Cgil – Una nuova stagione del lavoro


“L’idea del Piano del lavoro è ricostruire una prospettiva, per rimettere in moto questo Paese. Mettiamo a disposizione la nostra conoscenza, il nostro sapere”. Susanna Camusso ha così concluso la Conferenza di programma della Cgil rilanciando il Piano del lavoro sul quale si è svolto il dibattito nel corso dei due giorni al PalaLottomatica di Roma.

“E’ diventato insopportabile e dilagante il tema della precarietà – scandisce il segretario generale della Cgil -. Le preoccupazioni dei pensionati sono anche per i figli e nipoti, che sono precari e non trovano lavoro. Per dare una prospettiva ai nostri figli devono studiare, per tentare di risalire la scala sociale”.

“Molti migranti – aggiunge Camusso – hanno perso il loro lavoro, e per la crudeltà della legge Bossi-Fini rischiano di tornare al loro paese. Negli ultimi mesi il governo non ha voluto vedere cosa stava succedendo, perché per lui ci sono solo i numeri della finanza ma non le persone in carne e ossa. Allora il lavoro deve diventare una grande questione per il paese. Abbiamo sentito che i giovani devono accettare qualunque lavoro, non essere “schizzinosi”, questo sottende due idee negative: che il lavoro è solo fatica e che il lavoro non conta, non vale la professionalità. Dentro il Piano del Lavoro c’è anche questo: non scegliamo un punto o un altro, ma consideriamo il mondo del lavoro nel suo complesso. Come nel 1950, non bisogna guardare solo a chi ha lavoro, ma anche a chi lo cerca o ha paura di perderlo”.

Per Camusso “oggi serve rappresentanza sui luoghi di lavoro. Non basta dire che ci sono troppi accordi separati, ma dobbiamo dire che il contratto nazionale è una prospettiva forte solo se include tutti i lavoratori. I precari ci chiedono di cambiare la situazione del paese, anche loro devono poter scioperare, fare una piattaforma, conquistare un contratto. Abbiamo un’idea di società, per questo parliamo a tutto al paese, non solo a una parte”.

 “Abbiamo fatto una grande proposta con il Piano del Lavoro – ricorda Camusso -. Vogliamo interloquire con le forze politiche, anche in questa stagione di campagna elettorale. Bisogna mettere in sicurezza il territorio, ma non con l’idea dei ‘cerotti’: non basta un intervento straordinario, ma serve un’idea concreta e duratura”.

Quanto alla patrimoniale, Camusso ribadisce che “serve: sappiamo che è difficile parlarne vicino alle elezioni, ma è indispensabile farla in questo Paese. La lotta all’evasione – ha aggiunto – è oggi più che mai necessario, non solo per creare risorse ma anche per spezzare il legame con la criminalità e coltivare la legalità”.

“Lanciamo il Piano del Lavoro – ha concluso il segretario Cgil – perché la rassegnazione non è la nostra prospettiva, siamo convinti che possiamo trovare le risorse, risorse pubbliche per rispondere alle persone che lavorano o cercano lavoro. Molti sono intervenuti raccontando la crisi delle loro aziende, hanno fornito uno specchio della realtà. Per noi c’è un legame stretto tra lavoro e istruzione: la scuola di base deve essere importante e centrale. Abbiamo bisogno di un governo che faccia provvedimenti per uscire dalla crisi, con il lavoro al centro per riconsegnarlo alle persone”.

Cgil – Una nuova stagione del lavoroultima modifica: 2013-01-30T09:34:25+01:00da vitegabry
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