Archivi giornalieri: 15 luglio 2010

Newsletter lavoro n°422

                                                                                                                                                                                         

NEWSLETTER LAVORO

n. 422 del 15 luglio 2010

 

 newsletter settimanale per gli operatori del mercato del lavoro

 

   Le Novità in materia di Lavoro                                                

>    INPS: confronto delle retribuzioni dichiarate dalle aziende agricole

L’INPS comunica che ha avviato un’operazione per la verifica delle retribuzioni dichiarate, ai fini dell’imposizione contributiva, dai datori di lavoro nei modelli DMAG per la manodopera occupata negli anni 2006-2007-2008.

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>    TFR: aggiornato il coefficiente di rivalutazione per il mese di luglio 2010

Il coefficiente di rivalutazione del TFR, per le quote accantonate dal 14 giugno 2010 al 15 luglio 2010, è pari al 1,467968 %.

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>    Min.Lavoro: vigilanza nel settore dell’autotrasporto

Il Ministero del Lavoro ha emanato la nota prot. 25/II/0012009, con alcuni chiarimenti per una maggiore efficacia ed uniformità di comportamento, del personale ispettivo, circa lo svolgimento dell’azione di vigilanza nel settore dell’autotrasporto.

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>    Min.Lavoro: Codice della partecipazione dei lavoratori ai risultati di impresa

Il Ministero del Lavoro ha inviato alle parti sociali un primo «Codice della partecipazione», documento aperto che, sulla base dell’Avviso comune sottoscritto il 9 dicembre scorso, si propone di avviare un percorso condiviso nella costruzione di una via italiana alla partecipazione dei lavoratori ai risultati di impresa.

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>    Min.Lavoro: riduzione dei Comitati provinciali dell’Inps

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato la lettera circolare prot. 11/I/001996 del 9 luglio 2010, con il quale informa, le proprie Direzione provinciali del lavoro, delle modalità di riduzione del numero dei componenti dei Comitati provinciali dell’Inps, con effetto dalla ricostituzione dei Comitati stessi.

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>    INPS: contributi volontari dei lavoratori dipendenti non agricoli per l’anno 2010

L’INPS, con la circolare n. 91 del 9 luglio 2010, comunica i contributi volontari dei lavoratori dipendenti non agricoli per l’anno 2010.

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>    Min.Lavoro: programma-obiettivo per l’incremento e la qualificazione dell’occupazione femminile

Il Comitato nazionale di parità e pari opportunità nel lavoro del Ministero del Lavoro pubblica il Provvedimento 9 giugno 2010 con il Programma-obiettivo per l’incremento e la qualificazione dell’occupazione femminile, per il superamento delle disparità salariali e nei percorsi di carriera, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili e per la creazione di progetti integrati di rete.

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   Gli Interpelli della Direzione Generale per l’Attività Ispettiva 

>    Permessi per assistenza disabili di cui all’art. 33, comma 3, L. n.104/1992

>    Congedo straordinario e attività lavorativa svolta dal disabile

>    Regolarizzazione lavoro sommerso ex L. n. 296/2006

>    Fondo Volo – limite massimo retribuzione pensionabile

>    Registrazione nel LUL del rimborso spese degli Amministratori senza compensi

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   Le Sentenze della Cassazione in materia di Lavoro                

>    Collocamento mirato dei disabili, qualifica richiesta e qualifica posseduta

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   Gli Approfondimenti della DPL di Modena                               

>    Il lavoro dei minorenni: i contratti applicabili

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Coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale UE

Cambiano le regole

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Il 1 maggio 2010 è entrato in vigore il regolamento comunitario 987/09, che stabilisce le norme di attuazione del regolamento 883/2004 sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale. Sostituendo i precedenti regolamenti 1408/71 e 574/72, essi stabiliscono un nuovo sistema normativo per tutte le persone che si spostano all’interno dell’Unione europea.

Le nuove disposizioni confermano i criteri dell’unicità della legislazione applicabile (lex loci laboris) e l’istituto della totalizzazione dei periodi contributivi maturati nei diversi stati membri. I paesi dello Spazio economico europeo e la Svizzera non hanno ancora proceduto alla ratifica. Per tale ragione, il nuovo sistema troverà per ora applicazione soltanto nei 27 stati membri dell’Unione europea mentre, negli altri paesi rimarranno ancora in vigore le disposizioni del regolamento 1408/71.

Di seguito, alcune principali novità introdotte dal nuovo regolamento.

Ampliamento dell’ambito di applicazione soggettivo e oggettivo. Le nuove disposizioni si applicano: a tutti i cittadini degli stati membri e ai loro familiari, e non più soltanto ai lavoratori; alle prestazioni riguardanti la paternità e il pensionamento anticipato, oltre a tutte quelle già garantite dal precedente regolamento. Restano escluse dal campo di applicazione le prestazioni dell’assistenza sociale e medica e quelle per le vittime della guerra.

Estensione del principio della parità di trattamento. Per tutte le prestazioni in denaro è soppressa la condizione di residenza sul territorio di uno stato membro.

Totalizzazione dei periodi. Si applica ora a tutti i capitoli. Per l’apertura del diritto alle prestazioni vengono considerati i periodi di assicurazione, di occupazione, di lavoro non salariato o di residenza in un altro stato membro.

Disoccupazione. La possibilità di esportazione delle prestazioni di disoccupazione per cercare lavoro in un altro stato membro è estesa a 6 mesi (precedentemente era limitata a 3 mesi).

Malattia. Possibilità per tutti di farsi curare in un altro stato membro, senza condizioni d’urgenza. È possibile il ricovero ospedaliero in un altro stato membro se il periodo di attesa nel paese d’origine è medicalmente “non ragionevole”.

Distacchi. Pur confermando il criterio generale dell’unicità della legislazione applicabile (lex loci laboris), viene estesa la durata massima di esonero dal regime di sicurezza sociale del paese estero nel caso di distacco transnazionale. Il lavoratore potrà, quindi, rimanere assoggettato alla legislazione dello stato membro di origine se la durata prevedibile del distacco non eccede i 24 mesi (il precdente regolamento prevedeva invece un periodo massimo di 12 mesi, eventualmente prorogabili per altri 12). Il nuovo regolamento conferma, inoltre, la possibilità di prolungare tale periodo, previo accordo tra le autorità competenti degli stati coinvolti

Esercizio di attività lavorativa in due o più Stati membri. In caso di attività di lavoro dipendente o autonoma svolta in due o più Stati membri continua ad applicarsi, come da precedente regolamento, la legislazione del paese di residenza del lavoratore purché vi sia svolta una parte “sostanziale” di tale attività. Il regolamento in esame introduce, infatti, un nuovo e più stringente parametro relativo alla “quantità dell’attività svolta” ai fini della determinazione della legislazione applicabile.

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Libro verde sulle pensioni

NEWS

Le reazioni del sindacato europeo

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Secondo il consigliere della Ces Henri Lourdelle, “la diagnosi della Commissione europea è ben fatta, ma le risposte e le proposte sono assolutamente insoddisfacenti”. La Commissione europea affronta infatti la questione delle pensioni da un punto di vista puramente tecnico, mentre “il problema è politico e non tecnico”. Non si può inoltre aprire un dibattito sulle pensioni senza chiamare in causa le politiche del lavoro. Aumentare l’età della pensione, spiega Lourdelle, vuol dire che le persone possono continuare a lavorare oltre i 65 anni, ma nella maggior parte dei paesi i mercati del lavoro respingono i lavoratori più anziani.

Lourdelle respinge nettamente anche la proposta di penalizzare i lavoratori che escono precocemente dal mercato del lavoro, poiché questa responsabilità incombe principalmente alle strategie delle imprese. Altro punto di frizione da parte del sindacato europeo: i fondi pensione. La Commissione propone di partire dalle regole di “Solvibilità II”, ossia la Direttiva 2009/138/CE  che entrerà in vigore nel 2012, per armonizzare e rinforzare le regole prudenziali europee. Ma l’approccio della Commissione, basato sulla responsabilità delle persone e sull’educazione finanziaria, è “incomprensibile” secondo Henri Lourdelle: “come può un lavoratore salariato informarsi correttamente su una materia così complessa?”

Critico con il Libro verde anche John Monks, il Segretario generale della Ces: “Dov’è la prova che i datori di lavoro vogliono mantenere occupati i lavoratori più anziani? Sappiamo bene che la speranza di vita aumenta, ma nulla prova che l’aumento dell’età pensionabile creerebbe nuovi posti di lavoro o porterebbe le imprese a ad incoraggiare un prolungamento dell’età lavorativa”. Al contrario, troppi datori di lavoro incoraggiano i prepensionamenti, poiché pensano ancora che i lavoratori più anziani siano uno svantaggio per la loro azienda, perché incapaci di adattarsi ad un ambiente di lavoro che cambia sempre più velocemente. Per John Monks, “La visione della Commissione europea a proposito dell’età pensionabile è totalmente irrealista. Sarebbe più giusto e più utile affermare che i lavoratori anziani hanno il diritto di conservare il loro posto di lavoro fino all’età legale della pensione”.

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Morti per il lavoro – Il caso Marlane

NEWS

Indispensabile tutelare la salute dei lavoratori

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Slitta al 30 settembre l’inizio dell’udienza preliminare nei confronti di 14 persone, tra responsabili e dirigenti dell’ex stabilimento Marlane di Praia a Mare, indagati nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Paola sulla morte per tumori di una cinquantina di ex operai.

I difensori degli indagati hanno chiesto il rinvio dell’udienza preliminare a causa di alcuni errori nella notifica degli atti. Il Gup del tribunale di Paola, Salvatore Carpino, ha accolto le istanze difensive ed ha rinviato l’udienza.

I 14 indagati sono accusati a vario titolo di omicidio colposo, lesioni colpose e disastro ambientale. Oltre agli ex operai morti ci sarebbero anche una cinquantina di ex dipendenti dello stabilimento che si sarebbero ammalati di patologie come cancro ai polmoni, alla trachea e allo stomaco ed altri di leucemia.

La Procura di Paola ipotizza che le morti e le malattie sono riconducibili all’utilizzo non corretto di una serie di sostanze utilizzate per colorare i tessuti che sarebbero state messe in contatto diretto con gli operai della fabbrica. Dal 2004 lo stabilimento non è più in funzione.