Archivi giornalieri: 22 agosto 2015

Osservatore Romano

 
 

Papa Francesco tra i fedeli in San Pietro nella memoria di San Pio X

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2015-08-22 Radio Vaticana

Grande sorpresa ieri mattina nella Basilica di San Pietro. In occasione della memoria di San Pio X, tra i fedeli che hanno partecipato alla Messa delle 7.00 nella Cappella dedicata a Papa Sarto, c’era anche Papa Francesco. A presiedere la celebrazione, mons. Lucio Bonora, trevigiano, officiale della Segreteria di Stato. Sergio Centofanti lo ha intervistato:

R. – Appena hanno aperto la Basilica, lui si è infilato dalla Porta della Preghiera che guarda appunto Santa Marta, ed è sceso in Basilica all’altare di San Pio X. Quando io sono uscito con altri due sacerdoti per andare all’altare a celebrare la Messa delle 7, la Gendarmeria e i Sampietrini mi sono venuti incontro dicendomi: “C’è il Santo Padre all’altare di San Pio X che sta pregando”. Dico: “Che faccio io, torno indietro?”. E mi dicono: “No, monsignore, vada”, e io sono andato. E là lui mi ha visto e mi ha detto che era venuto per una preghiera perché aveva celebrato già la Messa presto, quando si era alzato a Santa Marta, e che però voleva fare questo omaggio a San Pio X. Quando ha visto che io entravo per celebrare la Messa ha voluto restare, fermarsi là con i fedeli e partecipare alla Messa e pregare.

D. – Poi alla fine ha salutato anche i fedeli…

R. – Certamente, ha dato l’abbraccio di pace, lo scambio di pace alle persone che stavano dietro al banco suo. E quando io sono sceso per dare l’abbraccio di pace al Papa e lui è uscito dal banco per venirmi incontro, aveva finito i 3, 4, 5 fedeli che stavano dietro a lui, aveva scambiato la mano… E’ stata una cosa molto commovente, intanto per me, ma anche per tutti i fedeli che hanno visto il Papa come un umile fedele che va a pregare alla tomba di San Pio X. Quindi a me dice molto questo: dice proprio della cura personale nei confronti dei santi di cui siamo devoti e questa sintonia nel giorno della loro festa, nel giorno del dies natalis di questi santi. Siamo in buona compagnia e quindi anche il Papa ha cercato la compagnia di San Pio X nel giorno della festa di San Pio X proprio per il suo ministero e per le responsabilità che ha nei confronti della Chiesa e del mondo. Quindi è bello vedere che non è andato come Papa – tanto è vero che è entrato da solo senza tanti apparati! – ma dice proprio la sua devozione e il suo attaccamento alla persona di San Pio X. Poi mi ha detto che lui ha pregato particolarmente per i catechisti perché quando era arcivescovo di Buenos Aires, il giorno di San Pio X era la giornata dei catechisti poiché Pio X è considerato il Papa del catechismo e quindi lui faceva l’incontro con i catechisti della sua diocesi proprio in nome di San Pio X. Credo che questo sia molto bello perché lo riportano anche le sue biografie…

D.  – Che lui è devoto di San Pio X…

R.  – Sì, me lo aveva già detto due anni fa quando gli ho detto che ero di Treviso e mi ha detto che era molto devoto di San Pio X. Questa è una sua devozione personale che coltivava da tanto, da tempo, proprio per la figura di questo Papa. E naturalmente in Argentina, nella festa di San Pio X, i catechisti si ritrovavano con lui ma ci sono anche dei suoi discorsi fatti ai catechisti a Buenos Aires, come arcivescovo della città.

(Da Radio Vaticana)

Osservatore Romano

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Lo scandalo di un funerale

 

· Il Vangelo di fronte alla malavita ·

22 agosto 2015

 
 

 

Da una parte la preghiera per i defunti, dall’altra lo spettacolo mediatico, l’ostentazione di potere, la strumentalizzazione chiassosa e volgare di un gesto di elementare pietà umana e cristiana come il funerale che, già di per sé, richiederebbe almeno compostezza, riserbo, dignità e, soprattutto, silenzio. Tutto quello che, invece, il 20 agosto a Roma è mancato alle esequie del “patriarca” di una famiglia, i Casamonica, tristemente famosa, almeno nella capitale d’Italia, per la voracità dei suoi tentacoli nella gestione di affari malavitosi e criminali.

Mentre da parte di alcuni esponenti delle istituzioni civili stanno emergendo le prime ammissioni di responsabilità e di gravi mancanze, l’episodio — ultimo di una serie negativa che da mesi grava sulla città e sulla sua immagine — ha nuovamente catapultato Roma sui media internazionali e ha permesso di avallare i peggiori stereotipi che la rappresentano. Facendo anche intendere, più o meno velatamente, l’esistenza, se non di una connivenza, quanto meno di una qualche acquiescenza da parte della comunità cattolica.

Nulla invece di più lontano dalla realtà secondo monsignor Giuseppe Marciante, vescovo ausiliare del settore Est, nel quale è compresa la parrocchia di San Giovanni Bosco dove sono state celebrate le esequie. Per sgombrare il campo da equivoci il vescovo ausiliare ha riaffermato la netta e ovvia contrarietà «a qualsiasi propaganda mafiosa». In un’intervista al quotidiano «Avvenire» ha detto che il Vicariato di Roma «non era stato avvertito di quel funerale. Lo sapeva solo il parroco, ma non sapeva che dietro ci sarebbe stata quella propaganda mafiosa. Nessuno ci ha avvisati, nemmeno le forze dell’ordine». Certo — ha aggiunto — «se avessimo avuto il sentore di uno show di quel tipo, avremmo preso delle precauzioni. Non avremmo assolutamente accettato di fare quel funerale». Piuttosto «avremmo suggerito una preghiera in casa oppure sempre in casa si sarebbe potuto celebrare il rito della raccomandazione dei defunti» spiega all’intervistatore. La preghiera sì, l’esibizione no, appunto.

Anche perché — ha osservato don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera — le scene viste al di fuori della chiesa nella quale sono stati celebrati i funerali «non possono lasciarci indifferenti». Per il sacerdote, da decenni in prima linea nel contrastare illegalità e malavita, «non è ovviamente in discussione il diritto di una famiglia di celebrare i funerali di un suo membro e la partecipazione di amici e conoscenti. Grave è l’evidente strumentalizzazione di un rito religioso per rafforzare prestigio e posizioni di potere». Infatti, «sappiamo che le mafie non hanno mai mancato di ostentare una religiosità di facciata, “foglia di fico” delle loro imprese criminali».

Per monsignor Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano, per tredici anni vescovo di Locri-Gerace, si tratta di un episodio da non sottovalutare. È «un fatto gravissimo, che tuttavia può aiutare la Chiesa a fare un passo in avanti». Infatti — ha dichiarato il presule al quotidiano romano «la Repubblica» — quanto accaduto rappresenta un’occasione per «riflettere anche su cosa significhi “abitare il territorio”: a mio avviso, essere sentinelle, stare in guardia, sapere chi abita le case della propria diocesi. Conoscere il territorio è fondamentale per viverlo, per abitarlo, cambiarlo». E monsignor Bregantini ha citato significativamente la sua passata esperienza: «Anche a me in Calabria capitò un caso analogo. I mafiosi usano funerali e processioni in modo violento, per affermare se stessi, imporre la propria forza. In questo senso la Chiesa calabrese molto ha sofferto e ora ha molto da insegnare alle altre Chiese. Sono uscite nuove direttive e questa sofferenza può essere oggi utile in particolare a Roma, che forse fino a l’altro ieri non pensava di dover vivere la medesima difficoltà».

Di fronte al grave episodio l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace — il lazzarista Vincenzo Bertolone, postulatore della causa di canonizzazione del beato Pino Puglisi, vittima della mafia — ricorda all’Osservatore Romano che «dinanzi al mistero della morte, la Chiesa non assume alcun atteggiamento di giudizio, ma affida nella preghiera la storia e la vita di ogni defunto alla misericordia di Dio». Per questo «le esequie cristiane non sono la celebrazione della vita del defunto, ma comportano il suo affidamento alla misericordia paterna e materna di Dio. Nel caso di persone condannate per mafia, o chiaramente affiliate a organizzazioni malavitose, la Chiesa non nega, se richiesta dai familiari, i conforti religiosi, inclusa la celebrazione eucaristica, ma secondo le indicazioni rituali chiede che lo si faccia in forma semplice, senza pompa né fiori né musiche né canti né commemorazioni beatificanti». Insomma, «massima prudenza e discernimento sono necessari perché la celebrazione della messa non venga strumentalizzata, destando scandalo. E in casi del genere ogni prete farebbe bene a sentire previamente il proprio vescovo» conclude monsignor Bertolone.

Non c’è dunque spazio per zone d’ombra. E basterebbe ricordare solo alcuni pronunciamenti del Papa, vescovo di Roma, che con nettezza, insieme a non formali appelli alla conversione dei cuori, ha esplicitamente ribadito la radicale incompatibilità tra malavita e Vangelo. Perché — come ha detto il Pontefice nella messa celebrata il 21 giugno 2014 nella Piana di Sibari, in Calabria — coloro che, come i mafiosi, «nella loro vita seguono questa strada di male», se non si pentono, «non sono in comunione con Dio: sono scomunicati».

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LEGGE 7 agosto 2015, n. 124 


Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. (15G00138) (GU Serie Generale n.187 del 13-8-2015)


note: Entrata in vigore del provvedimento: 28/08/2015



  1. Al  fine  di  garantire  ai  cittadini  e  alle  imprese,  anche
attraverso l'utilizzo  delle  tecnologie  dell'informazione  e  della
comunicazione, il diritto di accedere a tutti i dati, i documenti e i
servizi di loro interesse in modalita' digitale, nonche' al  fine  di
garantire la semplificazione nell'accesso ai  servizi  alla  persona,
riducendo la necessita' dell'accesso fisico agli uffici pubblici,  il
Governo e' delegato ad adottare, entro  dodici  mesi  dalla  data  di
entrata in vigore della presente legge, con invarianza delle  risorse
umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione  vigente,
uno o piu' decreti legislativi volti a modificare e integrare,  anche
disponendone  la  delegificazione,  il  codice   dell'amministrazione
digitale, di cui al decreto legislativo  7  marzo  2005,  n.  82,  di
seguito denominato  «CAD»,  nel  rispetto  dei  seguenti  principi  e
criteri direttivi: 
    a) individuare  strumenti  per  definire  il  livello  minimo  di
sicurezza, qualita', fruibilita', accessibilita' e tempestivita'  dei
servizi on line delle amministrazioni  pubbliche;  prevedere,  a  tal
fine, speciali regimi sanzionatori e premiali per le  amministrazioni
stesse; 
    b) ridefinire e semplificare i  procedimenti  amministrativi,  in
relazione  alle  esigenze  di  celerita',  certezza   dei   tempi   e
trasparenza nei confronti dei cittadini e delle imprese, mediante una
disciplina  basata  sulla  loro  digitalizzazione  e  per  la   piena
realizzazione del principio «innanzitutto digitale» (digital  first),
nonche'  l'organizzazione  e  le   procedure   interne   a   ciascuna
amministrazione; 
    c) garantire, in linea con  gli  obiettivi  dell'Agenda  digitale
europea,  la  disponibilita'  di  connettivita'  a  banda   larga   e
ultralarga e l'accesso alla rete internet presso gli uffici  pubblici
e altri luoghi che, per la  loro  funzione,  richiedono  le  suddette
dotazioni, anche attribuendo carattere  prioritario,  nei  bandi  per
accedere  ai  finanziamenti  pubblici  per  la  realizzazione   della
strategia italiana per la banda  ultralarga,  all'infrastrutturazione
con reti a banda  ultralarga  nei  settori  scolastico,  sanitario  e
turistico, agevolando in quest'ultimo  settore  la  realizzazione  di
un'unica rete wi-fi ad accesso  libero,  con  autenticazione  tramite
Sistema pubblico per  la  gestione  dell'identita'  digitale  (SPID),
presente in tutti i luoghi  di  particolare  interesse  turistico,  e
prevedendo la possibilita' di estendere  il  servizio  anche  ai  non
residenti in Italia, nonche' prevedendo che la porzione di banda  non
utilizzata dagli uffici  pubblici  sia  messa  a  disposizione  degli
utenti, anche non residenti, attraverso un sistema di  autenticazione
tramite SPID; garantire l'accesso e il riuso  gratuiti  di  tutte  le
informazioni prodotte e detenute dalle amministrazioni  pubbliche  in
formato aperto, l'alfabetizzazione digitale,  la  partecipazione  con
modalita'  telematiche  ai  processi  decisionali  delle  istituzioni
pubbliche,  la  piena  disponibilita'  dei   sistemi   di   pagamento
elettronico nonche' la riduzione del divario digitale sviluppando  le
competenze digitali di base; 
    d) ridefinire il Sistema pubblico di  connettivita'  al  fine  di
semplificare   le   regole   di    cooperazione    applicativa    tra
amministrazioni pubbliche e di  favorire  l'adesione  al  Sistema  da
parte dei privati,  garantendo  la  sicurezza  e  la  resilienza  dei
sistemi; 
    e)  definire  i  criteri  di  digitalizzazione  del  processo  di
misurazione  e  valutazione  della  performance  per  permettere   un
coordinamento a livello nazionale; 
    f) coordinare e razionalizzare le vigenti disposizioni  di  legge
in  materia  di  strumenti  di   identificazione,   comunicazione   e
autenticazione in rete con la disciplina di cui all'articolo  64  del
CAD e la relativa normativa di attuazione in materia di  SPID,  anche
al fine di  promuovere  l'adesione  da  parte  delle  amministrazioni
pubbliche e dei privati al predetto SPID; 
    g) favorire l'elezione di  un  domicilio  digitale  da  parte  di
cittadini e imprese ai fini dell'interazione con le  amministrazioni,
anche mediante sistemi di comunicazione non  ripudiabili,  garantendo
l'adozione di soluzioni idonee a consentirne l'uso anche in  caso  di
indisponibilita'  di  adeguate  infrastrutture   e   dispositivi   di
comunicazione  o  di  un  inadeguato  livello   di   alfabetizzazione
informatica, in modo da assicurare, altresi', la piena accessibilita'
mediante l'introduzione, compatibilmente con i vincoli  di  bilancio,
di modalita' specifiche e peculiari,  quali,  tra  le  altre,  quelle
relative alla lingua italiana dei segni; 
    h)  semplificare  le  condizioni  di  esercizio  dei  diritti   e
l'accesso ai servizi di  interesse  dei  cittadini  e  assicurare  la
conoscibilita' della normativa e degli strumenti  di  sostegno  della
maternita' e  della  genitorialita'  corrispondenti  al  profilo  dei
richiedenti, attraverso l'utilizzo del  sito  internet  dell'Istituto
nazionale  della  previdenza  sociale  collegato  con  i  siti  delle
amministrazioni   regionali   e   locali,   attivabile   al   momento
dell'iscrizione anagrafica della figlia o del figlio nato o adottato,
secondo modalita' e procedure  che  garantiscano  la  certezza  e  la
riservatezza dei dati; 
    i) razionalizzare gli strumenti di coordinamento e collaborazione
delle amministrazioni pubbliche al fine di  conseguire  obiettivi  di
ottimizzazione della spesa nei processi di digitalizzazione favorendo
l'uso  di  software  open  source,  tenendo  comunque  conto  di  una
valutazione tecnico-economica delle  soluzioni  disponibili,  nonche'
obiettivi di risparmio energetico; 
    l) razionalizzare i  meccanismi  e  le  strutture  deputati  alla
governance in materia di digitalizzazione, al fine di semplificare  i
processi decisionali; 
    m) semplificare le modalita' di adozione delle regole tecniche  e
assicurare la neutralita' tecnologica  delle  disposizioni  del  CAD,
semplificando allo stesso tempo il CAD medesimo in modo che  contenga
esclusivamente principi di carattere generale; 
    n) ridefinire le  competenze  dell'ufficio  dirigenziale  di  cui
all'articolo  17,  comma  1,  del  CAD,  con  la   previsione   della
possibilita' di  collocazione  alle  dirette  dipendenze  dell'organo
politico  di  vertice  di  un  responsabile  individuato  nell'ambito
dell'attuale dotazione organica di fatto del medesimo ufficio, dotato
di adeguate competenze tecnologiche e manageriali, per la transizione
alla modalita' operativa  digitale  e  dei  conseguenti  processi  di
riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un'amministrazione
digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di  qualita',
attraverso una maggiore efficienza ed economicita'; 
    o) adeguare il testo delle disposizioni vigenti alle disposizioni
adottate a livello europeo, al fine  di  garantirne  la  coerenza,  e
coordinare formalmente e sostanzialmente il testo delle  disposizioni
vigenti, anche contenute in provvedimenti diversi dal CAD, apportando
le modifiche necessarie per garantire la coerenza giuridica, logica e
sistematica della normativa e per adeguare, aggiornare e semplificare
il linguaggio normativo e coordinare le  discipline  speciali  con  i
principi del CAD al fine di garantirne la piena esplicazione; 
    p) adeguare l'ordinamento alla disciplina europea in  materia  di
identificazione elettronica e servizi fiduciari  per  le  transazioni
elettroniche; 
    q) prevedere che i pagamenti digitali ed  elettronici  effettuati
con qualsiasi modalita' di pagamento, ivi incluso  l'utilizzo  per  i
micropagamenti  del  credito  telefonico,  costituiscano   il   mezzo
principale per  i  pagamenti  dovuti  nei  confronti  della  pubblica
amministrazione e degli esercenti servizi di pubblica utilita'; 
    r)  indicare  esplicitamente  le  norme  abrogate,  fatta   salva
l'applicazione dell'articolo 15 delle  disposizioni  sulla  legge  in
generale premesse al codice civile. 
  2. I decreti legislativi  di  cui  al  comma  1  sono  adottati  su
proposta del Ministro delegato per la semplificazione e  la  pubblica
amministrazione, previa  acquisizione  del  parere  della  Conferenza
unificata di cui all'articolo 8 del  decreto  legislativo  28  agosto
1997, n. 281, e del parere del Consiglio di Stato, che sono resi  nel
termine di  quarantacinque  giorni  dalla  data  di  trasmissione  di
ciascuno schema di decreto legislativo, decorso il quale  il  Governo
puo' comunque procedere. Lo schema di ciascun decreto legislativo  e'
successivamente trasmesso alle Camere per  l'espressione  dei  pareri
della  Commissione  parlamentare  per  la  semplificazione  e   delle
Commissioni parlamentari competenti  per  materia  e  per  i  profili
finanziari, che si pronunciano nel termine di sessanta  giorni  dalla
data di trasmissione, decorso il quale il  decreto  legislativo  puo'
essere comunque adottato. Se il termine previsto per il  parere  cade
nei trenta giorni che precedono la scadenza del termine  previsto  al
comma 1 o successivamente,  la  scadenza  medesima  e'  prorogata  di
novanta giorni. Il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri
parlamentari, trasmette nuovamente i testi alle  Camere  con  le  sue
osservazioni e con eventuali modificazioni, corredate  dei  necessari
elementi integrativi di informazione e  motivazione.  Le  Commissioni
competenti per materia  possono  esprimersi  sulle  osservazioni  del
Governo entro il termine di  dieci  giorni  dalla  data  della  nuova
trasmissione. Decorso tale termine, i decreti possono comunque essere
adottati. 
  3. Entro dodici mesi dalla data di entrata in  vigore  di  ciascuno
dei decreti legislativi di cui al comma 1, il Governo puo'  adottare,
nel rispetto dei principi e criteri direttivi e  della  procedura  di
cui al presente articolo, uno  o  piu'  decreti  legislativi  recanti
disposizioni integrative e correttive. 

 

 

NEWSLETTER LAVORO n. 691 del 20 agosto 2015

NEWSLETTER LAVORO

n. 691 del 20 agosto 2015

 
 
 

Novità in materia di Lavoro

 
19-08
 

L’INPS fornisce alcuni chiarimenti in merito alla modalità di fruizione del congedo parentale in modalità oraria.

 
18-08
 

Bologna, dal 23 ottobre 2015

La Scuola di formazione IPSOA in collaborazione con  Dottrina Per il Lavoro, organizza a Bologna la nuova edizione del Master Gestione dei conflitti aziendali e delle relazioni sindacali con l’obiettivo diesaminare le problematiche delle principali tipologie contrattuali al fine di poter individuare il rapporto di lavoro più idoneo alla specifica realtà aziendale, offrire alle aziende ed ai professionisti gli strumenti per adottare le scelte migliori di fronte alle problematiche amministrative e fornire gli strumenti di lavoro per una corretta gestione del personale, attraverso una completa ed approfondita conoscenza di sgravi e agevolazioni.

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18-08
 

L’Inps ha pubblicato in data 18 agosto 2015 un comunicato stampa con il quale fornisce i dati relativi alla cassa integrazione guadagni, aggiornati al mese di luglio 2015.

 
18-08
 

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il Decreto 30 luglio 2015 con l’aggiornamento del tasso da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione ai fini della concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore delle imprese.

 
17-08
 

Il nuovissimo manuale costituisce una vera e propria guida alla compilazione della busta paga aggiornata con tutte le più recenti novità. Tratta tutti gli aspetti del lavoro subordinato con particolare riferimento alla disciplina in vigore nei principali settori contrattuali dell’industria, artigianato e servizi. Inoltre affronta tutte le tematiche contributive ed assistenziali che riguardano le procedure ed esamina tutte le tematiche riguardanti la compilazione delle dichiarazioni annuali.

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17-08
 

L’Inps comunica che, in relazione agli incentivi all’occupazione previsti dalla Legge n. 191/2009, si sono concluse le attività istruttorie e di verifica previste dalla legge per le assunzioni effettuate nel 2012.

 
17-08
 

Il Decreto Legge n. 83 del 27 giugno 2015 introduce importanti novità in materia fallimentare, civile, processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria.

 
17-08
 

L’Inps informa che a decorrere dal 1° settembre 2015 le aziende del settore dell’edilizia potranno inoltrare l’istanza per accedere al beneficio nella misura fissata per il 2014, pari al 11,50%.

 
17-08
 

L’Inps fornisce alcuni chiarimenti sulla applicabilità delle regole previste per la generalità dei lavoratori dipendenti ai lavoratori assicurati alle gestioni ex Enpals in materia di contribuzione aggiuntiva.

 
17-08
 

L’Inps ha dichiarato che i trattamenti di integrazione salariale del settore della pesca relativi al 2014 ( con le domande presentate entro il 26 gennaio 2015) saranno messi in pagamento nel prossimo mese di settembre.

 
16-08
 

L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha pubblicato la Determina 22 luglio 2015 con le Linee guida per l’affidamento del servizio di vigilanza privata.

 
14-08
 

Il Parlamento ha pubblicato, in Gazzetta Ufficiale, la Legge 7 agosto 2015, n. 124 con le deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

News

IN PRIMO PIANO

  • 20AGO 201519.54

Alexis Tsipras si è dimesso

 
Screenshot dalla diretta televisiva.  -
Screenshot dalla diretta televisiva.

Il premier greco Alexis Tsipras, che ha vinto le elezioni del 25 gennaio 2015, ha annunciato le sue dimissioni parlando in diretta tv. Subito dopo Tsipras ha presentato le sue dimissioni e quelle del suo governo al presidente della repubblica, che dovrà convocare nuove elezioni. Secondo fonti vicine al governo, le elezioni potrebbero tenersi il 20 settembre.

Durante il suo discorso in tv Tsipras ha ringraziato gli elettori che sono andati a votare no al referendum sul piano proposto dai creditori ad Atene. “Se gli elettori non si fossero espressi in questo modo, sarebbe stata una catastrofe”, ha detto Tsipras. “Sono sicuro che abbiamo fatto un passo in avanti decisivo, che metterà fine a una situazione difficile”, ha detto il premier dimissionario.

Tsipras ha dichiarato che i creditori hanno chiesto nuovi tagli alle pensioni e nuove privatizzazioni e che il governo non ha accettato queste condizioni. “Non siamo disposti ad accettare altri tagli e a fare dei passi indietro”, ha detto.

“Non siamo riusciti a concludere l’accordo che avremmo voluto, ma quello che abbiamo siglato era il migliore possibile”.

“Presenterò le mie dimissioni e sarà il popolo a decidere. Voi giudicherete l’operato di ogni politico con il vostro voto. Di quelli che volevano il ritorno alla dracma e di quelli che servivano al vecchio sistema”.

“Sento la responsabilità etica e politica di mettere di fronte al vostro giudizio tutto quello che ho fatto: successi e fallimenti”, ha detto.

“Abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere per salvare la Grecia”, ha aggiunto. “Io sono molto orgoglioso del nostro governo, abbiamo sostenuto trattative molto dure e lunghe. Siamo riusciti a gestire le cose in maniera diversa dai governi precedenti”, ha aggiunto. “Ora abbiamo di fronte nuove battaglie, ma io sono ottimista. Credo che verrano dei bei giorni”, ha concluso.