena Frau

 

 

Letteratura e civiltà del …

Francesco Casula

 

 

Antoni Gramsci - Francesco Casula, Matteo Porru, Alfa Editrice (2006)

 

RISULTATI DELLA RICERCA DI: FRANCESCO CASULA

Edizioni Grafica Parteolla

PRESENTAZIONE DEI VOLUMI DI FRANCESCO CASULA

Continua il successo editoriale e l’entusiasmo dei lettori per i volumi di Francesco Casula, sempre numerosi in occasione delle presentazioni. Nella foto da sinistra Giulio Solinas, Francesco Casula, Ivo Murgia, Gi …

PRESENTAZIONE DEI VOLUMI DI FRANCESCO CASULA

Sabato 22 novembre, ore 9,00 Ex Covento dei Cappuccini Quartu Sant’Elena Presenta l’Opera Gianluca Scroccu, studioso di Storia della Sardegna e borsista dell’Università di Cagliari Intervengono Guido S …

I DUE VOLUMI “LETTERATURA E CIVILTÀ DELLA SARDEGNA” PRESENTATI A ROMA

I due volumi di Francesco Casula verranno presentati venerdì 13 giugno 2014, ore 16,30-19,30, Sala Protomoteca, Campidoglio, Roma. Introduce e presiede l’On. Gemma Azuni – consigliera di Roma Capitale Presen …

PRESENTAZIONE DEI DUE VOLUMI “LETTERATURA E CIVILTÀ DELLA SARDEGNA”

Venerdì 30 maggio a Muravera, ore 18, Aula del Consiglo Comunale, presentazione dei due volumi “Letteratura e civiltà della Sardegna”. Presiede e coordina i lavori Roberta Mameli Presenta l’Opera Fran …

PRESENTAZIONE A CARBONIA – LETTERATURA E CIVILTÀ DELLA SARDEGNA

L’Associazione culturale S’Ischiglia e il suo presidente Nino Dejosso lunedì 12 maggio prossimo organizzano a Carbonia (Sala Velio Spano, Via della Vittoria, 96. ore 17.30) la presentazione dei due volumi &# …

LETTERATURA E CIVILTÀ DELLA SARDEGNA

Grande successo di pubblico per i volumi di Francesco Casula “Letteratura e civiltà della Sardegna” nella suggestiva cornice della sala settecentesca presso Biblioteca Universitaria di Cagliari. …

PRESENTAZIONE VOLUME LETTERATURA E CIVILTÀ DELLA SARDEGNA

Interverranno Bachisio Bandinu, presidente della Fondazione Sardinia Giulio Angioni, docente dell’Università di Cagliari Giacomo Mameli, giornalista Salvatore Cubeddu, direttore della Fondazione Sardinia Piero Marcial …

SITZIA SIMONETTA

Simonetta Sitzia è cultore di Storia medievale e Storia della Sardegna medievale all’Università di Cagliari. Collabora con l’ISEM del CNR di Cagliari, nell’ambito del quale svolge ricerche di storia sociale e rel …

CASULA FRANCESCO

Francesco Casula, laureato a Roma in Storia e Filosofia, ha insegnato per quarant’anni nei Licei e negli Istituti superiori. Giornalista pubblicista, impegnato politicamente e sindacalmente, è studioso di lingua, …

CIRCOLARI PIU’ RECENTI

CIRCOLARI PIU’ RECENTI

Circolare n. 171 del 18-12-2014

Oggetto: Riforma ISEE. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159.

 

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Circolare n. 170 del 16-12-2014

Oggetto: Nuovo assetto organizzativo per la Direzione provinciale ad elevata dimensione di Napoli .

 

 

 

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Circolare n. 169 del 16-12-2014

Oggetto: Corresponsione di voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting, oppure di un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati in alternativa al congedo parentale (art. 4, comma 24, lett. b) legge 28 giugno 2012, n. 92). Disposizioni per il biennio 2014-2015

 

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Circolare n. 168 del 12-12-2014

Oggetto: Avvio operatività per la gestione delle adesioni e delle posizioni figurative di previdenza complementare dei dipendenti pubblici ai quali si applica il contratto dei giornalisti e che sono iscritti al Fondo pensione complementare giornalisti italiani.

 

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Circolare n. 167 del 12-12-2014

Oggetto: Estensione ai partiti e ai movimenti politici delle disposizioni in materia di trattamento straordinario di integrazione salariale e contratti di solidarietà (art. 16, comma 1 DL 149/2013 conv. con mod. dalla L. 13/2014 – D.I. 81401 del 22 aprile 2014 – D.M. 82762 del 27 giugno 2014) – disciplina delle prestazioni, limiti di spesa e monitoraggio. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.

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MESSAGGI PIU’ RECENTI

Messaggio n. 9675 del 15-12-2014

Oggetto: obbligo dell’unicità della posizione contributiva aziendale. Differimento del termine.

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Messaggio n. 9674 del 15-12-2014

Oggetto: rimborso spese per aggiornamento professionale ai medici iscritti nelle liste speciali istituite presso l’Inps – articolo 3, comma 5, del decreto ministeriale 8 maggio 2008 – anno 2014.

 

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Messaggio n. 9616 del 12-12-2014

Oggetto: Pagamento attraverso RID bancario dei contributi da riscatto, ricongiunzione e rendite vitalizie. Rimessione nei termini per il versamento delle rate di onere per quei soggetti a cui è stata revocata d’ufficio la delega RID inizialmente rilasciata senza sottoscrizione della clausola dell’importo fisso predeterminato.

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Messaggio n. 9611 del 12-12-2014

Oggetto: Assegni straordinari erogati dai Fondi di solidarietà per il sostegno del reddito. Salvaguardie 65.000 e 55.000. Attività di monitoraggio di cui all’articolo 24, comma 14, della legge n. 214 del 22 dicembre 2011. Esaurimento del contingente.

 

 

 

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Messaggio n. 9607 del 12-12-2014

Oggetto: Assegni straordinari di sostegno al reddito erogati dai Fondi di solidarietà di settore e prestazioni di esodo ex art. 4, commi da 1 a 7-ter, della legge n. 92/2012. Modifica delle modalità di versamento della provvista anticipata da parte delle aziende esodanti. Conti di tesoreria di Sede.

 

 

 

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L’ora della ri-creazione

 

 Messa a Santa Marta ·

19 dicembre 2014

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Per essere davvero «madre» la Chiesa deve «lasciarsi sorprendere dalle novità di Dio», che attraverso lo Spirito Santo può «fare nuove tutte le cose». Altrimenti rischia di diventare «sterile», afflitta dal «pelagianesimo», dall’«egoismo», dal «potere», dalla voglia di «impadronirsi delle coscienze» fino a diventare «imprenditrice». È da questa tentazione che ha messo in guardia il Papa nella messa celebrata venerdì 19 dicembre, nella cappella della Casa Santa Marta.

La riflessione di Francesco ha preso le mosse dalle letture proposte dalla liturgia: le nascite di Sansone e di Giovanni Battista annunciate da angeli, come raccontano il libro dei Giudici (13,2-7.24-25a) e il Vangelo di Luca (1, 5-25). «La parola su cui la Chiesa oggi ci fa riflettere prima del Natale, la parola più importante di oggi, è “sterilità”» ha subito precisato il Pontefice. E la liturgia infatti «ci presenta queste due donne sterili che non avevano figli, non potevano averne». Il Papa ha ricordato che «nel popolo di Israele la sterilità era vissuta con difficoltà: si potrebbe quasi dire che il non poter dare la vita era quasi considerato una maledizione, poiché il non avere figli impediva di adempiere il comandamento del Signore di riempire la terra con nuove vite».

Marc Chagall, «Sara e gli angeli» (1960)Animals

Eppure, ha fatto notare, «di figure di donne sterili ce ne sono tante nella Bibbia, e sempre per ragioni importanti». A cominciare da «Sara, nostra madre: sterile» ma «il Signore fa il miracolo». Ed è «sterile pure la mamma di Samuele»: anche in questa situazione «il Signore fa il miracolo». E ancora «la figlia di Iefte se n’è andata per le montagne piangendo la sua verginità, perché non poteva avere figli prima di morire».

Dunque, ha spiegato Francesco, «la sterilità era una cosa brutta, brutta». E oggi la Chiesa «ci mostra questo simbolo di sterilità, proprio prima della nascita di Gesù, per mezzo di una donna incapace di avere un figlio». Questo «è il segno dell’umanità incapace di dare un passo in più: tante donne sterili erano vecchie, il loro ventre non era più fecondo». E «la Chiesa vuol farci riflettere sull’umanità sterile», sull’umanità che «è arrivata a un punto dove non poteva più andare avanti». Ricordando che «la legge di Mosé prevedeva la discendenza di un morto, perché era tanto importante avere discendenza, dare vita», il Papa ha rimarcato che «queste donne sterili ricevono un miracolo, ricevono una grazia del Signore e sono capaci di concepire».

«Dalla sterilità — ha affermato — il Signore è capace di ricominciare una nuova discendenza, una nuova vita: questo è il messaggio di oggi». Perciò «quando l’umanità è esaurita, non può andare più avanti, viene la grazia e viene il Figlio, e viene la salvezza». E così «quella creazione esaurita lascia posto alla nuova creazione, potremo così dire a una “ri-creazione”».

Così «quel miracolo della creazione, tanto meraviglioso, lascia il posto a un miracolo ancora più meraviglioso: la ri-creazione, come dice la preghiera della messa: “Tu Signore che hai creato il mondo meravigliosamente, e lo hai ricreato più meravigliosamente”».

Dunque proprio «questa “seconda” creazione quando la terra è esaurita, è il messaggio di oggi: noi aspettiamo il “capo” capace di ricreare tutte le cose, di fare nuove le cose». Dunque «aspettiamo la novità di Dio». Questo, del resto, è il Natale: «la novità di Dio che rifà in un modo più meraviglioso la creazione, tutte le cose».

«È curioso», ha poi sottolineato il Pontefice, che «in ambedue i testi — sia quello della moglie di Manòach sia in quello di Elisabetta — per spiegare come farà questo, come avverrà questo, si parla dello Spirito: “Lo Spirito del Signore cominciò ad agire su di lui”, si dice». E «questa “ri-creazione” è possibile soltanto con lo Spirito di Dio». Qual è allora il messaggio? «Apriamoci allo Spirito di Dio. Noi, da soli, non ce la facciamo: è lui che può fare le cose».

Il discorso sulla sterilità, ha detto il Papa, «mi fa pensare anche alla nostra madre Chiesa, a tante sterilità che affliggono la nostra madre Chiesa quando, per il peso della speranza nei Comandamenti, quel pelagianismo che tutti noi portiamo nelle ossa, diventa sterile: si crede capace di partorire» ma «non può». Invece «la Chiesa è madre e diventa madre soltanto quando si apre alla novità di Dio, alla forza dello Spirito». Lo è «quando dice a se stessa: “io faccio tutto, ma ho finito, non posso andare in più”» e «viene lo Spirito.

Così Francesco ha invitato a «pregare oggi per la nostra madre Chiesa, per tante sterilità nel popolo di Dio: sterilità di egoismi, di potere». Perché «la Chiesa è sterile quando crede di potere tutto, di impadronirsi delle coscienze della gente, di andare sulla strada dei farisei, dei sadducei, sulla strada dell’ipocrisia». Per questo bisogna «pregare». E fare in modo che «questo Natale» renda anche «la nostra Chiesa aperta al dono di Dio», capace di lasciarsi «sorprendere dallo Spirito Santo»: una Chiesa «che abbia figli, una Chiesa madre».

Invece, ha affermato il Papa, «tante volte io penso che la Chiesa, in alcuni posti, più che madre è un’imprenditrice». Perciò, ha concluso, «guardando questa storia di sterilità del popolo di Dio, e tante storie nella storia della Chiesa che hanno fatto la Chiesa sterile, chiediamo al Signore, oggi, guardando il presepe, la grazia della fecondità della Chiesa». La grazia che, «prima di tutto, la Chiesa sia madre, come Maria: madre!».

  Messa a Santa Marta
 
 

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Avvocato dei diritti umani

Nel ricordo di Alicia Oliveira 

19 dicembre 2014

Nel ricordo di Alicia Oliveira — prima donna a divenire magistrato penale nella storia dell’Argentina, conosciuta per aver sempre lottato per i diritti umani durante la dittatura militare — i suoi figli si sono ritrovati davanti a Papa Francesco venerdì mattina, 19 dicembre, alla messa celebrata a Santa Marta.

María José, Mariano e Alejandro Sarrabayrouse Oliveira — accompagnati dai rispettivi coniugi, Fabián Sultani, Ana Rosa Cunha da Cruz, Raquel Pannunzio — hanno rievocato alcuni momenti della vita di Alicia con il Pontefice. I due erano legati da un’amicizia risalente al 1976, quando la donna, ricercata dalla polizia, dovette nascondersi e allontanarsi dai figli per un certo periodo. A quel tempo Jorge Mario Bergoglio era provinciale dei gesuiti argentini e aveva offerto ad Alicia la possibilità di trasferirsi al collegio di San Miguel, nel quartiere popolare di Almagro, per sfuggire alle minacce del regime.

A distanza di tanti anni, la figlia María José ha ricordato quel periodo, sottolineando in particolare l’impegno di sua madre, che fu tra le fondatrici del Centro de Estudios Legales y Sociales (Cels) e svolse il compito di defensora del Pueblo de la Ciudad de Buenos Aires, lavorando attivamente per la difesa degli utenti e dei consumatori, soprattutto in occasione del corralito del 2001, cioè la restrizione della libera disposizione di denaro in contanti da conti correnti imposta dal Governo.

Proprio alla memoria della donna, scomparsa lo scorso 5 novembre, stroncata da un male incurabile, la presidente dell’Argentina Cristina Fernández de Kirchner ha conferito il 13 dicembre l’annuale premio dedicato ad Azucena Villaflor. Così la Villaflor, una delle fondatrici dell’associazione delle Madri di Plaza de Mayo, e la Oliveira — che nel 1976, ricercata dalla dittatura militare appena salita al potere, fu costretta a lasciare il posto di giudice — sono ora accomunate come paladine della libertà e della dignità della persona umana.

 
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Obama pronto a ricevere Raúl Castro

 

 La Casa Bianca vuole accelerare i tempi della normalizzazione dei rapporti con Cuba 

19 dicembre 2014

  

L’annuncio della normalizzazione dei rapporti tra Stati Uniti e Cuba, dopo cinquantatrè anni segnati da un conflitto a tratti asprissimo, apre una stagione di speranza per la pace e invita a ogni sforzo perché questa si realizzi pienamente.

Ne sembrano consapevoli le dirigenze dei due Paesi, a partire dai presidenti Barack Obama e Raúl Castro, che hanno dato contemporaneamento lo storico annuncio, facendo entrambi riferimento al determinante contributo di Papa Francesco e della Santa Sede. Obama, in particolare, sembra deciso ad accelerare i tempi. Il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, non ha escluso ieri una visita di Raúl Castro a Washington già in tempi brevi. Per fine gennaio è già fissata una missione all’Avana del sottosegretario di Stato per l’emisfero occidentale, Roberta Jacobson, che avvierà i colloqui per il ripristino delle relazioni diplomatiche.

I riconoscimenti internazionali per la scelta di Obama sono unanimi, a partire proprio da quelli dei Governi dell’America latina, una regione dove il posizionamento riguardo alle politiche di Washington ha sempre avuto riflessi politici, economici ed ideologici determinanti. Se ne è avuta una prova ieri dalle dichiarazioni rilasciate dai presidenti di Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay, Venezuela e Bolivia, riuniti per il vertice del Mercosur. A fronte di di questi riconoscimenti, uniti a quelli dei rappresentanti religiosi tanto cubani quanto statunitensi, Obama deve comunque fronteggiare possibili opposizioni interne, sulle quali in queste ore insiste molto la stampa.

 
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