Conferenza nazionale sull’immigrazione Cgil

25-06-2012

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Il 27 e 28 giugno, promossa dalla Cgil,  si terrà la Conferenza nazionale sull’immigrazione presso il Centro congressi Frentani a Roma. L’iniziativa vuole approfondire le problematiche legate a quello che è ormai diventato un dato strutturale nel nostro Paese, per la nostra economia.

Il nostro era un paese d’emigrazione e, per tanti versi – per quanto concerne i flussi interni dal Sud verso il Nord –, lo è ancora. Quindi la società non era ben preparata a integrare un fenomeno così complesso; un fenomeno che ha bisogno di essere governato e gestito in tutti i suoi aspetti  – ha detto Vera Lamonica, segretaria confederale Cgil, in un’intervista rilasciata a Rassegna sindacale – un fenomeno che, invece, non ha trovato una capacità di accompagnamento adeguata. Tuttavia, nella realtà, l’integrazione è molto più avanti di quanto abitualmente si dica: nelle case, come nei luoghi di lavoro e nelle comunità, la presenza e l’attività degli stranieri è sostanzialmente accolta e accettata.

I fenomeni, gravi, di intolleranza, xenofobia, razzismo e discriminazione sono stati in gran parte indotti e provocati proprio dalla politica: dalla scelta, delle destre italiane ed europee, di cavalcare la criminalizzazione dell’immigrato come risposta al senso di insicurezza, paura e fragilità che si è diffuso sempre più per effetto dei processi di impoverimento e marginalizzazione di vasti strati sociali.

Gli immigrati hanno coperto segmenti del mercato del lavoro importanti e in molti casi indispensabili – prosegue Lamonica – si pensi al badantato, che ha trasferito sul lavoro delle donne immigrate, a prezzi molto bassi, il grande deficit del nostro welfare rispetto al sostegno del lavoro di cura. Nell’epoca berlusconiana si poteva cogliere bene quanto forte fosse lo stacco tra il sentimento di rifiuto e di paura che si suscitava e una pratica concreta che favoriva poi la persistenza di lavoro immigrato irregolare: in fondo l’invenzione della clandestinità è stata una gigantesca operazione di dumping: la persecuzione è concretamente servita a rendere sempre più ricattabile la popolazione straniera e a favorirne l’impiego nel mercato del lavoro irregolare, in agricoltura, edilizia e in molti altri settori.

Attraverso la campagna “L’Italia sono anch’io” la Cgil ha presentato due proposte di legge di iniziativa popolare: una sul cosiddetto ius soli e l’altra per il diritto di voto amministrativo. La prima – conclude Lamonica – perché allargare gli spazi della cittadinanza ai bimbi nati qui o che frequentano le nostre scuole è non solo riconoscere loro diritti e dignità, ma anche fare un investimento su di noi e sul nostro futuro. La seconda proposta, quella sul voto, si fonda su un principio basilare: chi contribuisce alla vita e alla crescita di una comunità deve poter partecipare a determinarne le sorti.

INVITO.pdf

 
Conferenza nazionale sull’immigrazione Cgilultima modifica: 2012-06-25T20:03:03+02:00da vitegabry
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