Infortuni – Chiusa la centrale Enel di Torre Valdaliga

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Quando gli infortuni sono troppi……

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Il sindaco di Civitavecchia, Giovanni Moscherini, ha annunciato in accordo con i presidenti della province di Viterbo e di Roma “la chiusura della produzione della centrale Enel di Torre Valdaliga per il tempo necessario a fare chiarezza definitiva su quanto accaduto”. È questa la decisione scaturita da un incontro che si è svolto oggi (6 aprile) in Comune, che arriva dopo l’infortunio in cui ha perso la vita Sergio Capitani, operaio 34enne dipendente della ditta esterna Guerrucci. L’incidente sul lavoro è avvenuto lo scorso 3 aprile e insieme a lui altri tre colleghi sono rimasti feriti durante un intervento di manutenzione.

Il primo cittadino di Civitavecchia ha detto che tre infortuni mortali in altrettanti anni “sono troppi”, e che per questo motivo emetterà domani (7 aprile) un decreto di chiusura. Dopo di lui ha preso la parola anche Canio Calitri, segretario regionale della Fiom, confermando che il sindacato si costituirà parte civile nel processo assieme al Comune. A questo punto la centrale elettrica potrebbe restare chiusa almeno per una settimana e soltanto dopo nuove ispezioni verrà decisa l’eventuale riapertura.

“Dedichiamo quella di oggi, che consideriamo una nostra vittoria per arrivare a lavorare in sicurezza, al nostro collega Sergio Capitani, ultima vittima della centrale di Torre Valdaliga Nord”. Così gli operai della centrale Enel hanno commentato la decisione del sindaco.

“Per le verifiche subito e per il monitoraggio della sicurezza in futuro, nella centrale di Torre Valdaliga Nord serve una task force di esperti degli enti preposti perché dall’ottobre del 2007 ad oggi abbiamo contato un morto ogni otto mesi. E questo è inaccettabile”. Lo ha detto il segretario regionale del Lazio della Cgil, Claudio Di Berardino, che ha partecipato all’incontro promosso dal sindaco.

Dal 2005 a oggi la centrale è stata riconvertita al cosiddetto “carbone pulito” in un cantiere che ha visto impegnate almeno 240 aziende tra appaltanti, subappaltanti, cessionarie di parti di opere, più di tremila operai per quattro categorie: chimici, meccanici, edili, servizi. Operai addetti agli scavi, ai dragaggi, alla manutenzione degli impianti, alle mense, alla vigilanza. Un universo difficile, se non impossibile, da controllare. Anche sul piano della sicurezza e della salute.

Infortuni – Chiusa la centrale Enel di Torre Valdaligaultima modifica: 2010-04-08T07:49:39+02:00da vitegabry
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