Archivio mensile:dicembre 2012

Omines e feminas de gabbale

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Gratzia Deledda
Francesco Casula
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Alfa Editrice | pp. 48 | Storia, biografie e araldica, archeologia e preistoria

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Emiliu Lussu
Matteo Porru
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Leonora d´Arborea
Francesco Casula
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Antoni Gramsci
Francesco Casula, Matteo Porru
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Antoni Simon Mossa
Francesco Casula
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Franziscu Masala
Matteo Porru, Tonino Langiu
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Zuanne Maria Angioy
Francesco Casula, Giovanna Cottu
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Amsicora
Francesco Casula, Amos Cardia
Amsicora
Alfa Editrice | pp. 48 | Storia, biografie e araldica, archeologia e preistoria* Disponibile   * Non disponibile
Marianna Bussalai
Francesco Casula, Giovanna Cottu
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Giuanni Batista Tuveri
Gianfranco Contu, Ivo Murgia
Giuanni Batista Tuveri
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Sigismondo Arquer
Francesco Casula, Marco Sitzia
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Giuseppe Dessì
Francesco Casula, Veronica Atzei
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Montanaru
Francesco Casula, Joyce Mattu
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Egidio Pilia
Marcello Tuveri, Ivo Murgia
Egidio Pilia
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Gratzia Dore
Francesco Casula
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Casa

Casa: Cgil-Sunia, 125 mila famiglie a rischio sfratto per la crisi

La proroga del blocco degli sfratti non risolve “il dramma delle morosità” determinate dalla crisi che potrebbe buttare fuori dalla casa che abitano 125 mila famiglie nei prossimi sei mesi, e almeno altrettante potrebbero perdere l’abitazione nel prossimo triennio. E’ la stima della Cgil e del Sunia contenuta nello studio ‘Crisi e sfratti, i numeri del disagio abitativo’ che incrocia gli effetti della crisi economica con le spese legate all’abitare. 

Un “vero e proprio allarme”, come osserva la responsabile Politiche abitative della Cgil Nazionale, Laura Mariani, secondo la quale: “Il dato degli sfratti, unito all’impossibilità di trovare una soluzione abitativa a costi sostenibili, rappresenta un’emergenza sociale gravissima”.

Nello studio del sindacato di corso d’Italia, condotto insieme a quello degli inquilini, si sottolinea come nel cosiddetto ‘milleproroghe’, confluito via emendamento nella legge di stabilità, sia stata prevista la proroga del blocco degli sfratti per le famiglie di anziani, di portatori di handicap e di malati terminali che abbiano in pendenza un provvedimento esecutivo per finita locazione.  “Una misura fondamentale che riguarda 30 mila famiglie”, si legge nello studio ma che “non affronta, tuttavia, le morosità incolpevoli, legate a condizioni economiche particolarmente critiche di chi non riesce più a sostenere le spese per l’abitazione, condizione aggravata negli ultimi anni dalla crisi”.

Secondo rielaborazioni della Cgil e del Sunia, basate sui dati del Ministero degli Interni, infatti, negli ultimi 5 anni sono stati emessi circa 290 mila provvedimenti di sfratto, di cui 240 mila per morosità. Nello stesso periodo le esecuzioni sono state 140 mila, di qui almeno 100 mila per morosità. 

Una proiezione contenuta nello studio Cgil-Sunia spiega che ai 150 mila provvedimenti emessi, e che potrebbero essere eseguiti nei prossimi mesi, se ne potrebbero aggiungere altri 150 mila. Una valutazione che ha alla base l’analisi del trend negli ultimi anni e che fa stimare alla Cgil e al Sunia un totale di 300.000 sfratti verosimilmente eseguibili nei prossimi 3 anni, 250.000 di questi motivati da morosità. 

“Senza interventi in direzione di una maggiore disponibilità di abitazioni a prezzi sostenibili e senza forme di sostegno ai redditi delle famiglie, il problema degli sfratti non potrà che acuirsi”, afferma Daniele Barbieri, segretario generale del Sunia, in merito alle proiezioni contenute nello studio.
 
Lo studio non si limita alle sole proiezioni per il prossimo triennio ma riporta i risultati di un monitoraggio, condotto nel corso dell’anno, su di un campione di mille famiglie sotto sfratto relativo alla tipologia delle famiglie sottoposte a sfratto per morosità. 

I dati del 2012 evidenziano l’aumento di “morosità incolpevoli”, legate a condizioni economiche particolarmente critiche di chi non riesce più a sostenere le spese per l’abitazione. Il monitoraggio evidenzia infatti che i giovani, con età inferiore a 35 anni, rappresentano il 21% del totale delle famiglie sotto sfratti. Si tratta perlopiù di lavoratori precari o che hanno perso nel corso dell’ultimo biennio il posto di lavoro (erano il 20% nel 2011, il 18% nel 2010, il 4% nel 2009). Le famiglie di migranti rappresentano invece il 26% del totale. In questo caso si tratta di nuclei composti in media da tre o più persone (erano sempre  il 26% nel 201, il 24% nel 2010, il 22% nel 2009).

Infine i nuclei composti da anziani che rappresentano il 38% del totale delle famiglie (erano il 35% nel 2011, il 27% nel 2010, il 25% nel 2009) dei quali due terzi composti da una persona che vive sola. 

In generale il 62% dei nuclei familiari ha figli e di queste due terzi hanno figli minori; il 35% dei casi riguarda nuclei in cui il percettore ha perso il posto di lavoro (era il 32% nel 2011, il 28% nel  2010, il 20% nel 2009). 

Alla luce di questi dati, osserva Mariani, “permane il problema strutturale del settore abitativo: l’assenza di politiche specifiche, soprattutto per le fasce medio-basse, e la conseguente carenza di un’offerta di abitazioni in affitto a prezzi sostenibili, in grado di garantire mobilità abitativa, in presenza di una scadenza contrattuale non rinnovata. 

Una situazione aggravata – conclude Mariani – dall’esiguità del patrimonio di edilizia pubblica che dovrebbe rispondere ai nuclei più disagiati”.

INPS: circolari e messaggi

 


Gentile Cliente, 
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni >INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Circolare numero numero 140 del 14-12-2012
  Contenuto:  Assicurazione Sociale per l?Impiego (ASpI), istituita dall?art.2 della legge 28 giugno 2012, n. 92. Aspetti di carattere contributivo.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 139 del 13-12-2012
  Contenuto:  rilascio della procedura ?Portale dei servizi per il CTU?
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 138 del 13-12-2012
  Contenuto:  Indennità antitubercolari.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 137 del 12-12-2012
  Contenuto:  Legge 28 giugno 2012, n. 92. Novità in materia di incentivi all?assunzione. Regole generali. Applicazione agli incentivi per l?assunzione dei lavoratori disoccupati o in cigs da almeno 24 mesi e dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20489 del 12-12-2012
  Contenuto:  Eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 verificatisi nei territori delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo. Differimento del termine per il versamento dei contributi soggetto di sospensione.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20195 del 07-12-2012
  Contenuto:  Recupero informazioni TFR 2012 per le imprese creditizie, finanziarie e strumentali.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20194 del 07-12-2012
  Contenuto:  Gestione separata di cui all?art.2, co. 26, L. 335/1995. Chiarimenti concernenti il recupero, ad opera degli istituti scolastici, della quota a carico dei collaboratori ex LSU. Msg. n. 011111 del 3 luglio 2012. Chiarimenti.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20135 del 06-12-2012
  Contenuto:  Decreto Legge n.174 del 10 ottobre 2012, pubblicato su G.U. n.237 del 10.10.2012. Eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 verificatisi nei territori delle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo. Ripresa dei versamenti e modalità di recupero dei contributi sospesi. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20123 del 06-12-2012
  Contenuto:  Apprendistato. D.Lgs. 15 settembre 2011, n. 167. Legge 12 novembre 2011 n. 183, art. 22. Circolare 128 del 02 novembre 2012. Modalità di compilazione del flusso UniEmens ? Dichiarazione ?De minimis? per la fruizione dello sgravio contributivo: chiarimenti e integrazioni.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20028 del 05-12-2012
  Contenuto:  Pensionati ex IPOST, ex INPDAP, ex ENPALS ultrasessantacinquenni iscritti presso le gestioni autonome degli artigiani e degli esercenti attività commerciali. Riduzione contributiva di cui all?art. 59, comma 15, L. 449/1997.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 20027 del 05-12-2012
  Contenuto:  Maestri di sci – obbligo contributivo ? chiarimenti
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 136 del 03-12-2012
  Contenuto:  Articolo 21 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 211, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 ? Linee per l?integrazione organizzativa nel periodo transitorio, delle funzioni del soppresso Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo (ENPALS) – costituzione del ?Polo specialistico per la gestione del sistema informativo dell?ex Ente Nazionale di Previdenza dei lavoratori dello spettacolo e dello sport professionistico?.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 135 del 03-12-2012
  Contenuto:  disciplinare per l?utilizzo degli strumenti informatici
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 134 del 28-11-2012
  Contenuto:  Accordo di collaborazione operativa Inps-Tributaristi iscritti alle Associazioni INT, ANCOT, ANCIT, LAPET, LAIT
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 133 del 26-11-2012
  Contenuto:  Articolo 81, Decreto Legislativo n. 267/2000 ? amministratori locali in aspettativa con onere del versamento in proprio della contribuzione a partire dal 1° gennaio 2008. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 132 del 26-11-2012
  Contenuto:  Aziende agricole: addizionale INAIL per la copertura del danno biologico per l?anno 2011. Gestione importi a credito per anticipazione prestazioni.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 131 del 19-11-2012
  Contenuto:  Gestione ex Inpdap. Presentazione e consultazione telematica in via esclusiva delle istanze per prestazioni pensionistiche previdenziali e posizione assicurativa in attuazione della Determinazione Presidenziale n. 95 del 30 maggio 2012.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 18728 del 15-11-2012
  Contenuto:  Circolare n. 117/2012 ? Modalità di presentazione telematica delle domande per la fruizione dei permessi di cui all?art. 33 della legge del 5 febbraio 1992, n. 104 ? Precisazioni – Ambito di applicazione soggettivo.
Tipologia:  MESSAGGIO

Lo staff di NewsLetter Hermes


Ulteriori informazioni di interesse generale si possono trovare sul sito dell’Istituto www.INPS.it sezione InformazioniINPSComunica


Questo servizio è gratuito ed è offerto dall’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Per non ricevere più le NewsLetter HERMES rispondere (reply) a questa e-mail specificando nell’oggetto (subject):Cancella NewsLetter Hermes


nota sulla Tutela dei Dati Personali

Cgil, Cisl, Uil, Federconsumatori, Adiconsum, Adoc su legge professioni non regolamentate

 

Oggi la Commissione Attività Produttive della Camera in sede legislativa ha approvato in via definitiva il disegno di legge sulle professioni non regolamentate in ordini o collegi. 

Si tratta di un momento di particolare importanza nell’evoluzione del sistema professionale italiano poiché il provvedimento, attraverso la regolamentazione delle associazioni professionali, può offrire, dopo oltre un decennio di discussioni, un primo significativo contributo alla tutela del consumatore e di tutti cittadini che, quotidianamente, usufruiscono delle prestazioni di tali professionisti.

L’impatto della legge riguarda, infatti, più di tre milioni di persone che si occupano di design, pubblicità, grafica, traduzioni, consulenza aziendale, archeologia, formazione, ma anche di periti assicurativi, consulenti di investimento, counselor, tributaristi, biotecnologi, pedagogisti, mediatori familiari, optometristi, enologi ed enotecnici, guide turistiche e ambientali eccetera.

Cgil, Cisl e Uil, che unitariamente a Adoc, Adiconsum e Federconsumatori si sono attivate in questi mesi per migliorare il testo di legge, auspicano innanzitutto che il Ministero dello Sviluppo Economico attivi velocemente i meccanismi previsti dalla legge per la selezione delle associazioni e la conseguente tutela dei consumatori, e faccia chiarezza sulla piena volontarietà in merito alla adozione delle Norme UNI.

Cgil, Cisl e Uil e le Associazioni dei Consumatori si impegnano fin da ora a sollecitare le associazioni degli imprenditori al fine di avviare il percorso di costituzione dei Comitati di Indirizzo e Sorveglianza previsti dall’articolo 4 della legge stessa e di definizione dei principali criteri di valutazione e rilascio dei sistemi di qualificazione e competenza, che coinvolgono le Associazioni Professionali non organizzate in ordini e collegi.

Non c’è dubbio, affinché il processo di autoregolamentazione dei liberi servizi professionali sia autenticamente imparziale e trasparente, che l’attenzione si sposta ora dalla sfera legislativa al terreno delle regole, dei criteri e delle procedure.

Tale passaggio, necessario poiché la legge prevede processi di attestazione e certificazione volontaria delle effettive competenze professionali delle associazioni e dei professionisti iscritti e non, dovrà implicare l’applicazione rigorosa dei principi e dei requisiti in materia di linee guida, di accreditamento e certificazione, secondo quanto stabilito dalle normative europee e nazionali.

D’altra parte, nell’era della conoscenza e dei saperi, questa è la via maestra per garantire i cittadini/consumatori e, nel contempo, dare dignità ai più di 3 milioni di professionisti che fino ad oggi hanno esercitato la loro attività professionale privi di tutela, pur rappresentando il 14% del bacino occupazionale del nostro territorio e producendo il 4% del Pil nazionale.

Ricongiunzioni onerose

  • On. Maria Luisa GNECCHI

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ci sono 1442 risultati
come: emendamento: status: ddl cui si riferisce: voti e commenti
degli utenti:

C

11.304 – Dopo il comma 6, aggiungere i seguenti: 6-bis. Il termine del 31 dicembre 2010, di cui all’articolo 8-duodecies, comma 2-bis, del decreto-legge 8 aprile 2008, n. 59, convertito, con modificazioni,…

25/01/2012

Presentato

C.4865

C

0.6.55.2 – All’emendamento 6.55 dei Relatori, comma 2-bis, dopo le parole: legge 22 dicembre 2011, n. 214, aggiungere le seguenti:, da adottarsi, sentite le organizzazioni sindacali comparativamente più…

18/01/2012

Presentato

C.4865

C

1.30 – Al comma 4, primo periodo, sostituire le parole: 31 dicembre 2005 con le seguenti: 30 settembre 2003.

17/01/2012

Presentato

C.4865

C

1.25 – Dopo il comma 6, aggiungere il seguente: 6-bis. L’INPS, prima di avvalersi delle proroghe di cui ai commi 1, 2 e 4 del presente articolo deve procedere al riassetto organizzativo e funzionale…

17/01/2012

Presentato

C.4865

C

1.31 – Dopo il comma 6, aggiungere il seguente: «6-bis. I termini e le modalità previsti per l’attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, commi 3 e 4 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138,…

17/01/2012

Presentato

C.4865

C

6.17 – Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: La proroga del regime previdenziale prevista dall’articolo 24, comma del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge, con modificazioni,…

17/01/2012

Inammissibile

C.4865

C

6.18 – Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. All’articolo 24, comma 14, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, legge 22…

17/01/2012

Presentato

C.4865

P

6.51 – Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. All’articolo 24, comma 14, lettera e) del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1,…

17/01/2012

Presentato

C.4865

C

6.19 – Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. All’articolo 24, comma 14, alinea, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011,…

17/01/2012

Presentato

C.4865

C

6.20 – Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. Per i lavoratori che abbiano già risolto il rapporto di lavoro in ragione di accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo stipulati…

17/01/2012

Presentato

C.4865

C

6.21 – Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. Le disposizioni di cui all’articolo 44, comma 2, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 22…

17/01/2012

Inammissibile

C.4865

C

6.22 – Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. Le disposizioni di cui all’articolo 24, comma 17, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 22…

17/01/2012

Presentato

C.4865

C

6.25 – Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. Le disposizioni di cui al terzo e quarto periodo del comma 10, dell’articolo 24, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge, con…

17/01/2012

Presentato

C.4865

C

6.23 – Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. Per i lavoratori che beneficiano delle disposizioni di cui all’articolo 13, della legge 27 marzo 1992, n. 257, le disposizioni di cui al terzo e…

17/01/2012

Presentato

C.4865

C

6.24 – Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: 2-bis. All’articolo 24, comma 6, alinea, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, legge…

 

Tornano le ricongiunzioni gratuite

Pensioni: chi godrà del nuovo regime e a quali condizioni

“Partivamo da una legge sbagliata fatta dal governo precedente e per giunta interpretata male […]. Abbiamo ritenuto che la via migliore fosse una correzione della norma del 2010, anziché una sua reinterpretazione per via amministrativa”. Con queste parole pronunciate nel corso di un’intervista per La Stampa, il Ministro Fornero ha presentato la soluzione temporanea data dal Governo al problema delle ricongiunzioni eccessivamente onerose. Con un emendamento alla Legge di Stabilità, infatti, sono state introdotte delle alternative praticabili da coloro che, nel corso della propria carriera, hanno versato contributi in diversi fondi previdenziali. Vediamo cosa cambierà, salvo modifiche dell’ultimo minuto.

Occorre innanzitutto premettere che con la Legge n. 122/2010 dal 1° luglio 2010 le ricongiunzioni contributive da gratuite sono diventate a pagamento, con notevole aggravio per gli italiani intenzionati a trasferire quanto versato nelle varie gestioni pensionistiche. L’unica altra via praticabile era dunque la totalizzazione che, tuttavia, si basa sull’applicazione del metodo contributivo puro che, essendo legato all’aspettativa di vita e ai versamenti effettuati, garantisce un assegno pensionistico più sfavorevole rispetto a quello retributivo adottabile per le ricongiunzioni (almeno per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 2011).

E veniamo dunque alle novità previste dall’emendamento ad hoc apportato alla Manovra finanziaria.

Le ricongiunzioni torneranno a essere gratuite per coloro che sono passati dal pubblico impiego, o da un fondo sostitutivo ed esonerativo, all’INPS prima del 30 luglio 2010. Per chi ha effettuato il passaggio successivamente a questa data, invece, il problema è stato “parzialmente risolto”, nel senso che la non onerosità è ammessa solo per la pensione di vecchiaia e non anche per quella di anzianità, e unicamente se sono stati maturati i requisiti restrittivi introdotti con la Riforma Fornero. Qualora poi fossero state già versate delle somme dal 1° luglio 2010 ai fini della ricongiunzione onerosa, potrà essere richiesta la restituzione delle stesse entro un anno, fino al 31 dicembre 2013.

Analizzando più nello specifico la novità contenuta nell’emendamento, non si tratta di un vero e proprio ritorno al passato, quanto piuttosto di una variante della totalizzazione che diventa “retributiva”, nel senso che i contributi potranno essere cumulati senza però perdere il beneficio del calcolo fondato sulle retribuzioni. In particolare, ciascun ente coinvolto calcolerà le proprie quote di pensione “sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento”, diversamente da quanto accade con la ricongiunzione onerosa vera e propria, dove l’assegno finale è legato alla media delle retribuzioni percepite negli ultimi anni.

Sanità

Sanità: Comitato StopOpg, ok sequestro ospedali, strutture indegne

“Il sequestro degli ospedali psichiatrici giudiziari a Montelupo Fiorentino e a Barcellona di Pozzo di Gotto, disposto dalla commissione d’inchiesta presieduta dall’onorevole Marini conferma la drammatica situazione in cui sono tuttora costretti a vivere nostri concittadini all’interno degli ultimi residui manicomiali”. E’ quanto afferma in una nota il comitato ‘Stop Opg’ per l’abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari, costituito da un vasto cartello di associazioni tra cui la Cgil e la Fp Cgil.

“Sequestri  – spiega Stefano Cecconi del comitato ‘Stop Opg’-  che sottolineano anche “la denuncia dei ritardi e delle inadempienze del governo e di molte regioni e Asl nell’attuare la chiusura degli Opg, previsti dalle leggi del nostro Paese. Gli Opg, com’erano i manicomi, sono incompatibili per loro natura con le cure e la riabilitazione cui hanno diritto tutti cittadini”. 

Per l’esponente del comitato ‘Stop Opg’ si tratta di “persone e non pacchi da trasferire che hanno diritto di essere riportate nella regione di appartenenza per ricevere un’assistenza individuale: con progetti terapeutico riabilitativi, differenziati a seconda del bisogno assistenziale, a cura del Dipartimento di Salute Mentale di residenza. 

Percorsi che permettono le dimissioni, il ricovero, se necessario, in piccole strutture o comunità, e anche l’esecuzione della misura di sicurezza alternativa all’Opg; come prevedono due sentenze della Corte Costituzionale e le leggi ancora non applicate”.

” Le stesse leggi – conclude Cecconi -“che assegnano finanziamenti speciali e aggiuntivi per chiudere gli Opg (38 milioni di euro per spese correnti quest’anno e 55 milioni dall’anno prossimo) e che non sono ancora stati utilizzati”.

Infortuni e malattie professionali

Infortuni e malattie professionali: rivalutate le prestazioni economiche Inail

Da gennaio 2012, sono state rivalutate le prestazioni economiche riconosciute ai lavoratori infortunati e tecnopatici.  Il minimale e il massimale, in base ai quali saranno calcolate le rendite, sono di  15.514,80 euro e di 28.813,20 euro.

I patronati del Ce.Pa (Acli, Inas, Inca e Ital) segnalano a tutti i lavoratori che debbano effettuare verifiche in materia, che tali complessi controlli richiedono l’intervento di personale competente e professionale. 

Il Ce.Pa invita, quindi, gli interessati a rivolgersi al Patronato di fiducia per controllare la correttezza dell’applicazione dei nuovi importi delle prestazioni.

Si suggerisce, tuttavia, di fare attenzione alle comunicazioni di alcune associazioni che  invitano gli assicurati a presentarsi presso le loro sedi, per espletare i controlli. Sono, infatti, pervenute diverse segnalazioni circa inviti recapitati ai nostri patrocinati senza che questi abbiano mai conferito delega a  tali associazioni

A seguito di tale situazione il Ce.Pa ha provveduto a interessare immediatamente sia il  Ministero che gli  enti preposti, affinché vigilino e verifichino quanto accaduto.

Ricongiunzioni onerose

Ricongiunzioni onerose – Le novità nella legge di stabilità

La Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento al ddl di stabilità che introduce alcune modifiche in materia di costituzione della posizione assicurativa all’Inps e di utilizzo della contribuzione accreditata in diverse gestioni previdenziali. Il provvedimento  per diventare legge, deve essere approvato sia dalla Camera che dal Senato.

In sintesi, rispetto all’attuale quadro normativo ed interpretativo, l’emendamento introduce  due principali novità:

1. gli iscritti alle ex Casse degli IIPP (Cpdel, Cps, Cpi e Cpug) cessati dal servizio entro il 30 luglio 2010 senza diritto a pensione possono trasferire gratuitamente la posizione assicurativa all’Ago-Inps (art. 2, comma 22-bis del provvedimento);

2. i soggetti titolari di due o più posizioni assicurative (Fpld, Gsla, Gestione separata, Fondi esclusivi, Fondi sostitutivi) possono cumulare i vari periodi di contribuzione per ottenere un’unica pensione (art. 2, comma 22-ter del provvedimento).

In pratica con il comma 22-bis si dovrebbe superare la rigidità interpretativa degli istituti previdenziali (Inpdap/Inps) che negavano agli iscritti alle ex Casse degli IIPP (Cpdel, Cpi, Cps, Cpug) cessati dal servizio senza diritto a pensione entro il 30.7.2010 la possibilità di costituire la posizione assicurativa all’Inps tramite la legge 322/58, se non avevano presentato entro la medesima data la specifica domanda.

Il Centro Patronati Inas/Cisl, Inca/Cgil, Ital/Uil e Acli, aveva chiesto all’Istituto previdenziale di risolvere la questione in via amministrativa, come già avvenuto per gli iscritti agli ex fondi elettrico e telefonico ed al fondo volo. Se l’emendamento verrà approvato gli iscritti all’ex Cpdel, Cpi, Cps e Cpug cessati entro il 30.7.2011 senza diritto a pensione potranno chiedere il trasferimento della posizione assicurativa all’Ago-Inps in modo gratuito, come già avviene per gli ex Statali e per gli ex iscritti ai fondi sostitutivi  che si trovano nelle medesime condizioni.

Tuttavia, l’emendamento  non risolve i casi dei dipendenti già iscritti o iscritti all’ex Inpdap successivamente al 30.7.2010, anche se precari e occupati per brevi periodi (anche per un solo giorno) dopo la predetta data. Vengono, infatti, confermate le normative che prevedono l’annullamento della costituzione della posizione assicurativa all’Ago-Inps. 
Non vengono, inoltre, risolti  i casi di lavoratrici e lavoratori, in particolare di quelli della scuola, cessati dopo il 30/7/2010 senza diritto a pensione in Inpdap, anche se a quella data avevano in corso il periodo di preavviso. Per tutti i lavoratori con periodi di iscrizione all’Inpdap successivi al 30.7.2010, infatti, rimane preclusa la possibilità di trasferire gratuitamente la contribuzione all’Inps.

Con il comma 22-ter viene introdotta invece la possibilità di cumulare tutti i periodi di iscrizione alle diverse forme previdenziali (ad eccezione delle casse professionali), al fine di ottenere un’unica pensione. Tale possibilità è comunque molto limitata in quanto non può essere richiesta dai lavoratori che hanno maturato un diritto a pensione autonoma in una singola gestione ed, inoltre, tale possibilità è ammessa esclusivamente per ottenere la pensione di vecchiaia e i trattamenti di inabilità ed ai superstiti.

La facoltà di chiedere la pensione di vecchiaia con il cumulo dei contributi è consentita, ovviamente, solo al compimento dell’età pensionabile e solo ai soggetti che non hanno maturato il diritto a pensione in nessuna gestione previdenziale. Per quanto riguarda l’età pensionabile, il  comma 22-quinquies dispone che il diritto è conseguibile in presenza dei requisiti anagrafici più elevati tra quelli previsti tra i vari ordinamenti.

Con questo emendamento non vengono risolti i casi dei lavoratori precoci che possiedono anche 42 anni e più di contribuzione complessiva accreditata, ad esempio, in Inps e in Inpdap. Tali lavoratori, infatti potranno accedere a pensione con il cumulo solo al compimento dell’età pensionabile, non prima, quindi, di 66 anni e 3 mesi nel periodo 2013/2015, e solo se non hanno raggiunto 20 anni di contributi in nessuna gestione. 
Non vengono risolti i problemi dei dipendenti pubblici che cessano dal servizio senza diritto a pensione in Inpdap ma con diritto in Inps (almeno 20 anni di contributi). In tali  casi infatti non è possibile chiedere la pensione di vecchiaia con il cumulo, non è possibile trasferire gratuitamente la contribuzione all’Inps  né ottenere la pensione supplementare Inpdap.

In sostanza, per questi lavoratori non cambia nulla, e se vorranno ricongiungere lo dovranno fare onerosamente oppure totalizzando i contributi ai sensi del Dlgs n. 42/2006.

Rapporto coesione sociale

Rapporto coesione sociale – Retribuzioni donne inferiori del 28% a quelle degli uomini e cresce il rischio povertà

Le retribuzioni medie giornaliere in Italia, escluse quelle dei lavoratori domestici, sono di 85,80 euro (+1,7% sul 2010) ma permane un divario consistente tra donne e uomini. Se per gli uomini la retribuzione media e’ di 96,90 euro al giorno, le donne possono far conto su una media di appena 69,50 euro (il 28% in meno). E’ quanto emerge dal Rapporto sulla coesione sociale di Istat, Inps e ministero del lavoro presentato oggi.

Il livello medio piu’ alto delle retribuzioni giornaliere e’ nel Nord-ovest con 93,9 euro (e un picco di 97,20 euro in Lombardia). I valori piu’ bassi sono quelli delle Isole (71,90 euro) e del Sud (73,20 euro) con la Calabria fanalino di coda (68,7 euro).

Le retribuzioni medie giornaliere risultano differenziate in base all’eta’ dei lavoratori. I valori sono inferiori ai 60 euro al giorno per i dipendenti sotto i 20 anni (45,30 euro) e per quelli 20-24enni (55,30 euro), mentre superano i 100 euro giornalieri per i 50-54enni (102,60 euro) e per i lavoratori fra i 55 e i 59 anni (109,20 euro). La retribuzione dipende molto dalla qualifica lavorativa (escludendo quelle dirigenziali e particolari); gli apprendisti guadagnano in media 52,40 euro al giorno, gli operai 68,80 euro, gli impiegati 90,90 euro, i quadri raggiungono una quota media di 196,40 euro.

Ma nel Rapporto viene anche fotografata un’Italia affaticata che combatte la crisi economica ma che non riesce a fronteggiare il “rischio povertà” che è cresciuto dal 26,3% del 2010 al 29,9% del 2011.

Sono 2,782 milioni di famiglie che nel nostro Paese sono in una condizione di povertà relativa . Per quanto riguarda invece i dati relativi alla povertà assoluta siamo passati dal 3,5% del 2005 al 5,3% del 2011. Un dato che è più pesante nelal fascia d’età degli ultra65enni….

Dal 2013 arriva ASpI

Circolare Inps – Addio sussidio di disoccupazione, dal 2013 arriva ASpI

Conto alla rovescia per il debutto dell’Aspi, la nuova assicurazione per l’impiego che sostituirà dal 2013 l’indennità contro la disoccupazione involontaria e a regime dal 2017 anche l’indennità di mobilità. La nuova assicurazione, chiarisce l’Inps in una circolare, si caratterizza per l’ampliamento della platea dei soggetti tutelati, per l’aumento della misura e della durata delle indennità erogabili agli aventi diritto, e per un sistema di finanziamento alimentato da un contributo ordinario nonchè da maggiorazioni contributive.

Avranno la nuova assicurazione tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, compresi gli apprendisti e i soci lavoratori di cooperativa. Sono esclusi i giornalisti e il clero.

Per le retribuzioni mensili fino a 1180 euro mensili (valore 2013) l’ASpI sarà il 75% (dal 60% attuale per l’indennità di disoccupazione). In ogni caso non si può superare l’importo per il 2013 di 1.119,32 euro. Per beneficiarne dell’Aspi è necessaria un’anzianità assicurativa pari a due anni, e almeno un anno di contribuzione nel biennio precedente. La prestazione potrà essere per 12 mesi se si hanno meno di 55 anni e per 18 mesi per gli over 55. Dopo i primi sei mesi è prevista una riduzione del 15% dell’importo e di un altro 15% dopo ulteriori sei mesi.

L’Aspi sarà finanziata da una contribuzione fissa, a carico del datore di lavoro, pari al 1,31% (lo stesso versato oggi per la disoccupazione nei rapporti di lavoro dipendente) ma è prevista una contribuzione aggiuntiva dei datori di lavoro per i contratti a termine dell’1,4%. Sarà possibile trasformare l’indennita’ Aspi in liquidazione per poter così avere un capitale e avviare un’impresa. Il lavoratore che però rifiuta un impiego con una retribuzione superiore almeno del 20% rispetto all’indennità che percepisce perde il sussidio.

ansa