Cgil – La manovra economica è iniqua e divide il Paese

Vanificata ogni prospettiva di rilancio economico

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La manovra economica varata dal governo italiano “è priva di di equità”, perché scarica i propri effetti sui lavoratori pubblici in particolare misura,  e privati e, attraverso i tagli pesanti e indifferenziati agli enti locali, su cittadini, precari, pensionati, mentre non chiede niente alla rendita, ai patrimoni, alle imprese, ai redditi medio alti”.

Il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani ribadisce così, in occasione del direttivo dell’organizzazione sindacale le valutazioni negative sulla manovra del governo e chiama alla mobilitazione contro le misure contenute nel provvedimento che culminerà nella manifestazione nazionale del 12 giugno e nello sciopero generale previsto per la fine del mese.

”E’ una manovra che divide il Paese – continua Epifani – colpisce il Mezzogiorno, a cui sono sottratti di fatto i fondi Fas, si accanisce contro il lavoro, colpisce in modo particolare i giovani, che hanno sempre minori prospettive per il proprio futuro, e non avrà nemmeno gli effetti auspicati sui conti perchè, colpendo questi ceti, vanifica ogni prospettiva di rilancio dei consumi e dell’economia”. 

Sul versante del fisco i provvedimenti di lotta all’evasione sono “parziali e contraddittori”. Il segretario della Cgil sottolinea che “non si può combattere l’evasione fiscale e contemporaneamente riproporre condoni; l’ipotesi di recuperare 8 miliardi dall’evasione sembra poi piuttosto aleatoria e questo fa temere che entro pochi mesi sara’ necessaria un’altra manovra”.

“L’unica soluzione vera, moderna, equa e rispettosa del principio di stabilità finanziaria è quella della flessibilità in uscita per la vecchiaia, uguale per uomini e donne, pubblici e privati”- prosegue Epifani che evidenzia  come  – “le novità sul fronte delle pensioni costituiscono un aggravamento del quadro tanto per i lavoratori pubblici che per i lavoratori privati e gli autonomi”. “A questo, poi – prosegue il segretario della Cgil – si aggiunge l’intervento Ue sulla parita’ fra donne e uomini nel pubblico”.

”Si profila una cosa mai vista, un salto brutale di cinque anni che ci viene imposto dall’Europa, una cosa del tutto iniqua per le donne che si troveranno in quella fascia. Il governo -sottolinea Epifani- ha fatto così un capolavoro: ha varato provvedimenti-spot per fare cassa, ora deve subire la decisone Ue e tutto questo senza mai intervenire sul problema vero del sistema pensionistico italiano e cioè sulla prospettiva previdenziale dei giovani e a favore di un principio di equità intergenerazionale”.

Cgil – La manovra economica è iniqua e divide il Paeseultima modifica: 2010-06-09T09:33:44+02:00da vitegabry
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