Archivi giornalieri: 6 maggio 2017

rassegna

del 06/05/2017

Cgil Genova: è attivo il servizio di orientamento al lavoro

05 maggio 2017 ore 19.25

Cgil: la nostra sfida continua

Scacchetti: “Con l’iniziativa di Roma rilanciamo il nostro obiettivo strategico, che è la Carta dei diritti universali del lavoro: un nuovo Statuto che aggiorni quello del 1970”
05 maggio 2017 ore 19.03

Fondazioni lirico-sinfoniche, 8 maggio in piazza a Verona

05 maggio 2017 ore 18.58

Almaviva, servono più risorse per gli ex lavoratori

Cgil Roma e Lazio: la Regione ha stanziato 8 milioni nei primi bandi, ma non basteranno ad accompagnare i 1.300 addetti licenziati nel loro percorso di reinserimento
05 maggio 2017 ore 18.05

6 maggio, Cgil: solidarietà dai sindacati di tutto il mondo

Durante: “Dalla Confederazione sindacale internazionale a quella europea, dal coordinamento del gruppo dei lavoratori presso l’Oil alle organizzazioni più rappresentative impegnate in Europa, giungono lettere e messaggi di sostegno e di incoraggiamento”
05 maggio 2017 ore 17.28

Lavoratori pubblici nel limbo della precarietà

Il 6 maggio a Roma manifestazione nazionale organizzata da Fp, Flc e Nidil Cgil. L’appuntamento è davanti alla sede del ministero della Pubblica amministrazione per chiedere stabilizzazioni e contratto. Tre racconti emblematici di vita e lavoro
05 maggio 2017 ore 16.45

«La Carta è l’obiettivo finale»

Baseotto (Cgil) a RadioArticolo1: “Vogliamo festeggiare, ma dare anche impulso alla nostra sfida per i diritti e per dire grazie a tutti coloro che hanno reso possibile arrivare a questo risultato, prima con la raccolta delle firme e poi con i referendum”
05 maggio 2017 ore 16.38

Manifestazione 6 maggio, 200 pullman da Friuli Venezia Giulia

05 maggio 2017 ore 16.03

Alitalia: sindacati convocati il 10 maggio

05 maggio 2017 ore 15.12

#CafDay, appuntamento il 10 maggio

Tutto pronto per la prima giornata on-line dei Centri di assistenza fiscale, coinvolti 10 mila uffici e 20 mila dipendenti. Prevista una diretta streaming, attraverso il nuovo portale della Consulta nazionale, per favorire l’incontro tra operatori e utenti
05 maggio 2017 ore 15.07

Ddl lavoro autonomo: 9 maggio incontro a Milano

05 maggio 2017 ore 14.57

«Perché scendo in piazza con la Cgil»

Francesco, 50 anni, Lsu, da oltre 20 anni lavora per le amministrazioni pubbliche senza prospettiva di stabilizzazione. “Saremo a Roma il 6 maggio a sostegno della Carta dei diritti. Ci deve essere riconosciuta la possibilità di vivere dignitosamente”
05 maggio 2017 ore 14.36

Intesa alla Snaitech, esuberi «congelati»

Verbale di accordo tra sindacati e azienda di scommesse: stop ai 66 licenziamenti in cambio di cassa integrazione fino a dicembre, incentivi all’esodo e altre misure salva-occupazione. Braccini (Fiom): accettati i punti fondamentali delle nostre richieste
05 maggio 2017 ore 13.37

Call Center Cellupoli, un contratto «vero» per 200 operatori

Intesa importante a Bari. I lavoratori, dal cottimo a 450 euro, passano a 1.200 euro mensili e alle tutele e norme del contratto nazionale tlc. Cgil: “Una svolta epocale dal punto di vista salariale e della messa in sicurezza”
05 maggio 2017 ore 13.36

Pesca, Flai: bene emendamento pro lavoratori a testo unificato

05 maggio 2017 ore 13.21

Alunni disabili: Flc, sentenza del Consiglio di Stato una buona notizia

05 maggio 2017 ore 13.10

Centri per l’impiego, la protesta dei lavoratori umbri

Manifestazione contro le mancate soluzioni che riguardano il loro futuro e quello delle politiche attive del lavoro. Scaricati dalle Province, non sono stati assunti dalla Regione, con un incredibile rimpallo di responsabilità
05 maggio 2017 ore 12.44

Roma Capitale, accordo sul salario accessorio

Superato l’atto unilaterale della giunta Marino. Il 90 per cento delle risorse assegnato in base alla produttività di struttura e non sulla valutazione individuale. Di Cola (Fp Cgil): “Finalmente si sblocca la valorizzazione del personale”
05 maggio 2017 ore 11.07

Ccnl ignorato, sciopero corrieri a Vicenza

Stop generale e corteo cittadino dei lavoratori del settore merci e logistica organizzato da Filt Cgil. A motivare la protesta “la diffusa irregolarità e illegalità contrattuale che attanaglia il comparto” e la “concorrenza sleale nel mondo degli appalti”
05 maggio 2017 ore 10.46

Contratto e precari, il mondo pubblico si mobilita

Due giorni di dimostrazioni a Roma: venerdì 5 assemblea della Flc davanti al ministero dell’Istruzione; sabato 6 maggio Fp, Nidil e lavoratori della scuola manifestano di fronte a Palazzo Vidoni, conclude il presidio il segretario generale Cgil Camusso
05 maggio 2017 ore 09.06

Comunicati Aran

 

San Pietro Nolasco

 

 


San Pietro Nolasco

Nome: San Pietro Nolasco
Titolo: Fondatore dei Mercedari
Ricorrenza: 06 maggio

S. Pietro Nolasco nacque da nobile famiglia a Recaud presso Carcassone in Francia l’anno 1189 e, fin da fanciullo si distinse per la singolare carità che aveva verso il prossimo. Si ebbe un presagio di queste virtù allorchè, piangendo ancor bambino nella culla, uno sciame d’api volò sopra di lui e costruì un favo di miele nella sua destra. Fu allevato nella casa paterna con molte cure, avendo perduto il padre in età di quindici anni, continuò a vivere sotto la direzione di sua madre, che non potè mai risolversi a rimaritarsi, decisa come era di consacrarsi alla cura del figliuolo ed al servizio di Dio.

Pietro rimase per qualche tempo al servizio di Simone Conte di Montefort della Crociata contro gli Albigesi. Dopo la celebre battaglia di Muret, nella quale Pietro Re d’Aragona perdette la vita, il Conte, impietosito della sventura e della debolezza del giovane Jacopo rimasto suo prigioniero in età di sette anni, credette di non potergli prestare servizio migliore che dargli Pietro Nolasco per suo precettore. Santo soddisfece all’impegno nella maniera più perfetta. Il giovane re gli diede tutta la sua stima e confidenza, e Pietro se ne servì per riformare la Corte con la santità dei suoi costumi. La devozione alla Vergine e la carità verso i Cristiani fatti prigionieri sotto i Mori furono le due virtù caratteristiche del nostro Santo.

Fondò l’Ordine di Santa Maria della Mercede per la redenzione degli schiavi (confermato poi ed approvato dalla Sede Apostolica), al quale, oltre i tre soliti voti di povertà, castità ed obbedienza, aggiunse il quarto d’impegnare cioè i beni ed anche le proprie persone, qualora fosse necessario, alla redenzione degli schiavi. Pietro stesso venne eletto Primo Generale di questo Ordine nuovo, che governò finchè visse con molta prudenza e rettitudine. Benedisse il Signore talmente questo novello istituto, che venivano ad abbracciarlo folle non solo di popolani, ma anche di nobili, che offrivano se stessi c i loro beni per la redenzione degli schiavi. Così fino dai primi anni ne fu riscattato un gran numero non solo nella Spagna, ma anche nell’Africa, dove San Pietro si recò più volte in persona con grandi stenti, fatiche e perfino pericoli della vita.

La fama della sua santità giunse sino in Francia alle orecchie del Re S. Luigi, il quale desiderò di vedere e di abboccarsi con Pietro Nolasco. Questi pure bramava da parte sua di conoscere un principe di tanta virtù e singolare pietà: onde, presa l’occasione di un viaggio, che il Re S. Luigi fece nella Linguadoca, il Santo vi si recò per visitarlo, e dimorò qualche tempo presso di lui con estremo giubilo e contentezza del Santo Re, il quale gli comunicò il suo disegno di andare con un’armata in Levante a liberare quei cristiani dal barbaro giogo degli infedeli e lo invitò a tenergli compagnia. Accettò Pietro con immensa gioia quell’invito: ma ne fu impedito da una fastidiosa infermità che lo colpì e lo fece soffrire fino alla morte.

S. Pietro rifulse meravigliosamente nella castità illibata, nell’umiltà, nell’astinenza e in ogni altra virtù. Celebre per il suo dono di profezia, predisse cose future, tra cui la più famosa fu, che il Re Giacomo avrebbe ripreso Valenza, occupata dai Mori. Era consolato da frequenti apparizioni dell’Angelo Custode e della Vergine Madre di Dio. Infine indebolito dalla vecchiaia, cadde malato e si ridusse in fin di vita. Dopo aver esortato i suoi confratelli alla carità verso gli schiavi, munito dei santi sacramenti, rese lo spirito a Dio a mezzanotte della vigilia della Natività del Signore l’anno 1250. Fu canonizzato da papa Urbano VIII nel 1628. Alessandro VII ordinò di celebrare la festa il 31 di gennaio e papa Pio XI la trasferì al 28 di gennaio e attualmente è commemorato nel martirologio romano il 6 maggio.