Nuova social card a 15 mila famiglie


Tra tre o quattro mesi  i primi nuclei familiari in difficoltà di 12 città campione (Milano, Torino, Venezia, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania e Palermo) e dei comuni di tutta la regione Sicilia avranno la nuova social card, la sperimentazione voluta dal governo Monti, approvata in extremis è stata suggellata dalla firma del ministro dell’Economia e delle Finanze, venerdì scorso.

Ad annunciare i tempi, il sottosegretario al welfare Cecilia Guerra che ha spiegato quali saranno i successivi passaggi della sperimentazione che vedrà coinvolte circa 15 mila famiglie. Tra le novità, la decisione da parte della regione Sicilia di aderire in modo più ampio alla sperimentazione che non seguirà lo stesso corso della sperimentazione nelle 12 città. Le due social card partiranno in tempi diversi e allo stato attuale sia dal ministero del Welfare che dal ministero per la Coesione Territoriale non arrivano notizie certe sui fondi che verranno impiegati in Sicilia, né sulle date dello strumento che coinvolgerà tutti i comuni dell’isola.

“L’avvio della sperimentazione, partirà da subito, nonostante le elezioni. Ci vorranno alcuni mesi per attivare il tutto, ma andrà avanti. Ovviamente sarà valorizzata o meno nei suoi esiti anche in base all’orientamento che il prossimo governo avrà in merito, ma – ha detto il sottosegretario – ritengo che qualunque sia questo orientamento, i risultati saranno per forza importanti”.

A blindare gli esiti della sperimentazione le tre verifiche predisposte nel decreto. “La prima verifica riguarda il momento iniziale – ha aggiunto Guerra -, con la presa in carico delle famiglie. Un’altra verifica verrà fatta a metà percorso e una al termine per tirare le somme e confrontare i risultati con altre sperimentazioni realizzate in Italia sul tema. Complessivamente la sperimentazione dura un anno”.

Il beneficio sarà modulato sulla base della numerosità del nucleo familiare, spiega il ministero del Welfare, e sarà notevolmente superiore a quello previsto dalla social card ordinaria, che oggi spetta agli over65 o alle famiglie con figli di età inferiore ai 3 anni e con un Isee fino a 6mila euro. La nuova carta, invece, parte da circa 230 euro al mese per nuclei con due persone per arrivare fino a circa 400 euro mensili per le famiglie con 5 o più componenti. Ogni comune, poi, potrà scegliere di caratterizzare la proposta secondo alcuni bisogni particolarmente sentiti sul proprio territorio. “Il target è dato da famiglie con minori – ha aggiunto Guerra -, perché la povertà minorile è la parte più drammatica, e le famiglie in cui gli adulti siano disoccupati o con un disagio lavorativo forte. Tutti i beneficiari devono avere questi requisiti molto stringenti, anche perché i fondi sono quelli che sono. Ai nuclei familiari verrà proposto un progetto personalizzato. Il nucleo con minori, ad esempio, deve assicurare la frequenza scolastica dei propri figli. I comuni, poi, potranno aggiungere altri elementi rispetto ad alcuni sottoinsiemi, come il disagio abitativo e i senza tetto”.

Redattore sociale

Nuova social card a 15 mila famiglieultima modifica: 2013-01-18T10:03:21+01:00da vitegabry
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