Archivi giornalieri: 26 agosto 2015

Novità e approfondimenti

PMI.it martedì 25 Agosto 2015
 

Novità e approfondimenti

Buoni pasto elettronici Buoni pasto elettronici cumulabili anche per la spesa

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Controlli Certezza del diritto ed elusione fiscaleIn Gazzetta il decreto legislativo sulla certezza del diritto: cambiano la codificazione dell’abuso del diritto ed i limiti al raddoppio dei termini per l’accertamento. »
Pensioni Pensioni: quando e quanto in Italia e GermaniaConfronto Italia-Germania sulle pensioni: requisiti anagrafici, contributi da versare, importo dell’assegno, regole per la pensione anticipata. »
fisco90 Guida cartelle esattoriali: pagamento, prescrizione e ricorsoGuida alla cartella esattoriale: oggi parliamo di pagamento, sospensione, rateizzazione, prescrizione e ricorso. »

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Pensioni Riforma Pensioni nella Legge di Stabilità 2016

Come cambierà la previdenza nel prossimo futuro secondo la Riforma delle Pensioni che il Governo si prepara ad attuare con la Legge di Stabilità 2016. »

Temporary Export Management Temporary Export Manager: voucher al via

Conto alla rovescia per i voucher volti a sostenere l’internazionalizzazione di PMI e reti di imprese attraverso l’inserimento in azienda di un “Temporary Export Manager”. »

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Imprenditori agricoli Imprenditoria giovanile agricola: bando in ToscanaSostegno per l’imprenditoria giovanile nel comparto agricolo in Toscana: contributi maggiorati nelle aree montane. »
McItalia Job Tour Lavoro: McItalia Job Tour a BellunoLa tappa veneta del McItalia Job Tour: opportunità di lavoro grazie all’apertura di nuovi ristoranti. »
Formazione Formazione per avvio di impresa a PerugiaIl progetto di formazione per sostenere l’avvio di impresa “ImprendoSicuro2”: domande in scadenza. »
Social Media Corsi di Social Media Marketing a Macerata

Corso di formazione gratuito a Macerata in Social Media Marketing: iscrizioni entro il 12 settembre. »

Novità e approfondimenti

PMI.it mercoledì 26 Agosto 2015
 

Novità e approfondimenti

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Con il Jobs Act dal 2016 spariscono i contratti a progetto. Collaborazioni coordinate continuative: nuova applicazioneCome cambiano le collaborazioni coordinate continuative a partire dall’entrata in vigore del Jobs Act e con l’addio ai contratti a progetto. »
Fatturazione Elettronica Fatturazione elettronica tra privati: le regole da seguireIn vigore il 2 settembre il nuovo regolamento per la fatturazione elettronica tra privati: le istruzioni nel decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. »

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Mutui Mutui annullabili se troppo gravosi

Le sentenze che stabiliscono quando gli interessi pagati sui mutui rappresentano usura e quindi possono essere annullati: ecco il calcolo errato e quello corretto. »

Rimborsi IRPEF Rimborsi IRPEF per aziende e Partite IVA

In arrivo i rimborsi IRPEF per aziende e Partite IVA che ne hanno fatto richiesta, in virtù della deducibilità IRAP sul costo del personale. »

Arriva la tanto attesa circolare INPS con le istruzioni sul congedo parentale a ore. Congedo parentale a ore: modello e istruzioni INPSIstruzioni INPS per la domanda online di congedo parentale a ore, disponibile per tutti i dipendenti ma solo fino al 31 dicembre 2015. »

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Formazione al femminile Formazione per madri disoccupate a TrentoCorso di formazione per madri disoccupate residenti nella Provincia di Trento. »
Artigianato Expo: fondi artigianato in PiemonteIncentivi per valorizzare l’artigianato piemontese anche in riferimento a Expo 2015.»
Imprese agricole Contributi per imprese agricole a CasertaContributi in conto capitale alle imprese agricole di Caserta per acquisti innovativi: domande entro ottobre. »
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Aruba: 5 modi per usare l’SMS marketing

Nelle conversazioni fra privati gli SMS hanno subito una battuta d’arresto ma il loro impiego in chi… »

Windows 10, i PC compatibili con Windows Hello

di Filippo Vendrame – martedì 25 agosto 2015

Windows 10In ambito professionale, tra le funzionalità più interessanti di Windows 10 c’è sicuramente Windows Hello una soluzione di login biometrico che permette di sfruttare l’iride dell’occhio per sbloccare i PC. Trattasi sicuramente di un’opzione di sicurezza che farà molto comodo soprattutto ai professionisti che sono alla ricerca di una soluzione che possa garantire un ulteriore livello di protezione ai dati contenuti all’interno dei loro dispositivi. 

=> Windows 10: i prezzi delle licenze

Sfortunatamente, almeno al momento, i PC che saranno compatibili con Windows Hello sono molto pochi perché per poter utilizzare questa funzionalità è necessario che sia presente una speciale fotocamera RealSense 3D realizzata da Intel che integra una telecamera ad infrarossi in grado di effettuare la scansione del volto. In attesa che arrivinino in commercio nuovi prodotti compatibili con Windows Hello, Intel ha voluto diramare una lista di tutti qui PC che al momento del rilascio di Windows 10 saranno da subito compatibili con Windows Hello.

  • Dell Inspiron 15 5548
  • Acer Aspire V 17 Nitro
  • Lenovo ThinkPad Yoga 15
  • Lenovo ThinkPad E550
  • Asus N551JQ
  • Asus ROG G771JM
  • Asus X751LD
  • HP Envy 15t Touch RealSense Laptop
  • Lenovo B5030
  • Dell Inspiron 23 7000
  • HP Sprout

Per i desiderosi di provare comunque questa tecnologia, Intel mette a disposizione una fotocamera indipendente compatibile con Windows Hello a circa 100 dollari. Infine, si segnala che molto presto Windows Hello sbarcherà anche su alcuni dei primi smartphone Windows 10 Mobile

Windows 10, i PC compatibili con Windows Hello

In ambito professionale, tra le funzionalità più interessanti di Windows 10 c’è sicuramente Windo… »

Marianna Bussalai

La prima sardista: Marianna Bussalai tra poesia, ironia e femminismo

 

autore di Virginia Saba | 29 agosto 2014
La prima sardista: Marianna Bussalai tra poesia, ironia e femminismo

foto mariannabussalai.org

Tempo di lettura: 6 minuti
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rani, 1904. Nel piccolo paese, ai piedi del Monte Gonare nel cuore della Barbagia, una bambina fiera e dal cuore tiepido avrebbe presto innalzato i destini delle donne sarde. Fiera, perché divenne guida dell’uomo in tempi nei quali la figura femminile era relegata al fuso. Il suo battito lento, invece, fu l’esito di una malattia che la tenne chiusa nella sua piccola casa fino ai 43 anni (quando il suo cuore smise di battere), circondata dai profumi antichi e dalle pareti strette, così strette da far trasbordare il pathos dei suoi pensieri.Da quella casa nacque una coraggiosa e ambiziosa battaglia, quella per un’Isola autonoma.

 

Marianna Bussalai, orfana di madre, intrappolata da una deformazione della colonna vertebrale, che ha vincolato la sua vita a un letto, è diventata un’attivista storica: la prima donna sardista, la prima del Partito Sardo d’Azione, la prima a partecipare da protagonista al congresso provinciale del suo partito. 
Ha portato l’emancipazione, ha difeso la libertà, ha tessuto parole poetiche facendosi cullare dai suoni della lingua sarda. E ancora, ha letto Marx e detestato la ricchezza materiale, ha rinunciato alla mondanità ed esaltato lo spirito, ha offerto con coraggio un rifugio a Emilio Lussu (“ho bisogno di seguirlo devotamente”, scriveva), nella sua botola blu. La sua casa è diventata un mondo di parole e riflessioni, un covo nato per contrastare il fascismo e riportare la repubblica. 
Ha contribuito al percorso di un popolo, soprattutto quello femminile. Dalla ricerca dell’identità all’alfabetizzazione, alla libertà della donna. E forse, proprio la sua condizione di donna ha fatto sì che, nonostante sia stata un punto di riferimento per la Sardegna, sia a stento accennata sui libri di storia. 

Una testimonianza preziosa è quella che ha regalato Marta Brundu, compaesana dell’intellettuale di Orani, che ha voluto dedicarle una tesi (www.mariannabussalai.org). Testimonianze, foto e documenti che riportano in luce uno dei personaggi più interessanti della storia sarda.

Ringrazio Marianna per avermi trasmesso l’orgoglio di essere donna e di essere sarda – racconta Brundu – , la passione per la cultura, la forza di affrontare le avversità, il coraggio di sopportare la malattia; ammiro la suacaparbietà nel vincere l’isolamento, la capacità di non piegarsi alla cultura dominante, la lucidità nel giudicare gli eventi mentre accadono». 
Sua nonna era vicina di casa, intima amica e confidente di Marianna e di sua sorella Ignazia. «Ricordo quando fin da piccolissima mi recavo a casa di Ignazia per farmi raccontare, come fosse un cantastorie, la vita di Marianna a episodi». Ciò che ne è derivato è tesoro. Poesie e traduzioni sublimi, amicizie che sostituivano la bellezza esterna che mancava alla sua vita.

 

Raccontare Marianna Bussalai è stata anche la missione di Francesco Casula, professore di storia e filosofia esperto di lingua sarda e storia dell’Isola. Il suo libro Marianna Bussalai (Alfa Editrice), pubblicato lo scorso luglio, è scritto in lingua sarda anche per lei, “signorina Mariannedda”, che della nostra lingua amava la musica, la riteneva patrimonio prezioso, identità da proteggere. 

«Perché ho voluto dedicarle un libro? Perché è una donna – racconta Casula – e le donne in Sardegna hanno sempre esercitato un ruolo essenziale non solo a livello familiare e sociale ma anche a livello economico e culturale. Ma di loro i libri non parlano mai. Ad iniziare dai libri di storia».  
Una donna de gabale, spiega. «Valente, di valore. Una ragazzina che con la quarta elementare, malaticcia, in un paese chiuso com’era Orani agli inizi del Novecento, da autodidatta si fa una cultura, non solo letteraria ma anche filosofica e politica (legge fra gli altri Marx), diventa scrittrice e poetessa e insieme leader politica. I suoi amici – con cui ha una fitta corrispondenza epistolare – sono Montanaru e i grandi dirigenti sardisti: da Luigi Oggianu a Pietro Mastinu, dai fratelli Melis (compreso il futuro presidente della Regione sarda, Mario Melis) a Emilio Lussu e Dino Giacobbe. E Sebastiano Satta, il principe del foro nuorese, il cantore della sardità, che andava spesso a trovarla ad Orani».

Quale il bene più prezioso che ha lasciato al popolo sardo Marianna Bussalai?
La testimonianza di una vita esemplare. Marianna Bussalai, “Signorina Mariannedda de sos Battor Moros”, così veniva chiamata dagli oranesi, è infatti una straordinaria figura di femminista, di sardista e di antifascista. Una poetessa, traduttrice e intellettuale di valore, morta nel 1947, a soli 43 anni.  Frequenta solo fino alla quarta elementare, poi abbandona a causa di una malattia che non le permette di potersi recare a Nuoro per proseguire gli studi. Autodidatta – legge gli autori sardi (Sebastiano Satta, Montanaru, – con cui ha un fitto carteggio epistolare – e Giovanni Maria Angioy, di cui vanta una remota ascendenza), gli italiani (Dante, Manzoni, Monti, Pindemonte) ma anche i russi. Di Montanaru traduce le poesie in italiano. Di Dante avrebbe voluto tradurre la Divina Commedia in Limba per poter dare al popolo sardo – scriveva – la possibilità di leggere e comprendere l’opera.

 

Poesie in Italiano e in Sardo: soprattutto mutettos e terzine.
Famose sono rimaste quelle che mettono alla berlina i fascisti, ad iniziare dai ras locali. Il sardismo e l’antifascismo, cui dedicò tutta la sua vita, – ovvero l’amore smisurato per l’Autonomia e per la libertà – li vedeva incarnati meravigliosamente in Lussu, verso cui nutriva ammirazione e persino devozione. Marianna Bussalai infatti durante tutto il ventennio fascista diventa a Orani – ma non solo – punto di riferimento dell’antifascismo, la sua casa è il circolo antifascista, composto di ragazzi e ragazze, di uomini e donne.

È altresì punto di riferimento dei Sardisti: ai Congressi del PSd’Az viene sempre delegata per portare le istanze dei minatori di Orani, dei pastori e del mondo delle campagne. 

Come si distingueva il suo pensiero politico, il suo essere sardista? Come si distinguerebbe in particolare oggi?
II mio sardismo – scriverà in una lettera all’avvocato Luigi Oggiano – nato da prima che il Partito sardo sorgesse, cioè da quando, sui banchi delle scuole elementari, mi chiedevo umiliata perché nella storia d’Italia non si parlasse mai della Sardegna. Giunsi alla conclusione che la Sardegna non era Italia e doveva avere una storia a parte”.
Quello della Bussalai è dunque un Sardismo ante litteram, nasce inizialmente come sentimento o, più precisamente, come ri-sentimento contro uno Stato patrigno. Di qui la sua militanza nel Partito sardo d’azione e la sua “devozione” nei confronti di Lussu, che periodicamente le scriveva dall’esilio a Parigi.
“Ho bisogno di seguirlo devotamente in qualunque modificazione, in qualunque innovamento dal più ampio e moderno respiro – scriverà in una lettera all’amica Mariangela Maccioni –  ma ad una condizione: purché sia nel Partito nostro, nel Partito sardo, come «sardisti» non in un Partito italiano «nazionale», dove saremmo forse ancora «autonomisti» ma non saremmo più «sardisti». Perché militare in un Partito «sardo» significava che v’era (oltre alla necessità di riforme autonomiste dell’intero stato italiano) anche una «questione sarda», di fronte alla Penisola; una passione Sarda, una coscienza Sarda da formare, sia pure per un lontano futuro.
E a chi obiettava che rinchiudersi nella Sardegna e in un Partito come il PSd’Az sarebbe provinciale e limitativo, in una lettera all’amica Graziella Sechi Giacobbe scrive: “Mi spieghi perché ci voglia un cuore più capace per militare nel Partito italiano d’azione e un cuore più limitato per militare nel Partito sardo d’Azione. Indubbiamente l’Italia ha una superficie maggiore della Sardegna; ma la vastità e la grettezza dello spirito non si misurano a metri o a chilometri quadrati”.

E allora cosa possono dare in più e di diverso le donne in politica?
Riferendomi alla esperienza specifica di Marianna Bussalai, posso dire che per lei la “politica” era la politica bella, fatta di  teoria e prassi, partecipazione diretta e coinvolgimento, soprattutto dei giovani, impegno e passione. Disinteresse assoluto. Fede quasi. 
Ai Congressi del suo Partito andava per rappresentare i bisogni e i problemi della gente oranese, ma soprattutto dei lavoratori e non per cercare qualche posto in lista per le elezioni.
Non politica politicante, come diremmo oggi, dunque. Che Bussalai rimproverava persino al viceparroco, che utilizzava la religione per fini politici, “temporali”, si diceva allora, impelagato com’era nel regime fascista.

 

In cosa consisteva il suo femminismo?
Siamo agli inizi del Novecento, in un paese del Nuorese dove le differenze di genere più che mai segnavano il divario fra i ruoli nella società. A ciò occorre aggiungere i disagi legati alla sua menomazione fisica. Ebbene, Marianna Bussalai, pur in questo contesto e in queste condizioni, legge, studia, scrive, organizza l’opposizione antifascista, è politicamente attiva, coinvolge, da vera leader, i giovani nella sua attività, partecipa ai Congressi del suo Partito i cui massimi dirigenti, quando vanno a trovarla, diventano insolitamente taciturni. “Quando vado a Orani – dirà Titino Melis – vado per ascoltare Marianna”. Tanta era la sua autorevolezza di donna prima ancora che di leader politica.

Come era vista dagli uomini del suo tempo?
Aveva due grandi amiche e compagne di lotta: Mariangela Maccioni e Graziella Sechi-Giacobbe, che considera “dolci ed eroiche amiche”. La prima è maestra elementare e moglie di Raffaello Marchi (verrà sospesa dall’insegnamento perché ostile al Fascismo), la seconda ugualmente antifascista è moglie di Dino Giacobbe, il mitico combattente e comandante nella Guerra civile in Spagna contro Franco. Formano la cosiddetta triade sardista e antifascista 

E aveva soprattutto molti amici
Lussu, Giacobbe, i fratelli Melis, Oggiano, Mastino, Sebastiano Satta, Montanaru. Ma aveva amici, in modo particolare fra i giovani: per cui era un punto di riferimento intellettuale e culturale oltre che politico.
Così la ricorda con affetto e ammirazione Gonario Usala, uno dei suoi “allievi” più cari e fedeli: “Era enciclopedica nella sua formazione culturale nonostante si fosse formata da perfetta autodidatta. Su tutto dava risposte appropriate. Nel suo cuore aveva tuttavia la Sardegna e proprio ai libri sardi, ne possedeva tantissimi, riservava un’attenzione particolare”.
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Cosa potrebbe insegnare questa figura di donna alle donne sarde d’oggi?
Nonostante la sua fragilità fisica e la sua malattia, era una donna libera e ribelle, coraggiosa e anticonformista, attiva e impegnata, colta e poetica. E innamorata della sua gente e della sua terra. Ecco il suo insegnamento.

 

Quali sono i suoi versi più belli?
Molti  critici ritengono che la sua poesia più bella sia stata la traduzione in italiano di una poesia di Montanaru (A Giagia mia: A Mia nonna). A tal punto da considerarla superiore all’originale in lingua sarda. Da parte mia ritengo che gli scritti più validi e, ancora oggi più che mai attuali, siano i suoi Mutos e Mutetus, in lingua sarda. Soprattutto quelli ironici e satirici con cui ridicolizzava i gerarchi e gli scherani del fascismo e Mussolini stesso (nel cui nome allungava il mussi-mussi, l’appellativo con cui si chiamano in Sardo i gatti e la cui espressione deriva dal latino mus (topo) e dunque a fronte di mussi-mussi il (gatto si avvicina).
 

Eccone alcuni: 
“Farinacci est bragosu/ca l’ana saludau/sos fascistas de Orane/tene’ pius valentia/de su ras de Cremona/su Farinacci nostru.
Ite bella Nugòro / tottu mudada a frores / in colore ‘e fiama. / Ite bella Nugòro / solu a tie est s’amore / ca ses sa sola mama / Sardigna de su coro/ Saludan’ sos sardistas / chin sa manu in su coro / de sas iras fascistas / si nde ride’ Nugòro.

La sua produzione letteraria è fatta di grande pathos e ideali. Sempre attuale o nostalgicamente anacronistica nel mondo di oggi? 
Attuale, perché noi oggi avremmo urgente bisogno di nuovi e rinnovati Mutos e Mutetos contro i nuovi Cesari. I potenti hanno paura della satira, perché niente è più irriverente ed eversivo del sorriso che può frantumare i bastioni della paura, rendendo ridicolo il potente. Il sorriso è infatti capace di scomporre gerarchie sociali e indebolire il sistema che viene sezionato e raccontato con le parole acuminate dell’ironia. Ecco perché il potere non tollera la satira e, quando può, cerca di cancellarla

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Newsletter del 26/08/2015

Lavoro: Cgil, il governo enfatizza un risultato che non c’è(25/08/2015 20:57)

  Sorrentino commenta i dati diffusi dal ministero del Lavoro: “La propaganda ha vita breve perché l’effetto reale sull’occupazione non c’è. Se vuole fare qualcosa di concreto, il governo usi le risorse per creare lavoro, non per finanziare le imprese”

Lombardia: sindacati scuola, personale Ata sempre più invisibile (25/08/2015 17:19)

  “Assistenti amministrativi, assistenti tecnici e collaboratori scolastici: senza il loro lavoro la scuola non potrebbe funzionare. In Lombardia sono scoperti 2.042 posti”.

Fp Cgil Umbria: 27/8 conferenza stampa su servizi educativi infanzia (25/08/2015 16:42)

Caporalato, controlli in provincia di Brindisi (25/08/2015 15:29)

Cgil Perugia: su contrattazione sociale bilancio positivo(25/08/2015 14:27)

Ministero del Lavoro: 27.375 posti stabili in più a luglio(25/08/2015 13:25)

Negozi h24? «Non è una risposta alla crisi» (25/08/2015 09:33)

  Per Claudio Di Berardino (Cgil Roma e Lazio) le aperture no-stop di negozi e supermercati non funzionano. “Anche dove le cose vanno meglio si oscilla dai 3 ai 4mila euro in più al mese”. E anche sull’occupazione “risultati non se ne vedono”