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Newsletter del 25/08/2015
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25 agosto 2015
Nuovo dramma dell’immigrazione nel Mediterraneo. Un ragazzo somalo di 14 anni è morto ieri dopo essere stato soccorso dalla nave Dignity dell’organizzazione Medici senza Frontiere, impegnata in operazioni di salvataggio dei migranti nel Canale di Sicilia. Il decesso sarebbe avvenuto in seguito a un arresto cardiocircolatorio.
La notizia è stata diffusa questa mattina. La nave di Medici senza frontiere, che ha tratto in salvo circa trecento profughi nei giorni scorsi, tra cui donne e bambini, è attraccata oggi nel porto di Augusta. Gli sbarchi proseguono dunque senza sosta, mentre dalle Nazioni Unite arriva un nuovo monito: non bisogna sbattere la porta in faccia a chi, disperato in fuga da guerra e miseria, va in cerca di una vita migliore. «La costruzione di recinti, l’uso di gas lacrimogeni e altre forme di violenza contro migranti e richiedenti asilo, il ricorso alla detenzione, il negare o il trattenere l’accesso a un riparo, al cibo o all’acqua, nonché l’impiego di un linguaggio minaccioso o discorsi di odio, tutto questo non dissuaderà i migranti dal venire o dal cercare di venire in Europa» ha affermato oggi il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani dei migranti, François Crépeau, in un comunicato pubblicato a Ginevra. Sottolineando che «la migrazione è qui per restare», l’esperto dell’Onu ha ribadito il suo appello all’Ue in vista di una politica basata sui diritti umani, coerente e globale. E sempre di immigrazione il cancelleiere tedesco, Angela Merkel, ha parlato ieri insieme al presidente francese, François Hollande, in un vertice sulla questione a Berlino. I leader hanno detto che i centri di registrazione dei profughi in Italia e Grecia vanno realizzati rapidamente, entro l’anno.
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