L’Istat, ha diffuso ieri un nuovo disastroso bollettino. Il potere d’acquisto delle famiglie italiane si è ulteriormente ridotto  del 4,4% rispetto al terzo trimestre del 2011.

I timori per il futuro hanno certamente giocato un ruolo determinante nella propensione al risparmio delle famiglie tanto da far registrare una contrazione dei consumi nell’anno appena passato che sarà ricordato come l’anno peggiore dal dopoguerra.

Le rilevazioni, queste ultime fatte dalla Confcommercio, indicano una raffica di segni negativi : dai beni e servizi per la mobilità alle comunicazioni, dagli alberghi e i pasti fuori casa all’abbigliamento e, giusto per non farci mancare nulla, anche sul fronte dei consumi alimentari. Una riduzione della spesa che è stata stimata dalla Federconsumatori  intorno ai 1.400 euro in meno a famiglia.

Significative le proiezioni che indicano come nelle prime due settimane di dicembre le spese si sono ulteriormente contratte in concomitanza con il pagamento dell’Imu, fino a rialzarsi nella settimana precedente le festività, ma ciò indica solo che le famiglie hanno rinunciato ad andare in vacanza o al ristorante preferendo organizzarsi tra le mura domestiche.

E il 2013? Le previsioni chiaramente non sono rosee…