Malattie professionali

Emersione e riconoscimento delle malattie professionali in Europa

EUROGIP ha pubblicato gli atti della Conferenza annuale che quest’anno è stata dedicata  al tema “Emersione e riconoscimento delle malattie professionali in Europa”,  a dibattere del tema insieme a rappresentanti degli Istituti Assicurativi di Francia, Germania, Svezia, Danimarca, Belgio, Spagna, della Commissione Europea, dell’OSHA  è stato chiamato anche il nostro Patronato con la sua Consulenza Medico-Legale nazionale.

I dati disponibili confermano che siamo in presenza di un aumento delle malattie professionali sia segnalate che riconosciute dagli Istituti Assicuratori dei diversi paesi , anche se, al contrario di quanto avviene per gli infortuni sul lavoro, i dati nazionali non sono confrontabili tanto che Eurostat dal 2008 ha cessato di pubblicare statistiche sul tema delle malattie professionali.

Le nuove malattie professionali portano l’attenzione immediatamente ai cambiamenti nelle condizioni di lavoro e alle modificazioni delle postazioni di lavoro ma occorre non dimenticare che siamo in presenza di nuove malattie professionali che sono legate a rischi antichi i cui effetti non si era stati fino ad ora in grado di definire. Esemplificativa delle nuove malattie professionali in attività storicamente date è certamente la polineuropatia dei macelli, diagnosticata per la prima volta negli Stati Uniti. Fra l’altro questa nuova patologia dimostra come sia fondamentale un sistema di registrazione dei casi sospetti e come questo sia ancora più importante nel caso di una epidemiologia dei piccoli numeri.

Diviene fondamentale a questo riguardo  la collaborazione internazionale fra istituti specializzati  con lo scambio rapido  dei risultati delle ricerche.

Rispetto al tema dei nuovi rischi l’OSHA ha svolto una ricerca nelle PMI (piccole e medie imprese) intervistando i datori di lavoro ed i quadri con risultati che la stessa Agenzia definisce sorprendenti. Infatti se alcuni rischi tradizionali continuano ad essere presenti pur tuttavia sempre più i rischi sono funzione della dimensione aziendale del carico di lavoro, dell’età del lavoratore (livello nella gerarchia aziendale, assenza di una forte pressione ecc) ma stante il loro carattere multifattoriale il loro riconoscimento rimane assai difficile.

Altro tema con cui siamo chiamati a confrontarci nel ragionare di malattie professionali è certamente quello della globalizzazione e della conseguente difficoltà di controllare l’intera catena come dimostrato dai casi di patologie neurologiche nei dockers tedeschi ed olandesi ma anche dalle attuali esposizioni ad amianto nei paesi (e sono molti)  in cui non si è ancora avuta la messa al bando di questo materiale.

n 36° 2012 numero newsletter-1.doc

Malattie professionaliultima modifica: 2013-01-04T11:34:57+01:00da vitegabry
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