“Nell’ambito delle iniziative del Governo Argentino per tutelare e rafforzare la propria moneta, anche le pensioni dei nostri connazionali lì residenti saranno pagate in pesos anziché in euro, benché l’Inps -come da norma- le eroghi ovviamente in euro.

Secondo la presidente dell’Inca, Morena Piccinini, il tasso fissato per il cambio fa perdere quasi un peso per ogni euro rispetto al tasso di cambio di mercato: questo crea un evidente ed insostenibile colpo al reale valore della pensione che gli italiani in Argentina ricevono.

“Fermo restando il pieno diritto del Governo Argentino di agire per rafforzare la propria moneta – osserva Piccinini – , si tratta però in questo caso di un intervento punitivo e ingiustificato contro migliaia di cittadini anziani che si vedono improvvisamente restringere una pensione che avevano guadagnato di diritto dopo anni di lavoro.”

“In passato – continua la presidente -, grazie all’iniziativa congiunta di quanti rappresentano e tutelano la comunità italiana in Argentina (Istituzioni diplomatiche e consolari, Associazioni, Parlamentari Italiani, Patronati…), si era riusciti a “bloccare” questa situazione”.

“Chiediamo pertanto – afferma la presidente dell’Inca – che non solo le Istituzioni diplomatiche e consolari, ma il Governo Italiano e il MAE si impegnino con il Governo Argentino a rappresentare e tutelare la condizione dei nostri connazionali, affinché venga loro garantita l’erogazione della pensione in euro o, comunque, ad un tasso di cambio pari a quello del mercato corrente.”

“Il modo che ha il nostro Governo per non lasciare soli gli italiani residenti in altri Paesi – chiarisce Piccinini – è intervenire concretamente quando si presenta, all’estero, un problema del genere: un problema che può stravolgere negativamente le condizioni di vita quotidiana di migliaia di persone.”