Il governo aumenta l’età pensionabile senza il coraggio di dichiararlo

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La manovra economica del governo, attuata con il decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78, interviene pesantemente in materia pensionistica allungando il periodo di attesa tra maturazione dei requisiti di età e contribuzione  e l’ apertura della “finestra” di uscita.

Pensione di vecchiaia. 
dal 1 gennaio 2011, con  65 anni se uomo, 60 se donna nel settore privato, più di 60 se donna nel settore pubblico secondo quanto previsto dalla legge 3 agosto 2009, n. 102 e successive modifiche;

     attesa di 1 anno, il pensionamento avverrà dopo 12 mesi dalla maturazione dei  requisiti se  i trattamenti sono liquidati dal Fondo pensione lavoratori dipendenti dell’Inps;
    
     attesa di ben 18 mesi dalla maturazione dei requisiti  se il trattamento di pensione è corrisposto dalle gestioni di artigiani,  commercianti,  coltivatori diretti ,Gestione separata.

Pensione di anzianità, con 35 anni e la “quota” di cui alla legge 247/2007 ed età inferiore a quella per la pensione di vecchiaia

     attesa di  1 anno, il pensionamento avverrà dopo 12 mesi dalla maturazione dei requisiti per i trattamenti liquidati  dalle gestioni dei lavoratori dipendenti;

     attesa di 18 mesi per chi consegue il trattamento pensionistico a carico delle gestioni di artigiani, commercianti, coltivatori diretti, Gestione separata.

Chi andrà in pensione di vecchiaia o con 40 anni di contributi attraverso la “totalizzazione ”  dei contributi in più Casse pensionistiche dovrà attendere 18 mesi dalla data di maturazione del diritto.

Deroghe dalle nuove norme sono previste solo per i lavoratori ora in preavviso, che maturino requisiti entro la data di cessazione del rapporto di lavoro, per chi perde il titolo abilitante a svolgere un determinato lavoro (es. patente di guida) e per 10.000 lavoratori in mobilità  o in assegno straordinario.

Il governo aumenta l’età pensionabile senza il coraggio di dichiararloultima modifica: 2010-06-07T07:23:00+02:00da vitegabry
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