26-06-2012
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Proteste in tutta Italia, da Nord a Sud della penisola, sono state indette per manifestare, contro il ddl sul lavoro.
“La riforma non risolve il problema della precarietà – ha ribadito il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso – e non dà un contributo al problema degli ammortizzatori sociali. E’ una pura bandierina ideologica”.
La Cgil regionale dell’Emilia Romagna ha proclamato 2 ore di sciopero contro il ddl, giudicandolo “punitivo e lesivo nei confronti dei lavoratori” e definendo “inaccettabile” la scelta di porre la fiducia. La Cgil Toscana ha indetto due ore di sciopero generale regionale martedì 26 giugno, coinvolgendo tutti i settori e i territori.
A Roma, è stato organizzato un presidio permanente dal 26 al 27 giugno davanti a Montecitorio, a cui parteciperanno le Cgil regionali, i sindacati di categorie, il patronato Inca e gli enti collaterali.
Mercoledì 27 giugno appuntamento di protesta anche della Cgil del Trentino: alle ore 18, davanti al commissariato del governo a Trento, la confederazione organizzerà un presidio di lavoratrici e lavoratori per affermare le ragioni della contrarietà alla riforma Fornero.
Sceglie la via dello sciopero anche la Camera del lavoro metropolitana di Genova. Due le ore di astensione proclamate, dalle 9 alle 11 del 27 giugno, per protestare – spiega una nota – contro “un provvedimento iniquo e inadeguato, che non migliora la qualità del lavoro nel nostro paese e non aumenterà l’occupazione soprattutto per i giovani”.
Manifestazioni anche in Veneto. Il 27 giugno iniziative di protesta a Mestre, Padova, Treviso, Verona, Rovigo e Vicenza. Il sindacato va in piazza “per contrastare quello che definisce un provvedimento iniquo e inadeguato che non migliora la qualità del lavoro e non incentiva l’occupazione”.