Archivi giornalieri: 9 maggio 2017

Assegno sociale 2017

Assegno sociale 2017 a chi spetta la pensione, requisiti età e reddito

Pensione sociale 2017 INPS importo assegno a chi spetta quali sono i requisiti età 65 anni 7 mesi e limite reddito, come e quando presentare modulo domanda

5 Aprile 2017 10:09Stampa
Assegno sociale 2017 a chi spetta la pensione, requisiti età e reddito
 

Pensione sociale 2017 è una prestazione a sostegno del reddito pagata dall’INPS, previa domanda del cittadino che possiede determinati requisiti anagrafici e reddituali. Dal 1° gennaio 1996, la prestazione si chiama assegno sociale destinato alle persone residenti in Italia da almeno 10 anni, per cui concesso sia a cittadini italiani che comunitari ed extracomunitari.

Assegno sociale: che cos’è?

La pensione sociale è un assegno pagato dall’INPS su richiesta del cittadino, quindi previa presentazione della domanda per via telematica ed accettazione della stessa da parte dell’Istituto.

Inoltre, il riconoscimento del diritto alla prestazione è provvisorio, nel senso che ogni anno l’INPS provvede a controllare se i cittadini che hanno ricevuto l’assegno, continuano a possedere i requisiti di accesso all’assegno sociale, di residenza e limiti reddituali, e quindi ad avere diritto alla prestazione, dal momento che che questa non è reversibile ai familiari in vita e né può essere erogata all’estero.

Infatti, se il cittadino si allontana dall’Italia per più di 30 giorni, l’erogazione della pensione viene sospesa dall’INPS per poi essere revocata dopo un anno.

Assegno sociale 2017 a chi spetta la pensione? Requisiti età e reddito:

I cittadini che a partire dal 1° gennaio 2017 possono richiedere la pensione sociale INPS per 13 mesi sono coloro che:

Requisiti pensione assegno sociale 2017:

  • hanno compiuto 65 anni e 7 mesi. A partire dal 1° gennaio 2018 la pensione sociale sarà corrisposta a partire dai 66 anni e 7 mesi.
  • Sono persone senza reddito o quasi.
  • Hanno la cittadinanza italiana, per gli stranieri comunitari serve l’iscrizione al comune di residenza e per gli stranieri extracomunitari invece serve il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.
  • Chi ha la residenza italiana stabile e continuativa da almeno 10 anni.

Limite reddito assegno sociale: non avere redditi superiori pari a 5.824 euro l’anno, ovvero, 11.649,82 se coniugato.

Pensione sociale 2017 domanda INPS: come e quando?

 

Quando fare domanda pensione sociale 2017 INPS? Il modulo di domanda può essere presentato dall’interessato il giorno dopo, il compimento dei 65 anni e 7 mesi, e se se possiede al momento della richiesta gli altri requisiti di accesso alla prestazione.

Come si fa la domanda assegno sociale 2017? Per richiedere la pensione sociale il cittadino deve trasmettere il  modulo INPS per via telematica, direttamente se possiede il Pin dispositivo per accedere ai servizi telematici dell’istituto o rivolgendosi gratuitamente ai CAF e Patronati.

Pensione sociale 2017 importo:

L’importo della pensione sociale pagato dall’INPS come prestazione al reddito per le persone disagiate economicamente, è riconosciuto in misura intera o ridotta in base al reddito.

In altre parole, la misura della pensione sociale consiste in un Assegno sociale 2017 importo di 448,07 euro per 13 mesi per l’anno 2017 sulla base della rivalutazione ISTAT annuale e sulla perequazione automatica che spetta sulle pensioni sociali e minime.

Quando la pensione sociale spetta in misura intera? Quando il soggetto richiedente non sposato, quindi single o vedovo, non ha alcun reddito e se coniugato ha un reddito familiare che è al di sotto della soglia di limite reddito fissato per legge, quindi se inferiore all’ammontare annuo dell’assegno.

La pensione sociale è ridotta invece se il soggetto non è coniugato ed ha un reddito inferiore all’importo totale della pensione, ossia, sotto a 5.824,91 euro annui mentre se coniugato il reddito familiare è inferiore al doppio dell’importo annuo dell’assegno, ossia, inferiore a 11.649,82 euro all’anno.

Pertanto se il cittadino ha redditi superiori a predette soglie limite, non gli viene riconosciuto il diritto o gli viene tolto se li supera in corso d’anno dal momento che la prestazione è sempre provvisoria e la sua erogazione è subordinata al possesso dei requisiti, se invece il reddito complessivo è di poco sotto la soglia, l’importo dell’assegno viene ridotto in proporzione.

Per i titolari di assegno sociale, possibilità anche di chiedere l’aumento della pensione INPS, con le maggiorazioni sociali 2017.

Assegno sociale 2017 documenti, ISEE e redditi inclusi ed esenti dal calcolo:

 

Per procedere con la presentazione della domanda pensione sociale INPS, oltre che compilare il modulo occorre allegare anche una serie di documenti:

  • Situazione patrimoniale e reddituale del richiedente e del coniuge relativi all’anno solare di riferimento: il Modello Isee 2017 che serve a verificare quindi sia i limiti reddituali che per il calcolo dei redditi sulla base delle nuove soglie ISEE.
  • Copia di un documento di identità;
  • Autocertificazione della residenza e dello stato di famiglia;
  • Copia provvedimento giudiziale di separazione o divorzio;
  • Dati anagrafici e codice fiscale del coniuge.

Ai fini di calcolo della pensione sociale si tiene conto dei redditi Irpef e di quelli esenti, come quelli derivati da vincite e premi erogati dallo Stato o da aziende pubbliche o private, redditi da terreni e fabbricati, da pensioni di guerra, invalidità ed estere, rendite vitalizie INAIL e assegni di mantenimento. Sono esclusi dal calcolo invece TFR, casa di abitazione, arretrati soggetti a tassazione separata e da lavoro dipendente all’estero, assegno di accompagnamento invalidità e vitalizio erogato agli ex combattenti.

Lavoro e Diritti

Oggi alle 17:55

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE09/05/2017

ULTIMISSIME LAVORO – FISCALE09/05/2017

GIURISPRUDENZA

CORTE COSTITUZIONALE

ORDINANZA

CORTE COSTITUZIONALE – ORDINANZA 04 MAGGIO 2017, N. 95

LAVORO

Straniero e apolide – Prestazioni previdenziali – Assegno di maternità – Requisiti – Titolarità della carta di soggiorno

CORTE DI CASSAZIONE

ORDINANZA

CORTE DI CASSAZIONE – ORDINANZA 05 MAGGIO 2017, N. 11111

FISCALE

Riscossione – Crediti previdenziali art. 26, D.P.R. n. 602/1973

CORTE DI CASSAZIONE – ORDINANZA 05 MAGGIO 2017, N. 10972

FISCALE

Imposte dirette – IRPEF – Accertamento – Redditometro – Scostamento reddituale

CORTE DI CASSAZIONE – ORDINANZA 05 MAGGIO 2017, N. 10975

FISCALE

Imposte – Accertamento – Riscossione – Debiti tributari – Ipoteca – Iscrizione – Bisogni della famiglia

CORTE DI CASSAZIONE – ORDINANZA 05 MAGGIO 2017, N. 11138

FISCALE

Tributi – Accertamento – Contenzioso tributario – Contributo unificato – Versamento

CORTE DI CASSAZIONE – ORDINANZA 08 MAGGIO 2017, N. 11207

FISCALE

Tributi – Accertamento – Utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti – Violazione che comporta obbligo di denuncia penale – Raddoppio dei termini di accertamento

SENTENZA

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 05 MAGGIO 2017, N. 11020

LAVORO

Rapporto di lavoro – Contratto a termine – Scadenza – Risoluzione per mutuo consenso – Configurabilità

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 05 MAGGIO 2017, N. 11023

LAVORO

Lavoro – Licenziamento – Illegittimità – Reintegrazione – Trasferimento – Rifiuto di riprendere servizio – Successivo licenziamento

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 05 MAGGIO 2017, N. 11024

LAVORO

Lavoro – Dipendente degli enti locali – Trasferimento nei ruoli del personale ATA statale – Inquadramento – Anzianità maturata – Riconoscimento

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 05 MAGGIO 2017, N. 11027

LAVORO

Licenziamento disciplinare – Diverbio – Espressione ingiuriosa nei confronti del superiore – Insubordinazione – CCNL – Esclusione

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 05 MAGGIO 2017, N. 11028

LAVORO

Contratti a tempo determinato – Impugnazione – Conversione in rapporti a tempo indeterminato – Risarcimento – Prescrizione quinquennale

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 08 MAGGIO 2017, N. 11161

LAVORO, FISCALE

Professionisti – Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti – Iscrizione – Versamento dei contributi

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 08 MAGGIO 2017, N. 22126

FISCALE

Tributi – Occultamento documenti contabili – art. 10, del d. Igs. n. 74 del 2000

CORTE DI CASSAZIONE – SENTENZA 08 MAGGIO 2017, N. 22148

LAVORO

Rapporto di lavoro – Violazione dell’art. 4 della L. 20 maggio 1970, n. 300 – Mancato preventivo consenso dei lavoratori all’apposizione delle telecamere – Mancata autorizzazione della DTL

LEGISLAZIONE

DECRETO MINISTERIALE

MINISTERO POLITICHE AGRICOLE – DECRETO MINISTERIALE 23 MARZO 2017

LAVORO, FISCALE

Integrazione del Piano assicurativo agricolo 2017 – Ampliamento delle coperture assicurative agevolate con polizze sperimentali

PRASSI

AGENZIA DELLE ENTRATE

COMUNICATO

AGENZIA DELLE ENTRATE – COMUNICATO 05 MAGGIO 2017

LAVORO, FISCALE

L’Agenzia delle Entrate per la legalità e contro la corruzione – Ecco tutte le misure per prevenire la corruzione e i comportamenti illeciti

AGENZIA DELLE ENTRATE – COMUNICATO 08 MAGGIO 2017

FISCALE

Online il nuovo numero della rivista Argomenti di discussione – Gli effetti dello split payment sulla compliance Iva

CONSIGLIO NAZIONALE CDL

CIRCOLARE E PROVVEDIMENTO

FONDAZIONE STUDI CDL – CIRCOLARE 05 MAGGIO 2017, N. 4

LAVORO, FISCALE

Le nuove regole sulle compensazioni

INPS

COMUNICATO STAMPA

INPS – COMUNICATO 08 MAGGIO 2017

LAVORO

Online il servizio per certificati di gravidanza e interruzione

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

COMUNICATO

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – COMUNICATO 08 MAGGIO 2017

LAVORO, FISCALE

Approvazione della delibera n. 7/16 adottata dal Consiglio di indirizzo generale dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica, in data 15 dicembre 2016.

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – COMUNICATO 08 MAGGIO 2017

LAVORO, FISCALE

Approvazione della delibera n. 76/2016 adottata dal Consiglio di indirizzo generale dell’Ente di previdenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati, in data 9 giugno 2016

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – COMUNICATO 08 MAGGIO 2017

LAVORO, FISCALE

Approvazione della delibera n. 22920/2016 adottata dal Consiglio di amministrazione della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti, in data 16 dicembre 2016

MINISTERO LAVORO E POLITICHE SOCIALI – COMUNICATO 08 MAGGIO 2017

LAVORO, FISCALE

Approvazione della delibera adottata dall’assemblea dei delegati dell’Ente nazionale di previdenza ed assistenza consulenti del lavoro, in data 24 novembre 2016

rassegna

del 09/05/2017

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La periferia del lavoro

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08 maggio 2017 ore 09.18

Rogo Pomezia, sciopero a oltranza all’outlet di Castel Romano

08 maggio 2017 ore 09.15

Assenza per infortunio sul lavoro

Assenza per infortunio sul lavoro, licenziamento legittimo se si fa altro

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La Cassazione conferma che è legittimo il licenziamento del lavoratore che durante la sua assenza per infortunio sul lavoro viene trovato a fare altro

Tempi duri per i furbetti delle assenze, la Corte di Cassazione Civile, sez. Lavoro, con la sentenza no. 10647 del 2 maggio scorso, è stata chiamata a pronunciarsi in merito al licenziamento intimato ad un lavoratore che, durante la sua assenza per infortunio sul lavoro, portava con un goal decisivo, la squadra calcistica alla vittoria del Campionato.

Come già nel precedente pronunciamento no. 3630 del febbraio 2017, causa in cui un dipendente in assenza per infortunio sul lavoro, aiutava la consorte nell’attività di rosticceria, la Suprema Corte, ha fondato il parere confermando il licenziamento per giusta causa, poiché ai sensi dell’Art. 2119 c.c., entrambe i dipendenti avevano leso, con il proprio comportamento, il principio fiduciario alla base del rapporto di lavoro, inficiando oltretutto la guarigione, comportando così un danno nei confronti dell’Ente Assicuratore con obbligo di refusione dell’indennità.

Considerazioni. Se l’infortunio sul lavoro è visto come prodotto di una causa violenta in occasione di lavoro che comporti l’assenza di oltre un giorno dall’attività lavorativa, con buona tutela dell’Art. 38 della Costituzione e diritto all’indennità giornaliera, tale per cui il Datore di Lavoro è obbligato a perseguire scrupolosamente tutti i dettami posti dal T. U. 81/2008 in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, quali sono gli obblighi a carico del lavoratore?

 

Il buon senso indirizzerebbe verso l’attenzione per le cure ed il riposo, poiché si immagina che il danno cagioni sofferenza.

Ma se nel caso di malattia, il dipendente è soggetto a visita medica fiscale, richiesta dallo stesso Datore di Lavoro o a campionatura dallo stesso INPS, come può invece avvenire un controllo sulla veridicità del buon comportamento del lavoratore in caso di assenza per infortunio?

Il Datore di Lavoro in caso di dubbio ha due possibilità, la prima di più difficile percorrenza, rivolgendosi all’INAIL e richiedendo una visita presso gli Istituti di Medicina del Lavoro, per stabilire la realtà della prognosi.

La seconda, ormai abbastanza in uso ed accettata anche in aula, è quella di rivolgersi ad un investigatore privato che porti prove concrete e comprovanti la riammissione in salute del dipendente, ad esempio reperti fotografici.

Noto è il caso del dirigente che in infortunio per incidente in itinere, veniva licenziato per giusta causa, filmato mentre accompagnava con l’autovettura un familiare a fare la spesa, per cui non venne accettata la scusante dell’età avanzata del congiunto.

Solo nel caso quindi, di rottura del rapporto fiduciario, ci si potrà attrezzare per interrompere il rapporto di lavoro, ma sempre e solo attraverso prove certe.

 

Assegni familiari

Assegni familiari per convivenze di fatto e Unioni civili, chiarimenti INPS

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Congedo matrimoniale, ANF e Assegni familiari per convivenze di fatto e Unioni civili dopo la regolamentazione avvenuta con la Legge Cirinnà Legge 76/2016

L’INPS ha rilasciato la circolare 84 del 5 maggio 2017 con la quale fornisce importanti informazioni sugli effetti delle nuove norme della cosiddetta Cirinnà sulle prestazioni a sostegno delle famiglie erogate dall’INPS. Di particolare rilievo sono le novità che riguardano l’assegno per congedo matrimoniale, gli Assegni per il Nucleo familiare e gli assegni familiari per convivenze di fatto e Unioni civili.

La regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze di fatto ai sensi della Legge 20 maggio 2016, n.76 (cosiddetta Legge Cirinnà) ha in un primo tempo avuto effetto su tutta la legislazione sociale vigente, soprattutto per le unioni civili fra persone dello stesso sesso.

 

Questo perchè è la legge stessa che ha di fatto modificato tutta la normativa vigente disponendo che:

Al solo fine di assicurare l’effettività della tutela dei diritti e il pieno adempimento degli obblighi derivanti dall’unione civile tra persone dello stesso sesso, le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole «coniuge», «coniugi» o termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso.

Messaggio INPS numero 5171 del 21 dicembre 2016

L’INPS si è quindi adeguato rilasciando il messaggio numero 5171 del 21 dicembre 2016 con il quale chiariva che a decorrere dal 5 giugno 2016, ai fini del riconoscimento del diritto alle prestazioni pensionistiche e previdenziali come pensione ai superstiti, integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale, successione iure proprio, successione legittima, ecc. e dell’applicazione delle disposizioni che le disciplinano, il componente dell’unione civile è equiparato al coniuge.

Leggi anche: novità INPS per convivenze e unioni civili tra persone dello stesso sesso

ANF e Assegni familiari per convivenze di fatto e Unioni civili

Con la circolare 84 del 5 maggio 2017 l’INPS illustra gli effetti su Congedo matrimoniale, ANF e Assegni familiari per convivenze di fatto e Unioni civili dopo la regolamentazione avvenuta con la Legge Cirinnà Legge 76/2016.

La Legge 76/2016 ha di fatto implementato e variato il classico “nucleo familiare” a cui si riferiscono la maggior parte delle misure a sostegno delle famiglie introducendo come detto, le unioni civili fra persone dello stesso sesso e definendo i requisiti dei conviventi di fatto che sottoscrivono un contratto di convivenza.

La circolare affronta quindi le seguenti tematiche:

  • individuazione del nucleo di riferimento per le unioni civili;
  • determinazione del reddito complessivo per i nuclei familiari composti da genitori conviventi;
  • reddito di riferimento in caso di convivenza;
  • diritto all’assegno per congedo matrimoniale.

Nucleo di riferimento per unioni civili

Al fine di individuare il “nucleo familiare” di riferimento delle prestazioni la circolare affronta i seguenti casi:

  • Nucleo in cui solo una delle due parti dell’unione è lavoratore dipendente o titolare di prestazione previdenziale;
  • Nucleo formato da persone dello stesso sesso con unione civile e figli di una delle due parti dell’unione nati precedentemente all’unione stessa;
  • Nucleo formato da persone dello stesso sesso con unione civile e figli di una delle due parti nati dopo l’unione.

Reddito di riferimento in caso di convivenza

Per quanto riguarda gli ANF o assegni familiari per convivenze di fatto, l’INPS precisa che ai fini della determinazione del reddito complessivo, necessario al calcolo degli assegni familiari spettanti, può essere assimilato ai nuclei familiari coniugali la sola situazione dei “conviventi di fatto” che abbiano stipulato il “contratto di convivenza” e solo se nello stesso contratto è definita con chiarezza l’entità dell’apporto economico di ciascuno alla vita in comune.

La convivenza di fatto quindi deve essere stabile e regolata da un “contratto di convivenza” che dovrà contenere:

  • l’indicazione della residenza;
  • le modalità di contribuzione alle necessità della vita in comune;
  • il regime patrimoniale della comunione dei beni.

Solo in questo caso la “convivenza di fatto” è equiparata al “classico” nucleo familiari con tutte le conseguenze del caso sulla normativa degli assegni per il nucleo familiare, riguardo ad esempio al reddito per il calcolo, i figli dell’uno o dell’altro convivente ecc.

Assegno per congedo matrimoniale per unioni civili

L’assegno per congedo matrimoniale di 8 giorni da fruire entro i 30 giorni successivi alla data del matrimonio, corrisposta ad entrambi i coniugi quando l’uno e l’altra vi abbiano diritto spetta ora anche alle unioni civili fra persone dello stesso sesso.

Domande da inoltrare all’INPS

Nel caso di ANF e altre prestazioni a pagamento diretto dall’INPS, oppure per tutte le autorizzazioni previste dalla normativa sugli assegni familiari, il richiedente è tenuto a dichiarare sotto la propria responsabilità, ai sensi dell’art.46 del DPR 445/2000, lo stato di “coniuge”, “unito civilmente”, “convivente di fatto” ex comma 50 dell’art.1 della legge 76/2016.

Circolare INPS 84 del 5 maggio 2017

Per approfondimenti rimandiamo alla lettura della circolare INPS 84/2017 che trovate qui allegata.

Parlamento