Archivi giornalieri: 20 marzo 2020

Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: Protocollo per il contrasto al Coronavirus nei luoghi di lavoro

Protocollo per il contrasto al Coronavirus nei luoghi di lavoro

Posted: 20 Mar 2020 06:40 AM PDT

È stato firmato pochi giorni fa, su invito del Presidente del Consiglio dei ministri, il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”. Il Protocollo, adottato ai sensi dell’art. 1, co. 1, numero 9), del Dpcm 11 marzo 2020, contiene: le linee […]

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Bonus 100 euro in busta paga Dl Cura Italia: cos’è e come funziona

Posted: 20 Mar 2020 01:57 AM PDT

Cos’è e come funziona il bonus 100 euro in busta paga Dl Cura Italia? Stipendio di marzo più pesante per alcuni lavoratori costretti a continuare a lavorare nonostante l’epidemia dilagante di coronavirus. Infatti, per venire incontro ai lavoratori dipendenti che hanno continuato a prestare la propria attività lavorativa in sede, il governo ha introdotto nel […]

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Aran Segnalazioni

AranSegnalazioni

Newsletter del 20/3/2020
 
Speciale emergenza Covid-19

 

DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18 Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 Il decreto interviene con provvedimenti su quattro fronti principali e altre misure settoriali: –  finanziamento e altre misure per il potenziamento del Sistema sanitario nazionale, della Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza; –  sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito; –  supporto al credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia; –  sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio.

 

Scheda di sintesi

 

 

PROVVEDIMENTI EMERGENZA CORONAVIRUS Link a tutti gli altri provvedimenti fin qui emanati Sono di seguito elencati, con i relativi link, i principali provvedimenti fin qui emanati per la gestione dell’emergenza COVID-19

 

D.L. n. 6 del 23/2/2020

Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. DPCM 23/2/2020

Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. DPCM 25/2/2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Direttiva n. 1 del 25/2/2020 del Ministro per la pubblica amministrazione

Prime indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 nelle pubbliche amministrazioni al di fuori delle aree di cui all’articolo 1 del decreto-legge n.6 del 2020. D.L. n. 14 del 9/3/2020

Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19. DPCM 1/3/2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. DPCM 4/3/2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale DPCM 8/3/2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. DPCM 9/3/2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. DPCM 11/3/2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. Circolare n. 1 del 4/3/2020 del Ministro per la pubblica amministrazione 

Misure incentivanti per il ricorso a modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa.

Direttiva n. 2 del 12/3/2020 del Ministro per la pubblica amministrazione 

Indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

D.L. n. 18 del 17/3/2020 

Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. 

 

 

 

SMART-WORKING ED EMERGENZA CORONAVIRUS Documenti sullo smart-working dal sito del Dipartimento della Funzione Pubblica A supporto delle amministrazioni che stanno sempre più puntando sul lavoro agile, il sito del Dipartimento della Funzione pubblica raccoglierà e aggiornerà continuamente documenti e norme di riferimento, dati, strumenti e indicazioni sulle migliori modalità tecniche e organizzative per adottare e implementare lo smart working nelle PA.

 

 

 

 

 

 

Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: Bonus baby sitter 600 euro Decreto Cura Italia: cos’è e come funziona

Bonus baby sitter 600 euro Decreto Cura Italia: cos’è e come funziona

Posted: 18 Mar 2020 04:49 AM PDT

Cos’è e come funziona il Bonus baby sitter 600 euro Decreto Cura Italia? Il decreto-legge Cura Italia Dl 18/2020 in aiuto alle famiglie dei lavoratori che si trovano in difficoltà dedica particolare attenzione alle norme in materia di riduzione dell’orario di lavoro e di sostegno ai lavoratori con figli. All’art. 23 e 25 del maxi […]

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Decreto Cura Italia, congedo parentale straordinario: cos’è e come funziona

Posted: 18 Mar 2020 03:04 AM PDT

Cos’è e come funziona il nuovo Congedo parentale straordinario Decreto Cura Italia? In conseguenza all’emergenza epidemiologica da Coronavirus, conosciuto anche come COVID-19, il governo ha introdotte nuove misure straordinarie a sostegno delle famiglie con figli costretti a stare a casa per la chiusura delle scuole. Il Consiglio dei ministri ha varato un nuovo decreto-legge, che […]

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Lavoro e Diritti

Lavoro e Diritti: Dichiarazione Iva 2020: nuovo quadro VQ e proroga scadenza

 
Dichiarazione Iva 2020: nuovo quadro VQ e proroga scadenza

Posted: 19 Mar 2020 08:25 AM PDT

Nella dichiarazione Iva 2020 è stato inserito il nuovo quadro VQ, da compilare al fine di determinare il credito maturato al seguito di versamenti Iva periodici non volontari. La non volontarietà dei versamenti è legata al fatto che il contribuente li ha effettuati a seguito di ricezione di avvisi bonari o cartelle esattoriali. Ecco in […]

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Sospensione Rc Auto Decreto Cura Italia: ecco cosa sapere

Posted: 19 Mar 2020 07:05 AM PDT

Per far fronte alle ripercussioni economiche dovute all’emergenza coronavirus nel Decreto Cura Italia sono previste alcune misure volte a fronteggiare la crisi. Una delle misure più importanti sarebbe dovuta essere la sospensione Rc Auto per il CoronaVirus. Il precedente decreto era rivolta solo ed esclusivamente agli 11 comuni considerati zona rossa, ma visto che l’Italia […]

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Cassa integrazione in deroga Decreto Cura Italia: cos’è e come funziona

Posted: 19 Mar 2020 04:25 AM PDT

Estesa, sull’intero territorio nazionale, la cassa integrazione in deroga per tutta la durata della sospensione del rapporto di lavoro e comunque per un periodo non superiore a 9 settimane per le aziende che non rientrano nella CIG ordinaria, quindi anche per quelle con un solo dipendente. In conseguenza dell’emergenza epidemiologica che sta attraversando l’Italia, il […]

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Conte prepara una nuova stretta. E chiede uno “shock globale”

Conte prepara una nuova stretta. E chiede uno “shock globale”

 

Per vincere la sfida contro il Coronavirus serve il contributo di tutti: è intervenuto in prima persona il Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha sentito i leader di maggioranza e opposizione e il premier Conte per tessere la tela dell’unità nazionale e mediare tra le forze politiche.

Il decreto ‘Cura Italia’ non arriverà in Parlamento blindato. Per il premier Conte non c’è alcuna preclusione al dialogo, la Camera e il Senato potranno apportare dei miglioramenti al testo varato dal Consiglio dei ministri senza stravolgerlo. Il luogo del confronto resta però il Parlamento e al momento non è stato fissato alcun incontro con Salvini, Meloni e Tajani, anche se il leader della Lega dice che se Conte lo dovesse chiamare si precipiterebbe a palazzo Chigi per consegnare le sue proposte.

© Fornito da AGI

“È giunto il momento di utilizzare il Mes”

Il presidente del Consiglio confida nell’apporto dell’Europa. È giunto il momento che l’Europa – spiega al Financial Times – utilizzi “tutta la potenza di fuoco” del suo fondo di salvataggio da 500 miliardi di euro per contrastare la crisi da coronavirus. Ecco, serve “uno shock globale senza precedenti”, è giunto il momento di utilizzare il Mes, il fondo Salva Stati, “per offrire linee di credito di emergenza ai paesi colpiti dalla pandemia”. Dunque “la strada da seguire è aprire linee di credito Esm a tutti gli Stati membri per aiutarli a combattere le conseguenze dell’epidemia” e – dice Conte – “il tempo è essenziale”.

L’epidemia crea un clima di incertezza per il futuro ma il piano previsto dalla Bce ha comunque portato ad un calo dello spread. La preoccupazione tuttavia è legata all’emergenza sanitaria, considerato che il numero dei morti in Italia ha superato quello che si è registrato in Cina. 

La proroga dei termini per le misure restrittive decise l’11 marzo è un dato consolidato, poi se il premier imporrà un’ulteriore stretta – con un Dpcm ad hoc o con il provvedimento che allungherà i tempi delle decisioni già prese – è materia di confronto con le regioni, la Protezione civile, i ministri interessati e il comitato tecnico-scientifico. Il presidente del Consiglio anche ieri ha ascoltato le richieste provenienti dai vari territori colpiti dal coronavirus.

Oggi il governo dovrebbe fare un punto per prendere una decisione sulle misure da adottare. L’orientamento è quello di prevedere una maggiore severità dei comportamenti – ovvero niente corse all’aperto e passeggiate – con la possibilità di intervenire anche sui trasporti e sugli orari degli esercizi commerciali. Intanto si va verso l’aumento del numero delle forze dell’Ordine da impiegare nei controlli. Controlli che potrebbero essere eseguiti anche con il controllo sui cellulari e l’identificazione delle utenze telefoniche per verificare il rispetto delle regole.

Fontana chiede una linea più dura

La richiesta di una maggiore stretta è arrivata anche dal governatore della Lombardia Fontana che ha chiesto espressamente l’aiuto dell’esercito. Del resto c’e’ l’ok del ministro della Difesa, Guerini, ad utilizzare militari impegnati in ‘Strade Sicure’ per la gestione dell’emergenza coronavirus e la possibilità di un impiego maggiore di forze sul campo.

Ma la priorità al momento resta quella di assicurare i presidi medici nelle zone più colpite dal virus. Si è discusso soprattutto di questo durante la video conferenza che si è tenuta alla presenza del premier, dei ministri Speranza, Boccia, Di Maio e Guerini e dei commissari all’emergenza Borrelli e Arcuri. Si è deciso di creare una task force di medici provenienti da ogni parte d’Italia da poter inviare nei territori con le maggiori criticità sanitarie. Ne arriveranno 300 nelle aree di Brescia e Bergamo. “Stiamo facendo ogni sforzo possibile per correre più veloce del virus e creare sempre più nuovi posti di terapia intensiva”, ha spiegato il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Boccia.

il manifesto

 

Focolaio. L’Italia è il paese più colpito al mondo con 3400 vittime. In arrivo otto milioni di mascherine. Norme e tecnologie per proteggere i medici, ma negli ospedali il contagio si allarga.

Reparto di terapia intensiva di Brescia <img src=”https://static.ilmanifesto.it/2020/03/lp-11220036.jpg” alt=”Reparto di terapia intensiva di Brescia” />
Reparto di terapia intensiva di Brescia

Ora è l’Italia è il paese al mondo che ha subito le maggiori perdite a causa del coronavirus. Sono oltre 3400 le vittime italiane fino ad oggi, quasi cinquecento più di ieri e duecento più di quelle registrate in Cina. Più di cinquemila i nuovi contagi, di cui duemila solo in Lombardia dove oggi il picco sembra più lontano. L’assessore al welfare lombardo Giulio Gallera ha usato una metafora da maratoneta. «I chilometri più difficili sono gli ultimi. Sono passate quasi due settimane, ci sembrava che il sacrificio di rimanere in casa fosse sufficiente. E invece ci siamo resi conto che il traguardo è qualche chilometro più avanti».

Ma l’epidemia non è un problema esclusivamente lombardo. Anzi, l’aumento dei casi nella regione (12%) è inferiore in proporzione a quello del resto dell’Italia (+14%). I casi stanno aumentando più velocemente in regioni come Sardegna, Molise, Abruzzo e Campania, anche se su numeri in assoluto più piccoli. Si sta cioè verificano tra le regioni quello che è già successo in Europa: crescite altrettanto rapide in tutte le aree, ma con alcuni giorni di ritardo che devono essere sfruttati per organizzare la risposta sanitaria.

In Cina ieri per la prima volta non si sono contati nuovi contagi “comunitari”: i 34 nuovi casi sono tutti provenienti dall’esterno del paese asiatico e il contagio da persona a persona sembra essersi arrestato almeno per un giorno. Ma a Wuhan il lockdown non è ancora stato allentato: si teme che con il ritorno alla vita normale, basterà importare qualche caso da fuori per far ripartire anche il contagio. L’impegno cinese nel “distanziamento sociale” è stato assoluto; i provvedimenti italiani non sono altrettanto rigorosi, «Qui non avete misure abbastanza severe, c’è gente in strada, i i trasporti pubblici funzionano, avete persone negli hotel, non mettete le maschere», ha rimproverato Sun Shuopeng, vicepresidente della Croce Rossa cinese che sta dando una mano ai nostri sanitari con una delegazione.

«Oggi certamente parlerò al presidente del Consiglio per capire cosa si possa fare nel più breve tempo possibile» si è allineato il governatore Attilio Fontana, chiedendo per la Lombardia misure “cinesi”. Sono in arrivo 65 medici e infermieri cubani, che andranno a irrobustire l’ospedale di Crema, uno dei più gravati dall’emergenza. In arrivo anche 390mila tamponi, una scorta notevole che al ritmo attuale potrebbe bastare per almeno tre settimane.

Oltre a misure più rigide, a Milano si sperimentano anche tecnologie innovative per assistere a distanza le persone non ospedalizzate. L’organizzazione non governativa Medici Senza Frontiere ha iniziato a distribuire braccialetti elettronici ad uso sanitario. Durante l’emergenza Ebola in Repubblica Democratica del Congo hanno permesso di monitorare a distanza l’evoluzione delle condizioni dei pazienti.

Curare a distanza serve anche a proteggere i sanitari, che continuano a ammalarsi e a morire per il coronavirus. Anche quello dei medici è un lugubre bollettino quotidiano. Altri tre dottori, il medico di base Antonino Buttafuoco, l’ematologo Giuseppe Finzi e l’ex direttore generale dell’ospedale di Cremona hanno perso la vita ieri. Anche all’ospedale S. Orsola di Bologna i numeri ricordano, in negativo, quelli delle navi da crociera: su 300 sanitari sono positivi in 41, secondo un comunicato della Cisl.

«Ogni giorno insisto perché a ciascuno di voi possano arrivare dispositivi di protezione individuale adeguati» ha scritto in una nota il ministro Speranza dopo le proteste dei medici di ieri. Quello degli esteri Di Maio, da parte sua, ha annunciato lo sblocco di ben 8 milioni di mascherine, la cui consegna era stata fermata dalle restrizioni alla circolazione delle merci. Per tutelare i medici il governo ha introdotto un’altra sperimentazione anti-virus, la “ricetta elettronica”: d’ora in poi basterà una mail o un sms del medico di base per ricevere la prescrizione. Così più persone rimarranno a casa e meno medici di base rischieranno l’infezione.