Dopo sei mesi di trattativa tra sindacati, l’Associazione Ong Italiane e Link 2007, si è chiuso l’accordo per la regolamentazione delle collaborazioni a progetto nel settore delle Organizzazioni non governative. A firmare l’intesa, che coinvolge oltre 7000 lavoratori, di cui 1500 in Italia e i restanti impegnati in progetti di cooperazione internazionale, Felsa Cisl, Nidil Cgil e UIL Tem.p.

Tra i punti più rilevanti dell’accordo, quello relativo ai compensi che ”aggancia” la busta paga dei co.co.pro ai primi 4 livelli del contratto collettivo della categoria professionale di appartenenza, con una maggiorazione dell’1,5% per ogni anno. E’ previsto, inoltre, che le collaborazioni non più compatibili con la riforma Fornero, inoltre, verranno stabilizzate entro 180 giorni e comunque di attivare una verifica per quelle con una durata superiore ai 36 mesi. Di rilievo anche la disciplina dei riposi che diventano esigibili per missioni superiori a sei mesi.

Si introduce la possibilità per il lavoratore di attivare una previdenza complementare con un contributo a carico delle Ong di 200 euro e per la prima volta si affronta il tema della figura professionale del fundraiser e del social media marketing che svolge il suo lavoro con società esterne in appalto: in tale situazione le tipologie contrattuali utilizzabili dovranno essere di natura dipendente o di somministrazione di lavoro. Nuova, infine, anche la figura del delegato sindacale che non coinciderà più con il singolo committente ma, avrà un ruolo per tutto il settore.

AdnKronos

E’ necessario che “si istituisca da subito una commissione d’inchiesta sul lavoro nero e sul caporalato nel settore agricolo”, afferma Gino Rotella, segretario nazionale Flai Cgil rivolgendo un appello al nuovo governo, intervenendo oggi a Bari per il via alla campagna “Sgombriamo il campo” promossa dalla Flai e dalla Funzione Pubblica e lanciata nei mesi scorsi per riformare il mercato del lavoro e il collocamento in settori quali quello agricolo e della sanità.

“Abbiamo bisogno di far conoscere e condividere la realtà del lavoro agricolo, in cui la massiccia presenza del caporalato, del lavoro nero e fittizio rendono il settore agricolo particolarmente vulnerabile ed esposto alla criminalità mafiosa”, continua Rotella, intervenuto all”iniziativa regionale. Secondo il segretario nazionale Flai Cgil è necessario “rilanciare il ruolo del collocamento pubblico, non per ritornare al passato ma per traguardare il futuro e affrancare le aziende e i lavoratori dalla egemonia dei caporali che imperversano nelle campagne e nelle aziende agricole del nostro paese”.

Mobilitazione unitaria e accordo sulla rappresentanza in vista della ripresa del confronto con Confindustria. Sono questi i punti al centro della riunione degli esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil in programma domani a Roma, la prima dopo 5 anni. Una riunione che sembra dunque voler chiudere una stagione difficile e segnare una ripresa nei rapporti unitari.

A fare da collante l’emergenza lavoro, a cominciare dal rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, per la quale Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto già al governo in carica risposte precise, mai arrivate. Toccherà all’esecutivo appena nato cercarle: in ballo ci sono per i sindacati circa 1,5 miliardi per il 2013 ed il rifinanziamento anche per il 2014 che complessivamente porterebbe la necessità finanziaria a quota 2,7 miliardi. E’ su questo che Cgil, Cisl e Uil cercheranno quindi di avviare un percorso comune di ”pressing” che dovrebbe sfociare in una manifestazione unitaria a giugno.

E sul tavolo unitario anche le nuove regole sulla rappresentanza che i sindacati hanno messo a punto nel corso di una serie di incontri tecnici e che dovrebbero ”girare” a Confindustria già nel prossimo round fissato per il 6 maggio prossimo.