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MOMENTO STRAORDINARIO DI PREGHIERA IN TEMPO DI EPIDEMIA

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MOMENTO STRAORDINARIO DI PREGHIERA
IN TEMPO DI EPIDEMIA

PRESIEDUTO DAL SANTO PADRE

FRANCESCO

Sagrato della Basilica di San Pietro
Venerdì, 27 marzo 2020

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MEDITAZIONE DEL SANTO PADRE

«Venuta la sera» (Mc 4,35). Così inizia il Vangelo che abbiamo ascoltato. Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: «Siamo perduti» (v. 38), così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme.

È facile ritrovarci in questo racconto. Quello che risulta difficile è capire l’atteggiamento di Gesù. Mentre i discepoli sono naturalmente allarmati e disperati, Egli sta a poppa, proprio nella parte della barca che per prima va a fondo. E che cosa fa? Nonostante il trambusto, dorme sereno, fiducioso nel Padre – è l’unica volta in cui nel Vangelo vediamo Gesù che dorme –. Quando poi viene svegliato, dopo aver calmato il vento e le acque, si rivolge ai discepoli in tono di rimprovero: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?» (v. 40).

Cerchiamo di comprendere. In che cosa consiste la mancanza di fede dei discepoli, che si contrappone alla fiducia di Gesù? Essi non avevano smesso di credere in Lui, infatti lo invocano. Ma vediamo come lo invocano: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?» (v. 38). Non t’importa: pensano che Gesù si disinteressi di loro, che non si curi di loro. Tra di noi, nelle nostre famiglie, una delle cose che fa più male è quando ci sentiamo dire: “Non t’importa di me?”. È una frase che ferisce e scatena tempeste nel cuore. Avrà scosso anche Gesù. Perché a nessuno più che a Lui importa di noi. Infatti, una volta invocato, salva i suoi discepoli sfiduciati.

La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità. Ci dimostra come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta, sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità. La tempesta pone allo scoperto tutti i propositi di “imballare” e dimenticare ciò che ha nutrito l’anima dei nostri popoli; tutti quei tentativi di anestetizzare con abitudini apparentemente “salvatrici”, incapaci di fare appello alle nostre radici e di evocare la memoria dei nostri anziani, privandoci così dell’immunità necessaria per far fronte all’avversità.

Con la tempesta, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri “ego” sempre preoccupati della propria immagine; ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella (benedetta) appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci: l’appartenenza come fratelli.

«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Signore, la tua Parola stasera ci colpisce e ci riguarda, tutti. In questo nostro mondo, che Tu ami più di noi, siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci in tutto. Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato. Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: “Svegliati Signore!”.

«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Signore, ci rivolgi un appello, un appello alla fede. Che non è tanto credere che Tu esista, ma venire a Te e fidarsi di Te. In questa Quaresima risuona il tuo appello urgente: “Convertitevi”, «ritornate a me con tutto il cuore» (Gl 2,12). Ci chiami a cogliere questo tempo di prova come un tempo di scelta. Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri. E possiamo guardare a tanti compagni di viaggio esemplari, che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita. È la forza operante dello Spirito riversata e plasmata in coraggiose e generose dedizioni. È la vita dello Spirito capace di riscattare, di valorizzare e di mostrare come le nostre vite sono tessute e sostenute da persone comuni – solitamente dimenticate – che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell’ultimo show ma, senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermiere e infermieri, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose e tanti ma tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo. Davanti alla sofferenza, dove si misura il vero sviluppo dei nostri popoli, scopriamo e sperimentiamo la preghiera sacerdotale di Gesù: «che tutti siano una cosa sola» (Gv 17,21). Quanta gente esercita ogni giorno pazienza e infonde speranza, avendo cura di non seminare panico ma corresponsabilità. Quanti padri, madri, nonni e nonne, insegnanti mostrano ai nostri bambini, con gesti piccoli e quotidiani, come affrontare e attraversare una crisi riadattando abitudini, alzando gli sguardi e stimolando la preghiera. Quante persone pregano, offrono e intercedono per il bene di tutti. La preghiera e il servizio silenzioso: sono le nostre armi vincenti.

«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». L’inizio della fede è saperci bisognosi di salvezza. Non siamo autosufficienti, da soli; da soli affondiamo: abbiamo bisogno del Signore come gli antichi naviganti delle stelle. Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca. Come i discepoli sperimenteremo che, con Lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai.

Il Signore ci interpella e, in mezzo alla nostra tempesta, ci invita a risvegliare e attivare la solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste ore in cui tutto sembra naufragare. Il Signore si risveglia per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale. Abbiamo un’ancora: nella sua croce siamo stati salvati. Abbiamo un timone: nella sua croce siamo stati riscattati. Abbiamo una speranza: nella sua croce siamo stati risanati e abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore. In mezzo all’isolamento nel quale stiamo patendo la mancanza degli affetti e degli incontri, sperimentando la mancanza di tante cose, ascoltiamo ancora una volta l’annuncio che ci salva: è risorto e vive accanto a noi. Il Signore ci interpella dalla sua croce a ritrovare la vita che ci attende, a guardare verso coloro che ci reclamano, a rafforzare, riconoscere e incentivare la grazia che ci abita. Non spegniamo la fiammella smorta (cfr Is 42,3), che mai si ammala, e lasciamo che riaccenda la speranza.

Abbracciare la sua croce significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare. Significa trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità, di solidarietà. Nella sua croce siamo stati salvati per accogliere la speranza e lasciare che sia essa a rafforzare e sostenere tutte le misure e le strade possibili che ci possono aiutare a custodirci e custodire. Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza: ecco la forza della fede, che libera dalla paura e dà speranza.

«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Cari fratelli e sorelle, da questo luogo, che racconta la fede rocciosa di Pietro, stasera vorrei affidarvi tutti al Signore, per l’intercessione della Madonna, salute del suo popolo, stella del mare in tempesta. Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta. Ripeti ancora: «Voi non abbiate paura» (Mt 28,5). E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te ogni preoccupazione, perché Tu hai cura di noi” (cfr 1 Pt 5,7).

Nuovo coronavirus

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Emergenza coronavirus, i servizi di aiuto psicologico in tutte le regioni

immagine psicologi emergenza

Le emozioni sono importanti e non vanno mai sottovalutate. Dobbiamo prendercene cura come si fa con il corpo. La morte improvvisa di un proprio caro, il periodo prolungato di isolamento dalla vita sociale, di lontananza dalla sede di lavoro, di convivenza con la famiglia senza momenti per sè possono mettere a dura prova la nostra positività e la nostra pazienza. Se state vivendo un momento di ansia, stress o smarrimento potete chiedere aiuto a uno psicologo. Segnialiamo tre iniziative messe in campo a livello nazionale: quella del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi (Cnop), che ha istituito un motore di ricerca (accessibile dal sito Cnop) per prenotare un teleconsulto gratuito con lo psicologo che si trova più vicino a noi; il servizio di ascolto e consulenza telefonica della Società psicanalitica italiana (Spi); e i due numeri della Croce rossa: 800065510 dedicato a tutti i cittadini e 065510 riservato agli operatori sanitari.

Qui sotto, invece, trovate l’elenco delle iniziative di supporto psicologico regione per regione.       

ABRUZZO

L’ordine degli psicologi della regione Abruzzo ha messo online una lista di professionisti che offrono gratuitamente assistenza psicologica alla cittadinanza.  

BASILICATA

Trova lo psicologo disponibile nella tua regione usando il motore di ricerca del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi.

CALABRIA

Trova lo psicologo disponibile nella tua regione usando il motore di ricerca del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi. 

CAMPANIA

Trova lo psicologo disponibile nella tua regione usando il motore di ricerca del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi.

Il Comune di Napoli mette a disposizione un team di esperti per il sostegno psicologico dei cittadini. L’elenco è consultabile a questo link

EMILIA ROMAGNA

“Pronto psy – Covid-19″ è un servizio gratuito di supporto psicologico telefonico offerto da Sipem Sos – Emilia Romagna, la Società italiana di psicologia dell’emergenza, in collaborazione con l’Ausl di Parma. Si rivolge alle coppie, ai genitori, alle famiglie in lutto e alle persone in difficoltà per l’emergenza Coronavirus sul territorio dell’Emilia Romagna. È necessario inviare una mail a info@sipem-er.it indicando un recapito telefonico a cui essere ricontattati.

L’ordine degli psicologi dell’Emilia Romagna ha raccolto tutti i servizi di supporto psicologico e di supporto nella gestione dello stress attivati dalle Aziende sanitarie locali e rivolte a cittadini soli, operatori sanitari e pazienti. L’elenco è consultabile a questo link

FRIULI VENEZIA GIULIA

Trova lo psicologo disponibile nella tua regione usando il motore di ricerca del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi.

LAZIO

Sul sito web dell’ordine degli psicologi del Lazio è possibile consultare l’elenco dei professionisti che offrono il loro sostegno e la loro consulenza attraverso strumenti di comunicazione a distanza. 

Sipem Sos – Lazio, la Società italiana di psicologia dell’emergenza, insieme alle associazioni NSA Roma Nord e ProContinuum Psy, ha attivato uno sportello telefonico per il sostegno di cittadini, operatori sanitari, soccorritori e forze dell’ordine. Per richiedere aiuto è possibile chiamare o inviare un messaggio ai numeri 3395893978 e 3470013559. Lo sportello è attivo tutti i giorni, dalle 8 alle 20.

L’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha promosso un servizio di sostegno a distanza rivolto a genitori, bambini, adolescenti e, in particolare, alle famiglie in cui è presente un bambino con malattia cronica o disabilità. Dopo il primo colloquio telefonico, gli psicologi potranno organizzare un intervento più approfondito in modalità telematica (via Skype). Il telefono da contattare è lo 066859 7046, dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 12:30.

LIGURIA

L’ordine degli psicologi della Liguria coordina un servizio telefonico di sostegno psicologico gratuito in cui sono coinvolti anche i volontari della Sipem Sos – Liguria, la Società italiana di Psicologia dell’Emergenza. Tutti i cittadini potranno accedervi contattando il numero 3206708717, tutti i giorni, dalle 9 alle 12, dalle 14 alle 17 e alla sera dalle 20 alle 22.

LOMBARDIA

L’ordine degli psicologi della Lombardia ha attivato un filo diretto telefonico che risponde al numero 0282396234, gestito dalle realtà di psicologia delle emergenze: Croce Rossa Italiana, Psicologi per i popoli, Sipem (Società italiana di psicologia dell’emergenza), Spe (Squadra psicosociale per le emergenze), Cisom (Corpo italiano di soccorso dell’ordine di Malta) e Emdr Italia. Gli psicologi risponderanno tutti i giorni, dalle 9 alle 18.

“Pronto psy – Covid-19” è il servizio gratuito di supporto psicologico telefonico offerto da Sipem Sos – Lombardia, la Società italiana di psicologia dell’emergenza. Si rivolge principalmente ai cittadini che si trovano in isolamento o quarantena domiciliare a seguito dell’emergenza Coronavirus. Per accedervi è necessario inviare una mail all’indirizzo sipemsoslombardia@gmail.com fornendo il proprio recapito telefonico o telefonando al numero telefonico indicato in modo da lasciare un recapito telefonico. Nelle 48 ore successive all’invio della mail uno psicologo volontario ricontatterà il cittadino per fissare un colloquio telefonico (anche via Whatsapp o Skype). 

MARCHE

Chiamando il numero verde 800936677 della Regione Marche è possibile ricevere l’assistenza da parte degli psicologi volontari di Sipem Sos – Marche, la Società italiana di psicologia dell’emergenza.

MOLISE

Trova lo psicologo disponibile nella tua regione usando il motore di ricerca del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi.

PIEMONTE

Trova lo psicologo disponibile nella tua regione usando il motore di ricerca del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi. 

PUGLIA

Trova lo psicologo disponibile nella tua regione usando il motore di ricerca del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi https://www.giornatapsicologiastudiaperti.it/

Il personale sanitario impegnato nell’emergenza Covid-19 potrà contattare il numero verde 800010240 per un sostegno psicologico, tutti i giorni, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19, grazie agli esperti di Sipem sos – Puglia, la Società italia di psicologia dell’emergenza, con la collaborazione dell’ordine degli psicologi della regione Puglia.

SARDEGNA

Il numero verde 800197500 e il numero 3791663230 del servizio “Filo diretto psicologico Coronavirus Covid-19” sono attivi tutti i giorni, dalle 15 alle 19, per fornire ascolto e assistenza psicologica a cittadini e operatori sanitari. Il servizio è organizzato dall’ordine degli psicologi della Sardegna, in collaborazione con le associazioni: Psicologi per i popoli, Croce rossa italiana, Sipem (Società italiana della psicologia dell’emergenza) e Emdr Italia, e sotto il coordinamento della Protezione civile Sardegna. 

SICILIA

Gli psicologi e psicoterapeuti del Centro di ricerca e di intervento psicologico (Cerip) dell’Università di Messina si mettono al servizio degli studenti dell’Ateneo, dei loro familiari e di tutta la cittadinanza per fornire suggerimenti psicologici pratici per affrontare preoccupazioni, paure e incertezze. Il numero di telefono dedicato è 3295457990. Oppure si potrà usare l’account skype “Cerip Unime”. Sul sito del Cerip ogni settimana vengono riportati i nominativi dei professionisti che danno il loro supporto gratuitamente. 

La Fondazione Giglio di Cefalù ha attivato una linea telefonica dedicata alla consulenza e al supporto psicologico alla cittadinanza che risponde al numero 0921920333. Il Centro di ascolto è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30. 

L’Asp di Palermo offre un supporto psicologico a tutti i residenti in città e provincia, che ne sentano il bisogno. Il servizio è assicurato dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle 18 telefonando ai seguenti numeri: 0917036951 oppure 0917036952. È stata inoltre attivata la mail tiracconto.covid@asppalermo.org per chi preferisce esprimere le proprie emozioni attraverso la scrittura.

L’Asp di Ragusa ha attivato un servizio gratuito che fornisce sostegno psicologico rivolto a quanti stanno vivendo una difficoltà emotiva legata ai cambiamenti imposti dalle restrizioni per fermare l’epidemia, e alle persone che si trovano in quarantena o isolamento domiciliare a causa del coronavirus. Anche il personale sanitario impegnato in prima linea nell’emergenza potrà usufruire del supporto psicologico. Basta inviare un sms o un whatsapp al numero 3669302329 o inviare una mail a servizio.psicologia@asp.rg.it. 

TOSCANA

L’ordine degli psicologi della Toscana in sinergia con Sipem sos – Toscana, la Società italiana di psicologia dell’emergenza, la Regione Toscana e il Comune di Firenze, ha istituito una linea di supporto psicologico al numero 0553282200, attiva dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16.30. 

L’ospedale pediatrico Meyer di Firenze mette a disposizione un servizio di sostegno psicologico dedicato ai genitori per aiutarli a gestire i rapporti e la comunicazione con i figli in un periodo così stressante. Gli psicologi risponderanno alle richieste al numero 0555662547, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30. Chi preferisce il canale scritto può contattare il servizio scrivendo a supportopsicologico@meyer.it. 

TRENTINO-ALTO ADIGE

L’associazione Psicologi per i popoli – Trentino, in collaborazione con la Protezione civile della Provincia di Trento, mette a disposizione volontari psicologi che offrono ascolto, conforto, sostegno e consigli. In caso di incertezza, paura, confusione o solitudine basterà telefonare al numero 0461495244. La linea è attiva tutti i giorni, dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20. Consulta anche il sito dell’ordine degli psicologi della Provincia di Trento.

Gli psicologi dell’azienda sanitaria dell’Alto Adige sono disponibili per effettuare consulenze telefoniche alla popolazione, così come al personale dipendente. Per i numeri di telefono e gli orari consultate questo link. Per urgenze è inoltre disponibile il Servizio della psicologia dell’emergenza, tutti i giorni, 24 ore su 24: 3666209403.

VALLE D’AOSTA

È attivo il servizio di ascolto e supporto psicologico realizzato dall’Azienda usl della Valle d’Aosta, ordine degli psicologi della Valle d’Aosta e Associazione psicologi per i popoli. Per accedervi bisogna telefonare al numero 0165-544508, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 14 alle 17. 

VENETO

Il numero verde 800334343 del servizio “inOltre” della Regione Veneto è operativo 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, per aiutare i cittadini a gestire situazioni di ansia, stress, abbattimento, tristezza e solitudine. 

Un punto di ascolto psicologico online viene offerto anche dall’Università di Padova. Occorre scrivere una mail a emergenza.psicologionline.dpss@unipd.it in cui descrivete in poche parole la vostra richiesta e i vosti bisogni lasciando il numero di telefono e contatto Skype per essere ricontattati. In corso di attivazione anche una linea telefonica dedicata.

Data di pubblicazione: 27 marzo 2020 , ultimo aggiornamento 27 marzo 2020

Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: Il tempo divisa va pagato? Nuovo interpello del Ministero del lavoro

 
Il tempo divisa va pagato? Nuovo interpello del Ministero del lavoro

Posted: 27 Mar 2020 07:52 AM PDT

L’attività di vestizione e di svestizione della divisa di lavoro (cd. tempo tuta o tempo divisa) deve essere inclusa nell’orario retribuito di lavoro solo se il datore impone al dipendente di indossare determinati indumenti dallo stesso forniti, con il vincolo di tenerli sul posto di lavoro. Viceversa, non sarebbe riconducibile ad orario di lavoro l’ipotesi […]

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PIN Inps semplificato: come si richiede per ottenere il bonus 600 euro

Posted: 27 Mar 2020 04:02 AM PDT

L’INPS ha pubblicato il messaggio numero 1381 del 26 marzo con il quale comunica che è stata rilasciata una procedura di richiesta PIN Inps semplificato per la domanda di bonus 600 per lavoratori autonomi, partite IVA, stagionali (turismo e agricoltura) e lavoratori dello spettacolo. Il PIN semplificato potrà essere usato altresì per la richiesta di […]

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Sospensione mutui, prestiti e leasing per coronavirus: le regole del Dl Cura Italia

Posted: 27 Mar 2020 02:55 AM PDT

Il Dl Cura Italia ha previsto fra le misure a sostegno dell’economia la sospensione di mutui, prestiti e leasing per famiglie, PMI. partite IVA e autonomi. In un momento di contrazione economica come quello in cui versa attualmente il nostro Paese a causa dell’epidemia da Coronavirus è di vitale importanza evitare che gli effetti negativi […]

L’articolo Sospensione mutui, prestiti e leasing per coronavirus: le regole del Dl Cura Italia proviene da Lavoro e Diritti – La tua guida facile su lavoro, pensioni, fisco e welfare.

 

il manifesto

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Lavoro

Appello Flai Cgil: tutelare i migranti che lavorano nei campi

Lettera a Mattarella. La missiva indirizzata al presidente della Repubbica, al premier Conte e alla ministra Bellanova: i Prefetti intervengano per sanificare i tanti ghetti, regolarizzare il lavoro nero. Firmano Don Ciotti, Lucano e Saviano

Migranti di ritorno dal lavoro nei campi in Puglia &amp;lt;img src=”https://static.ilmanifesto.it/2018/08/pag-14-lettere-commenta-strage-braccianti-lapresse-6.jpg” alt=”Migranti di ritorno dal lavoro nei campi in Puglia” /&amp;gt;
Migranti di ritorno dal lavoro nei campi in Puglia

Lettera-appello al presidente Sergio Mattarella, al premier Giuseppe Conte e alla ministra Teresa Bellanova della Flai Cgil: «Come sindacati e associazioni esprimiamo inquietudine e preoccupazione per le condizioni di migliaia di lavoratori stranieri impiegati nel settore agricolo: i Prefetti intervengano per sanare i ghetti in cui spesso vivono».

«Il rischio che il Covid-19 arrivi in quegli aggregati, tramutandoli in focolai della pandemia, è motivo di fondata apprensione. Nella miseria dei ghetti, la cui ubicazione si incardina sempre nei distretti a forte vocazione agricola, il quotidiano degli immigrati è scandito da immutata cadenza nonostante la spada di Damocle rappresentata dal Covid-19», sottolinea l’appello.

«Le richieste di restare a casa o lavarsi le mani, rivolte alla comunità nazionale da tutti gli organi istituzionali e d’informazione, per loro sembrano chimere. Sopravvivono in immense distese di catapecchie senza acqua né servizi igienici. I ragguardevoli provvedimenti assunti dal Governo per l’emergenza coronavirus non prendono in considerazione queste realtà. A fronte dell’impegno delle organizzazioni che continuano ad operare sul campo, non ci risulta da parte degli organi istituzionali alcun intervento specifico di prevenzione in questi contesti altamente a rischio. Una allarmante discrasia che richiede correttivi istituzionali immediati in una cornice di monitoraggio preventivo nonché di presa in carico degli eventuali casi di Covid-19, in ossequio al principio costituzionale della tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività», continua l’appello.

Oltre all’intervento dei Prefetti, l’appello chiede «una regolarizzazione per far emergere chi è costretto a vivere e lavorare in condizioni di irregolarità. Sarebbe una misura di equità e di salvaguardia dell’interesse nazionale, in questa difficile fase in cui un eventuale pregiudizio all’agricoltura, nella sua funzione tutelare della sicurezza alimentare della comunità nazionale, sarebbe drammaticamente deleterio. Questo però non dev’essere uno strumento per rifornire il settore primario di lavoro a buon mercato in un momento di shock economico. È necessario, pertanto, rafforzare le misure di contrasto al lavoro nero e favorire l’assunzione di chi sta lavorando in maniera irregolare, applicando i Contratti Collettivi agricoli. Servono soluzioni strutturali che, soprattutto in condizioni di eccezionalità, non possono attendere», si conclude l’appello.

La lettera ha come primo firmatario il segretario generale della Flai Cgil Giovanni Mininni. Tra le altre spiccano quelle di Don Luigi Ciotti, di Mimmo Lucano, di Luigi Manconi e di Roberto Saviano.

Notizie Regione Lazio

 

 

Coronavirus: tutte le informazioni per essere aggiornati
Sanità – qui puoi trovare tutte le informazione sulla rete del Lazio per l’emergenza Covid:  regione.lazio.it/coronavirus

Lavoro – cassa integrazione in deroga. La Regione ha firmato un accordo quadro con tutte le organizzazioni sindacali e datoriali sulla cassa Sono beneficiarie le imprese anche sotto i cinque dipendenti, appartenenti a ogni settore produttivo e con sede operativa nel Lazio. Le domande possono essere inviate a partire dalle ore 14.00 del 25 marzo 2020 tramite la piattaforma dedicata http://www.regione.lazio.it/cigs/web e alla mail areavertenze@regione.lazio.legalmail.it

Con ‘Pronto cassa’ una prima risposta alle difficoltà economiche generate dall’emergenza Coronavirus. Importanti iniziative a sostegno della liquidità di imprese e liberi professionisti del Lazio, che nel loro insieme, a regime, porteranno a mobilitare circa 450 milioni di euro: https://bit.ly/2WTD4Yz

Un’informazione utile per imprese e liberi professionisti: deciso lo stop fino a 12 mesi ai rimborsi dei prestiti ottenuti dalle imprese grazie a bandi della Regione e sospensione per due mesi (60 giorni) dei termini fissati per i beneficiari dei bandi gestiti dalla Regione per espletare tutti gli adempimenti che sono loro richiesti: https://bit.ly/2y5ZD1z

Al lavoro per il vaccino contro il Coronavirus. La Regione Lazio insieme a Ministero della Salute e Ministero dell’Università, tutti uniti per la ricerca, sostiene un investimento da 8 milioni di euro per un progetto internazionale di ricerca sul vaccino contro il Coronavirus con Spallanzani e CNR. Per la realizzazione di questo obiettivo sono stanziati 8 milioni di euro, 5 milioni a carico della Regione Lazio, trasferiti allo Spallanzani, e 3 milioni a carico del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica: https://bit.ly/33McmCz

Donare il sangue è necessario e rientra tra le attività consentite. Per info sui centri: e le modalità con cui donare: salutelazio.it/donare-il-sangue

Hai già scaricato la nuova App LAZIODRCOVID? Ora è attiva anche per tutti i cittadini che vogliono entrare in contatto con il proprio medico di famiglia da remoto. Info qui: https://bit.ly/2vFnpAM

 

 

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San Ruperto

 

San Ruperto


San Ruperto

Nome: San Ruperto
Titolo: Vescovo
Nascita: VII secolo, Salisburgo
Morte: 27 marzo 718, Salisburgo
Ricorrenza: 27 marzo
Tipologia: Commemorazione

Ruperto nacque in una nobile famiglia di origini irlandesi imparentata con i Merovingi, alla fine del VII secolo. Dopo aver ricevuto un’educazione monastica, operò per l’evangelizzazione della Baviera ancora idolatra. Fu primo vescovo itinerante, di Salisburgo, di cui oltretutto promosse lo sviluppo delle saline. Fu vescovo di Worms e poi di Ratisbona. Svolse il suo apostolato nel monastero da lui fondato, attorno al quale nacque poi e si sviluppò la città di Salisburgo. Morì il 27 marzo dell’anno 718. Le sue reliquie sono oggi venerate nella cattedrale di Salisburgo.