Archivi giornalieri: 3 maggio 2017

Rientro anticipato dalla malattia

Rientro anticipato dalla malattia, obbligo di rettifica del certificato

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L’INPS rilascia importanti chiarimenti sul rientro anticipato dalla malattia del lavoratore dipendente e all’obbligo di rettifica del certificato medico

L’INPS ha rilasciato la Circolare numero 79 del 2 maggio 2017 con la quale comunica importanti chiarimenti in merito al rientro anticipato dalla malattia del lavoratore dipendente.

In caso di rientro anticipato dalla malattia, per una guarigione che avviene cioè prima della prognosi rilasciata dal medico, il lavoratore è tenuto a richiedere una rettifica del certificato in corso, per documentare correttamente il periodo di incapacità temporanea al lavoro.

 

Sullo stesso argomento l’INPS si era già espresso con messaggio INPS n. 6973 del 12 settembre 2014 rivolto al solo personale INPS, ma estensibile a tutti i lavoratori dipendenti.

Leggi anche: rientro dalla malattia prima del termine prefissato

Rientro anticipato dalla malattia, perchè serve la rettifica

La rettifica del certificato medico per rientro anticipato dalla malattia ha ovviamente 2 scopi fondamentali, il primo di ragione tecnica, cioè per la mera gestione pratica della malattia.

Il secondo riguarda la salute del lavoratore e dei suoi colleghi, serve ad evitare che per questioni di produzione il lavoratore rientri prima a lavoro ancora non completamente guarito mettendo a rischio la propria salute e quella degli altri lavoratori.

In caso di prolungamento della malattia il lavoratore, come normalmente avviene di prassi, provvede a farsi rilasciare dal medico uno o più certificati di continuazione, con i quali avviene il riconoscimento, per l’ulteriore periodo di incapacità temporanea al lavoro, della tutela per malattia.

Allo stesso modo, in caso di una guarigione anticipata, il lavoratore è tenuto a richiedere una rettifica del certificato in corso, al fine di documentare correttamente l’assenza dal lavoro per malattia.

Tuttavia l’INPS comunica che a tutt’oggi questo non avviene nella generalità dei casi, per cui con questa circolare si forniscono alcune indicazioni sugli obblighi del lavoratore e del datore di lavoro e sugli specifici provvedimenti sanzionatori.

Obblighi del lavoratore e del datore di lavoro

La rettifica della data di fine malattia, a fronte di una guarigione anticipata, è un adempimento obbligatorio da parte del lavoratore:

  • nei confronti del datore di lavoro, perchè sancisce la ripresa anticipata dell’attività lavorativa;
  • nei confronti dell’Inps, in quanto mediante la presentazione del certificato di malattia, viene avviata l’istruttoria per il riconoscimento della prestazione previdenziale; il certificato, quindi, ha valore di domanda di prestazione.

Il datore di lavoro pertanto non può consentire il rientro a lavoro del lavoratore, sapendo che lo stesso è ancora in malattia, ai sensi della normativa sulla salute e sicurezza dei posti di lavoro.

Nei confronti dell’Inps, il lavoratore è tenuto a garantire la massima collaborazione e correttezza in quanto con la presentazione del certificato di malattia ha inteso instaurare uno specifico rapporto di natura previdenziale.

Provvedimenti sanzionatori

L’INPS afferma che succede spesso che, a seguito di visita fiscale, disposta d’ufficio, l’Istituto viene a conoscenza che un lavoratore ha ripreso l’attività lavorativa prima della data di fine malattia contenuta nel certificato di malattia, senza aver provveduto a far rettificare la suddetta data, a fronte di un datore di lavoro consenziente.

Questo comportamento crea evidenti difficoltà all’Inps, in quanto ci sono disallinemanti fra i dati in possesso dell’INPS e quelli reali, con derivanti oneri a carico dell’Istituto stesso).

Nei casi di lavoratori aventi diritto al pagamento diretto della prestazione, inoltre vi è il rischio di erogazione di prestazioni non dovute.

Per i suddetti motivi l’INPS conclude che, a seguito di assenza a visita di controllo domiciliare e/o ambulatoriale, per la mancata o tardiva comunicazione della ripresa anticipata dell’attività lavorativa, verranno applicate, nei confronti del lavoratore, le sanzioni già previste per i casi di assenza ingiustificata a visita di controllo, nella misura normale.

La sanzione sarà comminata al massimo fino al giorno precedente la ripresa dell’attività lavorativa, considerando tale ripresa come una dichiarazione “di fatto” della fine prognosi.

Circolare INPS numero 79 del 02-05-2017

Preleva il testo della Circolare INPS numero 79 del 02-05-2017 per approfondimenti.

Isee al Caf

Isee al Caf: Sospeso il servizio compilazione

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Dal 15 maggio 2017, non sarà più possibile compilare l’Isee al Caf. La convenzione è ormai scaduta dal 31 dicembre 2016. Ecco i dettagli.

Dal 15 maggio 2017, non sarà più possibile compilare l’Isee al Caf. La convenzione è ormai scaduta dal 31 dicembre 2016 e non è stato ancora trovato l’accordo tra Inps e i CAF di sindacati e associazioni cattoliche e imprenditoriali per il rinnovo della convenzione. Nonostante ciò, i CAF hanno prestato assistenza per la compilazione dell’ISEE ad oltre 2 milioni di famiglie.

Addio Isee al Caf? Scopriamo i dettagli

Come detto sopra, dal 15 maggio 2017, non sarà più possibile far compilare al Caf il vostro ISEE. Questa decisione è stata presa direttamente dai responsabili dei Caf (Centri di assistenza fiscale) di sindacati e associazioni.

E’ stato deciso di rifiutare il nuovo rinnovo, poichè le condizioni dettate dall’Istituto erano totalmente inadeguate rispetto alle loro richieste. La richiesta dell’Inps era quella di erogare il servizio con una remunerazione a prestazione, ovvero ad ogni ISEE compilato nel proprio CAF. Oltre a questa richiesta l’Istituto aveva deciso di ridurre del 30% i guadagni rispetto all’anno scorso.

 

L’annuncio della sospensione della compilazione dell’Isee al Caf è stata annunciata tramite questa nota:

” Tutti i responsabili dei Caf , sindacati e associazioni, dopo un’attenta analisi della proposta fatta dall’Inps abbiamo deciso di rifiutare tale proposta. Nonostante il nostro rifiuto l’Inps ha confermato la sua indisponibilità a considerare una modifica alla proposta di  assicurare  l’impegno e la responsabilità dei centri di assistenza fiscale  alle famiglie il diritto alle provvidenze sociali. Nonostante i numerosi incontri con l’inps in questi mesi e la disponibilità ad accettare, proposte economiche anche inferiori rispetto ai costi sostenuti per l’erogazione dell’Isee, l’Istituto sembra non aver voglia di continuare questa collaborazione. Quindi abbiamo deciso di prendere l’unica decisione possibile, ovvero sospendere la compilazione dell’Isee per le famiglie. “

Come compilare l’Isee dal 15 maggio 2017?

Dal 15 maggio 2017 non sarà più possibile compilare l’Isee al Caf. Quindi in attesa di una nuova proposta da parte dell’Inps tale servizio sarà sospeso da parte dei Caf. Quindi come risolvere questo problema?

L’indicatore della situazione economia potrà essere richiesta direttamente sul sito ufficiale Inps tramite il proprio PIN del cittadino.

Leggi anche: Come ottenere il PIN INPS

Vogliamo infine ricordare che l’Isee è un indicatore economico che viene calcolato sulla base della Dichiarazione sostitutiva Unica. Questo documento veniva compilato direttamente dal Caf e poi inviato all’Inps.

l’ISEE è necessaria per avere molte agevolazioni come ad esempio:

  • Pagamento tasse universitarie;
  • Abbonamenti Bus, Treni, metro;
  • Asilo Nido;
  • Social Card;
  • Bonus per acquisto Libri.

Quindi ora non resta che aspettare una risposta da parte dell’Inps per annullare la sospensione della compilazione dell’Isee al Caf.

Lavoro e Diritti

Lavoro fiscale

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730/2017

Detrazione fiscale di spese mediche e sanitarie nel modello 730/2017

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Come funziona la detrazione fiscale di spese mediche e sanitarie nel 730/2017? Quali spese sono detraibili, quali documenti conservare? Ecco la nostra guida

Attraverso la dichiarazione dei redditi modello 730, è possibile recuperare delle somme attraverso la detrazione fiscale di spese mediche e sanitarie sostenute per sé oppure per familiari a carico oppure non a carico ma affetti da patologie esenti.

Detrazione fiscale di spese mediche e sanitarie, la franchigia

La detrazione fiscale di spese mediche e sanitarie è pari al 19% del loro importo, facendo attenzione alla franchigia di euro 129,11: questo significa che se le spese sostenute nell’anno non superano l’importo di cui sopra non si può beneficiare di nessuna detrazione.

 

Occorre specificare che la franchigia non viene applicata, quindi si ottiene la detrazione sull’intera spesa, per gli importi legati ai mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento di portatori di handicap come ad esempio le carrozzine.

Inoltre, se le spese sanitarie hanno superato nell’anno il limite di 15.493,71 euro, senza considerare la franchigia, se non vi è capienza fiscale, quindi se l’Irpef da pagare è inferiore alla detrazione di cui si ha diritto è possibile ripartire la stessa detrazione in 4 quote annuali di uguale importo.

Leggi anche: Detrazioni fiscali 2017

Spese mediche e sanitarie già presenti nel 730 precopilato

I dati relativi alle spese sanitarie appartengono alla categoria di dati già presenti nella dichiarazione precompilata, quindi il contribuente accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate può visionarli ed eventualmente modificarli o integrarli in caso di inesattezze a decorrere dal 2 maggio 2017.

Leggi anche: 730 precompilato 2017 al via dal 18 aprile, scadenze e novità

Limiti e importi da considerare in dichiarazione dei redditi

Riepilogando i limiti e gli importi da considerare nella propria dichiarazione si devono distinguere:

  • spese sanitarie sostenute nel 2016 per le quali si può godere di una detrazione del 19%, per importi di spesa superiori alla franchigia di 129,11 euro;
  • spese sanitarie sostenute per familiari non a carico, per le quali spetta una detrazione del 19% delle spese sostenute, in questo caso la detrazione massima ottenibile è pari a 6.197,48 euro;
  • spese sanitarie sostenute per disabili, per le quali è possibile ottenere una detrazione del 19% delle spese sostenute, senza limiti di importo. Rientrano in questa casistica anche le spese sostenute per l’acquisto di auto e di cani guida.

Spese mediche e sanitarie detraibili

È necessario però specificare quali tipi di spese sanitarie possono essere ammesse alla detrazione, sempre nella misura del 19% per l’importo eccedente la franchigia di euro 129,11:

  • prestazioni rese da un medico generico comprendendo anche la medicina omeopatica;
    acquisto di medicinali da banca oppure con ricetta medica, sempre includendo l’omeopatia;
  • prestazioni specialistiche e chirurgiche;
  • ricoveri per degenze o per interventi chirurgici;
  • cure termali, in presenza di prescrizione medica, senza includere le spese di viaggio e di soggiorno;
  • acquisto di dispositivi medici quali ad esempio occhiali e lenti da vista, apparecchi acustici, termometri, purché siano marchiati CE, conformi quindi alle Direttive Europee;
  • affitto di dispositivi medici o di attrezzature sanitarie quali materassi ortopedici e antidecubito sempre caratterizzati da marchio CE;
  • spese sostenute per assistenza infermieristica e riabilitativa.

È bene ricordare che i prodotti denominati “parafarmaci” come per esempio gli integratori alimentari non possono essere portati in detrazione.

Nel caso, invece, di spese sanitarie e mediche sostenute per familiari non a carico fiscalmente, ma esenti per patologia, la detrazione è ammessa solo per la parte di spesa non detraibile dal familiare affetto dalla patologia, nel caso sia obbligato alla presentazione della dichiarazione dei redditi, con un limite massimo pari ad euro 6.197,48 euro per l’anno d’imposta 2016.

Documentazione spese mediche e sanitarie da conservare

Al fine di certificare il diritto alla detrazione per le spese sanitarie è necessario produrre, e conservare, alcuni documenti.

Innanzitutto per usufruire della detrazione è necessario essere in possesso della documentazione attestante la spesa sostenuta, quindi di una fattura, oppure dello scontrino fiscale “parlante” nel quale risultino la natura del prodotto acquistato intendendo in questo caso se farmaco o medicinale, la qualità, la quantità e il codice fiscale del destinatario.

Nel caso di spese sostenute per acquisto di dispositivi medici, come nel caso delle protesi oltre alla fattura o alla ricevuta è necessario conservare anche la prescrizione medica.

Ulteriore documento deve essere prodotto nel caso di spese sostenute per i familiari esenti per patologia, infatti oltre ai documenti attestanti le spese, gli importi legati alle stesse e l’indicazione del familiare per il quale si sostengono le spese, si dovrà produrre anche la documentazione attestante i diritto all’esenzione per la patologia di cui il familiare è affetto.

In aggiunta alla possibilità di portare in detrazione i farmaci acquistati on line, vi è la possibilità di usufruire delle regole di cui sopra anche per le spese mediche sostenute all’estero, con l’accorgimento di corredare una traduzione se prodotta in lingua originale: traduzione giurata solo se in lingue diverse da inglese, francese, tedesco, spagnolo, in quanto per queste è sufficiente una traduzione libera.

1000 assunzioni per personale

1000 assunzioni per personale amministrativo nei Tribunali

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Il Ministro Orlando firma il decreto per dar via alle 1000 assunzioni per personale amministrativo per l’amministrazione giudiziaria.

Il Ministro Orlando firma il decreto e dà il via alle 1000 assunzioni per personale amministrativo per  l’amministrazione giudiziaria. Questo decreto nasce grazie alla nuova legge di stabilità 2017. Le 1.000 assunzioni verranno aggiunte alle altre 800 assunzioni per assistenti giudiziari. Vediamo come saranno effettuate le nuove assunzioni per il personale amministrativo nei tribunali.

1000 assunzioni per personale amministrativo: I criteri

Il decreto firmato dal Ministro della Giustizia, Andrea Orlando parla chiaro. Le 1000 assunzioni per personale amministrativo avverranno con per scorrimento delle graduatorie in corso di validità.

Le assunzioni saranno effettuate secondo una procedura molto particolare, infatti saranno assunti prima le 600 unità della graduatoria del concorso del 22 novembre 2016. Grazie a questa procedura sarà possibile aumentare a 1.400 unità disponibili per il concorso di Assistente giudiziario.

 

Leggi anche: Concorso Cancellieri 2017, ecco la banca dati

Le restanti assunzioni mentre, saranno effettuate sempre con lo scorrimento delle graduatorie in corso di validità. Il secondo step di assunzioni sarà così suddiviso:

  • 200 posti Funzionario giudiziario,
  • 30 posti Funzionario informatico,
  • 50 posti per Funzionario contabile
  • 120 posti per Assistente giudiziario.

Il Ministro Orlando, dopo aver firmato il decreto per le nuove 1000 assunzioni per personale amministrativo, dichiara che: ” Questo decreto costituisce un altro importantissimo passo avanti per la politica di rafforzamento degli uffici giudiziari. Queste 1000 assunzioni si vanno ad aggiungere alle 1.000 assunzioni firmate insieme al Ministro Media. Per le assunzioni abbiamo deciso di utilizzare lo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione di 600 nuove unità, dove si formerà all’esito del concorso per 800 posti per Assistenti giudiziario dove nei prossimi giorni vinizieranno le prove preselettive.  Voglio sottolineare che grazie alle nuove assunzioni  e alla nuova legge di stabilità, è possibile  realizzare una risposta alla pressante richiesta di stabile occupazione. Infatti come sappiamo per questo concorso sono state presentate oltre 300.000 domande di partecipazione” .

Le tempistiche per le 1000 assunzioni per personale amministrativo

Nel decreto vengono anche indicate le tempistiche per le nuove 1000 assunzioni per il personale amministrativo.  Come indicato dal decreto, dal 31 maggio 2017 già è iniziato lo scorrimento delle graduatorie per l’assunzione di 120 posti di Assistente giudiziario.

Entro il 30 giugno 2017, il decreto annuncia che saranno assunti i funzionari informatici e contabili. Dall’esito del concorso per 800 posti di assistente giudiziario, sarà ufficializzata la graduatoria finale, dove avverrà lo scorrimento della medesima G.U. del 22 novembre 2016 – 4^ serie speciale, n. 92.

Il programma di assunzioni di nuovo personale nella pubblica amministrazione avviato dal Ministro Andrea Orlando in questi anni continua ad avere i suoi risultati.

Lavoro e diritti

Lavoro e Diritti: Detrazione fiscale di spese mediche e sanitarie nel modello 730/2017

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Detrazione fiscale di spese mediche e sanitarie nel modello 730/2017

Posted: 02 May 2017 07:03 AM PDT

Attraverso la dichiarazione dei redditi modello 730, è possibile recuperare delle somme attraverso la detrazione fiscale di spese mediche e sanitarie sostenute per sé oppure per familiari a carico oppure non a carico ma affetti da patologie esenti. Detrazione fiscale di spese mediche e sanitarie, la franchigia La detrazione fiscale di spese mediche e sanitarie è pari […]

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1000 assunzioni per personale amministrativo nei Tribunali

Posted: 02 May 2017 01:05 AM PDT

Il Ministro Orlando firma il decreto e dà il via alle 1000 assunzioni per personale amministrativo per  l’amministrazione giudiziaria. Questo decreto nasce grazie alla nuova legge di stabilità 2017. Le 1.000 assunzioni verranno aggiunte alle altre 800 assunzioni per assistenti giudiziari. Vediamo come saranno effettuate le nuove assunzioni per il personale amministrativo nei tribunali. 1000 assunzioni […]

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