Corte Costituzionale: assegno d’invalidità anche per gli stranieri senza carta di soggiorno

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Una questione di incostituzionalità

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La concessione dell’assegno d’invalidità non può essere vincolata alla carta di soggiorno: è quanto ha stabilito  nei giorni scorsi la Corte costituzionale, che con la sentenza 187/2010 ha dichiarato illegittimo l’articolo 80 della legge n. 388/2000 (legge finanziaria 2001), che al comma 19 limita il diritto “all’assegno sociale e alle provvidenze economiche […] agli stranieri che siano titolari di carta di soggiorno”.
 
Il giudizio di legittimità dell’articolo era stato richiesto dalla Corte di appello di Torino, in seguito al ricorso di una cittadina romena regolarmente residente in Italia che, pur essendo stata riconosciuta invalida con riduzione permanente della capacità lavorativa in misura superiore ai 2/3, in base ad una percentuale accertata dell’80%, poi aggravatasi fino al 90%, si era vista negare l’assegno d’invalidità civile, in quanto non titolare di carta di soggiorno. Il Tribunale di Torino aveva dunque interpellato la Corte, denunciando come la norma impugnata ponesse “una discriminazione nei confronti dello straniero rispetto al cittadino, in violazione dell’art. 14 della Convenzione per la salvaguarda dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali”.
La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso, rilevando come “la disposizione oggetto di impugnativa abbia senz’altro perseguito una finalità restrittiva in tema di prestazioni sociali da riconoscere in favore dei cittadini extracomunitari”.
Il giudizio conclusivo è quindi di incostituzionalità dell’articolo 80, “nella parte in cui subordina al requisito della titolarità della carta di soggiorno la concessione, agli stranieri legalmente soggiornanti nel territorio dello Stato, dell’assegno mensile di invalidità”.
 
Non è la prima volta che la Corte Costituzionale interviene sullo stesso articolo della medesima legge: con la sentenza 306/2008 aveva infatti sferrato un primo colpo contro quello norma, nella parte in cui escludeva che l’indennità di accompagnamento potesse essere attribuita alle persone straniere extracomunitarie, solo perché non in possesso dei requisiti di reddito. Meno di un anno dopo, con la sentenza 11/2009, la Corte era tornata a occuparsi dello stesso articolo, stabilendo che il legislatore non potesse negare la pensione di inabilità alle persone straniere invalidi civili, solo perché sprovviste del reddito necessario e sufficiente per ottenere il permesso di soggiorno CE. “Questa sentenza – commenta il ricercatore Sergio Briguglio, riferendosi al nuovo pronunciamento – dà quindi un colpo quasi definitivo alla restrizione introdotta da art. 80, co. 19 L. 388/2000, restando in piedi, per il momento, la possibilità di richiedere il soggiorno quinquennale pregresso solo per misure che, appunto, costituiscano semplice integrazione di un reddito già sufficiente a garantire il sostentamento vitale”.

Corte Costituzionale: assegno d’invalidità anche per gli stranieri senza carta di soggiornoultima modifica: 2010-06-01T12:51:43+02:00da vitegabry
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