Archivi giornalieri: 21 maggio 2017

SAN VITTORIO

SAN VITTORIO/ Santo del giorno, il 21 maggio si celebra san Vittorio

San Vittorio, è il santo che viene celebrato nella giornata di oggi, sabato 21 maggio, dalla chiesa cattolica. Nasce a Marsiglia intorno al Trecento Dopo Cristo, la sua storia

(InfoPhoto)(InfoPhoto)

Risultati immagini per san vittorioSAN VITTORIO, SANTO DEL GIORNO: IL 21 MAGGIO SI CELEBRA SAN VITTORIO – San Vittorio viene celebrato dalla Chiesa Cattolica nella giornata del 21 Maggio. Secondo la tradizione, questo santo era un soldato romano, che ha dovuto subire il martirio a Cesarea di Cappadocia (l’attuale Kayseri, in Turchia). Di questa vicenda si ha notizia nel Martirologio Geronimiano e più tardi nel Martirologio Romano: se ne ritroverà poi traccia in tutti i martirologi storici occidentali. Tuttavia, san Vittorio non ha lasciato alcuna notizia di sè: nonostante questo non è stato dimenticato, bensì nominato più volte e venerato durante i successivi secoli. Il suo culto si è diffuso molto in Italia, anche in conseguenza del fatto che san Vittorio fu il nome di numerosi sovrani e principi appartenenti dalla Casa dei Savoia: questo ha portato a far sì che il santo fosse più conosciuto e venerato nel tempo, di quanto non lo fosse stato in vita. E lo stesso può dirsi anche per i Paesi al di fuori dell’Italia: basti pensare all’Inghilterra e al nome della sua celebre regina Vittoria, con la quale è stato creato un vero e proprio stile dei “vittoriani”. Più in generale, san Vittorio è un nome che deriva dal latino Victorius: rappresenta una variante di Victor, che significa “il vincitore”. Dalla sua stessa radice derivano anche altri nomi, quali Vittoriano, Vittoria, Vittoriana, Vittore e Vittorino. Esistono poi le traduzioni nelle altre lingue, come ad esempio Vike, Viktor e Viktoria in Germania, oppure Victoire in Francia o ancora Victor e Victoria in Gran Bretagna e in Spagna, ed anche Vìtor in Portogallo e così via. Si narra che san Vittorio nacque a Marsiglia intorno al Trecento Dopo Cristo e che divenne un ufficiale sotto Traiano, convertendosi più tardi al Cristianesimo, a seguito dei contatti avuti con alcuni prigionieri cristiani. Proprio questa sua conversione lo portò alla morte, tramite decapitazione, per essersi dichiarato cristiano. Storia e leggenda vanno a mescolarsi insieme: si dice infatti che nel Seicento alcuni mercanti marsigliesi si salvarono da un naufragio grazie all’intervento dei Roccellesi. A quel punto, per potersi sdebitare, i marsigliesi mandarono a Roccella Jonica una reliquia del loro concittadino martire. Santo Vittorio divenne così patrono della cittadina. 

SAN VITTORIO SANTO DEL GIORNO: FESTE A LUI DEDICATE Il santo viene venerato oggi da più parti: in particolare, come protettore della città, a lui è dedicata una Festa proprio a Roccella Jonica ogni seconda domenica di Agosto, preceduta da un novenario. Le celebrazioni eucaristiche sono accompagnate da una solenne processione della statua del Santo per tutta la cittadina. A conclusione della giornata, si svolgono spettacoli civili e fuochi d’artificio. Grande è la sua influenza del santo per tutti i credenti sugli eventi atmosferici. In particolare, san Vittorio viene invocato in tutti i casi di necessità contro i fulmini, o anche per ottenere la sua protezione contro la grandine. Inoltre, molto spesso i suoi devoti ricorrono alle preghiere verso di lui contro gli spiriti maligni. Il suo emblema è la Palma e viene celebrato insieme alla memoria di altri due martiri, Polieuto e Donato, sempre nella stessa giornata del 21 Maggio, che pure subirono il martirio presso Cesarea di Cappadocia.

 

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Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni)


Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni)

Nome: Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni)
Ricorrenza: 21 maggio

La figura di Don Cristobal viene commemorata insieme a quella dei suoi ventiquattro compagni martiri messicani, uccisi nel clima di persecuzione contro la Chiesa che ha tormentato la storia messicana di inizio sec. XX.

Sacerdote dalla fede viva e pastore pieno di zelo, come missionario tra gli indigeni “huichole”, Cristoforo seppe suscitare numerose vocazioni sacerdotali. Di fronte alla persecuzione non si perse d’animo e alla chiusura del seminario di Guadalajara si offrì di fondarne uno nella sua parrocchia per continuare la formazione dei futuri sacerdoti.

Poco prima di essere fucilato, di fronte al plotone di esecuzione trovò la forza di confrontare i suoi compagni e offrì il sangue per la rappacificazione e l’unione del Messico.

Cristoforo e i suoi 25 compagni di martirio sono stati beatificati da Giovanni Paolo II il 22 novembre 1992; dallo stesso pontefice sono stati canonizzati il 21 maggio 2000.

Tutti i martiri:
Cristobal Magallanes Jara, Sacerdote, 25 maggio
Roman Adame Rosales, Sacerdote, 21 aprile
Rodrigo Aguilar Aleman, Sacerdote, 28 ottobre
Julio Alvarez Mendoza, Sacerdote, 30 marzo
Luis Batis Sainz, Sacerdote, 15 agosto
Agustin Caloca Cortes, Sacerdote, 25 maggio
Mateo Correa Magallanes, Sacerdote, 6 febbraio
Atilano Cruz Alvarado, Sacerdote, 1 luglio
Miguel De La Mora De La Mora, Sacerdote, 7 agosto
Pedro Esqueda Ramirez, Sacerdote, 22 novembre
Margarito Flores Garcia, Sacerdote, 12 novembre
Jose Isabel Flores Varela, Sacerdote, 21 giugno
David Galvan Bermudez, Sacerdote, 30 gennaio
Salvador Lara Puente, Laico, 15 agosto
Pedro de Jesus Maldonado Lucero, Sacerdote, 11 febbraio
Jesus Mendez Montoya, Sacerdote, 5 febbraio
Manuel Morales, Laico, 15 agosto
Justino Orona Madrigal, Sacerdote, 1 luglio
Sabas Reyes Salazar, Sacerdote, 13 aprile
Jose Maria Robles Hurtado, Sacerdote, 26 giugno
David Roldan Lara, Laico, 15 agosto
Toribio Romo Gonzalez, Sacerdote, 25 febbraio
Jenaro Sanchez Delgadillo, Sacerdote, 17 gennaio
David Uribe Velasco, Sacerdote, 12 aprile
Tranquilino Ubiarco Robles, Sacerdote, 5 ottobre

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Bonaria Manca

 
 
 
 

A TUSCANIA CON BONARIA MANCA

Bonaria con il sindaco di Orune e di Tuscania

PUBBLICATO IL24/05/2016 SEZIONE BLOG
 

 

di Pietro Clemente

Tuscania (VT) 21 Maggio 2016, con Bonaria Manca

Siamo a Tuscania, in provincia di Viterbo, arrivati in auto al mattino, il paese è immerso nel sole ed è stupendo con le sue mura e le sue torri. Al Teatro Rivellino sta arrivando Bonaria Manca in auto. E’ la sua giornata oggi, noi veniamo da Siena, altri da vari luoghi d’Italia, una studiosa viene da Parigi. Ci sono i circoli dei sardi. Cosa deve succedere? Si tratta della presentazione di un sito internet dedicato all’arte di Bonaria realizzato dalla Fasi e in specie dal circolo di Civitavecchia con il contributo della Regione sarda. Ettore Serra ne è stato protagonista. Ma è l’occasione per festeggiare Bonaria e sono venuti qui anche il sindaco e gruppi di canto e ballo di Orune (NU) il suo paese natale.

Bonaria scende dalla macchina al braccio di Maria Rita e di Maurizio Fiasco, fondatori della Associazione

 

DEDICATA A BONARIA

Chin pazinas d’istoria cuvada

PUBBLICATO IL23/05/2016 SEZIONE BLOG
 

 

A BONARIA

Chin pazinas d’istoria cuvada
comente e d’una terra sa memoria
de anticas leggendas in sa gloria
su destinu t’hat musa cunsacrada

chin colores e formas e chin tramas
d’arcaicos motivos d’alta arte
sa natura t’hat dadu in manna parte
dotes e prejos de sas menzus Mamas

chin tonu de ninniu e ispaju
cantas chin boche de sirena digna
sacerdotessa de solennes ritos

chin profumu de rosa in mese e maju
celebras sa memoria ‘e Sardigna
accumpanzada d’eroes e mitos

Sebastiano Mariani

A BONARIA

Con pagine di storia nascosta
come memoria di una terra
nella gloria di antiche leggende
musa ti il destino ti consacrò

con colori forme e trame
di arcaici motivi d’alta arte
la

 

VITTORIO SGARBI E BONARIA MANCA

“I pittori dal cuore sacro” a Gualdo Tadino

PUBBLICATO IL20/05/2016 SEZIONE BLOG
 

 

di Alessandra Conforti

Si è svolta dal 3 agosto al 31 dicembre 2015 a Gualdo Tadino, nella Chiesa Monumentale di San Francesco, la mostra evento curata da Vittorio Sgarbi e con la Direzione Artistica di Catia Monacelli.
“I Pittori dal cuore sacro. Da Ivan Rabuzin a Bonaria Manca”, è il percorso promosso dal Polo Museale e dal Comune di Gualdo Tadino, con il patrocinio della Regione Umbria e che ha visto la partecipazione delle opere di 25 artisti provenienti da diversi paesi del mondo, artisti le cui opere rappresentano l’arte più primitiva, essenziale e universale.
Un totale di 75 opere suddivise in due sezioni, una dedicata ai maestri storicizzati, padri e detentori e una concentrata sull’attualità e sull’arte primitiva più contemporanea.

Un grande successo di pubblico che ha portato sempre più attenzione anche alle opere di Bonaria Manca, un’artista particolarmente amata da

 

COSTUMI NUZIALI AD ORUNE

Stoffe pregiatissime come principesse

PUBBLICATO IL20/05/2016 SEZIONE BLOG
 

 

di Sebastiano Mariani

Tra gli aspetti di vita sociale ai tempi di Bonaria, due in particolare destano la curiosità dell’osservatore: le spose bambine e le unioni di fatto, cioè le famiglie senza il matrimonio.

Come in altre comunità del mediterraneo e del medio oriente, i matrimoni orunesi e barbaricini, con le dovute eccezioni, non lasciavano alle donne grandi spazi di libero arbitrio o di negoziazione, ma erano molto di più scelte di clan, che nella unione di due famiglie vedevano un rafforzamento del loro potere nel contesto sociale di appartenenza, o il veicolo per un cumulo delle risorse economiche o ancora uno strumento di riconciliazione per discordie antiche o recenti.

I matrimoni spesso coronavano i sogni dei padri più che degli sposi e il prezzo di queste conquiste non poteva che essere la preda più pregiata, la sposa, ancor di più se bella e virtuosa. Ecco allora che

 

L’ARTE DI BONARIA MANCA

Dai Nuraghe alla terra Etrusca

PUBBLICATO IL18/05/2016 SEZIONE BLOG
 

 

L’ARTE DI BONARIA MANCA
Dai Nuraghe alla terra Etrusca dal 21 e il 22 Maggio a Tuscania. L’Associazione “Sarda Domus” di Civitavecchia, in collaborazione con l’Assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna, la Regione Lazio, il Comune di Tuscania, il Comune di Orune, la FASI, Federazione Associazioni Sarde in Italia, promuove il convegno “L’ARTE DI BONARIA DAI NURAGHE ALLA TERRA ETRUSCA” dedicato alla straordinaria vicenda umana e artistica di Bonaria Manca, una pastora sarda emigrata nel Lazio nel 1949. L’evento si terrà sabato 21 maggio, alle ore 09:30, a Tuscania, presso il Teatro Il Rivello, piazza F. Basile.

A Tuscia Laziale Bonaria Manca ha espresso la sua vocazione artistica con il canto, il mosaico e la pittura dipingendo nel tempo le pareti interne della sua abitazione. La casa è diventata un vero e proprio museo suscitando l’attenzione di vari critici

 

VIDEO INTERVISTA A BONARIA

Intervista di Angela Sanna e Alessandra Conforti

PUBBLICATO IL17/05/2016 SEZIONE BLOG
 

 

Intervista di Angela Sanna e Alessandra Conforti, filmato di Mattia Rossi.
 

VIDEO BONARIA MANCA

Promo del documentario su Bonaria Manca

PUBBLICATO IL12/04/2016 SEZIONE BLOG
 

 

Promo del documentario su Bonaria Manca, pittrice “cult” che vive a Tuscania.
vincitore del primo premio all’ “Etuscia green film fest”
Da una idea di Jo Lattari. Regia di Luigi Simone Veneziano.
 

IL LIBRO “RINASCERE OGNI GIORNO”

Progetto di Pavel Konecny e Roberta Trapani

PUBBLICATO IL30/03/2016 SEZIONE BLOG
 

 

Il libro in quattro lingue (italiano, inglese, francese e ceco) nasce su progetto di Pavel Konecny e Roberta Trapani, nell’intento di raccogliere e testimoniare in modo organico l’opera e la personalità poetica di Bonaria e di contribuire a diffondere la conoscenza della “Casa dei Simboli”. Pubblicato nel 2014 a Olomuc, Repubblica Ceca, il libro è stato realizzato grazie alla generosità di donatori che si sono mobilitati da tutta Europa. Oggi viene diffuso nell’intento di sostenere il progetto che L’Associazione per Bonaria Manca sta portando avanti.

 

IL BALLO AI TEMPI DI BONARIA

L’armonia del ballo

PUBBLICATO IL21/03/2016 SEZIONE BLOG
 

 

di Sebastiano Mariani

La tradizione barbaricina e orunese in particolare è molto ricca di simbologie estetiche che si rivelano nelle manifestazioni esteriori e nelle relazioni sociali. Riti, cerimonie, regolazione di rapporti conflittuali, solidarietà, vendette e tanto altro ci danno un campo di riflessioni veramente ampio, dove c’è persino da smarrirsi, ma ci ricordano quanto la cultura sarda sia antica e radicata e attinga a un patrimonio che affonda le sue radici nella preistoria e anche oltre, nei miti.

Un piccolo scrigno di questi valori è il ballo sardo.
Il ballo orunese, il ballo tondo non è un semplice divertimento, è il risultato di una combinazione di tanti elementi che ne fanno una icona dell’essere comunità. Il ballo è armonia, consonanza di più elementi al cui interno si sviluppa una simmetria di ruoli, distanze, movimenti, sentimenti.

Musica, canto, ritmo, persone,

 

ORUNE

Il paese dai riti arcaici ed ancestrali

PUBBLICATO IL21/03/2016 SEZIONE BLOG
 

 

di Sebastiano Mariani

Cosa c’è di più bello della voce umana per richiamare tutti gli altri sensi all’armonia? Armonia che nasce da riti arcaici ed ancestrali di cui forse stiamo perdendo il senso e il valore e che ha anch’essa un momento di partenza, un motore di avviamento.

Sono la melodia e il ritmo dei primi tre versi del cantore a indicare in maniera perfetta il portamento dei corpi e i movimenti pieni di grazia sobria ed elegante che dovranno eseguire. Nel giro di pochi secondi quelle mani iniziano a stringersi, alcune intensamente, altre nervosamente emozionate e altre con la dolcezza di chi si abbandona all’ebbrezza tanto desiderata.

In pochi istanti canto, ballo, sensi e sentimenti raggiungono una consonanza perfetta, i corpi sono pronti a muoversi in perfetta sincronia.

Teatro del ballo è la piazza vociante e affollata, i costumi da sposa accendono colori di rara

 

LE OPERE DI BONARIA MANCA

Al museo De Stadshof in Olanda

PUBBLICATO IL15/12/2015 SEZIONE BLOG
 

 

di Alessandra Conforti

Una vita affascinante e ricca di colore quella di Bonaria Manca, che si trasforma in quadri, arazzi e mosaici, che diventa parte integrante della vita di tutti i giorni nelle pareti dipinte della sua casa. Le opere di Bonaria Manca hanno saputo stregare critici d’arte e appassionati di tutto il mondo e sono esposte al museo De Stadshof in Olanda, il museo raccoglie opere di Outsider Art ovvero le opere di tutti quegli artisti che, proprio come Bonaria, lavorano al di fuori dei sistemi convenzionali e dal panorama principale dell’arte. Le opere esposte a Stadshof esprimono una grandissima creatività e raccontano i sogni, le paure e la particolare visione del mondo di artisti straordinari.

Le opere di Bonaria Manca rappresentano proprio la sua visione del mondo e della vita, i suoi sogni e le sue fantasie che, attraverso i dipinti, divengono reali e sanno coinvolgere

Bonaria Manca

 
 
 
 

Orune

 

La patria nativa di BonariaOrune, patria nativa di Bonaria Manca, è un centro della Barbagia posto a circa 25 km a nord-est di Nuoro e ha una popolazione di 2300 abitanti.  Cinquanta anni fa ne contava circa seimila. 

La sua origine è antichissima e dentro il suo abitato sono state trovate significative tracce del periodo nuragico e del periodo romano e le cronache della storia ce lo raccontano a partire dai primi secoli del secondo millennio d.c.

Grazie Deledda, Carlo Levi e altri scrittori hanno dedicato pagine di grande intensità al paese e alla sua gente che è sempre stata un baluardo di tradizioni, consuetudini e riti della Sardegna più vera.

L’abitato è posto a circa 800 m. di altitudine in un panorama di rara estensione e bellezza. I monti di  Lula, Galtellì, Dorgali, sino al Gennargentu gli fanno corona, lasciando finestre di visuale del mare di Orosei dove è possibile osservare il transito di navi e di traghetti.

Davanti a se le vallate di Isalle, Marreri, Currulai in uno scenario di grande suggestione.

Orune è un paese ad economia prevalentemente pastorale, con tradizione antichissima di transumanza interna avendo nel suo territorio pascoli estivi ed invernali e vecchio e nuovo convivono in un graduale transito  ad un sistema razionale e moderno di sfruttamento delle sue risorse naturali. Pascoli  e risorse forestali  di eccellenti qualità organolettiche favoriscono la produzione di formaggi di eccellente qualità e carni particolarmente succulente.

Tra le sue produzioni artigianali spiccano i tappeti di orbace a trame fittissime con stupendi colori naturali ottenuti da essenze naturali e radici di piante di cui il territorio è particolarmente ricco. Nel paese è ancora viva la tradizione di possedere uno o più cavalli da sella che durante le feste vengono riccamente addobbati di sonagli e finimenti di gran pregio. Nello stupendo altipiano de Su Cossolu si corrono uno o più palii con ricchi premi  e con numeroso concorso di folla anche dai paesi  dell’intera Barbagia.

Orune vanta tra i suoi figli la dinastia dei Musio con figure di senatori e giuristi di alto rango durante la monarchia sardo piemontese e in periodi più recenti scrittori di grande prestigio come Antonio Pigliaru e Bachisio Zizi.

Nell’agriturismo di Budolio si possono guastare le migliori specialità della gastronomia orunese, con paste, formaggi, carni e salumi prodotti nel territorio. A poche centinaia di metri da questa struttura è possibile ammirare il pozzo sacro nuragico de su tempiesu, vero bellissimo gioiello dell’età del bronzo. Ancora a pochi chilometri del paese si trovano i resti della citta nuragico-romana-medievale di S. Efis, i cui scavi hanno portato alla luce testimonianze di grande rilevanza storica e monumentale. Nel territorio del paese ci sono tantissimi nuraghi, domus de janas, dolmen e altri reperti archeologici. Il costume tradizionale del paese è tra i più ricchi e più belli della regione e le sue donne lo indossano con grande stile. Orune è anche patria del canto a tenore, riconosciuto dall’Unesco come bene immateriale dell’umanità  e durante le feste o i normali convivi  è possibile ascoltare gruppi di giovani  intonare armonie struggenti, circondati da piccole folle estasiate da tanta bellezza.  Processioni, canti, balli, gare sportive, pranzo collettivo in piazza o in locali attrezzati sono i richiami delle feste estive e anche invernali con cerimonie improntate alle più genuine e antiche tradizioni locali.  

di Sebastiano Mariani

Foto di Antonio Porcu
Foto della casa di Bonaria ad Orune a cura di Pavel Konečný
(La foto con il padre di Bonaria è di proprietà dell’artista.)

 

Bonaria Manca

 
 
 
 

Biografia

 
Bonaria Manca (1925*) è una pastora sarda che vive sola a Tuscania, dove la sua famiglia è emigrata negli anni 1950.
L’abbandono della Sardegna ed esperienze dolorose hanno segnato la sua vita, ma non le hanno impedito di conquistare serenità e saggezza, attraverso la fede in Cristo, l’amore per la natura e per la storia etrusca, e una straordinaria vocazione artistica.
Bonaria Manca fila la lana, tesse da sola i suoi abiti, canta canzoni arcaiche.

BONARIA MANCALa casa dei simboli

Progetto casa museo

Dal 1981 sperimenta la pittura a olio e il mosaico, riempiendo col tempo la sua casa di opere dai colori brillanti in cui intreccia ricordi e visioni.
Dal 1997 dipinge con oli e gessetti le pareti e i soffitti di tutte le stanze del primo piano del grande casale in cui vive sola.
Vi rappresenta scorci di vita agreste, figure totemiche e scene bibliche, curando minuziosamente anche l’allestimento di alcune stanze in cui presenta i dipinti e i mosaici che ritiene più significativi.

Trasforma così il suo spazio di vita nella “casa dei simboli”, come lei stessa ama definirla.

La biografia

Scopritore della sua opera è lo scrittore e cineasta francese Jean-Marie Drot. Direttore dal 1985 al 1994 dell’Accademia di Francia a Roma (la Villa Medici), la incontra nel corso di una passeggiata nei paesi etruschi alla fine degli anni 1980. Colpito dalla forza della sua arte, acquista numerosi dipinti che figurano oggi nella sua collezione d’arte naïve e d’arte vudù. Per Drot Bonaria Manca è uno spirito medianico comparabile a quelli incontrati nelle società non occidentali.

         La prima personale di Bonaria Manca ha luogo nel 1982 ed è organizzata a Roma dall’Associazione degli Abruzzesi. Dal 2000, grazie anche a una maggiore e più generale attenzione per l’art brut e l’outsider art, l’artista partecipa a numerose mostre, in Italia e all’estero. Il De Stadshof Museum, museo d’arte outsider di Zwolle (Paesi Bassi), ha acquistato alcune importanti tele di Bonaria Manca, presentate nell’ambito dell’esposizione Masters of the Margin (9 Ottobre 1999 – 6 Marzo 2000). Oggi la collezione De Stadshof si trova al Musée Dr Guislain, a Gand (Belgio), museo che ha acquistato un grande olio su tela intitolato “Il giardino della vita”. Una sala del museo di Gand è oggi dedicata interamente a Bonaria Manca. Dal 17 settembre 2014 al 04 gennaio 2015 alcuni grandi dipinti di Bonaria Manca sono in mostra a Parigi al Musée de la Halle Saint Pierre nell’ambito della grande esposizione dedicata alla collezione De Stadshof.

         L’opera fondamentale di Bonaria Manca resta comunque la sua casa-museo, che raccoglie gli abiti e gli arazzi che l’artista ha tessuto, le sue numerose tele a olio, i mosaici e i suoi dipinti murali che avvolgono tutte le stanze della dimora e che sono intrasportabili. Nel novembre 2015 il Ministero dei Beni Culturali decreta lo Studio d’artista della Pittrice Bonaria Manca dichiarandolo di interesse particolarmente importante ai sensi dell’artt. 11, comma 1 lett. b) e 51 comma 1 del D.Lgs. 42/2004 e ss.mm.ii. e, come tale, è sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenute nella norma. Lo Studio d’Artista viene pertanto reso inamovibile dall’appartamento in cui si trova.

di Roberta Trapani

Esposizioni

2015-2016 “I Pittori dal Cuore Sacro, da Ivan Rabuzin a Bonaria Manca”. A cura di Vittorio Sgarbi. Complesso Monumentale San Francesco, Gualdo Tadino (PG) Italy, 2 agosto 2015-6 gennaio 2016.

2014-2015 “Sous le vent de l’Art Brut/2: la Collection De Stadshof”, Museo della Halle Saint Pierre, Parigi, settembre 2014 – gennaio 2015.

2012-2013 “Io che ne sapevo”, Festival Pergine Spettacolo aperto, Sala Maier, Pergine, luglio 2013. Personale di dipinti e tessuti a cura di Daniela Rosi.

“Folk Babel. Dai Costruttori di Babele alla Folk Art”, Rizomi Art Brut, Torino, settembre-ottobre 2012. Esposizione di fotografie di Salvatore Bongiorno raffiguranti la casa-museo.

“Banditi dell’arte”, Museo della Halle Saint Pierre, Parigi, marzo 2012 – gennaio 2013. Esposizione di fotografie di Salvatore Bongiorno raffiguranti la casa-museo.

“Costruttori di Babele, bâtisseurs italiens d’univers insolites”, La Cathédrale de Jean Linard, , Neuvy-deux-Clochers, luglio – settembre 2013. Esposizione di fotografie di Salvatore Bongiorno raffiguranti la casa-museo a cura di Patrimoines Irréguliers de France. 

“Costruttori di Babele. Un percorso fotografico nell’arte di Giovanni Cammarata, Luigi Lineri e Bonaria Manca”, Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Roma, settembre –ottobre 2012. Esposizione di dipinti e di fotografie di Salvatore Bongiorno raffiguranti la casa-museo a cura di Roberta Trapani, organizzata da: Osservatorio Outsider Art (Università di Palermo), Associazione culturale Arte della memoria (Roma), Galleria X3 (Palermo), Associazione culturale Costruttori di Babele (Savona).

“Le dee sono tornate”, Castello dell’Abate, Belvedere San Costabile – Castellabate (SA), agosto 2012. Esposizione collettiva a cura di Vittorio Sgarbi.

2011-2012 “Des Rives”, esposizione itinerante di fotografie di Mario Del Curto raffiguranti la casa-museo a Baulmes, Ginevra, Marsens (Svizzera) e Genova, ottobre 2011-febbraio 2012.

“Padiglione Italia”, 54° Biennale di Venezia, Palazzo Venezia, Roma,  giugno – settembre 2011. Esposizione collettiva a cura di Vittorio Sgarbi.

“Mur murs. Les peintures murales de Giovanni Bosco et Bonaria Manca”, IV Biennale internationale d’art Hors les Normes (BHN), Lione, ottobre 2011. Esposizione di dipinti e di fotografie di Mario Del Curto raffiguranti la casa-museo Le CrAB (Collectif de réflexion autour de l’art brut).

“La folie douce de Bonaria Manca”, galleria Area, Parigi, aprile 2011. Esposizione di dipinti e di fotografie di Salvatore Bongiorno e Mario Del Curto raffiguranti la casa-museo a cura di Le CrAB (Collectif de réflexion autour de l’art brut).

2010 11° Festival d’art singulier di Aubagne, Marsiglia, luglio – agosto 2010. Esposizione di dipinti e di fotografie di Mario Del Curto raffiguranti la casa-museo.

“Artisti sardi a Roma”, Associazione culturale “Il Gremio dei Sardi”, Roma, maggio 2010. Personale di dipinti.

2009 “Bonaria Manca”, Galleria Linea Blu, Roma, maggio 2009. Personale di dipinti.

2007 “Bonaria Manca”, lol – Spazio in metamorfosi, Roma, maggio 2007. Personale di dipinti.

2006 “Il segno nel libro. Storia e attualità del segnalibro reinventato da cento artisti della Sardegna”, mostra itinerante a: Cagliari, libreria Mieleamaro; Sassari, Palazzo della Frumentaria; Bologna, Artelibro; Macomer, Fiera del Libro; Gavoi, Festival di Isola delle Storie.

2002 “Bonaria Manca, incanti della pastora”, Palazzo comunale, Sala dell’arte, Nuoro, maggio 2002. Personale di dipinti organizzata da Soroptimist.

2000 “Secondo Festival delle donne creatrici dei due mari: il Mediterraneo, e il Mar Nero”, Centro Unesco, Salonicco, settembre 2000. Esposizione di dipinti.

“Masters of the Margin”, De Stadshof Museum, Zwolle, ottobre 1999 – marzo 2000. 

1998-1999 “Bonaria Manca, la pastora solitaria”, Biblioteca comunale, Tuscania, dicembre 1998 – gennaio 1999. Personale di dipinti. 

1982 “Bonaria Manca”, Associazione Abruzzese di Roma, Piazza Cavour, Roma, 1982. Personale di dipinti.

Bibliografia

2014 Marianne Kooijman, “Bonaria Manca”, in Sous le vent de l’Art Brut/2: la Collection De Stadshof, catalogo della mostra, Museo della Halle Saint Pierre, Parigi, settembre 2014 – gennaio 2015.

Pavel Konečný; Roberta Trapani (a cura di), Bonaria Manca. Rinascere ogni giorno, Olomouc, Marginàlie, 2014, 136 p.

2013 Paolo Tessadri, “Bonaria Manca, vita di una pastora e di una pittrice”, Il Fatto quotidiano, 7 novembre 2013.

2012Le dee sono tornate, catalogo della mostra a cura di Vittorio Sgarbi, Castello dell’Abate, Belvedere San Costabile – Castellabate (SA), agosto 2012.

2011 Roberta Trapani,“Bonaria Manca e la casa dalle pareti di vento”, in Costruttori di Babele. Architetture fantastiche e universi irregolari in Italia, Milano, elèuthera, 2011, pp. 77-89.

Padiglione Italia, catalogo della 54° Biennale di Venezia a cura di Vittorio Sgarbi, Palazzo Venezia, Roma,  giugno – settembre 2011.

Claire Margat, “La folle du logis”, in arearevue)s(, n°24 “Art, folie et alentours”, Paris, marzo 2011.

2010 “Bonaria Manca”, in 11° Festival International d’Art Singulier d’Aubagne, catalogo della mostra, Aubagne, Marsiglia, luglio – agosto 2010. Testi di Claire Margat e Roberta Trapani.

2009 Sebastiano Porretta, testo inedito per la mostra “Bonaria Manca”, Galleria Linea Blu, Roma, maggio 2009.

2007 Marianne Kooijman, “Le jardin de la vie. Bonaria Manca”, in Univers cachés, l’art outsider au Musée du Dr Guislain, Lannoo, Gent, pp. 149-151.

2006 Altea Giuliana; Sturani Enrico; Gatta Massimo, Il segno nel libro. Storia e attualità del segnalibro reinventato da cento artisti della Sardegna, Ilisso, 2006.

2005 Rossella Faraglia, “Storia dipinta e cantata di una famiglia di pastori”, in Alias  (Il Manifesto), 26 novembre 2005. 

2000 Dr Rodica Maties (a cura di), Secondo Festival delle donne creatrici dei due mari: il Mediterraneo, e il Mar Nero, catalogo della mostra, Centro Unesco, Salonicco, settembre 2000.

1999 Claire Margat, “Bonaria Manca. Lost paradise”, in Masters of the Margin, catalogo della mostra, Museo De Stadshof, Zwolle, ottobre 1999 – marzo 2000, pp. 76-81.

1982 Romeo Iurescia (a cura di), Bonaria Manca. Comente perdichese spardinadasa (come pernici sparpagliate), s.e., Roma.

Filmografia

“La sérénité sans carburant” di Marie Famulicki (Stella Productions, 2004, 52′, in italiano e in sardo sottotitolato in francese). Il film è stato selezionato al Festival del Cinema Mediterraneo di Montpellier ed è stato trasmesso su France 3 Corsica.

Sitografia

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_132758692.html

http://outsider-environments.blogspot.fr/2010/03/bonaria-manca-frescoe-decorated.html

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http://babeleviterbo.blogspot.fr/p/bonaria-manca.html