Archivio mensile:gennaio 2012

IL SARDO E SOS TEMPOS MODERNOS

  

 di Francesco Casula

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Su questo Quotidiano, da qualche domenica viene pubblicata un’intera pagina in Lingua sarda. Si tratta, da parte della direzione del giornale di una scelta coraggiosa, anche perché le due pagine con un titolo programmatico significativo “Tempos modernos”, affrontano temi riguardanti appunto la “modernità”: da sa retza (la rete) e dunque i problemi attinenti alla comunicazione on line e all’informatica; alla questione nucleare e la fusione a freddo. Una scelta coraggiosa e quanto mai opportuna anche per cercare di liquidare definitivamente un diffuso luogo comune : essere il Sardo una lingua incapace di esprimere la cultura moderna, da quella scientifica a quella tecnologica, dalla filosofia alla medicina ecc. Si tratta di un pregiudizio non solo diffuso ma, spesso, circuitato ad arte da chi ritiene che la Lingua sarda sarebbe rimasta “bloccata”, cioè ancorata alla tradizione agropastorale, perciò incapace di esprimere la cultura moderna e l’oggi. Intanto non è vero che il sardo sia completamente “bloccato” : termini e modi di dire dell’italiano dovuti allo sviluppo culturale scientifico impetuoso negli ultimi decenni sono entrati nel Sardo, così come termini e modi di dire stranieri – soprattutto inglesi – sono entrati nella lingua italiana che li ha assimilati. Questo “scambio” è una cosa normalissima e avviene in tutte le lingue. E tutti i sistemi linguistici, sia quelli di società “più avanzate”, scientificamente ed economicamente, sia di società “più arretrate” sono in grado di esprimere i più moderni concetti e le più moderne e complesse teorie, prendendo in prestito terminologia e lessico da chi li possiede: come il contadino, che se ha finito l’acqua del proprio pozzo, l’attinge dal pozzo del vicino. A rispondere, a chi parla di incapacità di alcune lingue a esprimere la modernità è l’americano J. Aaron Fishman, il più grande studioso del bilinguismo a base etnica (è il caso della Sardegna) che scrive: “Qualunque lingua è pienamente adeguata a esprimere le attività e gli interessi che i suoi parlanti affrontano. Quando questi cambiano, cambia e cresce anche la lingua. In un periodo relativamente breve, la lingua precedentemente usata solo a fini familiari, può essere fornita di ciò che le manca per l’uso nella tecnologia, nell’Amministrazione Pubblica, nell’Istruzione”. Francesco Casula

Pubblicato su SARDEGNA Quotidiano del 24-1-2012

L’UNIVERSITA’ DOVE IL SARDO E’ PROIBITO

di Francesco Casula

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 di Francesco Casula

L’Università di Sassari, con protervia, insiste: nei Corsi di formazione degli insegnanti, finanziati dalla Regione, si rifiuta di utilizzare il Sardo come lingua veicolare, relegandola semplicemente ai laboratori. Al contrario dell’Università di Cagliari che invece svolgerà il 50% delle ore delle lezioni in Sardo. In sintonia con le linee d’indirizzo del Piano triennale 2008-2010 e del Movimento linguistico, così come si è espresso ad Alghero durante la recente Conferenza regionale annuale sulla lingua sarda. Il comportamento dell’Università sassarese è assolutamente ingiustificabile: per intanto a livello didattico. Le lingue si insegnano e si imparano, parlandole, usandole, praticandole. Insegnare la Lingua sarda – come qualsiasi altra lingua – senza utilizzarla è come insegnare a un giovane a guidare senza mai fargli utilizzare la macchina. O volergli insegnare il gioco del calcio senza mai farlo giocare: una colossale assurdità e scempiaggine. L’uso del Sardo, è previsto solo nei Laboratori. Come se il Sardo fosse una lingua “gerarchicamente” inferiore, incapace di esprimere i contenuti affrontati nei Corsi: come la storia della Sardegna, la letteratura sarda, la filologia, ecc. ecc. Dimenticando la lezione dei grandi linguisti secondo cui “L’insegnamento della lingua come materia a sé, non produce effetti significativi, se la lingua non è usata come strumento di insegnamento di altre materie e come mezzo per l’espletamento delle attività ordinarie, ossia come mezzo di comunicazione nelle situazioni di vita” (Renzo Titone). Di qui la polemica de su Comitadu pro sa limba sarda che denuncia: “Questo atteggiamento autocolonizzante contrasta l’aspirazione all’equiparazione della lingua sarda a quella italiana e quindi è antagonista al processo in corso verso il bilinguismo perfetto, è dannoso dal punto di vista di una politica linguistica di liberazione e sopratutto da quello didattico in quanto discriminatorio e umiliante nei confronti del Sardo rispetto alla lingua dominante. Ciò corrisponde ad una visione museale e da riserva indiana della lingua sarda che, considera ancora il sardo non la lingua nazionale del nostro popolo ma un ammasso di dialetti di valore inferiore a quello della lingua ufficiale dello stato e incapace di veicolare contenuti alti che invece sarebbe meglio insegnare in lingua italiana”.

Pubblicato su SARDEGNA Quotidiano del 19-1-2012

QUELLE PAROLE IN SARDO PER I SARDI

 di Francesco Casula

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Negli ultimi trent’anni sono state pubblicate in lingua sarda – e parlo solo di quelle censite –  circa 100 opere: dai tradizionali Contos ai romanzi, alcuni di gran valore. Mentre negli ultimi 15 anni nella Scuola c’è stato un fiorire di sperimentazioni e progetti di insegnamento del Sardo. Nel contempo vi è stata una produzione di Vocabolari sardi, strumenti indispensabili – insieme alle Grammatiche – per uno studio e una conoscenza scientifica della nostra lingua. Fra i Vocabolari di recente pubblicazione è degno di nota quello di Giovanni Casciu, “Vocabolario Italiano/ Sardo-Campidanese”, edito da Grafica del Parteolla, Casa editrice di Dolianova che, coraggiosamente, da anni investe per valorizzare e diffondere la lingua e la cultura sarda. Casciu, per decenni insegnante elementare, è studioso serio e rigoroso della lingua sarda: il suo nuovo vocabolario si aggiunge a quello da lui pubblicato negli anni scorsi e giunto oramai alle 3° edizione: “Vocabolario Sardo-Campidanese/ Italiano. Ma ecco cosa scrive nella pregevole e corposa prefazione alla nuova fatica di Casciu, Maurizio Virdis, professore ordinario di Filologia romanza all’Università di Cagliari: “Questo vocabolario di Giovanni Casciu viene a colmare una mancanza e sopperisce a una necessità. Si tratta di un dizionario che comprende più di 25.000 lemmi; esso, esemplato sui migliori dizionari italiani d’uso, propone la traduzione sardo campidanese di ciascuna voce in entrata, per molte delle quali sono riportate varianti lessicali diverse, spesso accompagnate da esemplificazione mediante sintagmi o frasi che chiariscono il valore semantico particolare”. E ancora: “Il vocabolario di Giovanni Casciu è dunque uno strumento importante e utile all’interno del dibattito sulla lingua sarda, e nei confronti dei tentativi che si vanno oggi facendo per il recupero, vivo e non solo accademico, di essa; affinché la nostra lingua venga impiegata anche al di là dei limiti in cui sempre più viene ridotta. Recuperare una lingua – e il suo lessico! – è infatti recuperare una libertà e, insieme, cercare di por fine, o almeno di arginare una marginalità. Significa eminentemente stabilire e riconquistare una segmentazione originale dell’universo del significabile, una specola diversa da cui guardare il mondo, un ulteriore e particolare rapporto con la realtà”. Ben detto.

(Francesco Casula)

Pubblicato su SARDEGNA quotidiano del 22-1-2012

Infortuni domestici, solo 2 casalinghe su 10 sono assicurate

NEWS

 

Sono ancora troppo poche le casalinghe assicurate contro gli infortuni domestici. Nonostante l’assicurazione sia obbligatoria dal 2001 (il pagamento è previsto entro il 31.1 di ogni anno), solo due casalinghe su dieci l’hanno sottoscritta. Lo ha spiegato Federica Rossi Gasparrini, presidente del Comitato amministratore del fondo per gli infortuni domestici. “Il fondo attualmente ha 1 milione e 700 mila iscritti, ma sono circa 10 milioni le persone che dovrebbero sottoscrivere la polizza”. Fra questi ci sono le casalinghe, ma anche pensionati (sotto i 65 anni), disoccupati, cassintegrati e studenti.
 
Ma nonostante assicurarsi costi 12,91 euro all’anno (“poco più di un euro al mese”), sono troppi quelli che non si iscrivono. “Ci sono 2 milioni di persone che potrebbero iscriversi gratuitamente, ma anche fra questi solo 200 mila hanno sottoscritto la polizza”, spiega Gasparrini. Il dato diventa allarmante se si considera che le richieste da parte di chi ha subito un incidente domestico e non era assicurato sono in aumento.

“Nel 2011 il 30% delle domande che ci sono pervenute provenivano da persone che si sono infortunate in modo grave ma non avevano pagato la polizza”, continua la presidente. “E purtroppo molti pagano il giorno dopo l’incidente”. Rispetto a 10 anni fa, inoltre, il numero degli iscritti è calato, e anche per questo motivo “il fondo è fortemente in attivo”, spiega Gasparrini, “con 130 milioni di euro non utilizzati”.
 
 Redattore sociale

Senato – Indagine conoscitiva su invalidità civile

NEWS

 

Partirà probabilmente entro 15 giorni e potrebbe concludersi entro 3 mesi l’indagine conoscitiva sulle problematiche relative all’accertamento dell’invalidità civile e al riconoscimento delle indennità di accompagnamento. E quanto ha riferito agli organi di stampa Fiorenza Bassoli, senatrice del Pd, una delle principali promotrici dell’iniziativa approvata nei giorni scorsi al Senato.

“L’indagine si rende necessaria – ha spiegato la Bassoli – a causa delle ultime manovre del governo Berlusconi, tese a modificare i parametri per l’assegnazione dell’invalidità. Manovre in qualche modo recepite dal regolamento interno dell’Inps, che ha determinato un irrigidimento delle procedure e conseguenti gravi disagi per le persone con disabilità.

“Le criticità da affrontare nell’indagine e segnalate dagli stessi cittadini – ha ricordato la senatrice – riguardano in particolare le nuove procedure per il riconoscimento delle minorazioni civili che, al di là delle semplificazioni, contengono invece ostacoli evidenti per quanto riguarda l’inefficienza del processo informatico (denuncia nella lettera dei medici INPS) e gli accertamenti sanitari diretti (disagio della “doppia” visita). Se ci sono stati degli abusi nelle erogazioni di queste provvidenze è giusto che vengano colpite ma questo non deve significare penalizzare con inutili e continui controlli chi ne ha veramente bisogno perché si trova in una condizione di non autosufficienza e invalidità.

Saranno poi da approfondire, con un programma straordinario di verifiche i “conti”, che non tornano neanche all’INPS, e i criteri stessi di accertamento INPS viste anche le “valutazioni al ribasso”al di fuori della legge.

“Sarà un lavoro impegnativo – ha concluso – ma necessario per giungere a dei criteri equi e tali da garantire a tutti i cittadini il giusto riconoscimento delle loro minorazioni civili e delle relative indennità economiche”.

Ilo -Duecento milioni i disoccupati nel mondo

NEWS

 

L’emergenza lavoro come urgente priorità da affrontare per uscire dalla crisi mondiale: questo il messaggio lanciato con grave preoccupazione dall’ultimo rapporto “Tendenze globali dell’occupazione 2012” (“Global Employment Trends 2012: Preventing a deeper jobs crisis”), redatto dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) .

Dopo tre anni di pesante crisi, in un contesto di rafforzamento delle disuguaglianze, non si vedono ancora concrete possibilità di creare nuovi posti di lavoro.

L’ILO ipotizza tre scenari, diversificati per gravità, ma comunque tutti allarmanti. Secondo le proiezioni, il tasso di disoccupazione globale da oggi al 2016 rimarrebbe fermo al 6%. Questo, solo nel corso del 2012, comporterà altri 3 milioni di disoccupati. Se poi si materializzassero le peggiori previsioni e la crescita globale fosse meno del 2% nel 2012, il numero dei disoccupati supererebbe i 204 milioni, vale a dire ce ne sarebbero 4 milioni in più. L’alternativa meno negativa, con un milione di disoccupati in meno, viene delineata solo se si uscirà presto dalla crisi della zona euro. In ogni caso comunque anche questo non permetterebbe di invertire la tendenza del tasso globale di disoccupazione, che rimarrà fermo al 6% circa.

 Secondo il rapporto, il mondo deve affrontare la sfida urgente di creare 600 milioni di posti di lavoro nei prossimi dieci anni, per avviare una crescita sostenibile mantenendo la coesione sociale.

Restano inoltre ancora 900 milioni di lavoratori che vivono con le loro famiglie sotto la soglia di povertà di 2 dollari al giorno, concentrati soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.

I giovani sono la fascia più duramente segnata dagli effetti della crisi. La loro probabilità di rimanere disoccupati a lungo termine e’ tre volte superiore rispetto a quella degli adulti e, nei Paesi a basso reddito, rappresentano una parte enorme dei lavoratori poveri. Si stima che 6,4 milioni di giovani siano completamente usciti dal mercato del lavoro, avendo rinunciato persino alla speranza di trovare un lavoro. La previsione dell’ILO è che, in assenza di adeguate politiche, questa situazione rimanga invariata.

L’ILO propone una serie di misure politiche che i governi dovrebbero adottare nel corso dell’anno per rispondere alle nuove sfide. Per fermare la recessione e indirizzare l’economia mondiale sulla via della ripresa sostenibile, sono necessari molti cambiamenti, a partire da un maggiore coordinamento complessivo delle politiche economiche, finanziarie e sociali. Il sistema finanziario potrebbe recuperare fiducia e credibilità solo attraverso una nuova regolamentazione, con più ampi margini di sicurezza nel settore bancario a livello nazionale. Un massiccio aumento degli investimenti rimane un elemento chiave per fermare l’aumento della disoccupazione.

rassegna.it

Sistema rifiuti – rischi per la salute

 

I fattori di rischio di quanti operano in questo settore sono andati modificandosi negli ultimi decenni come emerge chiaramente confrontando gli studi attuali con quelli (certamente meno numerosi) disponibili negli anni ’90, a tale riguardo esemplificativo appare il profili di rischio curato dall’ISPESL e realizzato nella realtà milanese.
 
Solo a titolo esemplificativo dal confronto degli studi emerge come ad esempio il rischio per il rachide si sia andato modificando con una maggiore partecipazione delle vibrazioni al corpo intero rispetto alla movimentazione di carichi (trasporto sacchi e movimentazione cassonetti).
 
La news medico legale dell’Inca completa la rassegna dei rischi per la salute dei lavoratori impegnati nel ciclo dei rifiuti con i dati delle altre due  indagini INAIL.

2 2012 numero newsletter.doc

INPS: circolari e messaggi

Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

 

>>> Titolo:  Circolare numero numero 8 del 18-01-2012
  Contenuto:  Convenzioni per la riscossione delle quote sindacali sulle prestazioni straordinarie previste dall?accordo programmatico del 15 maggio 2009 a carico del Fondo per il perseguimento di politiche attive di sostegno del reddito e dell?occupazione per il personale delle Società del Gruppo FS, sottoscritte tra l?INPS e le seguenti OO.SS.: Organizzazione Sindacati Autonomi e di base ? Settore Ferrovie (Or.S.A.), Unione Italiana dei Lavoratori dei Trasporti (UILTRASPORTI). Istruzioni procedurali e contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 995 del 18-01-2012
  Contenuto:  Interpretazione del Decreto legge 31.07.1987 n. 317 convertito con modificazioni dalla Legge 3 ottobre 1987, n. 398. Estensione dell?applicabilità ai lavoratori cittadini extracomunitari.
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Messaggio numero numero 966 del 17-01-2012
  Contenuto:  Indennità di disoccupazione con requisiti ridotti. Rilascio della nuova funzione di prelievo automatico dei dati dal sistema UNIEMENS
Tipologia:  MESSAGGIO

>>> Titolo:  Circolare numero numero 7 del 16-01-2012
  Contenuto:  D.L. n. 78 del 31 maggio 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Determinazione presidenziale n. 75 del 30 luglio 2010 ?Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall?Inps ai cittadini? e n. 277 del 24 giugno 2011 ?Istanze e servizi ? Presentazione telematica in via esclusiva ? decorrenze?. Nuove modalità di presentazione della richiesta di assegno per congedo matrimoniale.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 6 del 16-01-2012
  Contenuto:  D.L. n. 78 del 31 maggio 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Determinazione presidenziale n. 75 del 30 luglio 2010 ?Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall?INPS ai cittadini? e n. 277 del 24 giugno 2011 ?Istanze e servizi ? Presentazione telematica in via esclusiva – decorrenze?. Modalità di presentazione telematica della richiesta di Rimborso della retribuzione per donazione midollo osseo ? Nuove istruzioni.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 5 del 16-01-2012
  Contenuto:  D.L. n. 78 del 31 maggio 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Determinazione presidenziale n. 75 del 30 luglio 2010 ?Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall?INPS ai cittadini? e n. 277 del 24 giugno 2011 ?Istanze e servizi ? Presentazione telematica in via esclusiva – decorrenze?. Modalità di presentazione telematica della richiesta di Rimborso della retribuzione per donazione sangue ? Nuove istruzioni.
Tipologia:  CIRCOLARE

>>> Titolo:  Circolare numero numero 4 del 16-01-2012
  Contenuto:  D.L. n. 78 del 31 maggio 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Determinazione presidenziale n. 75 del 30 luglio 2010 ?Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall?INPS ai cittadini? e n. 277 del 24 giugno 2011 ?Istanze e servizi ? Presentazione telematica in via esclusiva – decorrenze?. Nuove modalità di presentazione della richiesta di Rimborso della retribuzione per operazioni o esercitazioni di soccorso alpino e/o speleologico.
Tipologia:  CIRCOLARE

Lo staff di NewsLetter Hermes

Rapporto Istat – Crescita disoccupati, Neet e inattivi

NEWS

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Nel 2010 in Italia sono occupate sei persone su dieci in età lavorativa, pari al 61,1% del totale. E’ quanto emerge dal rapporto “Noi Italia”, presentato dall’Istat. Un quadro non confortante, quello dell’Istituto: tra disoccupazione di lunga durata, povertà, Neet e lavoro nero, sono tanti i problemi irrisolti del nostro paese. La disoccupazione cresce per il terzo anno consecutivo: il tasso tocca quota 8,4%, valore inferiore alla media Ue (9,6%).

La metà dei disoccupati italiani è senza lavoro da oltre un anno. Questo un altro passaggio dell’indagine. Il dato si attesta precisamente al 48,5%, al sesto posto tra gli Stati europei. In un anno, dal 2009 al 2010, la disoccupazione di lunga durata è aumentata del 4%.
 
Poi ci sono i Neet. I giovani che non studiano né lavorano sono più di 2 milioni, pari al 22,1% (oltre 1 su 5) della popolazione tra 15 e 29 anni. Abbiamo il numero di Neet maggiore nell’eurozona e il secondo in Europa, alle spalle della Bulgaria.
 
L’Italia è sul podio anche per i lavoratori inattivi. Nel 2010 il tasso è stato pari al 37,8%, che pone il paese al secondo posto in Ue appena dietro Malta. Le più scoraggiate sono le donne, che denunciano un tasso di inattività superiore di 15 punti a quello di Francia e Spagna. 

Il tasso di occupazione italiano è sotto l’obiettivo europeo di 14 punti. La Ue ha infatti indicato la soglia di occupazione al 75% entro il 2020. Anche gli altri paesi europei sono sotto la soglia di occupazione, anche se “con grandi disparità”. Il tasso medio è inferiore all’obiettivo del 6%, anche se alcuni Stati (Svezia, Paesi bassi, Danimarca e Cipro) hanno già raggiunto l’obiettivo.

Le donne al lavoro sono il 49,5%, mentre gli uomini sono il 72,8%: “uno squilibrio di genere molto forte”, secondo l’Istat. Il lavoro irregolare è pari al 12,3%. Al Sud può essere considerato irregolare quasi un lavoratore su cinque, sostiene il rapporto, in agricoltura circa uno su quattro.
 
L’11% delle famiglie italiane è in condizione di povertà relativa: si tratta di 8,3 milioni di individui, pari al 13,8% della popolazione.
 
Sono circa 4,6 milioni i cittadini stranieri iscritti nelle anagrafi dei Comuni all’inizio del 2011, il 7,5% del totale dei residenti. Rispetto a dieci anni fa sono più che triplicati, ma nel 2010 il ritmo di crescita è meno sostenuto rispetto agli anni precedenti.

n. 502 del 19 gennaio 2012

NEWSLETTER LAVORO

n. 502 del 19 gennaio 2012

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

   Le Novità in materia di Lavoro                                     

19-01 Min.Lavoro: il DURC non è autocertificabile

Il Ministero del Lavoro ha emanato la nota del 16 gennaio 2012, con la quale informa che il DURC, relativo al regolare versamento della contribuzione obbligatoria, non è un documento autocertificabile.

 

19-01 INPS: prelievo dei dati dal sistema UNIEMENS per l’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti

L’INPS informa che dal 19 gennaio 2012 sarà rilasciata una nuova versione della procedura DSWEB di liquidazione della indennità di disoccupazione con requisiti ridotti (DS R.R.) che permetterà il calcolo dell’importo dell’indennità tramite i dati prelevati direttamente dal sistema UNIEMENS.

 

19-01 Contratti: aumento della retribuzione per lavoro domestico

Il 17 gennaio 2012 si è riunita, presso il Ministero del Lavoro, la Commissione prevista dall’articolo 43 del contrato collettivo nazionale per i domestici al fine di determinare i nuovi minimi retributivi.

 

18-01 Min.Lavoro: on line il nuovo Portale Integrazione Migranti

E’ stato presentato il Portale Integrazione Migranti, un progetto co-finanziato dal Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi che nasce sotto il coordinamento del Ministero del Lavoro.

 

17-01 Min.Lavoro: contratti di solidarietà ed effettuazione di prestazioni eccedenti l’orario ridotto

Il Ministero del Lavoro ha emanato la lettera circolare prot. 37/0000621/2012, con la quale fornisce alcuni chiarimenti circa le modalità dell’attività di vigilanza presso le aziende interessate al fenomeno dei contratti di solidarietà c.d. difensivi.

 

17-01 Min.Lavoro: aggiornate le FAQ in materia di tirocini formativi e di orientamento

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato l’aggiornamento delle FAQ (Frequently asked questions) in materia di tirocini formativi e di orientamento pervenute a seguito della pubblicazione della circolare n. 24/2011.

 

17-01 TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di dicembre 2011

Il coefficiente di rivalutazione del trattamento di fine rapporto accantonato al 31 dicembre 2010, relativo ai rapporti cessati nel periodo compreso tra il 15 dicembre ed il 14 gennaio 2011, è pari al 3,880058%.

 

17-01 INPS: nuove modalità di presentazione per la richiesta di servizi

L’INPS, con le circolari 4 – 5 – 6 – 7 del 16 gennaio 2012, indica le nuove modalità di presentazione delle seguenti richieste…

 

17-01 Min.Interno: modello per le comunicazioni obbligatorie di assunzione dei lavoratori stranieri

Il Ministero dell’Interno ha emanato la circolare prot. 113 dell’11 gennaio 2012, con la quale vengono fornite ulteriori informazioni in merito alle implementazioni adottate nel modello utilizzato per effettuare le comunicazioni obbligatorie di assunzione dei lavoratori stranieri.

 

16-01 Min.Lavoro: costo orario del lavoro per i lavoratori dipendenti da aziende del settore Turismo

Pubblicato il Decreto Ministeriale del 30 dicembre 2011 concernente la determinazione del costo orario del lavoro per i lavoratori dipendenti da aziende del settore Turismo – comparto aziende alberghiere – riferito ai mesi di marzo e settembre 2011.

 

16-01 INPS: mes.742 – nuova modalità sul flusso Uniemens dell’incentivo all’assunzione di lavoratori in mobilità

L’INPS informa che, a decorrere dal periodo di paga novembre 2011, sono cambiate le modalità con cui esporre l’incentivo per l’assunzione/trasformazione a tempo pieno e indeterminato dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità, titolari di indennità ordinaria di mobilità.

 

16-01 INPS: cir.3 – indicazioni riguardanti le attività per la soppressione dell’Inpdap e dell’Enpals

L’INPS fornisce le prime indicazioni riguardanti le attività da svolgere in merito alla soppressione dell’INPDAP e l’ENPALS ed al conseguente trasferimento delle relative funzioni all’INPS, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi degli Enti soppressi a decorrere dal 1° gennaio 2012.

 

16-01 INPS: mes.709 – obbligo contributivo dei professionisti con Cassa

L’INPS il fornisce alcune precisazioni in ordine all’obbligo contributivo dei professionisti con Cassa, nell’ambito delle operazioni di verifica delle posizioni contributive, denominata PoseidOne.

 

16-01 Min.Lavoro: costo orario del lavoro per il personale dipendente da imprese esercenti servizi di pulizia

Pubblicato il Decreto Ministeriale del 21 dicembre 2011 concernente la determinazione del costo medio orario del lavoro per il personale dipendente da imprese esercenti servizi di pulizia, disinfestazione e servizi integrati/multi servizi, con decorrenza giugno 2011.

 

16-01 MIT: registro elettronico nazionale delle imprese che esercitano la professione di trasportatore su strada

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato le disposizioni di attuazione dell’articolo 11, del decreto 25 novembre 2011 in materia di Registro elettronico nazionale delle imprese che esercitano la professione di trasportatore su strada.

per accedere alle notizie  _             

   Le Sentenze della Cassazione in materia di lavoro           

> Transazione sulla mancata reintegra ed aspetti contributivi

> Elementi utili per ravvisare il mobbing durante il rapporto di lavoro

 

per accedere alle notizie _             

   Gli Approfondimenti della DPL Modena                             

> La conciliazione delle controversie ad un anno dalla riforma (dr. Massi)

> Contributo per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno (dr. Camera)

 

per accedere alle notizie _  

Milleproroghe: presentati gli emendamenti su pensioni

Modifica per i lavoratori precoci (cosiddetti “esodati”)

 

 

I relatori al decreto Milleproroghe hanno presentato stamani alle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera alcuni emendamenti, uno dei quali rivede la riforma delle pensioni nella parte riguardante i lavoratori precoci e i cosiddetti “esodati”.

“Con l’emendamento presentato dai relatori Bressa e Alfano all’art. 6 del decreto “milleproroghe” si interviene su due dei punti più critici della riforma della previdenza approvata con il decreto “salva-Italia”. Lo afferma Marina Sereni, vicepresidente dell’Assemblea nazionale del Pd.

“Si prevede, infatti, che l’esclusione dalle nuove norme valga, oltre che per i lavoratori in mobilità e quelli usciti dall’attività produttiva sulla base di accordi sindacali, anche per coloro che hanno risolto il rapporto di lavoro sulla base di accordi individuali. Si tratta dei cosiddetti “esodati” che -sottolinea- rischiavano di rimanere senza stipendio e senza pensione contemporaneamente.

“L’altro punto – riferisce la parlamentare – riguarda i lavoratori precoci, cioè coloro che, secondo la norma approvata in dicembre, pur avendo maturato 42 anni di contributi avrebbero subito delle penalizzazioni se non avessero raggiunto l’età minima per andare in pensione”.

Il testo prevede che le penalità non saranno applicate se l’anzianità contributiva derivi da prestazione effettiva di lavoro, includendo solo i periodi di astensione obbligatoria (maternità e militare). Una situazione questa tipica di chi comincia a lavorare molto presto (16-18 anni), specie nel mondo del lavoro manuale. I benefici non scattano invece se nell’anzianità contributiva sono computati gli anni riscattati della laurea.

L’esame degli emendamenti già presentati è iniziato, in attesa della scadenza del termine per i sub emendamenti. Il via libera al provvedimento da parte delle commissioni è atteso per domani.

Pensioni: Il Governo studia i correttivi per salvare i precoci.

pensioni messaggero 16 gennaio 2012.pdf

Naturalmente si tratta di proposte. Spetta al Parlamento accoglierle o modificarle assieme ad altre eventuali proposte analoghe o respingerle;  per cui occorre proseguire nelle iniziative sia nei confronti del Governo sia nei confronti dei parlamentari.