Archivi giornalieri: 5 agosto 2015
IL SECOLO XIX
La Repubblica
ultime circolari INPS
Risultati filtrati per Circolari
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Sono stati trovati circa 7618 risultati nella categoria Circolari
Circolare n. 144 del 31-07-2015
Oggetto: Legge 3 agosto 2004, n. 206, articoli 2, 3 e 4 modificati dall’art. 1 commi 163, 164 e 165 della legge 23 dicembre 2014 n. 190 recanti nuove norme in materia di benefici in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice.
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Categoria: Circolari
Circolare n. 143 del 30-07-2015
Oggetto: Articolo 5 – bis del decreto legge 21 maggio 2015, n. 65 convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2015, n. 109. Interpretazione autentica dell’articolo 1, comma 112, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, in materia di benefici previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto.
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Circolare n. 142 del 29-07-2015
Oggetto: Chiarimenti su Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI).
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Categoria: Circolari
Circolare n. 140 del 20-07-2015
Oggetto: Convenzione fra l’INPS e il S.A.L.Fi (Sindacato Autonomo dei Lavoratori Finanziari) per la riscossione dei contributi sindacali sulle prestazioni pensionistiche ai sensi della legge 11 agosto 1972, n. 485. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
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Categoria: Circolari
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Circolare n. 139 del 17-07-2015
Oggetto: Decreto legislativo n. 80 del 15 giugno 2015 in attuazione dell’art. 1, commi 8 e 9 della legge delega n. 183 del 2014 (Jobs Act) Congedo parentale. Elevazione dei limiti temporali di fruibilità del congedo parentale da 8 a 12 anni ed elevazione dei limiti temporali di indennizzo a prescindere dalle condizioni di reddito da 3 a 6 anni.
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Circolare n. 138 del 13-07-2015
Oggetto: Convenzione fra l’INPS e il Sindacato Autonomo Università e Ricerca (SAUR) per la riscossione dei contributi sindacali sulle prestazioni pensionistiche ai sensi della legge 11 agosto 1972, n. 485. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
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Circolare n. 137 del 13-07-2015
Oggetto: Convenzione fra l’INPS e la Confederazione Federterziario Confimea (C.F.C.) per la riscossione dei contributi sindacali sulle prestazioni pensionistiche ai sensi della legge 11 agosto 1972, n. 485. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
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Circolare n. 136 del 13-07-2015
Oggetto: Convenzione tra l’INPS e l’Associazione Nazionale Imprenditori Artigiani Commercianti (ANIAC) ai sensi dell’art. 2 della legge 27 dicembre 1973 n. 852, per la riscossione dei contributi associativi sull’indennità ordinaria e di trattamento speciale di disoccupazione di cui beneficiari i lavoratori agricoli. Istruzioni procedurali e contabili. Variazioni al piano dei conti.
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Circolare n. 135 del 06-07-2015
Oggetto: Convenzione fra l’INPS e l’ANIAC (Associazione Nazionale Imprenditori Artigiani Commercianti) per la riscossione dei contributi sindacali sulle prestazioni pensionistiche ai sensi della legge 11 agosto 1972, n. 485. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
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Circolare n. 134 del 06-07-2015
Oggetto: Convenzione fra l’INPS e l’Associazione Nazionale Sindacale Attività Produttive (A.N.S.A.P.) per la riscossione dei contributi di assistenza contrattuale, ai sensi della legge 4 giugno 1973, n.311. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti.
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Categoria: Circolari
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Messaggi INPS
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— 2015 2014 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999
Sono stati trovati circa 1568 risultati nella categoria Messaggi
Messaggio n. 5147 del 03-08-2015
Oggetto: Cessazione dei benefici contributivi, connessi all’operatività della legge 5 giugno 1997, n. 147, in favore dei datori di lavoro che assumono lavoratori frontalieri italiani in Svizzera.
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Messaggio n. 5145 del 03-08-2015
Oggetto: Precisazioni sulla procedura di gestione delle domande di assegno di natalità di cui all’articolo 1, commi da 125 a 129 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità per l’anno 2015).
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Messaggio n. 5119 del 03-08-2015
Oggetto: Assegni straordinari di sostegno al reddito dei Fondi di solidarietà, costituzione di Poli specialistici per le categorie 027-VOCRED, 028-VOCOOP, 029-VOESO e 198-VESO33. Aggiornamento.
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Messaggio n. 5100 del 31-07-2015
Oggetto: Incremento del 10% del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà (art. 2 bis, D.L. n. 192/2014 conv. con mod. dalla L. n. 11/2015 e art. 4, co. 1 bis, D.L. n. 65/2015 conv. con mod. dalla L. n. 109/2015) per l’anno 2015. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
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Messaggio n. 4993 del 27-07-2015
Oggetto: Decreto Legge 21 maggio 2015, n. 65 recante “Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR” – applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 70 del 10 marzo – 30 aprile 2015. Pagamento delle somme dovute a titolo di rivalutazione delle pensioni per gli anni 2012-2015
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Messaggio n. 4974 del 24-07-2015
Oggetto: Rilascio procedura sperimentale di acquisizione e trasmissione domande relative allo sgravio contributivo per l’incentivazione della contrattazione di secondo livello, riferito agli importi corrisposti nell’anno 2014 (Circolare 128/2015). Documentazione tecnica e manuale utente
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Messaggio n. 4969 del 24-07-2015
Oggetto: Cessione quinto pensioni – aggiornamento tassi.
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Messaggio n. 4968 del 24-07-2015
Oggetto: INTERVENTO DEL FONDO DI GARANZIA IN CASO DI APERTURA DELLA PROCEDURA DI LIQUIDAZIONE DEL PATRIMONIO DI CUI ALL’ART. 14-TER DELLA L. 3/2012.
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Messaggio n. 4957 del 24-07-2015
Oggetto: Cure termali 2015. Aggiornamento elenchi strutture convenzionate.
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Messaggio n. 4956 del 24-07-2015
Oggetto: Gestione Artigiani e Commercianti – Imposizione contributiva, seconda emissione in corso anno d’imposta 2015.
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Categoria: Messaggi
Pensioni Enpals
Pensioni Enpals: ricorso online per i contenziosi
Gestione del contenzioso ex-ENPALS contro eventuali provvedimenti del Fondo Pensioni: procedura online di inoltro istanze ed iter dell’istruttoria.
Con la Circolare n. 84 del 29 aprile 2015 l’Inps ha fornito le indicazioni per la gestione deiricorsi amministrativi contro i provvedimenti riguardanti le prestazioni a carico del Fondo Pensioni per i lavoratori dello Spettacolo e al Fondo Pensioni per gli Sportivi Professionisti, completando così il quadro regolamentare complessivo di riferimento per la gestione del contenzioso “ex-ENPALS”. L‘Istituto nazionale della previdenza sociale spiega che, a decorrere dalla data di pubblicazione della Circolare, contro i provvedimenti amministrativi in materia di prestazioni previdenziali adottati dalla Direzione di area metropolitana di Roma relativamente alla Linea di prodotto servizio Polo Specialistico denominato “Previdenza PALS”è possibile, entro 90 giorni dalla notifica dei provvedimenti stessi, proporre ricorso amministrativo in unica istanza al Presidente dell’Istituto.
=> INPS Online Ex ENPALS: accesso per imprese e professionisti
I ricorsi sono trasmessi all’Istituto esclusivamente tramite canale telematico RiOL (“Ricorsi On Line”), sulla base delle istruzioni contenute nella Circolare n. 32/2011, per poi essere presi in carico nella procedura di gestione del contenzioso amministrativo Dicaweb, curato dall’UO Gestione organizzativa ricorsi amministrativi della Direzione di Area metropolitana di Roma, nel rispetto dei tempi e della modalità già stabilite per la generalità dei ricorsi di competenza dei Comitati/Organi centrali.
L’attività istruttoria – nel rispetto del modello di gestione del contenzioso amministrativo di cui alla Circolare n. 132/2011 – è assicurata, tramite procedura Dicaweb, dalla Linea prodotto/servizio Polo Specialistico denominato “Previdenza PALS” che ha emanato l’atto opposto e che compila in Dicaweb la relativa Scheda Istruttoria, descrivendo e, se necessario, integrando le motivazioni del provvedimento.
Completata questa fase e non prima dellaconvalida della scheda istruttoria da parte del Direttore della Sede metropolitana di Roma, i ricorsi vanno inoltrati – tramite la proceduraDicaweb – alla Direzione Regionale Lazio che cura, a sua volta, la redazione della Relazione e della relativa Proposta di delibera. La Direzione regionale, in analogia a quanto previsto per i ricorsi amministrativi di competenza di Comitati/Organi centrale, esegue le attività di propria competenza e, non prima della convalida del Direttore regionale, dispone l’inoltro dei ricorsi alla competente Direzione Centrale. Quest’ultima, esaminati e verificati gli atti, procede con l’inoltro del ricorso alla Segreteria degli Organi collegiali che, infine, ne cura la trasmissione alla Segreteria del Presidente per la decisione finale.
A seguito della decisione, l’UO Gestione organizzativa ricorsi amministrativi della Direzione di Area metropolitana di Roma, cura gli adempimenti riguardanti la comunicazione dell’esito al ricorrente e – quando necessario – all’esecuzione del dispositivo contenuto nella decisione medesima.
Le decisioni del Presidente sui ricorsi amministrativi sono definitive e quindi, contro di esse, è ammesso esclusivamente ricorso all’Autorità giudiziaria. Contro gli atti – riguardanti prestazioni previdenziali a carico del Fondo Pensioni per i lavoratori dello Spettacolo e del Fondo Pensioni per gli Sportivi Professionisti – già notificati ma non ancora impugnati alla data di pubblicazione della circolare di cui si tratta, è in ogni caso proponibile ricorso amministrativo secondo entro il termine entro il quale è consentito proporre l’azione giudiziaria.
Fonte: Circolare INPS
Fondi Pensione
Fondi pensione e casse professionali: il credito d’imposta
Gli investimenti ammessi per utilizzare il credito d’imposta del 6 o 9% previsto dalla legge di Stabiltà per casse professionali e fondi pensione: decreto ministeriale.
Definizione degli investimenti a medio lungo termine che danno diritto al credito d’impostadel 6 o 9% rispettivamente per enti previdenziali privati e fondi pensione, modalità di richiesta all’Agenzia delle Entrate: ecco il decreto ministeriale attuativo di quello che stato uno dei capitoli più discussi della Legge di Stabilità 2015, relativo alla nuova tassazione per gli enti previdenziali e fondi pensione, ai quali infine è stata applicata un’aliquota più alta con un rincaro mitigato dal credito d’imposta, limitato però a enti che effettuano investimenti finanziari a medio lungo termine. Il decreto del Ministero dell’Economia e Finanze del 19 giugno 2015 è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 luglio. Il riferimento normativo sono i commi da 91 a 94 della manovra 2015.
=> Pensioni private: cosa prevede la Legge di Stabilità
Investimenti ammessi
Innanzitutto, vediamo l’elenco degli investimenti ammessi da parte degli enti di previdenza obbligatoria e complementare, tenendo presente che in tutti i casi devono essere detenuti per almeno cinque anni:
- azioni, quote, obbligazioni o altri titoli di debito emessi da società residenti in Italia, Unione europea o Stati aderenti all’accordo sullo spazio economico europeo, operanti in uno dei seguenti settori: elaborazione o realizzazione progetti relativi a settori infrastrutturali turistici, culturali, ambientali, idrici, stradali, ferroviari, portuali, aeroportuali, sanitari, immobiliari pubblici non residenziali, telecomunicazioni, produzione e trasporto di energia;
- azioni o quote di organismi di investimento collettivo del risparmio, di durata non inferiore ai cinque anni, che investono nei titoli elencati al precedente punto;
- azioni o quote di organismi di investimento collettivo del risparmio, di durata non inferiore ai cinque anni, che investono prevalentemente in strumenti finanziari emessi da società non quotate nei mercati regolamentati che svolgono attività diverse da quella bancaria, finanziaria o assicurativa, e in crediti a medio e lungo termini a favore delle stesse.
Se i titoli scadono e vengono ceduti prima dei cinque anni di investimento necessari per ottenere il credito d’imposta, vanno reinvestiti in una delle attività sopra elencate entro 90 giorni.
=> Fondi pensione: la corretta tassazione
Credito d’imposta
Per le casse professionali, in pratica è pari al 6%, ma va così calcolato: è pari alla differenza fra le tasse calcolate con la nuova aliquota al 26% e quella vecchia al 26% per gli importi investiti con le modalità sopra riportate. Per i fondi pensione, invece, è pari al 9% del risultato netto di gestione. Attenzione: il credito è utilizzabile solo in compensazione.
Modalità di accesso
Enti previdenziali e fondi pensione devono presentare richiesta all’Agenzia delle Entrate,che stabilirà le modalità precise con un provvedimento. La domanda è esclusivamentetelematica, sulla base del modello istanza che verrà pubblicato dall’Agenzia, e conterrà i riferimenti degli investimenti per i quali si chiede l’agevolazione. Il Fisco determina annualmente la percentuale di credito d’imposta spettante a ciascun soggetto, rispetto all’importo richiesto, in misura pari al rapporto tra il limite di spesa previsto e l’ammontare richiesto. Se non è superato il limite di spesa, il credito richiesta viene riconosciuto interamente.
Fonte: il decreto ministeriale del 19 giugno 2015.
Opzione Donna -Pensioni –
Opzione Donna: possibile proroga al 31 dicembre
Incontro in commissione Camera INPS, forze politiche e ministeri: Boeri apre a proroga Opzione Donna al 31 dicembre 2015, il dibattito.
L’INPS è disponibile a rivedere l’interpretazione restrittiva dell’Opzione Donna permettendo quindi a tutte le lavoratrici che maturano il diritto alla pensione entro il 31 dicembre 2015 di ritirarsi: in questo senso vanno le dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’istituto di vigilanza,Tito Boeri, al termine dell’incontro in Commissione Lavoro della Camera con i rappresentanti dei ministeri dell’Economia e del Lavoro. Per ora, non sono state prese decisioni, ma comunque è stato messo in calendario un nuovo incontro per venerdì 7 agosto.
=> Opzione Donna: niente restrizioni ASpI
«Ne discuteremo ancora venerdì», ha spiegato Boeri ai cronisti che gli chiedevano se ci fossero margini per un accordo, proseguendo «se se ne discute, vuol dire sì». Il punto è il seguente: l’INPS sta interpretando la norma sull’Opzione Donna concedendo di andare in pensione alle lavoratrici che hanno decorrenza dell’assegno dal 31 dicembre 2015, non che maturano il diritto a ritirarsi dal lavoro alla stessa data. Significa, in virtù del meccanismo delle finestre, una differenza di 12 mesi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome. L’Opzione Donna, lo ricordiamo, è esercitabile con 57 o 58 anni di età (rispettivamente, per autonome e dipendenti) e 35 anni di contributi.
=> Proroga Opzione Donna: fondi disponibili
L’incontro in Commissione Lavoro del 4 agosto è durato circa quattro ore, ed è servito a una prima analisi delle diverse posizioni. Molto in sintesi, il ministero dell’Economia e laRagioneria dello Stato con d’accordo con l’interpretazione restrittiva INPS, mentre il presidente della commissione della Camera, le forze parlamentari, e il dicastero del Lavoro sono favorevoli all’estensione del meccanismo in base alla lettura più ampia della norma (decorrenza della pensione al 31 dicembre 2015). Secondo le dichiarazione rilasciate da Cesare Damiano, presidente commissione Lavoro la posizione dell’INPS è più vicina a quella del Lavoro che non dell’Economia.
Come noto, sull’Opzione Donna ci sono diverse forze politiche, dal PD alla Lega, che hanno presentato proposte per prorogare e anche estendere questa forma di pensionamento anticipato. Damiano sottolinea anche che i fondi ci sono:
«Ci risulta che a fronte del miliardo e 684 milioni in dotazione al meccanismo dell’opzione donna – ha detto – siano stati spesi solo 707 milioni».
Dibattito aperto, appuntamento al 7 agosto.
Lavoro e fisco
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Osservatorio inca cgil
Osservatorio INCA CGIL per le politiche sociali in europa
Eurobarometro. L’immigrazione è la maggior preoccupazione dei cittadini Ue
Secondo i risultati dell’ultima inchiesta Eurobarometro, quasi tre quarti dei cittadini europei sarebbero favorevoli a una politica comune europea in materia di migrazione. Tale consenso sembra però essere più di carattere difensivo che per favorire l’integrazione dei migranti. L’immigrazione di cittadini extra-comunitari evoca infatti reazioni negative nel 57% degli intervistati europei e nel 75% di quelli italiani…
Assegni familiari. Prevale il principio del miglior trattamento
Marco, un cittadino italiano residente in Svezia dal 2012 con la sua famiglia non riusciva a farsi riconoscere il diritto all’assegno familiare dovuto, secondo la normativa svedese, a tutti i bambini residenti nel paese. L’intervento del SOLVIT (un servizio gratuito fornito da ogni paese UE) ha indotto l’ente previdenziale scandinavo a concedere l’assegno con effetto retroattivo al 2013…
Corte europea. Il riconoscimento delle coppie omosessuali è un diritto umano
Con sentenza resa pubblica il 21 luglio 2015 la Corte europea per i diritti umani (CEDU) ha condannato l’Italia per non prevedere alcuna forma di riconoscimento delle unioni fra persone dello stesso sesso. Pur riconoscendo che la non estensione del fondamentale diritto al matrimonio rimane una scelta legittima degli Stati, la Corte ritiene non più ammissibile lasciare queste coppie nel vuoto normativo…
Precedenti articoli
Un Dossier a cura dell’Osservatorio svela in anteprima i contenuti del cosiddetto Labour Mobility Package, il pacchetto di nuove misure sulla libera circolazione dei lavoratori che la Commissione Juncker si appresta a proporre. Se entrassero davvero in vigore, verrebbero messi in discussione i pilastri della libera circolazione e del coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, e tra questi, il principio fondamentale del diritto sociale secondo il quale le prestazioni previdenziali sono un diritto che appartiene alla persona in virtù dei contributi versati durante la propria carriera lavorativa…
Secondo la Corte di giustizia dell’Unione europea, la Direttiva 2003/86 sul diritto al ricongiungimento familiare per i cittadini di paesi terzi, ammette che gli Stati membri subordinino il rilascio di un permesso di ingresso al superamento di un esame d’integrazione civica, ma solo a condizione che questo non diventi un ostacolo all’effettivo esercizio del diritto al ricongiungimento familiare…
Divario pensionistico tra uomini e donne. Documento del Consiglio UE
Il 18 giugno 2015 i Ministri del lavoro e degli affari sociali dell’UE hanno approvato un ordine del giorno sul divario pensionistico tra uomini e donne. Secondo le ultime cifre pubblicate dalla Commissione, in media il divario retributivo di genere nell’UE è del 16,5% , mentre nelle pensioni il divario di genere è pari al 38,5%.Il documento impegna tra l’altro gli Stati Membri a promuovere misure di protezione sociale che riducano l’impatto negativo delle interruzioni di carriera connesse all’assistenza, al lavoro a tempo parziale e alla scarsa progressione retributivadelle donne…
Almeno 100 mila lavoratori muoiono già ogni anno a causa di tumori legati al lavoro, e all’inadeguatezza delle misure in vigore all’interno dell’UE. Secondo l’Istituto sindacale europeo, il progetto della Commissione europea per il cosiddetto miglioramento della regolamentazione delle imprese non farà che peggiorare la situazione. Rendendo inefficaci le misure adottate in questi ultimi anni dall’UE per proteggere i lavoratori, come chiesto a gran voce dalle lobby degli industriali, costerà la vita a migliaia di lavoratori…
Congedi di maternità. La Commissione ritira la direttiva
La Commissione ha deciso di ritirare la direttiva sul congedo di maternità. Al suo posto, presenterà “un’iniziativa più ampia”, che “continuerà a promuovere gli obiettivi della precedente proposta e assicurerà una protezione minima”. La direttiva era stata presentata nel 2008 dalla Commissione Barroso con lo scopo d’istituire delle regole comuni in tutta l’Unione sui congedi parentali…
Evasione contributiva. Campagna europea contro le società fittizie
I sindacati delle costruzioni di 34 paesi d’Europa hanno lanciato una petizione contro le cosiddette “letterbox companies”, ossia società e filiali di comodo che esistono soltanto sull’etichetta incollata su una cassetta postale, create per eludere i contributi previdenziali. La campagna è coordinata dalla Federazione europeea dei lavoratori delle costruzioni FETTB…
Le prestazioni sociali per l’accesso al mercato del lavoro non possono essere negate ai cittadini UE
Secondo l’avvocato generale Wathelet, della Corte di giustizia dell’UE, ai cittadini dell’Unione che si trasferiscono in un altro Stato membro non possono essere negate le prestazioni sociali rivolte a facilitare l’accesso al mercato del lavoro, neanche durante i primi tre mesi di soggiorno…
Licenziamenti collettivi. La Corte di giustizia chiarisce la definizione di «stabilimento»
Una normativa, come quella spagnola, che in caso di licenziamento collettivo usa come sola unità di riferimento l’«impresa», anziché lo «stabilimento», può ostacolare la procedura di informazione e di consultazione prevista nel diritto dell’Unione…
Un cittadino residente in uno Stato membro, e che lavora per alcuni giorni al mese in un altro Stato membro, è assoggettato alla normativa dello Stato di occupazione anche nei giorni in cui non lavora. Il cittadino in questione può tuttavia ricevere dallo Stato di residenza le prestazioni di vecchiaia e familiari, se queste non sono già fornite dallo Stato di occupazione (come nel caso dei mini-job tedeschi)…
L’Osservatorio per le politiche sociali in Europa è un’iniziativa di INCA CGIL Italia e INCA CGIL Belgio