A TUSCANIA CON BONARIA MANCA
Bonaria con il sindaco di Orune e di Tuscania
di Pietro Clemente
Tuscania (VT) 21 Maggio 2016, con Bonaria Manca
Siamo a Tuscania, in provincia di Viterbo, arrivati in auto al mattino, il paese è immerso nel sole ed è stupendo con le sue mura e le sue torri. Al Teatro Rivellino sta arrivando Bonaria Manca in auto. E’ la sua giornata oggi, noi veniamo da Siena, altri da vari luoghi d’Italia, una studiosa viene da Parigi. Ci sono i circoli dei sardi. Cosa deve succedere? Si tratta della presentazione di un sito internet dedicato all’arte di Bonaria realizzato dalla Fasi e in specie dal circolo di Civitavecchia con il contributo della Regione sarda. Ettore Serra ne è stato protagonista. Ma è l’occasione per festeggiare Bonaria e sono venuti qui anche il sindaco e gruppi di canto e ballo di Orune (NU) il suo paese natale.
Bonaria scende dalla macchina al braccio di Maria Rita e di Maurizio Fiasco, fondatori della Associazione
DEDICATA A BONARIA
Chin pazinas d’istoria cuvada
A BONARIA
Chin pazinas d’istoria cuvada
comente e d’una terra sa memoria
de anticas leggendas in sa gloria
su destinu t’hat musa cunsacrada
chin colores e formas e chin tramas
d’arcaicos motivos d’alta arte
sa natura t’hat dadu in manna parte
dotes e prejos de sas menzus Mamas
chin tonu de ninniu e ispaju
cantas chin boche de sirena digna
sacerdotessa de solennes ritos
chin profumu de rosa in mese e maju
celebras sa memoria ‘e Sardigna
accumpanzada d’eroes e mitos
Sebastiano Mariani
A BONARIA
Con pagine di storia nascosta
come memoria di una terra
nella gloria di antiche leggende
musa ti il destino ti consacrò
con colori forme e trame
di arcaici motivi d’alta arte
la
VITTORIO SGARBI E BONARIA MANCA
“I pittori dal cuore sacro” a Gualdo Tadino
di Alessandra Conforti
Si è svolta dal 3 agosto al 31 dicembre 2015 a Gualdo Tadino, nella Chiesa Monumentale di San Francesco, la mostra evento curata da Vittorio Sgarbi e con la Direzione Artistica di Catia Monacelli.
“I Pittori dal cuore sacro. Da Ivan Rabuzin a Bonaria Manca”, è il percorso promosso dal Polo Museale e dal Comune di Gualdo Tadino, con il patrocinio della Regione Umbria e che ha visto la partecipazione delle opere di 25 artisti provenienti da diversi paesi del mondo, artisti le cui opere rappresentano l’arte più primitiva, essenziale e universale.
Un totale di 75 opere suddivise in due sezioni, una dedicata ai maestri storicizzati, padri e detentori e una concentrata sull’attualità e sull’arte primitiva più contemporanea.
Un grande successo di pubblico che ha portato sempre più attenzione anche alle opere di Bonaria Manca, un’artista particolarmente amata da
COSTUMI NUZIALI AD ORUNE
Stoffe pregiatissime come principesse
di Sebastiano Mariani
Tra gli aspetti di vita sociale ai tempi di Bonaria, due in particolare destano la curiosità dell’osservatore: le spose bambine e le unioni di fatto, cioè le famiglie senza il matrimonio.
Come in altre comunità del mediterraneo e del medio oriente, i matrimoni orunesi e barbaricini, con le dovute eccezioni, non lasciavano alle donne grandi spazi di libero arbitrio o di negoziazione, ma erano molto di più scelte di clan, che nella unione di due famiglie vedevano un rafforzamento del loro potere nel contesto sociale di appartenenza, o il veicolo per un cumulo delle risorse economiche o ancora uno strumento di riconciliazione per discordie antiche o recenti.
I matrimoni spesso coronavano i sogni dei padri più che degli sposi e il prezzo di queste conquiste non poteva che essere la preda più pregiata, la sposa, ancor di più se bella e virtuosa. Ecco allora che
L’ARTE DI BONARIA MANCA
Dai Nuraghe alla terra Etrusca
Dai Nuraghe alla terra Etrusca dal 21 e il 22 Maggio a Tuscania. L’Associazione “Sarda Domus” di Civitavecchia, in collaborazione con l’Assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna, la Regione Lazio, il Comune di Tuscania, il Comune di Orune, la FASI, Federazione Associazioni Sarde in Italia, promuove il convegno “L’ARTE DI BONARIA DAI NURAGHE ALLA TERRA ETRUSCA” dedicato alla straordinaria vicenda umana e artistica di Bonaria Manca, una pastora sarda emigrata nel Lazio nel 1949. L’evento si terrà sabato 21 maggio, alle ore 09:30, a Tuscania, presso il Teatro Il Rivello, piazza F. Basile.
A Tuscia Laziale Bonaria Manca ha espresso la sua vocazione artistica con il canto, il mosaico e la pittura dipingendo nel tempo le pareti interne della sua abitazione. La casa è diventata un vero e proprio museo suscitando l’attenzione di vari critici
VIDEO INTERVISTA A BONARIA
Intervista di Angela Sanna e Alessandra Conforti
VIDEO BONARIA MANCA
Promo del documentario su Bonaria Manca
vincitore del primo premio all’ “Etuscia green film fest”
Da una idea di Jo Lattari. Regia di Luigi Simone Veneziano.
IL LIBRO “RINASCERE OGNI GIORNO”
Progetto di Pavel Konecny e Roberta Trapani
Il libro in quattro lingue (italiano, inglese, francese e ceco) nasce su progetto di Pavel Konecny e Roberta Trapani, nell’intento di raccogliere e testimoniare in modo organico l’opera e la personalità poetica di Bonaria e di contribuire a diffondere la conoscenza della “Casa dei Simboli”. Pubblicato nel 2014 a Olomuc, Repubblica Ceca, il libro è stato realizzato grazie alla generosità di donatori che si sono mobilitati da tutta Europa. Oggi viene diffuso nell’intento di sostenere il progetto che L’Associazione per Bonaria Manca sta portando avanti.
IL BALLO AI TEMPI DI BONARIA
L’armonia del ballo
di Sebastiano Mariani
La tradizione barbaricina e orunese in particolare è molto ricca di simbologie estetiche che si rivelano nelle manifestazioni esteriori e nelle relazioni sociali. Riti, cerimonie, regolazione di rapporti conflittuali, solidarietà, vendette e tanto altro ci danno un campo di riflessioni veramente ampio, dove c’è persino da smarrirsi, ma ci ricordano quanto la cultura sarda sia antica e radicata e attinga a un patrimonio che affonda le sue radici nella preistoria e anche oltre, nei miti.
Un piccolo scrigno di questi valori è il ballo sardo.
Il ballo orunese, il ballo tondo non è un semplice divertimento, è il risultato di una combinazione di tanti elementi che ne fanno una icona dell’essere comunità. Il ballo è armonia, consonanza di più elementi al cui interno si sviluppa una simmetria di ruoli, distanze, movimenti, sentimenti.
Musica, canto, ritmo, persone,
ORUNE
Il paese dai riti arcaici ed ancestrali
di Sebastiano Mariani
Cosa c’è di più bello della voce umana per richiamare tutti gli altri sensi all’armonia? Armonia che nasce da riti arcaici ed ancestrali di cui forse stiamo perdendo il senso e il valore e che ha anch’essa un momento di partenza, un motore di avviamento.
Sono la melodia e il ritmo dei primi tre versi del cantore a indicare in maniera perfetta il portamento dei corpi e i movimenti pieni di grazia sobria ed elegante che dovranno eseguire. Nel giro di pochi secondi quelle mani iniziano a stringersi, alcune intensamente, altre nervosamente emozionate e altre con la dolcezza di chi si abbandona all’ebbrezza tanto desiderata.
In pochi istanti canto, ballo, sensi e sentimenti raggiungono una consonanza perfetta, i corpi sono pronti a muoversi in perfetta sincronia.
Teatro del ballo è la piazza vociante e affollata, i costumi da sposa accendono colori di rara
LE OPERE DI BONARIA MANCA
Al museo De Stadshof in Olanda
di Alessandra Conforti
Una vita affascinante e ricca di colore quella di Bonaria Manca, che si trasforma in quadri, arazzi e mosaici, che diventa parte integrante della vita di tutti i giorni nelle pareti dipinte della sua casa. Le opere di Bonaria Manca hanno saputo stregare critici d’arte e appassionati di tutto il mondo e sono esposte al museo De Stadshof in Olanda, il museo raccoglie opere di Outsider Art ovvero le opere di tutti quegli artisti che, proprio come Bonaria, lavorano al di fuori dei sistemi convenzionali e dal panorama principale dell’arte. Le opere esposte a Stadshof esprimono una grandissima creatività e raccontano i sogni, le paure e la particolare visione del mondo di artisti straordinari.
Le opere di Bonaria Manca rappresentano proprio la sua visione del mondo e della vita, i suoi sogni e le sue fantasie che, attraverso i dipinti, divengono reali e sanno coinvolgere