Archivi giornalieri: 28 novembre 2010

INPS: circolari e messaggi

Gentile Cliente,
Le inviamo gli ultimi Messaggi Hermes pubblicati sul sito www.INPS.it > Informazioni > INPS comunica > normativa INPS: circolari e messaggi

>>> Titolo: Circolare numero numero 151 del 26-11-2010
Contenuto: Convenzione fra l?INPS e la C.A.P.I.M.E.D., per la riscossione delle quote associative sulla disoccupazione agricola, ai sensi dell?art.2 della legge 27 dicembre 1973, n.852. Istruzioni operative e contabili. Variazione al piano dei conti
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero numero 150 del 25-11-2010
Contenuto: Retribuzione minimale applicata nel calcolo della disoccupazione agricola. Chiarimenti alla circ. 52/2007.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero numero 149 del 24-11-2010
Contenuto: Agenzie di somministrazione. Nuove modalità di attribuzione e gestione delle posizioni contributive nonché di compilazione del flusso UniEmens.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Circolare numero numero 148 del 24-11-2010
Contenuto: Circolare 106 del 3 agosto 2010 ? modifiche della disciplina delle rateazioni dei crediti in fase amministrativa. Chiarimenti. Riflessi ai fini dell?obbligo di denuncia all?Autorità giudiziaria, ai sensi dell?art. 2, della legge 11 novembre 1983, n. 638, e del rilascio del DURC.
Tipologia: CIRCOLARE

>>> Titolo: Messaggio numero numero 29158 del 19-11-2010
Contenuto: fondi interprofessionali per la formazione continua ex articolo 118 della legge n. 388/2000 e successive modificazioni. Istituzione di un nuovo Fondo. Modalità di adesione. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
Tipologia: MESSAGGIO

L’Inca sostiene e partecipa alle iniziative dei Sindacati pensionati per la difesa dei diritti degli italiani all’estero

NEWS

Comunicato stampa

Piena adesione dell’Inca alla giornata di mobilitazione internazionale dei sindacati italiani dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil che si svolgerà il 10 dicembre prossimo, con presidi davanti alle sedi consolari dei principali Paesi del mondo.

Nel condividere le ragioni che sono alla base dell’iniziativa, l’Inca sottolinea come gli effetti della grave crisi economica si riflettano pesantemente sulle condizioni di vita delle persone più deboli e, fra queste,  le persone più anziane in diversi paesi più esposti al rischio di povertà.

Molti nostri connazionali all’estero, emigrati nel lontano  passato, oggi vivono una situazione drammatica, con redditi pensionistici che non raggiungono il “ minimo vitale”.

Sostenere le loro ragioni significa attivarsi con azioni concrete anche da parte del Parlamento italiano, che non può ignorarne le ragioni. In questo quadro si colloca la richiesta di una sanatoria sugli indebiti pensionistici che viene  riproposta dai sindacati  dei pensionati tenuto conto di molti rilevanti fattori.

Si tratterebbe di un atto di giustizia sociale quando, come avviene nella stragrande maggioranza dei casi, le quote di pensione indebitamente ricevute dai nostri connazionali all’estero non dipendono da dolo ma sono state determinate  da una tardiva verifica dei redditi da parte dell’Inps.

Pretendere  la restituzione di queste somme quando si dispone di redditi al di sotto della soglia di povertà significherebbe accanirsi su condizioni di  vita già molto difficili.

E’ auspicabile che quest’anno, proprio mentre la crisi economica internazionale mostra i suoi effetti  più pesanti, le Istituzioni nazionali diano un segnale concreto accogliendo le richieste  dei sindacati dei pensionati.

Domande di dimissioni e di pensionamento del personale scolastico

Incontri  MIUR e  OO.SS.

A seguito degli incontri avuti con l’INPDAP e con il Ministero dell’istruzione, università e ricerca in materia di istanze di cessazione dal servizio e di accesso al trattamento pensionistico, per le quali il Miur aveva previsto una nuova modalità di invio on line con la nota n. 9646 del 29 ottobre 2010, si è pervenuti ad un chiarimento da parte del Ministero.

Il Ministero  ha precisato infatti che la nuova procedura telematica riguarda esclusivamente la presentazione delle istanze e delle comunicazioni concernenti la cessazione dal servizio del personale scolastico e non anche quelle finalizzate alla pensione.

Per quanto riguarda le domande di pensione, il Miur precisa che restano invariate le modalità operative già in uso, che prevedono la presentazione delle istanze  in formato cartaceo all’Inpdap da parte del dipendente stesso o tramite gli istituti di Patronato.

Dagli incontri tra il Miur e le OO.SS.  è scaturita anche la decisione di utilizzare i risparmi derivanti dalla razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse disponibili, per garantire al personale docente,  educativo ed ATA, il conseguimento dei gradoni nell’anno 2010. Così come la quota dei risparmi relativi agli esercizi finanziari successivi al 2010 sarà destinata al conseguimento dei gradoni anche per gli anni successivi, che per ora rimangono bloccati.

Inps – Pagamento delle indennità di malattia, maternità, permessi ex art. 33 L. 104/92 e congedo straordinario per handicap

S

Nuove indicazioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Il recente messaggio Inps (n. 28997/2010) tratta nuovamente la questione del pagamento diretto da parte dell’Istituto delle indennità di malattia, di maternità, dei permessi e del congedo straordinario retribuito per handicap, nei casi non compresi nelle disposizioni della legge 33/80.

L’Istituto previdenziale infatti, pressato dai quesiti provenienti dalle proprie sedi relativi a situazioni diversificate, aveva inoltrato un quesito al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, in merito alla possibilità di procedere alla corresponsione diretta delle indennità di malattia, maternità, permessi ex L. 104/1992 e congedo straordinario anche nei casi in cui, per legge, detta corresponsione dovrebbe avvenire a cura del datore di lavoro.

Il Ministero, nell’interpello n. 9/2010 ha ribadito l’esclusione, salvo diversa previsione dei contratti collettivi nazionali di categoria, della corresponsione diretta agli aventi diritto da parte dell’Inps, poiché “non si ritiene possibile individuare ulteriori eccezioni alla disciplina vigente”.

Questa situazione ha comportato non poche difficoltà per i lavoratori ai quali non è stata corrisposta la prestazione economica da parte del datore di lavoro, nè l’Inps, finora, si è sostituito nel “pagamento diretto”, in caso di datore di lavoro inadempiente con l’avviamento di un percorso di contenzioso.            
Qualche giorno fa una nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (n. 5/11/2010) ha dettato ulteriori indicazioni per il pagamento diretto dell’Inps, nel caso di dimostrata mancata anticipazione delle summenzionate indennità  da parte del datore di lavoro  modificando l’indirizzo precedentemente assunto.

Le ipotesi nelle quali l’Inps può effettuare il pagamento diretto al lavoratore della prestazione economica dovuta sono:

– il datore di lavoro é stato sottoposto a procedura concorsuale (fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione straordinaria);

– l’Inps sta effettuando il pagamento diretto del trattamento di cassa integrazione, anche in deroga;

– la Direzione provinciale del lavoro, accertato l’inadempimento del datore di lavoro, dispone il pagamento diretto della prestazione da parte dell’Inps;

– l’omessa anticipazione riguarda eventi indennizzabili insorti nel corso dell’attività di azienda successivamente cessata;

– aziende tuttora attive che rifiutano espressamente di anticipare le indennità agli aventi diritto.

C.L.P. – Classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche

 

NEWS

Un nuovo sistema per informare sulla tossicità dei prodotti chimici

Il 1 dicembre 2010 inizia la fase transitoria di applicazione del regolamento europeo CLP (Classification Labelling and Packaging) che applica nei paesi della UE il Sistema generale armonizzato di classificazione ed etichettatura dei prodotti chimici (GHS) 1).

Il regolamento CLP oltre alla definizione di nuove regole in tema di classificazione, imballaggio ed etichettatura prevede la creazione di una lista di sostanze con classificazione ed etichettatura armonizzate ed un inventario delle classificazioni e delle etichettature oltre a fissare nuovi obblighi in tema di trasmissione dell’informazione in capo ai produttori ed importatori delle sostanze chimiche.

Il sistema vigente  ed il nuovo potranno coesistere per un periodo transitorio, infatti a decorrere dal 1 dicembre 2010 e fino al 1 giugno 2015 le sostanze devono essere classificate in conformità sia alla direttiva 67/548/CEE sia al regolamento CLP  ma devono essere etichettate ed imballate in conformità del regolamento CLP.

1) Il GHS (Globally Harmonized System) assicura che le informazioni su tossicità e pericoli associati ai prodotti chimici siano le stesse in tutto il mondo. Si tratta di una classificazione basata sulle proprietà intrinseche.

36° 2010 numero newsletter-1.doc

Collegato lavoro e la tagliola sui precari

La “controriforma del diritto e processo del lavoro”

Da ieri (24 novembre) è entrato in vigore il cosiddetto collegato lavoro e comincia il conto alla rovescia per i lavoratori precari senza più contratto. Nel provvedimento, che la Cgil ha più volte definito “una vera e propria controriforma del diritto e del processo del lavoro”, c’è una norma “tagliola”: il fatto cioè che i lavoratori con un contratto a termine avranno solo 60 giorni di tempo, dopo la scadenza del rapporto di lavoro, per fare ricorso contro l’azienda in caso di irregolarità. E’ quanto si legge in una nota di Corso Italia.

Così, spiega la Confederazione, se entro il 23 gennaio i lavoratori con contratto a termine scaduto non presenteranno un ricorso al proprio datore di lavoro perderanno il diritto di farlo. Una scadenza, inoltre, che si applicherà anche ai contratti di collaborazione o a tempo determinato senza alcuna eccezione.

Le stime della Cgil parlano di una cifra compresa tra le 100mila e le 150mila persone coinvolte. “Da oggi il lavoratore precario – afferma il segretario confederale, Fulvio Fammoni -, anche con contratto a termine scaduto, viene messo nella condizione dover decidere in pochi giorni se impugnare il contratto irregolare o perdere per sempre quel diritto”. Un fatto, a suo avviso, “che crea una disparità fortissima anche perché, in questa maniera, si equipara la conclusione di un contratto temporaneo ad un licenziamento”.

Il sindacato di Corso d’Italia critica anche i tempi troppo stretti. “Da oggi al 23 gennaio in molti – riprende Fammoni – non saranno in grado neppure di conoscere la norma e, quindi, decadranno dal diritto”. Allo stesso modo “la probabile impennata del contenzioso: cioè l’esatto contrario di quanto il governo dichiara di perseguire con l’allargamento del ricorso all’arbitrato”.

da Rassegna.it