Come sarà l’Italia tra 40 anni: più anziani e immigrati

Come sarà l’Italia tra 40 anni: più anziani e immigrati

L’Italia: un Paese affetto da Alzheimer

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“L’Italia non solo è un Paese vecchio ma soffre anche di Alzheimer: affronta i problemi e poi li abbandona, senza risolverli. Quando poi torna ad affrontarli si dimentica di essersene già occupata”. Parola di Enrico Giovannini, presidente Istat, intervenuto  a “Benvenuti al Capodannno 2050”, il laboratorio sul futuro del mondo organizzato a Bassano del Grappa dalla neonata Fondazione Nardini. L’Italia a metà ventunesimo secolo avrà 61,6 milioni di abitanti, 1,5 in più di oggi.

Ma gli over 65 passeranno dal 20 al 30% e gli over 80 dal 5 al 15%. “Più che di sostenibilità bisognerebbe parlare di vulnerabilità”, commenta Giovannini. Secondo il presidente dell’Istat non è questione di avere buon cuore verso i nostri pronipoti ma semmai si tratta di “scontare oggi il rischio del futuro”, come direbbero gli economisti. Più si rimandano i problemi, più sarà difficile risolverli. L’Italia fra quarant’anni avrà anche un volto diverso. Sarà diverso il colore della pelle di chi l’abita, saranno diversi i luoghi di preghiera, saranno diversi i processi di formazione e il sistema sanitario. Solo il 10% degli abitanti infatti sarà di origine italiana gli altri avranno provenienza straniera e se le regole sulla cittadinanza non cambieranno solo il 50% dei residenti in Italia avrà la cittadinanza. “Ma l’immigrazione non può essere solo scambio di manodopera” avverte Giovannini. Per completare l’integrazione serve prima di tutto essere cittadini del paese in cui si abita.

da Redattore Sociale

Come sarà l’Italia tra 40 anni: più anziani e immigratiultima modifica: 2010-11-15T12:44:26+01:00da vitegabry
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