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Immigrazione. In Senato emendamento bipartisan per sanatoria

Sono 360 mila i lavoratori extracomunitari esclusi dai flussi

Un disegno di legge bipartisan, trasformato in un emendamento da veicolare nel ddl 1167 (lavoro privato e pubblico, all’esame già della prima Commissione) è stato presentato in Senato per mettere in regola i circa 360 mila lavoratori extracomunitari “incapienti”, cioè quelli rimasti esclusi dai decreti flussi del 2007 e 2008 allorché vennero presentate 740 mila domande di assunzione di fronte a una disponibilità che i decreti stabilivano in circa 320 mila posti.

In calce al sub-emendamento ci sono le firme dei senatori Emma Bonino e Pietro Ichino (Pd) e Mario Baldassarri (PdL). Nel ddl originario ci sono le firme di Anna Finocchiaro e Maura Leddi (Pd), Gianpiero D’Alia (Udc), Luigi Compagna, Barbara Contini Ferruccio Saro (PdL).

L’obiettivo del provvedimento, hanno spiegato Emma Bonino, Pietro Ichino e Mario Baldassarri in una conferenza stampa, è di portare all’assoluta regolarità la situazione di persone che ne hanno tutti i requisiti.

“Crediamo che ci sia la necessità di regolarizzare tutti quei migranti irregolari che sul territorio nazionale lavorano per le nostre famiglie e le nostre imprese: sono persone che  fanno le badanti, le colf, le baby sitter, ma anche che lavorano nelle fonderie e nelle imprese agricole in tante parti del Mezzogiorno”. Lo chiede Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato che ha firmato l’emendamento bipartisan che punta a risolvere il caso sollevato dall’ introduzione del reato di clandestinità nella legge sulla sicurezza, varata il 2 luglio.

“Questi lavoratori – sottolinea Anna Finocchiaro –  non possono essere regolarizzati attraverso i decreti sui flussi. Come sanno tutte le famiglie italiane che hanno in casa un collaboratore domestico  e che hanno cercato di regolarizzarlo scontrandosi con problemi burocratici e con questa impossibilità, i decreti sui flussi riguardano  solo coloro che risiedono all’estero e che vengono chiamati nominativamente in Italia per lavorare”.

Dunque, gli irregolari che già lavorano per le nostre famiglie e le nostre aziende – precisa Finocchiaro – rischiano di diventare non solo soggetti senza alcun diritto, ma anche persone invisibili perché non hanno il diritto di esistere dal punto di vista anagrafico”.

“Anche nelle file del centrodestra, al di là della propaganda, – osserva Finocchiaro riferendosi al fatto che l’emendamento è firmato anche da esponenti della maggioranza – c’è qualcuno che comincia a capire che questo è un problema che va risolto anche per il bene delle famiglie italiane”.

Sui benefici che l’emersione dal nero porterebbe alle casse dell’erario, che potrebbe rimpinguarle con quasi 1 miliardo di euro, si è invece soffermato il senatore del Pd Pietro Ichino.

Per emma Bonino”L’emendamento presentato al ddl 1167 offre la possibilità ai datori di lavoro di regolarizzare tutti quei lavoratori in regola con i documenti nel 2007, ma rimasti nel limbo e mandati all’inferno dalla nuova legge sulla sicurezza”. “Ci sarebbe tempo fino a dicembre – ha specificato – per presentare le domande, poi le questure avrebbero due mesi di tempo per verificare la correttezza della documentazione, poi un altro mese per convocare il richiedente e consegnargli il nulla osta per il contratto di lavoro”.

“Qualora non lo facessero – ha concluso Bonino -, lo stesso presentatore della domanda potrebbe utilizzare una sorta di silenzio assenso e richiedere il nulla osta”. (ANSA)

Notizieultima modifica: 2009-07-10T14:14:00+02:00da vitegabry
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