Archivi giornalieri: 14 maggio 2014

Maternità

Ilo: tutela maternità, permangono gravi lacune nel mondo

La tutela della maternità sul lavoro ha registrato importanti progressi nel mondo, ma la grande maggioranza delle lavoratrici, almeno 830 milioni per lo più nei Paesi in via di sviluppo, non hanno ancora un’adeguata protezione, in termini di congedo e sicurezza del reddito al momento del parto. Solo 330 milioni di donne (28,4% delle lavoratrici) sono effettivamente protette, con prestazioni in denaro dopo una nascita. Lo rivela un nuovo rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo).

Il documento (Maternity and Paternity at Work: Law and practice across the world), misura anche i passi compiuti nel
settore del congedo di paternità e rivela che norme in materia sono previste in 78 su 167 paesi ed il congedo è retribuito in 70 di questi. Dal 1919, anno della prima Convenzione Ilo sulla Protezione della maternità, la maggior parte dei paesi hanno adottato disposizioni. Su 185 Stati e territori, 66 hanno così ratificato almeno una delle tre Convenzioni Ilo relative alla tutela della maternità. Il rapporto ha inoltre calcolato che il 53% (98 paesi) risponde agli standard Ilo che prevedono un congedo di maternità di almeno 14 settimane. Circa il 45% dei Paesi prevede prestazioni in denaro per 14 settimane pari ad almeno i due terzi del reddito (+3% rispetto al rapporto del 2010) e su 185 paesi e territori, solo 3 (Usa, Papua Nuova Guinea e Oman) non prevedono l’obbligo di versare un’indennità durante il congedo di maternità.

Sul finanziamento, l’Ilo spiega che il 58% (107 paesi) finanzia prestazioni in denaro del congedo di maternità attraverso la sicurezza sociale e che tra il 1994 e il 2013, le prestazioni di maternità in denaro versate dai datori di lavoro è scesa dal 33 al 25%. L’evoluzione giudicata positiva: per gli esperti dell’agenzia specializzata delle Nazioni Unite, i datori di lavoro non dovrebbero sostenere l’intero carico dei costi delle prestazioni affinché le donne non siano discriminate.

L’Ilo osserva infine che dal 1994, nessun paese ha ridotto la durata del congedo, e che si registra un’evoluzione verso un congedo di 14 settimane al minimo, come chiede l’Ilo. “Se le nostre conclusioni mostrano che sono molti i paesi che hanno introdotto nelle loro legislazioni i principi sulla tutela della maternità e il sostegno ai lavoratori con responsabilità familiari, nella pratica la mancanza di queste tutele resta una delle principali sfide di oggi in materia di maternità e paternità nel lavoro”, ha commentato Laura Addati, coautrice del rapporto ed esperta dell’Ilo. Il rapporto misura gli impegni nei confronti delle tre Convenzioni in materia di protezione della maternità (1919, 1952 e 2000) sulla prevenzione dall’esposizione a rischi per la salute e la sicurezza durante la gravidanza e l’allattamento; il diritto al congedo di maternità retribuito, alla tutela della salute della madre e del ino e ai permessi per allattamento; il diritto al reintegro sul posto di lavoro dopo il periodo di congedo

Assegno sociale

 assegno sociale

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L’ assegno sociale è una prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal versamento dei contributi e spetta ai cittadini che si trovino in condizioni economiche disagiate ed abbiano situazioni reddituali particolari previste dalla legge. Il diritto alla prestazione è accertato in base al reddito personale per i cittadini non coniugati e in base al reddito cumulato con quello del coniuge, per i cittadini coniugati. 

 

L’assegno sociale è concesso con carattere di provvisorietà e la verifica del possesso dei requisiti reddituali e di effettiva residenza  viene fatta annualmente.
L’assegno sociale non è soggetto a trattenute Irpef.
 
Non è reversibile ai familiari superstiti ed è inesportabile. Pertanto non può essere erogato all’estero. Il soggiorno all’estero del titolare, di durata superiore a 30 giorni, comporta  la sospensione dell’assegno fino al rientro in Italia.
 
L’Assegno sociale ha sostituito la Pensione sociale dall’1.1.1996.
 
A CHI SPETTA
Hanno diritto all’assegno sociale i cittadini italiani, comunitari e stranieri extracomunitari titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, i quali:
  • sono in possesso del requisito anagrafico previsto dalle norme attualmente in vigore (dall’1.1.2013 il requisito anagrafico di 65 anni è stato posticipato al compimento del 65°anno e tre mesi); 
  • risiedono effettivamente ed abitualmente in Italia;
  • sono sprovvisti di reddito, ovvero possiedono redditi di importo inferiore ai limiti stabiliti dalla legge.

 

Dal 1° gennaio 2009, per avere diritto all’assegno sociale, come ulteriore requisito occorre avere soggiornato legalmente ed in via continuativa in Italia per almeno 10 anni.
 
 

LA DOMANDA

La domanda può essere inoltrata esclusivamente in via telematica attraverso uno dei seguenti canali:
  • web – avvalendosi dei servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto, www.inps.it;
  • telefono – chiamando il contact center integrato al numero 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico;
  • patronati e intermediari dell’Istituto – usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi.

 

QUANDO SPETTA
L’assegno sociale decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda e in presenza di tutti i requisiti previsti dalla legge (età, cittadinanza, residenza effettiva e dimora abituale in Italia, requisiti reddituali).

 

 
QUANTO SPETTA
La misura massima dell’assegno spettante è determinata dalla differenza tra il limite di reddito previsto annualmente e il reddito dichiarato.
In relazione all’entità del reddito personale e/o coniugale, l’assegno sociale può essere liquidato in misura intera o ridotta.
L’importo mensile dell’assegno è dato dalla misura massima spettante, divisa per 13 mensilità.

 


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San Mattia

San Mattia


San Mattia

Nome: San Mattia
Titolo: Apostolo
Ricorrenza: 14 maggio

S. Mattia fu uno dei settantadue discepoli di Gesù Cristo, cresciuto alla sua scuola, e testimone dei suoi prodigi. 

Salito Gesù al cielo. Mattia rimase nel cenacolo in unione di preghiere con gli Apostoli, in attesa dello Spirito Santo. Dovendosi eleggere un altro apostolo in luogo di Giuda prevaricatore, furono presentati agli Apostoli due discepoli: Giuseppe soprannominato il Giusto, e Mattia. Da tutta l’assemblea si pregò dicendo: « Tu, o Signore, che vedi il cuore di tutti, mostra quale dei due tu abbia eletto a prendere, in questo ministero, il posto del prevaricatore Giuda ». Quindi si vènne alla sorte, e questa cadde appunto su Mattia, che perciò fu aggregato agli altri undici Apostoli. Fu questa la prima elezione a dignità ecclesiastica.

Mattia accettò quella carica di somma responsabilità con rendimento di grazie a Dio. Rimase quindi nel cenacolo in compagnia degli altri Apostoli fino a quel giorno fortunato in cui il Divin Paraclito scese dal cielo a portare i suoi doni. 

Nella divisione del mondo da evangelizzare, S. Mattia ebbe come campo di apostolato l’Etiopia. Da quel momento egli consacrò l’intera vita alla predicazione della dottrina della salute eterna. Copiosissimi furono i frutti riportati. Nelle sue istruzioni insisteva massimamente sulla necessità di mortificare la carne reprimendo i desideri della sensualità, come aveva imparato da Gesù Cristo e come egli stesso praticava. 

Per quanti anni abbia predicato, non lo sappiamo con precisione; ma è certo che fu fedele al suo apostolato, e che coronò le sue virtù ed il suo zelo col martirio. Fu ucciso a Sebastopoli per opera dei Giudei, e le sue reliquie, molto venerate, si conservano, parte a Treviri nella Germania e parte in Santa Maria Maggiore a Roma. 

PRATICA. Il sacerdote è il ministro di Dio, il maestro ed il padre delle anime nostre. Che rispetto ne abbiamo? 

PREGHIERA. Dio, che aggregasti il beato Mania al collegio dei tuoi Apostoli, deh! concedi, per sua intercessione, che sempre sentiamo in noi gli effetti della tua misericordia