Certificati on line

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Permangono criticità su pronto soccorso e mancata copertura finanziaria

“La nuova circolare del ministro Brunetta sulla trasmissione telematica dei certificati di malattia finalmente riconosce, anche con il nostro contributo, che se il sistema non funziona non è colpa dei medici, che potranno essere sanzionati solo se si rifiutano di trasmettere online”. Ad affermarlo sono Massimo Cozza e Nicola Preiti, rispettivamente segretario nazionale Fp Cgil medici e coordinatore nazionale Fp Cgil medici medicina generale, che precisano: “Il ministro si è anche reso conto di non poter attuare la certificazione di malattia online da solo con proclami da Palazzo Vidoni e nella circolare riconosce il ruolo determinante delle Regioni e dei sindacati per dare gambe al progetto”.

Per i due leader sindacali, persistono però ancora “importanti criticita’”, legate soprattutto alla mancata copertura finanziaria del sistema e all’invio dei certificati dai pronto soccorso. “La questione del pronto soccorso – sottolineano Cozza e Preiti in una nota – viene affrontata in modo superficiale in quanto si parla solo di contestualità della certificazione di malattia online. Per noi, come rivendicheremo ai tavoli regionali, il medico non può avere nessun aggravio di lavoro in una situazione già altamente disagiata per chi vi opera e per gli stessi cittadini”.

La circolare prende in esame anche altre criticità, tra cui i problemi del call center, delle guardie mediche, delle visite domiciliari e degli studi dei medici di famiglia privi di un efficace sistema telematico. “In tutte queste situazioni – spiegano Cozza e Preiti – si riconosce la priorità dell’assistenza al cittadino e si consente la certificazione cartacea senza sanzioni”.

Per i due sindacalisti non è invece definito nella circolare a chi spetta l’onere di mettere a disposizione gli strumenti tecnici e le apparecchiature necessarie alla certificazione in ogni struttura e presidio pubblico. “Si parla – spiegano – solo genericamente dell’attiva collaborazione e iniziativa di tutti gli enti istituzionalmente coinvolti”.

Riguardo alla necessità della copertura finanziaria, Cozza e Preiti ritengono che “il Governo non si può sottrarre dalla responsabilità’ di finanziare il sistema, altrimenti si rischia il naufragio viste le condizioni finanziarie delle Regioni”.

Dal momento che anche i 14 milioni di lavoratori privati dovranno obbligatoriamente rivolgersi ai medici del Servizio sanitario nazionale per la certificazione di malattia, i due leader sindacali invitano Brunetta a prendere atto dell'”ulteriore impegno per la sanità pubblica. Siamo comunque pronti – concludono – ad affrontare tutti i problemi ancora aperti col ministro Brunetta e con le Regioni”.

Adnkronos

Certificati on lineultima modifica: 2011-02-27T12:32:33+01:00da vitegabry
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