Archivio mensile:marzo 2012

Domande di disoccupazione con requisiti ridotti dei “programmisti-registi”

NEWS

 

I dipendenti della Rai assunti a tempo determinato con la qualifica di “programmisti-registi”, qualifica generica all’interno della quale sono raggruppate varie professionalità sono stati segnalati dall’azienda all’Enpals come appartenenti alla categoria “registi”. 

A seguito di questa comunicazione c’è il rischio che, in occasione della campagna per la disoccupazione con requisiti ridotti 2012 , l’Inps respinga le domande presentate da chi  riveste tale qualifica professionale limitandosi a verificare la sua appartenenza alla categoria denunciata dall’azienda.

I programmisti-registi che si vedessero negare la prestazione potranno rivolgersi alle sedi dell’Inca, presenti su tutto il territorio nazionale (www.inca.it/dovetrovarci.htm) per presentare ricorso al Comitato provinciale Inps.

Ilo: serve un “pavimento” di protezione sociale

NEWS

 

La prossima Conferenza internazionale del lavoro (ILC) si svolgerà a Ginevra dal 30 maggio al 15 giugno 2012. In aggiunta ai consueti punti in agenda (rapporti sull’applicazione delle Convenzioni, questioni finanziarie e di bilancio etc.), i temi che saranno specificamente trattati in quella sede riguarderanno la proposta di una Raccomandazione sul “social protection floor” (c.d. zoccolo di protezione sociale), il lavoro dei giovani, i principi e i diritti fondamentali al lavoro.

L’esigenza di discutere una possibile Raccomandazione sul “social protection floor” era maturata già lo scorso anno quando il gruppo dei lavoratori aveva specialmente sottolineato il bisogno di una Raccomandazione a supporto delle norme vigenti, che potesse rappresentare un riferimento flessibile e di rilevanza per gli Stati membri nella definizione di uno zoccolo di protezione sociale, secondo le situazioni nazionali e i livelli di sviluppo. Riaffermando il diritto universale alla protezione ed alla sicurezza sociale come un diritto umano ed un elemento necessario per lo sviluppo economico e sociale e per il progresso, la Raccomandazione dovrà definire una serie di garanzie di base per ridurre la povertà, la vulnerabilità e l’esclusione sociale.

Il tema della crisi occupazionale dei giovani sarà sottoposto anch’esso alla discussione generale della prossima ILC. L’ultima volta che la Conferenza discusse del lavoro dei giovani fu nel 2005, quando adottò una risoluzione in proposito. Da allora ad oggi, la questione ha assunto una dimensione senza precedenti per rilevanza quantitativa e qualitativa: gli altissimi livelli di disoccupazione giovanile, le crescenti difficoltà affrontate dai giovani nel passaggio dalla scuola/università al lavoro, l’estensione delle fasce di precarietà e il deterioramento della qualità delle limitate occasioni lavorative sono elementi di grande preoccupazione per gli Stati in tutte le regioni del mondo.

Uno dei principali obiettivi della Conferenza nelle sue conclusioni dovrebbe essere la definizione di un piano di azione con le priorità sull’attuazione dei principi e diritti fondamentali al lavoro nel periodo 2012-2016.

INPS: circolari e messaggi

Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Circolare numero numero 44 del 23-03-2012
  Contenuto:  Decreto del Ministro dell?Economia e delle Finanze 12 dicembre 2011 ?Modifica del saggio di interesse legale?, pubblicato sulla G.U. n. 291 del 15 dicembre-2011.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 5197 del 23-03-2012
  Contenuto:  Gestioni artigiani e commercianti – telematizzazione in via esclusiva delle domande di prestazione/servizio gestione artigiani e commercianti
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 43 del 21-03-2012
  Contenuto:  Decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito nella legge 15 luglio 2011, n. 111 (in G.U. 16/07/2011, n. 164). Disposizioni in materia di contenzioso previdenziale ed assistenziale. Articolo 38, comma 6 e 7: pubblicazione degli elenchi nominativi dei lavoratori dell?agricoltura.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 42 del 21-03-2012
  Contenuto:  D.L. n.78 del 31 maggio 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Determinazione presidenziale n. 75 del 30 luglio 2010 ?Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall?INPS ai cittadini? e n. 277 del 24 giugno 2011 ?Istanze e servizi ? Presentazione telematica in via esclusiva ? decorrenze?.Modalità di presentazione telematica della domanda di trattamento per il rimpatrio dei lavoratori provenienti da paesi extracomunitari.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 41 del 21-03-2012
  Contenuto:  D.L. n. 78 del 31 maggio 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Determinazione presidenziale n. 75 del 30 luglio 2010 ?Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall?INPS ai cittadini? e n. 277 del 24 giugno 2011 ?Istanze e servizi ? Presentazione telematica in via esclusiva – decorrenze?. Nuove modalità di presentazione della domanda di trattamento di fine rapporto e relative anticipazioni dei dipendenti di aziende esattoriali .
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 4999 del 21-03-2012
  Contenuto:  unicità della posizione aziendale: assolvimento dell?obbligo della comunicazione delle unità operative. Indicazione della ?matricola di provenienza?. Adempimenti.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 40 del 19-03-2012
  Contenuto:  Determinazione per l?anno 2012 delle retribuzioni convenzionali di cui all?art. 1 e 4, co.1, del decreto-legge 31.7.1987, n. 317, convertito con modificazioni in legge 3.10.1987, n. 398 per i lavoratori all?estero in Paesi non legati all?Italia da accordi in materia di sicurezza sociale. Regolarizzazioni contributive.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 39 del 19-03-2012
  Contenuto:  Rimborso dei contributi indebiti pagati a seguito di cartella di pagamento ? contribuenti iscritti alla Gestione Separata ex art. 2, comma 26, della legge n. 335/1995 ? Istruzioni contabili e variazione al piano dei conti
Tipologia:  CIRCOLARE

“NON PARLARE IN DIALETTO” E PERCHÉ NO?

COSE DELL’ISOLA

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del 24 marzo 2012

 

di FRANCESCO CASULA

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Perdura imperterrito un

pregiudizio soprattutto

nelle famiglie,

esemplificato dalla frase

ricorrente, rivolta ai figli

specie dai genitori: “Non parlare in

dialetto”. A significare che si ritiene

la Lingua sarda un impedimento per

l’apprendimento in generale, e per

la conoscenza delle Lingue in

particolare. Non capendo che la

conoscenza e l’uso normale e

quotidiano del Sardo non è da

considerarsi un fatto dannoso da

correggere e da controllare ma una

condizione che agisce

positivamente nelle psicodinamiche

dello sviluppo cognitivo e

relazionale tanto che l’educazione

bilingue ha delle funzioni che

vanno al di là dell’insegnamento

della lingua. Ovvero che la lingua

materna, ha un ruolo fondamentale

e decisivo nello sviluppo degli

individui, soprattutto dei giovani.

Questo è un dato ormai acquisito

dalle scienze sociali in genere oltre

che dalla linguistica. Non è un caso

che linguisti come Giacomo Devoto

e Tullio De Mauro raccomandino il

primo a dotare i giovani di un

“biglietto di andata e ritorno”,

dall’idioma di circolazione più

ristretta (la Lingua materna)

all’italiano e viceversa; il secondo a

fornire loro “un abbonamento multi

linee, che ci colleghi anche alle altre

grandi linee di cultura”:

abbonamento che contenga la

lingua materna e con essa l’italiano

e le altre lingue. Occorre dunque

inserire organicamente

l’insegnamento del Sardo nelle

Scuole di ogni ordine e grado. E

parlarlo. Ad iniziare dalla famiglia.

Scrive a questo proposito Giuseppe

Corongiu, già Direttore del Servizio

Lingua e Cultura sarda nella

Regione: “In realidade a faeddare su

sardu in domo damus un’agiudu a

sos pitzinnos pro èssere prus

abbistos pro su mundu de cras. Si

unu pipiu leat s’avesu de faeddare in

domo prus de una limba, narant sos

iscientziados chi ant isprobigadu

custu problema in su mundu,

isvilupat unu muntone de facultades

chi su pipiu monolingue no at.

Naramus sa beridade: no est chi chie

manìgiat duas limbas, a paridade de

cunditziones, siat prus intelligente

de unu monolingue, custu no. Ma

de seguru, a bisu de sa sièntzia

informada, custos pitzinnos ant unu

cherbeddu prus prontu e lascu. E in

prus resessit mègius a imparare

àteras limbas. Lu proant finas totu

sos avèrguos de laboratòriu chi at

fatu, pro nàrrere, sa professora

Antonella Sorace in s’universidade

de Edimburgu, una de sas mannas

in Europa in custu campu”.

Esopo: per non raccontar “favole “ senza morale sulla sicurezza in Europa

Indagine sui sistemi di protezione e tutela su malattia, infortuni e malattie professionali

L’Inca partecipa, insieme ad altri sei paesi europei, ad una indagine conoscitiva sui sistemi di protezione e tutela in materia di malattia, infortuni e malattie professionali. 

Esopo, come il grande scrittore di favole vissuto nel VI secolo a.c., ma anche come Europe Sociale Opportunités Portes Ouvertes

“Esopo” rappresenta un’idea dell’Unione Europea che, per non essere semplicemente una ” favola senza morale”, faccia perno sulla centralità della persona, ne assuma concretamente il valore, ne sviluppi la condizione sociale indipendentemente da dove ciascun individuo vive.

Questa è la premessa di un progetto, finanziato da fondi comunitari, finalizzato a promuovere azioni per la cooperazione e l’informazione sul coordinamento per la sicurezza sociale.

L’iniziativa prevede la realizzazione di una indagine che interesserà sei Paesi europei: Francia, Spagna, Inghilterra, Slovenia, Belgio e Italia, con lo scopo di conoscere il livello di consapevolezza delle lavoratrici e dei lavoratori, dei propri diritti in materia di malattia, infortunio e di malattia professionale.

In Italia, l’Inca si è impegnato a distribuire dei questionari ad un campione di lavoratori residenti in tre regioni: Liguria, Umbria e Lazio, ponendo particolare attenzione alla specificità di ciascuna realtà: 
• In Liguria saranno intervistati i transfrontalieri che fanno la spola tra Francia e la Liguria;
• In Umbria, saranno coinvolti i nord africani, maggiormente rappresentativi della manodopera extracomunitaria molto consistente nel territorio;
• Nel Lazio, ad essere sentita sarà la comunità dei romeni, in rappresentanza dei tanti stranieri presenti nella regione della Capitale.     

La raccolta dei questionari è iniziata già dal primo marzo e si concluderà il 31 maggio prossimo. Ad ottobre, in ciascun Paese partecipante si svolgerà un atelier e successivamente, a Marcinelle, in Belgio, saranno  illustrati i risultati dell’indagine in un seminario internazionale, al quale parteciperanno le principali organizzazioni sindacali dei paesi coinvolti nell’indagine, rappresentanti istituzionali della Comunità europea e la Confederazione europea dei sindacati.

Eternit

Eternit – Patologie da amianto

 

Nelle scorse settimane si è concluso il processo Eternit a cui come Inca abbiamo partecipato in qualità di consulenti tecnici delle parti civili (famigliari vittime, Cgil nazionale, Cgil Regionale Piemonte, Cgil Alessandria).

Nel nuovo numero della newsletter Inca è riportato il testo della audizione in aula della consulenza medico legale Inca  a contrasto delle tesi sostenute dai periti dell’Eternit.

10° 2012 numero newsletter-2.doc

La CGIL si prepara a una mobilitazione dura che cambi le norme del governo

NEWS

 

“I provvedimenti del governo sul mercato del lavoro, uniti alle precedenti scelte contengono un evidente tratto di ingiustizia verso lavoratori e pensionati e ripercorrono le strade di altri paesi sul superamento del modello sociale europeo. Il governo punta a imporre un ruolo residuale del sindacato confederale italiano e delle forze sociali e a introdurre un modello assicurativo individuale al posto del patto sociale storico”. Così Fulvio Fammoni, Segretario Confederale della CGIL, ha introdotto i lavori del Direttivo della CGIL che si è riunito ieri per discutere le contromosse del sindacato.
 
“Nel corso dei tre anni di governo Berlusconi – ha spiegato Fammoni –  abbiamo svolto un ruolo fondamentale: abbiamo tenuta aperta la speranza di cambiare. Ora dobbiamo passare ad una fase diversa dobbiamo ottenere risultati tangibili e mirare ad un disegno sociale e culturale alternativo: il primo nostro obiettivo è la modifica in parlamento delle norme proposte dal governo a partire da quelle sull’articolo 18”.
 
“Con le nuove norme – ha detto Fammoni – è molto facile prevedere che nei prossimi due/tre anni si avvii un vero e proprio processo di espulsione di massa di lavoratori ultracinquantenni che si troveranno senza lavoro e senza aver raggiunto i requisiti per la pensione. Con la fine prospettata della mobilità ci sarà un incentivo oggettivo ad espellere il maggior numero di lavoratori e le norme sul lavoro si mescoleranno a quelle sulla pensione. Migliaia di persone potrebbero così restare senza lavoro e senza pensione”.
 
Fammoni ha criticato anche i meccanismi di accesso alla nuova Aspi e la necessità di fare di più per la cancellazione delle variegate forme di contratto falso autonomo, che nascondono lavoro subordinato a tutti gli effetti.

Fammoni ha anche spiegato che il ruolo del sindacato nel corso della trattativa ha portato comunque a risultati. “Abbiamo introdotto il tema della crisi e dell’emergenza occupazione, spostato la fine degli ammortizzatori in deroga oltre il 2012. Abbiamo ottenuto che la Cassa integrazione straordinaria fosse mantenuta, mentre l’ipotesi iniziale era la sua cancellazione, con una transizione di 5 anni”.
 
Altri risultati sono in tema di stage, tirocini con la cancellazione di una delle forme più precarizzanti come gli associati in partecipazione, ma le proposte del governo sui licenziamenti facili e sulla cancellazione dell’istituto della mobilità non vanno bene, così come occorre un vero sistema universale di ammortizzatori sociali. Per questo la CGIL si farà carico di una sua proposta da presentare in Parlamento per cambiare quella del governo.
 
In ogni caso la CGIL è già pronta a dare battaglia contro le norme proposte dal governo per la riforma del mercato del lavoro e in particolare per l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Una mobilitazione che sarà dura e articolata e che punta a ottenere risultati concreti durante il dibattito parlamentare della riforma.
 
Ecco una prima scaletta di massima delle iniziative:
 
1) Petizione popolare per raccogliere milioni di firme
 2) Iniziative specifiche con i giovani per contrastare le norme sbagliate sul precariato
 3) Campagna nazionale a tappeto di informazione in tutti i territori
 4) Prime mobilitazioni nei posti di lavoro e nei territori
 5) Assemblee in tutti i luoghi di lavoro
 6) Avvio del lavoro con la Consulta giuridica per i percorsi legali (ricorsi, ecc)
 7) 16 ore di sciopero: 8 per le assemblee e iniziative specifiche e 8 ore in un’unica giornata con manifestazioni territoriali e assemblee nei posti di lavoro. La data sarà definita sulla base del calendario della discussione in Parlamento.

Notizie – art. 18

 

 
Non è il ruolo di questo servizio ma,  data l’importanza dell’argomento, credo sia utile conoscere le motivazioni che hanno portato la CGIL a dire NO alla proposta del Governo relativa ad alcuni aspetti della riforma del mercato del lavoro e, in particolare, alla modifica dell’articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300.
 
Ascolta Susanna Camusso alla conferenza stampa della CGIL.
 
 
Il testo del volantino della CGIL sulla riforma della normativa relativa alle pensioni.
 
Domenica 25 ore 21,30 su Rai3 Report (si parlerà ancora di pensioni) Si possono inviare storie personali e proposte: report@rai.it
 
 
 

n. 511 del 22 marzo 2012

NEWSLETTER LAVORO

n. 511 del 22 marzo 2012

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

   Le Novità in materia di Lavoro                                        

22-03 INPS: mes.4999 – unicità della posizione aziendale e obbligo di comunicare le unità operative

L’INPS informa circa l’obbligo della comunicazione della dislocazione territoriale delle unità operative dell’azienda.

 

21-03 Min.Lavoro: programmazione flussi di ingresso dei lavoratori stagionali extracomunitari – anno 2012

Il Ministero dell’Interno ed il Ministero del Lavoro hanno pubblicato la circolare congiunta con la quale vengono fornite informazioni in merito al D.P.C.M. del 13 marzo 2012, concernente la programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori stagionali extracomunitari per l’anno 2012.

 

21-03 Min.Lavoro: Rapporto annuale sull’attività di vigilanza in materia di lavoro e previdenziale – 2011

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato, sul proprio sito internet, il Rapporto annuale sull’attività di vigilanza in materia di lavoro e previdenziale per l’anno 2011.

 

21-03 DPL Modena: entro il 31 marzo va fatta la comunicazione per lavori usuranti effettuati nel 2011

DPL Modena ricorda che entro il 31 marzo 2012 i datori di lavoro dovranno comunicare l’eventuale svolgimento di lavori usuranti effettuati nell’anno 2011.

 

20-03 INPS: cir.40 – le retribuzioni convenzionali per i lavoratori all’estero – anno 2012

L’INPS determina, per l’anno 2012, le retribuzioni convenzionali per i lavoratori all’estero in Paesi non legati all’Italia da accordi in materia di sicurezza sociale.

 

16-03 INAIL: cir.14 – lavoratori italiani operanti in Paesi extracomunitari – assicurazioni obbligatorie

L’INAIL informa che le retribuzioni convenzionali mensili da prendere a base per il calcolo dei contributi 2012, dovuti per i lavoratori operanti all’estero in Paesi extracomunitari, sono fissate nella misura risultante, per ciascun settore, dalle tabelle contenute nella Tabella delle retribuzioni convenzionali 2012.

 

16-03 Min.Lavoro: l’assegnazione delle risorse, alle Regioni, per le attività formative in apprendistato

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il comunicato relativo alla Ripartizione tra le Regioni e P.A. delle risorse per l’annualità 2011, relativamente al finanziamento delle attività formative in apprendistato.

 

per accedere alle notizie               

   Gli Interpelli della Dir. Gen. Attività Ispettiva           

> Maturazione requisiti per indennità di disoccupazione – periodi neutri

> Fondo Volo e pensione – applicazione coefficienti trasformazione

per accedere alle notizie             

   Le Sentenze della Corte di Cassazione                      

> Call center e sistemi di controllo sul collaboratore

> Sicurezza sul luogo di lavoro: delega di funzioni e responsabilità del datore

per accedere alle notizie             

   Gli Approfondimenti                                               

> Fornitura di materiali e attrezzature e un caso particolare: il calcestruzzo (dott. Magri)

per accedere alle notizie             

   Gli Eventi                                                            

> Prov. Modena: incontro – “DONNE AL LAVORO – Come cercare concretamente un lavoro”

>

Uni.Roma Tre: seminari – Tutela del lavoro e competitività delle imprese in tempo di crisi

per accedere alle notizie 

Un infame psicopatico ruba una mia foto con cui lancia insulti e oscenità

SOCIAL NETWORK

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del 21 marzo 2012

 

 

UN CIALTRONE

CRIMINALE

SU TWITTER

di FRANCESCO CASULA

Sardegna quotidiano del 18

marzo ha ampiamente

denunciato e riferito, con

l’ottimo articolo di

Marcello Zasso, di una

mascalzonata consumata a mio

danno sulla Rete. Se la riprendo è

per stigmatizzarla ulteriormente: si

tratta infatti di un folle psicopatico

che sfoga le sue frustrazioni su

Twitter, lanciando insulti e

volgarità. E quel che è più grave,

utilizzando una mia foto abbinata a

una bestemmia contro la Madonna,

scritta al contrario. Si tratta di un

comportamento inqualificabile da

parte di un cialtrone incappucciato

e senza dignità. Mi si ruba la mia

identità: e con essa la mia storia. Mi

si froda il volto e l’immagine,

abbinata a una blasfemia, e

attraverso di essa, impunemente si

offende e si diffondono oscenità.

Mi si ferisce nei miei convincimenti

religiosi più profondi di credente e

di cristiano. Si potrà obiettare: è la

libertà della Rete. Nemmeno per

sogno. Dato e non concesso che di

libertà si tratti, il cialtrone se vuole

lanciare contumelie, se vuole

insultare, se vuole scaricare i suoi

complessi con espressioni grevi e

triviali, lo faccia pure se ne ha il

coraggio: ma assumendosi le

proprie responsabilità,

presentandosi con nome e

cognome e, soprattutto con il suo

volto, con la sua identità, con la

propria faccia: non rubando la mia

o quella di qualunque altra persona.

Altrimenti si è semplicemente dei

vili, dei codardi, dei vigliacchi. Degli

omuncoli, subumani, senza alcuna

dignità. Dei miserabili. Tale

comportamento è così distante

dalla civiltà e dalla cultura sarda

che nella nostra Lingua non

abbiamo neppure il lessico

adeguato per poterlo raccontare: le

espressioni come cane de istergiu,

arga de muntonargiu, ballalloi

isantalau, pur forti, sono del tutto

insufficienti per descrivere il nostro

cialtrone. Che io spero venga al più

presto individuato dalle forze di

polizia e condannato, severamente

e senza pietà. In questa direzione

comunque mi muoverò. Perché

credo nella legge e nella legalità.

Non nascondo comunque che mi

piacerebbe trovarmelo di fronte:

per sputargli negli occhi e in faccia

e – perché no? – dargli una bella

surra e prenderlo a calci nel di

dietro e nel davanti: negli zebedei.

Anche se temo che non ne abbia. E

questo non per riesumare il codice

della vendetta barbaricina che è

appartenuto per secoli alla mia

gente, ma perché simili infami

personaggi, li meritano

ampiamente