Malattie professionali

 – Un nuovo metodo di indagine conoscitiva dell’Inca

Una polvere di falegnameria respirata per anni è stata la causa di un tumore al naso in un pensionato, e la grave patologia tumorale ha colpito anche una 65enne ex operaia di un calzaturificio umbro. Per riuscire a dimostrare il nesso di causalità, l’Inca Umbria ha fatto compilare loro un questionario per conoscere nel dettaglio l’anamnesi lavorativa.

Questo nuovo metodo di indagine promosso dal patronato della Cgil è stato introdotto circa un anno fa e ha già prodotto dei risultati positivi nell’azione di emersione delle malattie professionali. Il presupposto è quello di non trascurare nulla,  affinchè il lavoratore possa rivendicare un mancato indennizzo cui ha diritto, ma anche perchè indagare a fondo significa eliminare le cause, significa eliminare, ad esempio le emissioni nocive riscontrate in una deterrminata azienda e che possono determinare l’insorgenza di patologie spesso anche tumorali.

Basti pensare che, secondo i dati forniti dall’Inail Umbria, l’aumento dei tumori denunciati e legati all’attività professionale svolta è stato del 57,1%, passando dai 42 casi del 2009 ai 66 del 2011. Ma al dato vanno aggiunte anche le malattie professionali provocate da polveri di asbesto e per le quali sono  tate registrate ben 88 denunce a Perugia e 55 nel ternano.

Un altro dato su cui riflettere, secondo l’Inca, è che il 30% delle malattie comuni possono essere messe in relazione a micro infortuni e a malattie professionali non denunciate vuoi per non conoscenza, vuoi per paura di possibili ritorsioni da parte del datore di lavoro…..

Malattie professionaliultima modifica: 2013-01-08T17:51:08+01:00da vitegabry
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