Legge di stabilità 2015

Legge di stabilità 2015: ok della Camera

 

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 Notizie di diritto 

il 01/12/2014

 
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Equilibrista-legge-stabilitàCamera e Senato lavorano senza interruzioni alla Legge di stabilità2015, che, il 30 novembre 2014, è stata approvata dalla Camera e si appresta al suo ultimo passaggio in Senato, prima di diventare legge. L’Aula di Montecitorio ha approvato la legge di stabilità con 324 votofavorevoli, 108 voti contrari.
 
Iseepensioni e Local Tax sono le principali modifiche che interessano sia le pubbliche amministrazioni che i privati cittadini.
 
Riportiamo tutti i punti principali della manovra:
 
Lavoro: diventa definitiva la misura che prevede il bonus di 80 euro in busta paga per i lavoratori dipendenti con redditi sotto i 24mila euro annui.
Aumentano, inoltre, 

da 5,29 euro a 7 euro l’importo dei buoni pasto non sottoposi a tassazione (dal 1° luglio 2015).
Sono previsti anche incentivi all’assunzione per tre miliardi. Viene assicurato lo scontro sui contributi previdenziali alle aziende che apriranno le porte a nuovi addetti, assumendoli a tempo indeterminato. Il tetto sarà pari a 8mila euro all’anno per ogni lavoratore che non abbia lavorato nel semestre precedente con contratto a tempo indeterminato. Lo sgravio assicurerà 36 mesi di versamenti più bassi all’impresa.
 
Bonus bebè: 80 euro al mese per 3 anni per bambini nati o adottati entro il 31 dicembre 2015 riservato a famiglie con tetto Isee pari a 25mila euro annui. L’importo mensile raddoppia (cioè 160 euro al mese per 3 anni) in caso di famiglia in condizioni di povertà assoluta (valore Isee sotto i 7mila euro).
 
Riforma ISEE: i dati raccolti dal nuovo sistema Isee, che debutterà a gennaio con la neonata dichiarazione sostitutiva unica, andranno a incrociarsi con l’anagrafe dei conti correnti tenuta dall’Agenzia delle Entrate e servirà per promuovere azioni anche preventive contro potenziali evasori.
 
Pensioni: modifica importante sulle pensioni d’oro. Viene stabilito un tetto per tutti i manager pubblici ritirati dal servizio. In contempo, è concesso andare in pensione prima dei 62 anni, qualora si siano maturati i requisiti pre Fornero, senza alcuna penalizzazione. La misura in questione sarà valida fino alla fine del 2017.
 
Local tax: è in cantiere, ma ancora assente dal testo la nuova tassa unica sugli immobili che sostituirà Imu e Tasi. L’appuntamento però è rimandato ai prossimi giorni, quando la Legge di Stabilità 2015 approderà in commissione Bilancio al Senato.
 
Bonus ristrutturazioni: prorogato fino al 31 dicembre 2015 il bonus per detrarre il 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (10 rate annuali e importo massimo pari a 10mila euro) in abbinamento a ristrutturazione edilizia.
 
Ammortizzatori sociali: la dotazione del fondo aumenta di 400 milioni di euro rispetto a quanto previsto nel testo precedente.
 
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Legge di stabilità 2015: tutte le misure nella manovra di Renzi

La legge di stabilità 2015 è stata approvata la sera del 15 ottobre scorso da parte del Consiglio dei ministri ed è arrivata al Quirinale per la firma del presidente della Repubblica dopo diversi giorni, ottenendo la bollinatura della Ragioneria di Stato il 22 ottobre.

Nel complesso, la prima finanziaria del governo Renzi contiene interventi nell’economia per un totale di 36 miliardi di euro: una manovra, insomma, ben più consistente di quella varata dodici mesi prima da un più prudente Enrico Letta, inconsapevole della conclusione della sua corsa da premier pochi giorni dopo l’entrata in vigore della legge.

Il governo, tramite il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ha fatto sapere di attendersi molto dall’entrata in vigore di questa manovra. Se per il presidente del Consiglio, “ora gli imprenditori non hanno più scuse per non assumere”, il responsabile del Tesoro si è addirittura augurato che entro pochi mesi vengano creati 800mila nuovi posti di lavoro.

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QUI IL TESTO DELLA MANOVRA

QUI IL DOCUMENTO DEL MEF

Vediamo in dettaglio i punti principali della legge di stabilità 2015

Lavoro

Il governo ha varato incentivi all’assunzione per tre miliardi, uno all’anno. Viene assicurato lo scontro sui contributi previdenziali alle aziende che apriranno le porte a nuovi addetti, assumendoli a tempo indeterminato. Il tetto sarà pari a 8mila euro all’anno per ogni lavoratore che non abbia lavorato nel semestre precedente con contratto a tempo indeterminato. Lo sgravio assicurerà 36 mesi di versamenti più bassi all’impresa.

Confermata, anche se ancora mancano alcune coordinate, la possibilità per i lavoratori di vedersi anticiparefino a metà del Tfr nella busta paga di ogni mese. Rimane strutturale anche il bonus da 80 euro, che il governo continuerà ad assicurare ai lavoratori dipendenti con redditi sotto i 24mila euro annui anche per tutto il 2015.

Fisco

La finanziaria attualmente in esame contiene lo sconto tanto atteso per l’Irap da parte delle imprese. Il governo ha messo sul piatto un totale di 6,5 miliardi di euro per ridurre l’imposta: una misura che avrà effetto particolarmente sulle realtà medio grandi, che possono annoverare un maggior numero di dipendenti da cui ridurre l’Irap. Da subito, ci sarà l’incremento generalizzato di aliquota, poi dal 2015 giù i costi per la voce lavoro.

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Novità in vista anche per il regime dei minimi, la fascia di contribuzione agevolata per chi detiene partite Iva che fatturino entro certi limiti. Dal primo gennaio 2015, coloro che rientrino in un reddito tra 15mila e 40mila euro, potranno usufruire della nuova aliquota del 15% in base alla rendita variabile stimata tra 40 e 86%. In entrambi i casi, reddito e rendita, il tetto massimo per ogni categoria professionale è definito proprio dalla stessa legge di stabilità negli allegati al testo.

Qui l’approfondimento con tutti i dettagli

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Cambiano le norme delle verifiche fiscali: d’ora in avanti il verbale non ostacolerà più il ravvedimento operoso alle violazioni relative ai tributi di competenza dell’Agenzia delle Entrate. Oltretutto, verrà meno la possibilità di adesione ai processi verbali di constatazione e per il contraddittorio.

Stangata sulle polizze vita: dal primo gennaio, salirà del 26% la tassazione sulle plusvalenze generate da polizze incassate dagli eredi, fino a oggi completamente esenti. Non si tratterà, comunque, di una tassa di successione.

Edilizia

Confermata la proroga ai bonus energia e ristrutturazioni, che resteranno al massimo per tutto il 2015 e, poi, a inizio 2016 torneranno al valore di base. Le detrazioni Irpef sulla riqualificazione energetica degli edifici rimane stabile al 65% ma terminerà sei mesi prima del previsto invece di scendere progressivamente. Lo stesso dicasi per i lavori in condomini, che potranno godere di un’agevolazione identica. Per gli interventi di recupero e ristrutturazione, la detrazione resterà stabile al 50% per poi tornare al 36% da inizio 2016. Il tetto di spesa rimarrà a 96mila euro, per poi passare a 48 con il calo dell’incentivo.

Amministrazione

Si valuta una spending review di forte impatto per finanziare le misure contenute nella legge finanziaria, che potrebbe arrivare a 10-12 miliardi di euro.

Ministeri. Tagli pesanti su vari comparti ministeriali, che andranno a inficiare anche i servizi correlati. Nell’ordine, a pagare il conto della finanziaria saranno la Difesa (1,5 miliardi di dismissioni e 500 milioni di riduzioni alle Forze armate), Istruzione (150 milioni di tagli tra asili, elementari e scuole medie), Interni (meno 74 milioni alla pubblica sicurezza), Giustizia (64 milioni a civile e penale, 36 all’amministrazione penitenziaria).

 

Enti locali. Le Regioni protestano per i tagli, mentre sembra che l’impatto peggiore arriverà sulle province, le quali ormai condannate alla scomparsa, dovranno operare dei tagli pesanti, obbligando le amministrazioni locali a nuovi balzelli per assicurare i servizi. Nello specifico, la finanziaria impone alle province tagli per 1 miliardo nel 2015, 2 miliardi nel 2016 e 3 miliardi nel 2017.

Niente sblocco stipendi dei dipendenti statali: come ha candidamente ammesso il mininstro Madia, infatti, non ci sono i soldi, che sembrano spuntati, però, per gli addetti della pubblica sicurezza. Polizia, Carabinieri e gli altri corpi infatti, dovrebbero vedersi confermato lo sblocco dei salari a partire da gennaio (un miliardo per l’intervento).

Scuola

Al via anche il percorso di 150mila assunzioni annunciato dal premier Renzi e dal ministro Giannini. Il 15 novembre, si chiuderà la consultazione pubblica sui temi della scuola e, intanto, arrivano modifiche importanti sulla didattica e per la regolarizzazione dei precari. Da una parte, l’esame di maturità torna al passato, con la reintroduzione delle commissioni completamente interne, fatta eccezione per il presidente. Dall’altra, viene stanziato un miliardo per procedere alla prima tranche di assunzioni che, negli auspici del governo, dovrebbero portare alla scomparsa delle tanto odiate graduatorie.

Welfare

Confermato il bonus bebè: fino al 2017, le coppie con reddito famigliare Isee inferiore a 90mila euro che avranno un bambino, si vedranno riconoscere la cifra di 80 euro mensili.

Dovrebbe cambiare la data di riscossione della pensione, che salterebbe al 10 di ogni mese per la ricezione dell’assegno Inps, ma solo per i destinatari di prestazioni che comprendano anche Inpdap. Nessun accenno, nel testo base, alla questione della mancata pensione ai Quota 96, dopo l’interrogazione ad hoc al ministro dell’Economia. Saliranno dal 20 al 26% i prelievi sulle rendite finanziarie per le Casse di previdenza delle professioni. Per i fondi di previdenza complementare, invece, il balzo sarà dall’11,50% al 20%.

Legge di stabilità 2015ultima modifica: 2014-12-01T16:01:44+01:00da vitegabry
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