Assenze da lavoro

Assenze da lavoro per procreazione assistita assimilabili a malattia, ma non a congedo

Allo stato attuale, e salvo futuri interventi legislativi, la fecondazione medicalmente assistita non rientra nelle ipotesi che la legge accorda all´applicazione del congedo retribuito dal lavoro. Per questa ragione, le assenze dal lavoro sono sottoposte al trattamento previsto per i periodi di malattia. Lo ricorda l’Inca, richiamando l’ultimo messaggio dell’Inps del 2005. 

Secondo quanto espressamente previsto dall’Istituto previdenziale, “le pratiche di procreazione assistita, pur non potendosi considerare “malattia” in senso classico, devono essere ad essa assimilate; infatti il periodo di riposo di solito prescritto è finalizzato ad un adeguato impianto dell’embrione in utero”

Saranno quindi considerate indennizzabili dall’Inps le giornate di ricovero e quelle successive alla dimissione, prescritte dallo specialista e necessarie per un sicuro impianto dell’embrione, quantificate dall’Istituto in due settimane, a decorrere dalla data di trasferimento dell’embrione.

Per quanto riguarda i vari controlli da effettuare (ecografie, prelievi ematici quotidiani), l’Inps precisa che si farà riferimento ad altri istituti contrattuali (permessi orari), ad eccezione di fattispecie particolari che possano integrare la necessità medico legale di un riposo anche antecedente la fecondazione assistita, valutabile nel caso concreto e, approssimativamente, in una settimana.

L’Inps chiarisce inoltre che ove vengano effettuate tecniche di procreazione assistita che richiedano l’intervento sull’uomo, il periodo di malattia, valutabile in 10 giorni, è riconoscibile anche al lavoratore.

Pertanto, il periodo di astensione dal lavoro segue le modalità della malattia comune (reperibilità, fasce orarie , comporto).

Nella circolare, l’Istituto previdenziale pubblico precisa anche che, nei casi in cui i lavoratori si rivolgano alle strutture ospedaliere di Paesi Esteri per le tecniche di procreazione assistita, l’esame della documentazione medica sarà effettuata con maggior cura al fine di verificare che siano effettuate in conformità alle previsioni della normativa italiana; solo in questa ipotesi, può essere riconosciuta l’indennizzabilità per malattia per il periodo di astensione dal lavoro.

“Sull’argomento – sottolinea l’Inca – ci sono alcuni disegni di legge fermi in Parlamento che, tra le altre cose, prevedono anche specifiche disposizioni tese a tenere adeguatamente in considerazione non solo del periodo oggettivamente richiesto dalle diverse tecniche di fecondazione assistita, ma anche di quello soggettivamente necessario alla donna per ritrovare il proprio equilibrio psico-fisico”.

Assenze da lavoroultima modifica: 2015-08-03T17:48:32+02:00da vitegabry
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