“Riforma sempre più parola malata”

Camusso: “Riforma sempre più parola malata”

 

“Riforma è sempre più parola malata: lo abbiamo visto con quelle realizzate in questi anni, che non miglioravano le condizioni di molti determinando un compromesso più avanzato, ma hanno tagliato risorse, condizioni e prerogative, in qualche caso alterando persino il patto di cittadinanza”. Lo ha detto la leader Cgil, Susanna Camusso, alla Conferenza di programma.

“Per noi riforma torna al senso della parola, cioè cambiare per ridurre diseguaglianze, per dare risposte eque ed efficaci, per traguardare lo sviluppo, non per ridurre lo spazio pubblico e di cittadinanza.”

Secondo Camusso bisogna ricondurre l’intervento pubblico alla sua natura e, perché no, occorre  riabilitare la parola stessa”. Cosi’ la leader della Cgil, Susanna Camusso, si è espressa dal palco dell’Eur dove è in corso la Conferenza di Programma, sottolineando la necessità di una programmazione e il coinvolgimento di tutti i soggetti verso il “bene collettivo” che è il Paese.

“Se si ha un’idea positiva di futuro bisogna misurarsi con l’intervento pubblico in tutte le sue caratteristiche – ha proseguito Camusso – da datore di lavoro a costruttore di domanda, a sostenitore di scelte, ad effettivo conduttore delle imprese partecipate, a generatore e gestore di servizi e, quindi, di welfare”.

Per Camusso, “la traduzione italiana delle scelte europee, che hanno aggravato la crisi, non ha posto le premesse per uscirne. Perché è stata sbagliata la premessa: quella del rigore e l’ossessione del debito pubblico. Pensare ad un intervento pubblico nell’economia non è una bestemmia né un pericolo sovversivo”.

“Riforma sempre più parola malata”ultima modifica: 2013-01-28T09:07:50+01:00da vitegabry
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